Pierpaolo Donati

sociologo e filosofo italiano (1946-)

Pierpaolo Donati (Budrio, 30 settembre 1946) è un sociologo italiano.

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Pierpaolo Donati

Pierpaolo Donati è un sociologo italiano che ha prodotto numerose opere di carattere teorico ed empirico. A lui si deve una teoria generale per l’analisi della società chiamata ‘teoria relazionale della società’, ovvero ‘sociologia relazionale’, distinta da tutte le teorie sociologiche precedenti e contemporanee.

Un profilo di Pierpaolo Donati e della sua opera è stato inserito nel volume dedicato ad alcuni dei più importanti sociologi viventi (si veda Building a Relational Theory of Society: A Sociological Journey in Sociologists in a Global Age. Biographical Perspectives [2], ed. Matthew Deflem, Ashgate, Aldershot, 2007, pp. 159-174).


Biografia

Dal 1981 è Professore ordinario di Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna. E’ direttore del CEPOSS [3] (Centro Studi di Politica Sociale e Sociologia Sanitaria), Presidente del Corso di laurea in Sociologia, e Coordinatore del Ph.D. in Sociologia presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna.

Ha a lungo dialogato personalmente con vari sociologi di fama internazionale, tra cui Jeffrey C. Alexander [4], Niklas Luhmann [5], Margaret Archer [6].

E’ stato Presidente dell'AIS Associazione Italiana di Sociologia negli anni 1995-1998 e membro del Board dell’International Institute of Sociology [7] (IIS) negli anni 2001-2005.

Dal 22 dicembre 1997 è membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

E’ Direttore dell'Osservatorio Nazionale sulla Famiglia [8]. Ha fatto parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia [9]. Fondatore e Direttore della Rivista “Sociologia e politiche sociali”, editore FrancoAngeli.Inoltre è stato e/o è: Editorial Adviser della Rivista "International Sociology" [10], ISA Journal, 1985-1996; Membro dell'International Advisory Board della Rivista "Innovation", Vienna, 1988-1996; Membro del Comitato Scientifico della Rivista "Sociologia", Istituto Luigi Sturzo, Roma (dal 1995-); a partire dal 1998; membro del Comitato Scientifico della Rivista “International Review of Sociology-Revue Internationale de Sociologie” (IIS), Università di Roma La Sapienza (dal 2003-); membro del Comitato Scientifico della Rivista “Familia”, Instituto Superior de Ciencias de la Familia, Università Pontificia di Salamanca [11], Spagna (dal 2005-).

Ha ricevuto il riconoscimento dell'ONU come membro esperto distinto nel corso dell'Anno Internazionale della Famiglia (1994). Premio Capri San Michele [12] per il libro "Pensiero sociale cristiano e società post-moderna" (Ave, Roma, 1997) (settembre 1997). Premio San Benedetto [13] per la promozione della Vita e della Famiglia in Europa, IX edizione (Subiaco, 9 maggio 2009). Dottorato honoris causa del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, Pontificia Università Lateranense (Roma, 13 maggio 2009). Premio Mario Macchi 2009 conferito dalla Associazione nazionale genitori scuole cattoliche (AGESC) per attività sociali e culturali di rilevante interesse innovativo.

Attraverso le sue ricerche, Donati dimostra che la società è relazione sociale e non un’altra cosa (non è semplicemente un prodotto culturale, non è mera comunicazione, e neppure il prodotto di un interscambio fra struttura sociale e agency [14].

Pensiero

La sociologia relazionale viene per la prima volta esplicitata con il volume “Introduzione alla sociologia relazionale[15] (Franco Angeli, Milano, 1983, seconda edizione 1986). Questa “Introduzione” è nata come una sorta di “Manifesto della sociologia relazionale”, anche se allora pochi se ne sono accorti.

I punti essenziali di quel Manifesto sono i seguenti:

  • La sociologia relazionale consiste nell’osservare che “la società (sociologia)”, ovvero qualsiasi fenomeno o formazione sociale (la famiglia, una impresa o società commerciale, una associazione, una società nazionale, la società globale [16]), non è né una idea (o una rappresentazione o una realtà mentale) né una cosa materiale (o biologica o fisica in senso lato), ma è una relazione sociale.
  • Non è né un “sistema”, più o meno preordinato o sovrastante i singoli fatti o fenomeni, né un prodotto di azioni individuali, ma un altro ordine di realtà: la società è relazione, ossia la società è fatta di relazioni, e precisamente di relazioni sociali, che distinguono la forma e i contenuti di ogni concreta e specifica “società”.
  • La relazione sociale deve essere concepita non come una realtà accidentale, secondaria o derivata da altre entità (individui o sistemi), bensì come realtà sui generis. Affermare che “la società è relazione” può sembrare quasi ovvio, ma non lo è affatto ove l’affermazione sia intesa come presupposizione epistemologica generale e quindi si abbia coscienza delle enormi implicazioni che da essa derivano. Tutti i sociologi parlano di relazioni sociali (Karl Marx, Emile Durkheim, Max Weber, Georg Simmel, Talcott Parsons, Niklas Luhmann), ma quasi nessuno ha compiuto l’operazione che viene proposta dalla sociologia relazionale: partire dal presupposto che “all’inizio c’è la relazione”, ossia che ogni realtà sociale emerge da un contesto di relazioni e genera un contesto di relazioni essendo essa stessa ‘relazione sociale’.
  • Ciò non significa in alcun modo aderire ad un punto di vista di relativismo culturale, anzi si tratta esattamente del contrario: la sociologia relazionale si fonda su una metafisica relazionale, e dunque su una ontologia delle relazioni che vede nelle relazioni il costitutivo di ogni realtà sociale seconda la loro propria natura (la sociologia relazionale non ha nulla a che fare con il relazionismo filosofico [1].


2.2 Il concetto di relazione sociale

In via generale, per relazione sociale Donati intende la realtà immateriale (che sta nello spazio-tempo) dell’inter-umano, ossia ciò che sta fra i soggetti agenti, e che – come tale – «costituisce» il loro orientarsi e agire reciproco per distinzione da ciò che sta nei singoli attori – individuali o collettivi – considerati come poli o termini della relazione. Questa «realtà fra», fatta insieme di elementi «oggettivi» [17] e «soggettivi» [18], è la sfera in cui vengono definite sia la distanza sia l’integrazione degli individui che stanno in società: dipende da questa realtà (la relazione sociale in cui il soggetto si trova) se, in che forma, misura e qualità l’individuo può distaccarsi o coinvolgersi rispetto agli altri soggetti più o meno prossimi, alle istituzioni e in generale rispetto alle dinamiche della vita sociale.


Verifiche e applicazioni teoriche

La teoria relazionale della società ha elaborato nuovi concetti che sono entrati non solo nella sociologia, ma anche in altri campi, come il diritto, la legislazione sociale, l’economia. Questi concetti hanno suggerito varie ricerche empiriche che ne hanno confermato la validità. Tra i principali concetti originali elaborati da Donati vi sono i seguenti:

  • Il concetto di ‘privato sociale[2] (1978), che è stato poi applicato in molte leggi dello Stato italiano;
  • Il concetto di ‘cittadinanza societaria[3] (1993), che è stato utilizzato dal Consiglio di Stato (Sezione consultiva per gli atti normativi, Adunanza del 25 agosto 2003, N. della Sezione: 1440/2003) in importanti deliberazioni;
  • Il concetto di ‘beni relazionali[4] (1991, 1993) che è stato poi ripreso in campo economico da vari autori come Stefano Zamagni e Luigino Bruni;
  • Il concetto di ‘servizi relazionali[5] (2001), che è stato ripreso nella legislazione regionale e nazionale in Italia, anche in relazione alle buone pratiche nelle politiche familiari analizzate con le ricerche svolte per l’Osservatorio nazionale sulla famiglia;
  • il concetto di ‘welfare relazionale[8] (2004) e buone pratiche nei servizi alle famiglie (utilizzato dal Centro studi Erickson);
  • il concetto di ‘ragione relazionale[10] (2008) come possibile soluzione ai problemi dei conflitti multiculturali;

Ulteriori sviluppi

Donati ha affrontato una serie di tematiche di ricerca il cui sviluppo è ancora in corso. Tra queste tematiche si ricordano:

(a) la prima e più estesa riguarda la tematica della sociologia della famiglia: si vedano i volumi P. Donati, P. Di Nicola, Lineamenti di sociologia della famiglia. Un approccio relazionale all'indagine sociologica, Carocci, Roma, 2002; P. Donati, Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, Roma-Bari, 1998 (traduzione spagnola: Manual de Sociología de la Familia, Ediciones Universidad de Navarra, Pamplona, 2003) che ha avuto una nuova edizione nel 2006; si vedano anche i Rapporti Cisf sulla famiglia in Italia (dal 1989 al 2010); per gli aspetti applicativi: Sociologia delle politiche familiari, Carocci, Roma, 2003;

(b) un’altra tematica è quella della salute: si veda P. Donati (a cura di) Manuale di sociologia sanitaria, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1987 (traduzione spagnola: (a cargo de), Manual de sociologia de la salud, Ediciones Diaz de Santos, Madrid, 1994).

(c) sui giovani e le generazioni nella società dell’indifferenza etica: Giovani e generazioni. Quando si cresce in una società eticamente neutra, il Mulino, Bologna, 1997;

(d) sull’ordine sociale e politico dell’intera società: La cittadinanza societaria, Laterza, Roma- Bari, 2000;

(e) sul welfare state e le politiche sociali: Risposte alla crisi dello Stato sociale, Franco Angeli, Milano, 1985; Lo Stato sociale in Italia: bilanci e prospettive, Mondadori, Milano, 1999;

(f) sul privato sociale o terzo settore e la società civile: Sociologia del terzo settore, Carocci, Roma, 1996; sulla società civile: La società civile in Italia, Mondadori, Milano; 1997; Generare “il civile”: nuove esperienze nella società italiana, il Mulino, Bologna, 2001; Il privato sociale che emerge: realtà e dilemmi, il Mulino, Bologna, 2004;

(g) sul lavoro: Il lavoro che emerge, Bollati Boringhieri, Torino, 2000;

(h) i rapporti fra sociologia relazionale e pensiero sociale cristiano, è indispensabile conoscere il volume: Pensiero sociale cristiano e società post-moderna, Editrice Ave, Roma, 1997;

(i) sul capitale sociale: P. Donati, I. Colozzi (a cura di), Terzo settore e valorizzazione del capitale sociale in Italia: luoghi e attori, FrancoAngeli, Milano, 2006; P. Donati, I. Colozzi (a cura di), Capitale sociale delle famiglie e processi di socializzazione. Un confronto fra scuole statali e di privato sociale, FrancoAngeli, Milano, 2006.

Attraverso queste opere (e molte altre: si veda la voce Opere), la sociologia relazionale ha sviluppato un nuovo quadro teorico e ne ha dimostrato la validità sia sul piano della ricerca empirica, sia sul piano delle applicazioni concrete (in termini di legislazione e di programmi di intervento sociale). La conoscenza sociologica che la sociologia relazionale intende perseguire non rifiuta a priori nessuna teoria, né vuole “unificare” tutte le teorie sotto un’unica bandiera, ma tutte le prende in considerazione e le valuta per mettere in evidenza quelle verità, anche parziali, che ciascuna di esse contiene. Tuttavia, perché di solito una teoria offre una visione limitata, se non riduttiva della realtà, la sociologia relazionale è in grado di inserire ogni teoria in un quadro concettuale più ampio, nel quale ritrovare le verità parziali ad un livello più elevato, coerente e consistente di conoscenza della realtà sociale.

Volumi più recenti pubblicati in lingua straniera

  • Relational Sociology. A New Paradigm for the Social Sciences (Routledge, London, 2010).
  • Manual de sociologia de la salud (Editorial Díaz de Santos, 1994).
  • La ciudadanía societaria (Editorial Universidad de Granada, 1999).
  • Manual de sociologia de la familia (Eunsa, Pamplona, 2003).
  • Repensar la sociedad. El enfoque relacional (Ediciones Internacionales Universitarias, Madrid, 2006).

Volumi più recenti pubblicati in lingua italiana

  • La matrice teologica della società (Rubbettino, Soveria Mannelli, 2010).
  • La società dell'umano, Marietti, Genova, 2009.
  • La cittadinanza societaria (Laterza, Roma-Bari, 2002).
  • Il lavoro che emerge (Bollati Boringhieri, Torino, 2001).
  • Introduzione alla sociologia relazionale (6a ed., FrancoAngeli, Milano, 2002).
  • Teoria relazionale della società (6a ed., FrancoAngeli, Milano, 2000).
  • Sociologia delle politiche familiari (Carocci, Roma, 2003).
  • Manuale di sociologia della famiglia (nuova ed., Laterza, Roma-Bari, 2006).
  • Oltre il multiculturalismo (Laterza, Roma-Bari, 2008).

Note

  1. ^ Enzo Paci, Dall'esistenzialismo al relazionismo, D'Anna, Messina-Firenze, 1957
  2. ^ Pubblico e privato: fine di una alternativa?, Cappelli, Bologna, 1978 - pg 114.
  3. ^ La cittadinanza societaria, Laterza, Roma-Bari, 1993 - cap. 2 e 5.
  4. ^ Teoria relazionale della società, FrancoAngeli, Milano, 1991 - cap. 3 e La cittadinanza societaria, Laterza, Roma-Bari, 1993 - cap. 2
  5. ^ Il lavoro che emerge. Prospettive del lavoro come relazione sociale in una economia dopo-moderna, Bollati Boringhieri, Torino, 2001 - pg 105/108
  6. ^ Il lavoro che emerge. Prospettive del lavoro come relazione sociale in una economia dopo-moderna, Bollati Boringhieri, Torino, 2001 - cap. 5
  7. ^ Il lavoro che emerge. Prospettive del lavoro come relazione sociale in una economia dopo-moderna, Bollati Boringhieri, Torino, 2001 - cap.6
  8. ^ Per un nuovo welfare locale “family friendly”: la sfida delle politiche relazionali, in Osservatorio nazionale sulla famiglia, Famiglie e politiche di welfare in Italia: interventi e pratiche. Vol. I, il Mulino, Bologna, 2005, pp. 169-197 e Politiche sociali e servizi sociali di fronte al modello sociale europeo: lo scenario del “welfare relazionale”, in C. Corposanto, L. Fazzi (a cura di), Il servizio sociale in un’epoca di cambiamento: scenari, nodi e prospettive, Edizioni Eiss, Roma, 2005, pp. 57-112
  9. ^ Quale conciliazione tra famiglia e lavoro? La prospettiva relazionale, in P. Donati (a cura di), Famiglia e lavoro: dal conflitto a nuove sinergie, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 200, pp. 31-84
  10. ^ Oltre il multiculturalismo. La ragione relazionale per un mondo comune, Laterza, Roma-Bari, 2008 - cap. 6
  11. ^ La valorizzazione del capitale sociale in Italia: luoghi e attori, P. Donati, I. Colozzi (a cura di), FrancoAngeli, Milano, 2006 e Il capitale sociale degli italiani. Le radici familiari, comunitarie e associative del civismo (con L. Tronca), FrancoAngeli, Milano, 2008.
  12. ^ Relational Sociology. A New Paradigm for the Social Sciences, Routledge, London, 2010
  13. ^ Margareth Archer[1], Structure, Agency and the Internal Conversation, Cambridge University Press, Cambridge, 2003

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