Racconigi
Template:Comune Racconigi (IPA: [rak ko 'ni ʤi] in piemontese Racunis) è un comune italiano di 10.091 abitanti della provincia di Cuneo.
Geografia fisica
Territorio
Template:Città vicine
Racconigi si trova nella pianura alluvionale che, stetta tra le ultime propaggini delle alpi Cozie e delle colline del Roero, si estende tra Torino e Cuneo. In termini più specifici si tratta di un altipiano posto ad una altezza che varia tra i 180 e i 400 metri slm. Posto al limite settentrionale della Provincia di Cuneo, il territorio comunale è prevalentemente pianeggiante e si estende su una superficie di poco più di 48 km² , ad un'altezza media di 260 m s.l.m. Sono assenti rilievi. Il territorio è leggermente declinante in direzione nord.
Viene attraversato dal torrente Macra, dal suo tributario Mellea e da numerosi canali . Al confine settentrionale del comune si trova la foce del Macra che confuisce nel Po. La zona è ricca di risorgive e il terreno, tra i piu fertili della provincia, è adatto alla coltivazione intensiva di prodotti cerealicoli. I boschi che un tempo ricoprivano gran parte della campagna sono stati sostituiti da piantagioni di pioppi. Sebbene frutto dell'opera dell'uomo è notevole il bosco-parco del Castello di Racconigi che si estende per circa 180 ettari con piante autoctone che superano i 150 anni di età.
Clima
Racconigi [1] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 3,7 | 6,4 | 11,5 | 17,0 | 22,1 | 26,2 | 28,8 | 27,4 | 23,0 | 15,9 | 9,3 | 5,4 | 5,2 | 16,9 | 27,5 | 16,1 | 16,4 |
T. min. media (°C) | −1,9 | −0,7 | 3,5 | 7,6 | 11,7 | 15,5 | 17,9 | 16,9 | 14,3 | 8,7 | 3,9 | 0,0 | −0,9 | 7,6 | 16,8 | 9,0 | 8,1 |
Precipitazioni (mm) | 23 | 34 | 59 | 86 | 60 | 67 | 53 | 47 | 66 | 91 | 87 | 68 | 125 | 205 | 167 | 244 | 741 |
Giorni di pioggia | 4 | 5 | 7 | 8 | 7 | 8 | 5 | 4 | 5 | 8 | 6 | 6 | 15 | 22 | 17 | 19 | 73 |
Storia
Sull’origine del toponimo di Racconigi sono state avanzate numerose ipotesi.
- Origine dal sostantivo della lingua greca "racos" (cencio, veste lacera): per estensione avrebbe indicato una zona malsana spesso trasformata in palude da straripamenti del fiume Macra.
- Una seconda derivazione richiamerebbe il termine "raca" in riferimento al termine con cui venivano indicati i mantelli tessuti dalla lana della pecora di Pollenzo (la romana Pollentia situata a 20 km a sud est).
- Onorato Nicolis, considerando l’evoluzione urbanistica di Racconigi , da luogo di case sparse a conglomerato urbano, ne deriva il nome dal verbo "raccogliere".
- La tesi piu accreditata è quella di Giandomenico Serra [2] il quale presume un’origine longobarda del nome. Il termine Racconigi deriverebbe da RACO(N) – IS , in cui "Raco" sarebbe il nome di un capoclan longobardo insediatosi in zona nel periodo tardo imperiale e "is" deriverebbe dal suffisso aggetivale "-ENSIS" . Il nome significherebbe dunque "Luogo del clan dei Raco".
Nel corso dei secoli il nome di Racconigi ha subito numerose modifiche. Dal latino "Raconisium" alle versioni in volgare "Raconigi" e "Raconiggi" al francese "Raconis" utilizzato fin dopo il periodo napoleonico
Origini
Il territorio di Racconigi fu abitato già in epoca romana come testimoniano alcune tombe a cappucina rinvenute nei pressi della città e una epigrafe un tempo murata sulla ex pieve di San Dalmazzo. L'area era abitata dalla tribù dei Vagienni che, dopo la romanizzazione del territorio, ebbero come principale centro Augusta Bagiennorum. Era posta sulla direttrice che collegava Alba Pompeia e Pollentia con Augusta Taurinorum.Il luogo in quel periodo era occupato in gran parte da boschi e acquitrini.[3]
Il paese, tuttavia, ha origine medioevale. I primi documenti in cui è citato il nome di Racconigi risalgono all'anno mille.
Il primo toponimo legato a Racconigi appare nel 959 in cui viene menzionata "Racunese".
Nel 1004 è citata per la prima volta la presenza in loco di un fotrilizio da cui deriverà poi il castello. Nel 1064 [4] il territorio racconigese appare nominato in una atto di donazione della marchesa Adelaide di Susa a favore della abbazia di Santa Maria di Pinerolo [5].
Inizialmente il paese era posto più a est dell'attuale centro in prossimità della pieve di San Dalmazzo, distrutta nel XIX secolo.[4]
Il Medioevo
La comunità inizia ben presto a strutturarsi attorno al castello fortificato e sorgono i primi elementi di vita comunale. Nei secoli fu feudo di diverse famiglie. All'inizio dell'anno 1000 risulta possedimento dei Monaci di Nonantola. Passò poi in mano ai Conti di Pombia (1034) e di Romagnano per poi diventare proprietà del Marchese di Saluzzo (1175). Il 12 dicembre 1198, infatti, la Comunità di Racconigi firma un atto con il Marchese di Saluzzo Manfredo II in cui si impegnava annualmente a versare, in cambio di libertà e franchigie,cento mogge di grano e ottanta lire astensi[6] Fino al XV secolo rimase importante feudo marchionale per il quale rappresentò un baluardo per i confini settentrionali del Marchesato.Tra il 1260 e il 1290 furono edificate le mura a difesa del borgo.
Nel 1300 Racconigi istituì il primo consiglio comunale ante litteram.Tale istituto, con compito di gestire la vita comunitaria si riuniva nella chiesa di Santa Maria de Castro e, dopo aver ascoltato messa,proceda a votare i diversi argomenti all'ordine del giorno.[4] Nel 1414 ,con l'estinzione dei signori di Acaia, la città, che contava allora circa 2000 abitanti, divenne feudo dei Savoia-Racconigi. Tra il 1420 e il 1430 con l'approvazione dei Savoia, Racconigi mise per iscritto il primo Statuto Comunale, il cosiddetto Libro della Catena. Esso consisteva in circa 90 articoli in cui venivano disciplinati i vari settori della vita socio economico politica del comune.[6].
Numerosi in questo periodo risultano essere gli atti di lite tra la comunità di Racconigi e le comunità limitrofe in merito all'utilizzo delle acque dei canali a scopo irriguo mentre non si rilevano contenziosi per questioni territoriali.
Venne introdotta la coltura del gelso e del baco da seta che veniva praticata a livello famigliare senza rappresentare ancora una vera e propria attività a se stante.[7]
Visse in questo periodo la Beata Caterina de' Mattei, mistica terziaria domenicana, processata per stregoneria e costretta dai suoi concittadini a rifugiarsi nella vicina Caramagna Piemonte. Furono fondati, in questo periodo, importanti monasteri: il convento dei Domenicani, risalente alla seconda metà del 1500 e il convento dei Servi di Maria. [4]
I Secoli d'oro e lo sviluppo cittadino (Seicento-Settecento)
Tra fine ‘600 ed inizio ‘700 si avviò un processo di sviluppo economico e produttivo, appoggiato dal potere centrale e destinato a favorire l’investimento di capitali nella terra. Sotto i Savoia-Carignano Racconigi rafforzò la già esistente attività legata alla seta che, passata dalla sfera domestica a quella su larga scala, fece della città una vera e propria capitale europea del filato.
La trasformazione del tessuto urbano e l'abbattimento delle mura medioevali che permisero al concentrico di allargarsi,la costruzione di nuovi canali[8] per i setifici e la costruzione di imponenti fabbricati detti "filande" portarono in breve Racconigi a essere soggetto di uno sviluppo industriale che difficilmente fu eguagliato in altre zone dello stato sabaudo.[9] Nel 1677 la famiglia Peyroni fondò il primo stabilimento seguita nel 1694 dal setificio dei Blasi.[10] Nel 1787 erano attivi 33 filatoi che impiegavano circa 4000 operai mentre in Racconigi la popolazione censita era di 11689 unità. [6] In questo periodo la produzione serica racconigese rappresentava il 37% dell'intera produzione del Piemonte.In termini assoluto la quantità di filato grezzo ammontava a 254.000 libbre annue[11] [7]
Il Settecento è da considerarsi per Racconigi il secolo di maggior splendore anche sotto il profilo architettonico. Il Castello fu ingrandito e con esso il parco. Furono ricostruite in forme barocche le due parrochiali di Santa Maria Maggiore e San Giovanni Battista,rimodernate le confraternite e fondato l'ospedale di carità grazie al generoso lascito di Angelo Spada.
L'occupazione francese e l'Ottocento
L'ottocento vide, con l'ascesa al trono di Carlo Alberto di Savoia-Carignano iniziarono nuovi lavori di espansione del Castello con la demolizione degli edifici antistanti e la costruzione della piazza intitolata al sovrano. Racconigi ottenne dal sovrano il titolo di Città e fu eretto il nuovo Palazzo di Città.
Dal Novecento a oggi
Monumenti e luoghi d'interesse interesse
Castello Reale di Racconigi
Il Nucleo originario risale ai primi anni dell'XI secolo. Fino al XII sexolo fu proprietà delle più potenti famiglie nobili dell'area finché giunse ai Savoia, che ne fecero una delle residenze reali più frequentate. Il castello venne più volte rimaneggiato assumendo l'attuale forma dopo gli interventi settecenteschi e ottocenteschi che ingrandirono e nobilitarono il complesso. Gli interni del castello, curati per la maggior parte dell'architetto Pelagio Palagi, mostrano tutta la loro sontuosità nei numerosi dipinti, sculture e ricchi arredi. Magnifico il parco di circa 180 ettari disegnato dal paesaggista X. Kurten. Al fondo del parco sorgono le Margarie o Verne, complesso neogotico adibito a stallaggio, serre per piante e sperimentazioni agricole.
Il castello fu sede fino al 1946 delle "Reali Villeggiature": in occasione dei soggiorni dei sovrani - normalmente nel periodo tra agosto e settembre- numerose erano le occasioni di festa per la Città; non era raro vedere Vittorio Emanuele III, Umberto II o la regina Elena girare anche in forma privata per Racconigi[12] . Oggi il Castello estivo dei Savoia,fa parte delle Residenze sabaude. È sito protetto dall'Unesco.
Architetture religiose
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
Edificata nel 1730 sul luogo della primitiva parrocchiale [13] risalente all XI secolo,la chiesa fu progettata dall'architetto Francesco Gallo e finanziata dal benefattore racconigese Giò Angelo Spada [14] . Ha pianta a croce greca, absidata, facciata e corpo in mattoni a vista, cupola ottagonale e alto campanile. Le forme sono barocche. All'interno conserva un fonte battesimale gotico del XV secolo, la grandiosa pala d'altare opera del Beaumont, l'organo con oltre 2000 canne opera dei fratelli Serassi di Bergamo. I dipinti parietali sono opera di Antonio Pozzo. Nel Duomo si conserva altresì un quadro con la figura di San Giuseppe dipinto da Giovan Francesco Gaggini da Bissone.
Parrocchiale di Santa Maria Maggiore
Edificata tra il 1725 e il 1727 in sostituzione della chiesa medioevale omonima risalente all XIII secolo,la chiesa fu progettata dall'architetto Carlo Antonio Castelli e approvata nel progetto definitivo dall'architetto Filippo Juvarra. Al finanziamento della costruzione concorse la popolazione di Racconigi con una donanzione di 4000 lire. Ha pianta rettangolare con abside a ferro di cavallo. La facciata è bipartita con rosone a trifoglio centrale,portale inquadrato da lesene ioniche. Il corpo è in mattoni a vista e la chiesa è affiancata da un alto campanile. Le forme sono barocche. All'interno presenta quattro cappelle laterali ricche di stucchi, indorature e marmi: tra di esse si distingue quella delle Anime del Purgatorio in cui è posto l'omonimo dipinto opera di Sante Prunati datato 1704. I dipinti parietali sono opera di Paolo Emilio Morgari. Affiancata alla chiesa è degna di segnalazione la maestosa sagrestia con ricchi dipinti e pala d'altare raffigurante l'Assunta opera del pittore Beaumont. [4]
Santuario Madonna delle Grazie
Il santuario reale Madonna delle Grazie fu costruito nel 1838 per volere di re Carlo Alberto di Savoia in ringraziamento per la liberazione dalla peste che aveva colpito la città tre anni prima. La costruzione fu affidata all'Architetto Ernesto Melano che progettò il santuario in stile neoclassico ispirandosi nelle forme al Pantheon di Roma.
All'interno custodisce l'icona, probabilmente acheropita,in legno, della Vergine, risalente al 1493, dipinta in ricordo della guarigione di un sordomuto presso le rive del torrente Macra. Pregevole il pavimento in marmo e la riproduzione dello stemma di casa Savoia in mosaico al centro della chiesa. Presso la porta d'ingresso sono tumulati alcuni esponenti di rami collaterali della famiglia Savoia-Carignano. [4]
Festa votiva titolare 26 agosto.
Chiesa di San Vincenzo detta di San Domenico
Altri edifici religiosi
- Nel centro cittadino:
- Chiesa di San Rocco, con porticato (1601)
- Chiesa e convento di San Francesco d'Assisi (1625)
- Confraternita di Santa Croce secolo XII°, anche detta dei Battuti Bianchi.
- Chiesa della Confraternita di San Giovanni Decollato (1631) detta anche dei Battuti Neri
- Chiesa del SS. Nome di Gesù e della SS.Trinità (1659)
- Chiesa di Madonna della Porta (1701) con quadro della Madonna del Latte del 1631
- Convento e Chiesa di Santa Chiara, ex convento di clausura edificato nel 1664 su disegno di Guarino Guarini
- Chiesa della Beata Caterina (1836)
- Nei dintorni di Racconigi:
- Chiesa di Sant'Anna, in frazione Tagliata (1750)
- Chiesa di San Matteo, in frazione Oja (1750)
- Chiesetta di Santa Maria Assunta, località Migliabruna (1838)
Architetture civili
Palazzo comunale
Torre civica
Ex Manicomio Provinciale
Ospedale Angelo Spada
Setifico Manissero
Tenuta Berroni
Villa barocca di gusto francese costruita nel 1773 con un imponente salone centrale decorato a stucchi. All'interno lussuose stanze: La sala Rossa, La sala da Pranzo, la Galleria di Caccia, la Camera di Carlo Alberto, la Camera degli Ospiti e la Camera dei Guardaroba.
Altro
Piazza Vittorio Emanuele II
Piazza Vittorio Emanuele II è l'antica Platea Communis di Racconigi. Si apre all'incrocio delle vie Roma, Levis e Angelo Spada, fino al 1835 sede di transito della strada reale da Torino a Nizza. Risultato del successivi accorpamenti delle case nobiliari durante i secoli XVI° e XVII°, la piazza appare oggi dominata dell'imponente palazzo Maccagno dalla facciata decorata e dotato di altana. Affacciano sulla piazza anche il palazzi Balegno, Ferrero e Pochettino di Serravalle. All'incrocio con la attigua piazza Roma si erge l'antico palazzo di città sede, fino alla costruzione del nuovo municipio, delle riunioni della comunità di Racconigi.
La piazza è interamente circondata da portici. Sul lato orientale è presente un bassorilievo in marmo, risalente al 1631 dedicato a San Giovanni Battista in memoria del voto per la liberazione dalla peste dell'anno precedente.
La piazza è conosciuta come Piazza degli Uomini: tale nome deriva dal fatto che anticamente qui si tenevano le riunioni dei capifamiglia; ancora oggi nei giorni di mercato gli uomini si ritrovano in questa piazza piuttosto che altrove.
Viale Monumentale
Avvenimenti
Ottocento
- 1853 Racconigi viene raggiunta dalla linea ferroviaria Torino-Savigliano
Novecento
- 1904 : nasce a Racconigi il Principe Ereditario Umberto II di Savoia
- 1909 : lo Zar Nicola II Romanov è in visita ufficiale al Re Vittorio Emanuele III al Castello di Racconigi: per 3 giorni la città è blindata. Racconigi conquista le copertine dei principali giornali Europei divenendo una "piccola capitale" [15]
- 1985: Bruno Vaschetti con 10 cicogne giunte dal centro svizzero di Altreu ha dato inizio alla ripopolazione in Italia di questo volatile. Ora Centro LIPU.
- 1989: Il paese e l'Italia si mobilitò per il caso Serena Cruz, bambina filippina adottata illegalmente e poi allontanata dalla famiglia racconigese. Venne data in affidamento ad altri genitori. La vicenda si è conclusa nel 2004, quando Serena al compimento dei 18 anni è tornata ad abitare a Racconigi. Qui è rimasta soltanto per un anno circa e nel 2005 è ritornata con la famiglia adottiva di Asti.
Società
Evoluzione demografica
La popolazione di Racconigi, sulla base dei censimenti decennali, è rimasta abbastanza stabile nel tempo. Il minimo storico è stato raggiungo nel 1936. Nel corso del 2009 la popolazione è tornata a superare la soglia dei 10.000 abitanti, anche grazie al costate afflusso di persone provenienti dall'estero.
Evoluzione storica della popolazione residente al 1° gennaio | |
2001 | 9856[16] |
2002 | 9838[17] |
2003 | 9779[18] |
2004 | 9825[19] |
2005 | 9886[20] |
2006 | 9804[21] |
2007 | 9908[22] |
2008 | 9998[23] |
2009 | 10068[24] |
Abitanti censiti[25]

Il comune di Racconigi è il nono comune più popoloso della provincia di Cuneo.[26] Ha una densità abitativa mediamente oscillante sui 205 abitanti per km2 ed un numero di famiglie che supera i 3906 nuclei familiari.[27]
Etnie e minoranze straniere
Evoluzione della popolazione straniera residente | |
2003 | 346[28] |
2004 | 415[29] |
2005 | 490[30] |
2006 | 522[31] |
2007 | 618[32] |
2008 | 723[33] |
2009 | 811[34] |
Le prime cinque comunità di cittadini stranieri residenti a Racconigi nel 2008, divisi per nazionalità sono:
La popolazione proveniente dall'estero e residente nel comune di Racconigi ammontava al 1 gennaio 2009 a 811 persone [36] , pari al 8,04% della popolazione residente. Nel 2008, 16 residenti hanno ottenuto la cittadinanza italiana [35].
Il numero di minorenni ammonta a 218 di cui 142 nati in Italia.
Sono attivi progetti di collaborazione e integrazione. Il 26 settembre 2009 si è svolto "Condividere:incontro delle Comunità provenienti da diversi paesi presenti a Racconigi"[37] prima festa multietnica che ha coinvolto l'intera cittadinanza.
Lingue e dialetti
Religione
Qualità della vita
Il Reddito medio nell'anno 2006 è stato di 19.421 Euro. [38]
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Scuole
Università
Musei
Personalità legate a Racconigi
- Giuseppe Francesco Agnelli[39] nato a Racconigi il 25 giugno 1789, nonno del fondatore della Fiat, Giovanni Agnelli
- Clemente Marchisio, (Racconigi, 1º marzo 1833 – Rivalba, 16 dicembre 1903) beato e fondatore della congregazione delle Figlie di San Giuseppe di Rivalba
- Antonio Pavoni, presbitero e beato
- Beata Caterina Mattei, mistica beata terziaria domenicana
- Francesco Marchisano, (Racconigi, 25 giugno 1929), Cardinale
- Umberto II d'Italia, (Racconigi, 15 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo 1983) Re d'Italia
- Michele Ceriana-Mayneri, co-fondatore della Fiat
- Felice Govean , (Racconigi, 19 dicembre 1819 – Torino, 10 marzo 1898) giornalista, fondatore della Gazzetta del Popolo
Manifestazioni
Gastronomia
Geografia antropica
Urbanistica
Il sito originario della città di Racconigi era posto più a est dell'attuale nella zona attorno alla pieve di San Dalmazzo (abbattuta nel XIX° secolo) [4].
Con la costruzione del castello fortificato inizia a formarsi l'insediamento attuale posto piu verso ovest. Esso si sviluppava lungo tre direttrici. La contrada del Pozzo (attuale via Angelo Spada) che proveniendo dalla zona della chiesa di Santa Maria e aveva andamento est ovest,la contrada di San Giovanni, parallela alla precedente ma ubicata più a nord e la contrada o via di Macra che aveva invece direzione ovest est. Le tre direttrici confluivano, e tuttora confluiscono, nella Platea Communis (attuale piazza Vittorio Emanuele II), fulcro della vita comunale del medioevo nonchè luogo di mercato. Ciascun terziere aveva il suo ayrale ovvero un insieme di cascine agricole all'interno del borgo. [6]
A partire dal 1266 vengono edificate le mura che delimitano e cristallizzano l'espansione del nucleo cittadino.
Dal catasto del 1568 [40] il modello abitativo racconigese appare segnato da un aumento del numero di abitazioni fuori mura con in cascine sparse e stasi del nucleo centrale.
Nel corso del seicento e del settecento si assiste alla costruzione di nuove chiese e conventi con relative demolizioni e ristrutturazione dello spazio urbano. Nel settecento, in particolare, dal vicino fiume Macra, cominciano a essere derivati canalidetti "bealere" , destinati a alimentare i numerosi setifici sorti nel medesimo periodo e che trasformano la città da centro agricolo a centro pre-industriale [41]
Nell'ottocento le trasformazioni del castello per volere di Carlo Alberto di Savoia comportano alcuni mutamenti nella struttura dello spazio cittadino. Viene demolito il quartiere posto a nord est del centro per l'ampliamento del parco. Si da inizio alla costruzione della grande piazza Castello, demolendo un consistente tratto di via Morosini che fino a quel momento correva di fronte al castello; nel medesimo tempo viene costruito il nuovo palazzo comunale e creato il viale monumentale in asse con il castello: l'attuale corso Principi di Piemonte.[6] A fine ottocento viene costruito il nuovo ponte sul fiume Macra.
Nel corso del novecento, la zona attorno alla stazione ferroviaria è stata sito di costruzione di ville liberty e di edifici di architettura razionalista come la Caserma dei Carabinieri e l'ex Casa dell'Orfano ora Scuola dell'Infanzia. Nel dopoguerra, accanto a demolizioni e costruzioni di nuovi palazzi che hanno in parte stravolto il tessuto originario del centro storico sono sorti nuovi quartieri a nord e sud dell'abitato caratterizzati da villette moderne e da nuovi edifici destinati a abitazioni popolari.
E' attualmente in fase di studio avanzato un progetto di riqualificazione del centro storico, della piazza antistante il castello e dell'area dell'ex Ospedale Psichiatrico. [42]
Suddivisioni storiche
Racconigi è suddivisa in quartieri che localmente vengono indicato col termine di "borghi". Derivano dai terzieri medievali e sono attualmente sei.Pur facendo parte del concentrico assumono spesso connotazioni proprie e cosi sono percepiti dai loro abitanti che tendono a indicare, accanto alla via dove abitano, anche il borgo in cui si trova.
- Borgo Macra[43]: è uno dei quartieri storici della città già presente nella Racconigi medioevale. Si estende a ovest del concentrico e come limiti ha la piazza castello e il ponte sul fiume Macra, sviluppandosi attorno alla spina centrale di corso Regina Margherita. Densamento popolato il borgo è, tra i quartieri cittadini, quello che nel tempo ha mantenuto più viva la propria identità e le tradizioni popolari. Al centro del borgo di trova il Santuario reale della Madonna delle Grazie. Nella tradizione locale il borgo Macra era indicato come il borgo delle tre emme : miseria, masnà e Mado-na (dal piemontese : povertà,bambinie Madonna). Con queste parole venivano riassunte le caratteristiche principali del borgo: la povertà diffusa (era un borgo di piccoli artigiani specialmente calliè, calzolai), la popolosità e il profondo legame con la devozione alla Madonna. Oggi il borgo è diventato zona residenziale grazie al recupero e restauro delle vecchie abitazioni.Ogni anno il 26 agosto, in occasione della festa votiva del Santuario, il comitato del borgo organizza festeggiamenti religiosi e popolari.
Frazioni
Economia
L'economia del paese è mista. È molto sviluppata l'agricoltura, soprattutto a carattere familiare. Presenza di piccole e medie imprese industriali.
Comunicazioni e trasporti
Rete Stradale
Le principali direttrici di traffico[44] che interessano Racconigi sono
- Strada statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja che attraversa l'abitato in direzione nord-sud, attualmente collegata con bretella di circonvallazione.
- SP29 Strada provinciale Barge-Racconigi-Canale
- SP30 Strada provinciale Racconigi-Casalgrasso
- SP146 Strada provinciale Racconigi-Cavallerleone
Per quanto riguarda la rete autostradale è collegata alla vicina A6,Torino-Savona, attraverso i caselli di Carmagnola e Marene.
Ferrovia
La città di Racconigi è collegata tramite ferrovia con Torino e Cuneo. La stazione di Racconigi è sita sulla linea FS linea FS Torino-Fossano-Savona ed è posta al km progressivo 24+579.
Trasporti
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Gemellaggi
Bonneville (Alta Savoia), dal 1990
Cascais, dal 2003
- 1990: La città viene gemellata con Bonneville (Francia)
- 2003: In occasione del ritorno dei Savoia in Italia si costituisce un gemellaggio con la città di Cascais (Portogallo) dove il re Umberto II, ultimo re d'Italia, trascorse il resto dei suoi anni e morì.
Sport
Ciclismo
Racconigi ha ospitato per due volte la partenza di tappa del Giro d'Italia: la prima volta nel 1997, la seconda nel 1999. In entrambi i casi la partenza fu fissata dalla piazza antistante il Castello.
- Tappe del Giro d'Italia con partenza da Racconigi
Anno | Tappa | Percorso | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
---|---|---|---|---|---|
Giro d'Italia 1997 | 14ª | Racconigi-Breuil-Cervinia | 238 | Ivan Gotti | Ivan Gotti |
Giro d'Italia 1999 | 15ª | Racconigi-Santuario di Oropa | 160 | Marco Pantani | Marco Pantani |
Calcio
Pallavolo
Note
- ^ Valori ottenuti come Media delle registrazioni delle stazioni metereologiche di BRA (20 km a est) e Saluzzo (15 km est)
- ^ Giandomenico Serra, Appunti toponomastici
- ^ Alessandro Mandolesi, Paesaggi archeologici del Piemonte e della Valle d'Aosta, Editurist 2007 pag. 35 e pag. 56
- ^ a b c d e f g Mainardi A,Le chiese di Racconigi, Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "Mainardi" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ Nell'atto si legge "[...] in Raconisio mansum unum sicut fuit rectum et laboratum per Willenum Brocafeltrum " (dal libro Privilegia Abatiae Pineroli, archivio centrale)
- ^ a b c d e Bonardi,Chierici,Palmucci,Lineamento Storico Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "Bonardi" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b P.Chierici, Una città della seta
- ^ L'utilizzo delle acque era disciplinato da accordi tra contadini, produttori serici e i Signori di Racconigi ai quali spettava la proprietà delle principali bealere. Per l'irrigazione ad esempio si doveva utilizzare l'acqua solo nel periodo detto "di Samboyra" ovvero dal Vespro antecedente la festività al Vespro della festività medesima. Questo solo nel periodo detto "tra le due Croci" cioè da Maggio a Settembre
- ^ L.ALLASIA, “Ciabote” e “cassine”
- ^ Trasformato nel corso degli anni e ampliato diventerà noto come Setificio Manissero.Di esso è ancora visibile oggi il monumentale portale d'ingresso.
- ^ Equivalenti a circa 101 tonnellate
- ^ Biblioteca di Racconigi, Gli illustri Sconosciuti, pagine: 67 e ss. ; 83 e ss. 135 e ss.
- ^ Ancora visibile nella tavola "Raconisium" del monumentale Theatrum Statuum Sabaudiae
- ^ Nobiluomo racconigese, col suo testamento permise inoltre la costruzione dell'Ospedale di Carità.
- ^ Lo Zar a Racconigi
- ^ Statistica popolazione residente al 1°gennaio 2001
- ^ Statistica popolazione residente al 1°gennaio 2002
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2003
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2004
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2005
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2006
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2007
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2008
- ^ Statistica ISTAT popolazione residente al 1°gennaio 2009
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Elenco Comuni Provincia di Cuneo URL consultato il 16-11-2009
- ^ dato elaborato sulla base di statistiche comuni italiani: Racconigi
- ^ Dati ISTAT sulla popolazione straniera residente per per età e sesso (01-01-2003) URL consultato il 16-11-2009
- ^ Dati ISTAT sulla popolazione straniera residente per per età e sesso (01-01-2004) URL consultato il 16-11-2009
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- ^ a b c d e f Dati ISTAT sulla popolazione straniera residente per sesso e cittadinanza (31-12-2007) URL consultato il 16-11-2009 Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "RaccoStranieri" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ Dati ISTAT sulla popolazione straniera residente per età e sesso (2009) URL consultato il 19-03-2009
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Bibliografia
Opere su Racconigi
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Opere contenenti riferimenti su Racconigi
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Altre opere consultate
Voci correlate
- Savoia-Racconigi
- Accordo di Racconigi del 1909 tra Italia e Russia zarista
- Compagnia di teatro dialettale El Fornel "Giovanni Clerico"