Janet Frame
Janet Frame (Dunedin, 28 agosto 1924 – Dunedin, 29 gennaio 2004) è stata una scrittrice neozelandese.
Nacque da una famiglia povera e trascorse la sua infanzia e la prima giovinezza tra numerosi fratelli e sorelle in un clima di indigenza materiale ma intellettualmente stimolante.
Fin da piccola mostrò un'estrema timidezza e sensibilità che la fecero apparire diversa dagli altri bambini.
Riuscì a diplomarsi come insegnante ma successivamente non fu considerata "normale" e idonea all'insegnamento.
Subì una diagnosi di schizofrenia e fu internata per otto anni in manicomio dove fu sottoposta a circa 200 trattamenti di elettro-shock.
I medici dell'Istituto per Malattie Mentali nel quale fu rinchiusa volevano lobotomizzarla.
Fu liberata da questa situazione grazie alla pubblicazione di alcuni suoi libri e dai riconoscimenti che il mondo letterario cominciò a tributare alla sua creatività di scrittrice e poetessa.
È stata candidata due volte al premio Nobel per la letteratura, l'ultima bel 2003.
È morta nel 2004 di leucemia sempre nella sua cittadina natale.
Il film Un angelo alla mia tavola, che ripropone il titolo da uno dei suoi tre romanzi autobiografici, è stato tratto dalle sue autobiografie e diretto da Jane Campion, vincitrice del premio speciale della giuria alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 1990.