Terrorismo in Italia

eventi di terrorismo in Italia
Versione del 16 dic 2009 alle 21:25 di Jok3r (discussione | contributi) (aggiunta info)
Voce principale: Terrorismo.

Il terrorismo italiano è stato condotto da vari gruppi e organizzazioni con metodi, motivazioni e interessi diversi e talvolta contrapposti.

La fase storica dell'Italia repubblicana più legata al terrorismo iniziò approssimativamente alla fine degli anni '60 ed era inizialmente conosciuta come Opposti Estremismi, successivamente i media usarono maggiormente il nome "Anni di piombo", da un film vincitore del Festival di Venezia, e si è conclusa alla fine degli anni '80. Questa seconda fase diede origine a due teorie interpretative: la Teoria degli Opposti Estremismi e la Teoria della strategia della tensione.

Alla fine degli anni '90 si è avuta una nuova recrudescenza del terrorismo politico che, nelle sue azioni eclatanti ma sporadiche, ha operato fino ai primi anni del 2000.

Accanto al terrorismo di matrice politica, inoltre, non va dimenticato il terrorismo imputabile alla criminalità organizzata, di matrice mafiosa, di matrice camorristica, e di altra matrice, che ha insanguinato l'Italia ad opera di organizzazioni come Cosa nostra, Camorra, 'Ndrangheta e Sacra Corona Unita.

Gli anni di piombo

La lunga durata del terrorismo italiano ha attirato l'attenzione di molti studiosi che hanno cercato di analizzarlo e di interpretarne le cause. L'Italia sembra essere il solo grande Paese europeo dove il terrorismo politico abbia avuto una così lunga cittadinanza, con l'eccezione dell'Irlanda del Nord e dei Paesi Baschi, in cui però la problematica ha risentito di cause etniche e religiose. Recentemente il politologo Ernesto Galli della Loggia ha esaminato il problema dell'anomalia italiana arrivando alla conclusione che esista un fondo di violenza proprio della società italiana. L'interpretazione ha suscitato consensi e dissensi[1].

La questione è stata trattata anche da Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino in un libro dal titolo particolarmente significativo (La guerra Civile) che argomenta che l'Italia è rimasta per oltre cinquant'anni sull'orlo di una guerra civile e questo gli ha impedito, nei fatti, di diventare un paese normale[2].

Altra anomalia italiana, legata all'ipotizzata strategia della tensione, è inoltre il diffuso sospetto che una parte della recente storia patria sia stata influenzata da iniziative di servizi segreti e gruppi politici, interessati alla posizione strategica italiana, volte a modificare la posizione internazionale dell'Italia o a condizionarne la democrazia. Il periodo conosciuto con il termine Anni di piombo, con riferimento all'omonimo film del 1981 di Margarethe Von Trotta [3] il cui titolo richiama il piombo delle pallottole[4].

Il terrorismo di diversa matrice fallì nei propri obiettivi e sconfitti furono i gruppi di estrema sinistra di matrice in genere marxista-leninista che videro sfumare la possibilità di sovvertire l'ordinamento statale attraverso la lotta armata.

Sconfitti furono anche i gruppi di estrema destra che a loro volta intendevano cambiare la formula politica che per un venticinquennio ci ha governato[5] terrorizzando l'opinione pubblica al fine di dimostrare l’incapacità della democrazia a governare l'ordine pubblico, e l'esigenza di instaurare un regime autoritario. Qualcuno ritiene però che l'emanazione da parte dello Stato di leggi repressive, le cosiddette leggi speciali, fosse una parziale vittoria dell'estrema destra[6].

L'analisi e la discussione su questo complesso periodo storico sono ancora aperte e mentre per alcuni si è trattato di anni di "terrorismo di sinistra", per altri si deve parlare di "stragismo di destra" e per altri ancora di "stragismo di stato". Altre posizioni ritengono che al riguardo "esista solo una verità giudiziaria parziale, confusa e spesso contraddittoria"[7].

Episodi più rilevanti

Il terrorismo politico negli anni '80

La fine degli "anni di piombo" viene comunemente fatta coincidere con la liberazione del generale statunitense James Lee Dozier, avvenuta a Padova il 28 gennaio 1982 con un'azione incruenta dei NOCS. Agli inizi del decennio gli episodi di violenza cominciarono a scemare; in particolare dopo che crollò il sostegno alle Brigate Rosse a seguito l'assassinio dell'operaio comunista Guido Rossa nel 1979. Tuttavia episodi di terrorismo continuarono fino al 1989.

L'opinione che la lotta armata potesse mutare l'assetto costituzionale andava sempre più indebolendosi e, secondo alcuni studiosi, cresceva parallelamente la reazione capitalistica che elevava produttività e competizione economica a valori e ne faceva gli unici criterio di progresso[8].

Il terrorismo politico successivo, degli anni '80, soprattutto di matrice rossa, limitò quindi i suoi obiettivi, cercando di influire nei processi politici e sociali e mantenere una certa pressione sulle libertà decisionali democratiche. Questo terzo ciclo del terrorismo politico, pur estremamente discontinuo e disomogeneo, arriva a mietere vittime fino ai nostri giorni.

Independentismo sudtirolese

  Lo stesso argomento in dettaglio: BAS.

Terrorismo politico attuale

A diversi anni di distanza dagli avvenimenti degli omicidi a sfondo politico, sul finire degli anni '90 ha iniziato a riaffacciarsi sullo sfondo extraparlamentare il cosiddetto terrorismo risorgente di matrice comunista che portò alla ricostruzione di organi eversivi scioglitisi con la fine degli anni di piombo, come le Nuove BR.

In questa ottica avvengono gli omicidi di Massimo D'Antona, consulente per il ministero del Lavoo, il 20 maggio 1999 e di Marco Biagi, il 19 marzo 2002, rivendicati da parte dei nuclei ricostituiti delle Brigate Rosse nel tentativo di influenzare lo scenario sociopolitico come accaduto durante gli anni di piombo. L'ultima vittima, Emanuele Petri, agente della Polfer, uccisa il 2 marzo 2003 nel corso di uno scontro a fuoco a bordo di un treno nel quale viaggiavano i capi della nuova organizzazione eversiva: Nadia Desdemone Lioce e Mario Galesi. Nel 2003 il gruppo viene ufficialmente sciolto dopo l'arresto di Lioce e Galesi e i conseguenti degli altri membri. Nel 2005 la sentenza definitiva condanna all'ergastolo Lioce e Galesi.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Nuove Brigate Rosse.

Una organizzazione anarchica nota come "Solidarietà Internazionale" fu protagonista di una serie di eventi dal 1998 al 2000 nella città di Milano. Nell'estate 1998 seguirono alla morte di alcuni squatters torinesi una serie di letterebomba inviate a diversi politici, magistrati, giornalisti e carabinieri. Nell'ottobre 1998 un attentato alla stazione dei carabinieri. Nell'estate 1999 due bombe rivendicate dal gruppo vengono trovate e per un caso fortuito non esplodono. Il 28 giugno 2000 due bottiglie incendiarie lanciate dai membri del gruppo durante la messacerimonia per la polizia penitenziaria nella basilica di Sant'Ambrogio non esplodono. Il 18 dicembre 2008 un lavoratore notò la presenza di una borsa tra le terza e la quarta guglia del tetto del Duomo di Milano, disinnescata dopo l'intervento degli artificieri, l'ordigno era programmato per esplodere alle 3 della notte seguente e carico di oltre un kg di esplosivo.[9][10] Nel settembre 2001 le indagini di diverse 14 procure interregionali portarono a una maxiretata nazionale con l'indagine su 60 persone legate all'organizzazione e accusate di «associazione a delinquere con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico». Le motivazioni del gruppo erano la lotta a favore dei detenuti anarchici in Spagna sottoposti a regime di carcere duro, e aveva diversi contatti con associazioni sovversive in Grecia e Inghilterra.[11]

Negli anni subito seguenti lo sradicamento delle Nuove BR, si è sentito il timore del risorgimento di altre associazioni eversive non più solo derivanti dallo sfondo dell'estremismo di sinistra ma soprattutto da ambienti quali i centri sociali e anarcoinsurrezionalisti che nel corso degli anni hanno intensificato manifestazioni violente, scontri urbani, occupazioni per arrivare anche alla realizzazione di ordigni rudimentali esplosi verso centri d'opposizione (es. scontri di piazza, caserme, sedi di partiti).

La notte del 16 dicembre 2009 esplode parzialmente un ordigno rudimentale carico di 2kg di dinamite negli interni dell'università Bocconi di Milano e la cui matrice è stata rivendicata da un gruppo anarchico autonominatosi "Nucleo Maurizio Morales".[12]

Terrorismo islamico

Di terrorismo islamico in Italia si parlò nel corso degli anni di piombo, quando per la prima volta agì nel Paese un commando di terroristi palestinesi presso l'aeroporto di Fiumicino e per le cui azioni morirono 30 persone.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Strage di Fiumicino (1973).

Nel 1985, la seconda azione di un commando palestinese sempre all'aeroporto Fiumicino costò la vita a 13 persone. Contemporaneamente avveniva all'aeroporto Schwechat di Vienna un attacco della stessa cellula e con le stesse modalità.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Strage di Fiumicino (1985).

Nel 1998, dopo che si era scelta la Francia come nazione ospite dei mondiali di calcio, le unità antiterroristiche dei diversi paesi europei lanciarono diversi allarmi riguardo il rischio di azioni sovversive da parte di sopravvissuti e nostalgici del Gruppo Islamico Armato algerino. In Italia la Digos effettuò le "Operazione Al Shabka", "Operazione Venti Tranquilli" e "Operazione Ritorno", le quali portarono alla scoperta di reti logistiche islamiste in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto composte tunisini, algerini e magrebini in parte reduci dal conflitto bosniaco, che sostenevano la latitanza di terroristi e il finanziamento di cellule terroristiche, argomenti identificati dal rapporto finale delle indagini come una «agenzia di servizi a disposizione del terrorismo islamico in Europa».[13][14]

Si riniziò a parlare di terrorismo islamico dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Dai rapporti sviluppati da agenzie di sicurezza italiane ed estere, è emerso che l'Italia sia luogo di posizione per cellule islamiche più o meno in contatto tra loro in attesa di richiami o compiti. Nel 2001 l'ambasciata statunitense di Roma chiuse sotto il periodo di Capodanno per timore di attentati.[15]

Nei primi mesi del 2002, per la prima volta dopo gli attentati dell'11 settembre, in Italia veniva emesso un comunicato dei servizi segreti statunitensi nel quale si confermava la nascita di gruppi terroristici a livello embrionale di matrice islamica. Lo stesso rapporto indicava le città di Firenze e Venezia come possibili obiettivi di attentatori suicidi, motivo per il quale nel periodo seguente la pubblicazione vennero intensificate le misure di sicurezza per prevenire possibili attacchi terroristici.[16][17]

Poco tempo dopo l'avviso di cautela emesso dagli Stati Uniti d'America, la polizia aveva ritrovato in un appartamento affittato ad alcuni marocchini delle piantine e possibili tracce della pianificazione di un attacco all'ambasciata inglese di Roma. Una settimana dopo i fatti, da un controllo delle autorità dell'ordine contro l'immigrazione clandestina, venne sgominata una banda di immigrati magrebini impegnata nella progettazione di un attentato all'ambasciata americana di Roma e in Via Veneto. Per la realizzazione del piano i quattro avevano formulato un composto con alte dosi di cianuro, aiutandosi con lo studio di una pianta con alcuni acquedotti capitolini, forse con l'intenzione di avvelenarli.[15]

Nel dicembre 2008 vengono arrestati a Giussano, nella Brianza, Rachid Ilhami e Albdelkader Ghafir, due cittadini marocchini, con l'accusa di pianificare attentati ad alto potenziale stragista nella città di residenza. I due avevano previsto tre attacchi con esplosivo in zone contigue a Giussano: supermercato Esselunga a Seregno, vasto parcheggio per auto nelle vicinanze del supermercato e caserma dei Carabinieri locale.[18]

Il 3 settembre 2009 viene arrestato a Roma un cittadino algerino di 44 anni, ma in possesso di un passaporto irlandese, legato al Gruppo Islamico Armato e ricercato a livello mondiale per un mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti per i suoi legami con il terrorismo.[19]

Il 12 ottobre 2009 viene messo in atto quello che è stato considerato il primo attacco suicida ad alto potenziale stragista a Milano contro una caserma da parte di un libico. Il livello di esplosivo usato dall'attentatore non risultò però così pesante da provocare ingenti danni, tanto che l'attentatore stesso ne uscì ferito insieme a un militare in procinto di fermarlo. In una relazione sull'accaduto del Dis al Parlamento, si accoglieva l'ipotesi di un atto isolato di una persona classificata come «terrorista solitario», smentendo nel frattempo i collegamenti tra l'azione e organizzazioni integraliste vere e proprie.[20]

Terroristi latitanti

Il Ministero della Giustizia Clemente Mastella e il Ministero dell'Interno Giuliano Amato, rispondendo a interrogazioni parlamentari, hanno divulgato all'inizio 2007 una lista di terroristi latitanti "ricercati in campo internazionale per atti di associazione terroristica, banda armata o associazione sovversiva" in cui risultano "113 soggetti, di cui 59 appartenenti a gruppi terroristici considerati di estrema sinistra, 11 a gruppi considerati di estrema destra e 43 appartenenti a gruppi terroristici internazionali".[21] Negli ultimi anni il Mandato di Cattura Europeo ha reso più facile estradare e processare i terroristi residenti all'estero.

Omissis e segreti di stato

Il 7 novembre 1977 è entrata in vigore la legge 801 che imponeva la segretezza su «atti, documenti, notizie, attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno all’integrità dello Stato democratico»[22] Nell'aprile del 2008 un decreto governativo ha deciso che i documenti riservati non potranno restare segreti per più di 30 anni sancendo di fatto l'accessibilità a documenti occultati più di trent'anni fa[23]. Il diritto di accesso a documenti coperti da segreto di stato non si calcola però a partire dalla data in cui è avvenuto il fatto, ma a decorrere dall'opposizione del vincolo o dalla conferma della sua opposizione. Per quanto riguarda la strage dell'Italicus del 1974, ad esempio, la comunicazione al Parlamento dell'apposizione del segreto di Stato da parte del Governo è avvenuta il 2 settembre del 1982 e pertanto i 30 anni indicati scadranno nel 2012. La cessazione del vincolo del segreto di Stato "non comporta l'automatica decadenza del regime della classifica e della vietata divulgazione".

Utilizzo del segreto di stato

  • Durante le indagini sul golpe bianco, venne posto il segreto di Stato dal Governo anche se, secondo Edgardo Sogno, il segreto non riguardava il golpe ma un memorandum sui fatti d'Ungheria e alcuni documenti riguardanti Mario Scelba[24].
  • Nel 1985 l'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi decise il segreto di Stato sulle vicende riguardanti Augusto Cauchi, terrorista nero fatto espatriare nel 1974 dal Sid, durante l'istruttoria sulla strage dell'Italicus[25].
  • Sempre nel 1985 Craxi pose inoltre il viene alle indagini sul comportamento del Sismi che, recuperato in Uruguay l'archivio di Licio Gelli, decise di restituire alle autorità sudamericane due fascicoli riguardanti due politici italiani[26].
  • Nel 1988 il Segreto di Stato viene opposto al giudice Carlo Mastelloni che indagava sulla caduta dell'aereo militare del Sismi Argo 16, esploso in volo nel 1973 con tutti i membri del suo equipaggio[27].

Il terrorismo delle associazioni mafiose

Spesso il terrorismo politico ha avuto rapporti con la criminalità organizzata e molti attentati di matrice politica hanno visto il coinvolgimento più o meno diretto delle organizzazioni mafiose. Il rapporto dei carabinieri sulla Strage di Portella della Ginestra, ad esempio, parlava di elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali. La Strage del Rapido 904, invece, è stata indicata dalla Commissione Parlamentare sul Terrorismo come il punto di collegamento tra gli anni di piombo e l'epoca della guerra di Mafia dei primi anni '80. Nel corso delle indagini vennero infatti a galla diverse linee di collegamento tra mafia, camorra, ambienti del terrorismo eversivo neofascista e Loggia P2: questi rapporti vennero esplicitati da diversi personaggi vicini a questi ambienti, tra cui Cristiano e Valerio Fioravanti, Massimo Carminati e Walter Sordi[28].

Cosa Nostra

Dopo la seconda guerra mondiale, la società siciliana subì una profonda trasformazione, con una riduzione del peso economico dell'agricoltura a favore di altri settori come il commercio o il terziario del settore pubblico. In questo periodo l'amministrazione pubblica in Sicilia divenne l'ente più importante in fatto di economia. Cosa Nostra seppe sfruttare adeguatamente questo cambio di tendenze stringendo maggiormente di quanto aveva fatto in passato, i rapporti con la politica. Da questo patto la mafia traeva profitti immediati, grazie soprattutto agli appalti truccati e all'assunzione di personale negli enti pubblici, e godeva di protezione per i traffici illeciti. A loro volta i partiti, soprattutto la Democrazia Cristiana che era partito di governo in gran parte della Sicilia, guadagnavano consenso per via del controllo che Cosa Nostra esercitava sul territorio e della sua capacità di indirizzare grandi quantità di voti, e spesso i singoli esponenti politici potevano ricavare prebende e benefici personali.

Principali attentati

  Lo stesso argomento in dettaglio: Vittime di Cosa Nostra.
  • Prima guerra di mafia: conflitto interno a Cosa nostra scoppiato nel 1962 e concluso nel 1963.
    • Strage di Ciaculli: attentato mafioso avvenuto il 30 giugno 1963, in cui persero la vita sette uomini delle forze dell'ordine. Concluse la prima guerra di mafia.
    • Strage di Viale Lazio: episodio avvenuto a Palermo il 10 dicembre 1969 e legato alla prima guerra di mafia.
  • Seconda guerra di mafia: conflitto interno a Cosa nostra scoppiato nel 1978 in Sicilia e conclusosi nel 1983 circa durante il quale furono commessi oltre mille omicidi.
  • Strage di Pizzolungo: attentato di Cosa Nostra avvenuto a Trapani il 2 aprile 1985 per uccidere il sostituto procuratore Carlo Palermo che rimase ferito. Persero invece la vita tre civili.
  • Strage di Capaci: attentato di Cosa Nostra avvenuto il 23 maggio 1992 sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie, e a tre agenti della scorta.
  • Strage di via d'Amelio: attentato di Cosa Nostra avvenuto il 19 luglio 1992 a Palermo in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta.
  • Strage di via dei Georgofili: attentato avvenuto a Firenze nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 e attribuito a Cosa Nostra.
  • Strage di via Palestro: attentato avvenuto a Milano il 27 luglio 1993 e attribuito a Cosa Nostra.

Camorra

Avvenimenti rilevanti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Vittime della Camorra.

'Ndrangheta

Avvenimenti rilevanti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Vittime della 'Ndrangheta.

Note

  1. ^ Corriere della sera del 27 aprile 2007
  2. ^ Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino, La guerra Civile (L'Italia dal 1943 al 2005), Bur, 2005
  3. ^ Il film vinse il Leone d'Oro al Festival di Venezia
  4. ^ recensione del film di Giuliano Boraso
  5. ^ Proclama dittatoriale del Golpe Borghese
  6. ^ Amos Spiazzi dichiarò, ad esempio, che in realtà il Golpe Borghese sarebbe stato fittizio, pensato per essere immediatamente represso dalle forze dell'ordine e per fornire una scusa al governo democristiano per emanare leggi repressive
  7. ^ Sandro Provvisionato, Anni di piombo: parte male il dibattito sul superamento in Misteri d'Italia 97, 2005
  8. ^ Franco "Bifo" Berardi, Il sapiente, il mercante, il guerriero, Derive Approdi, 2004
  9. ^ http://www.repubblica.it/online/cronaca/ordigno/ordigno/ordigno.html
  10. ^ http://www.repubblica.it/online/cronaca/ordigno/indagini/indagini.html
  11. ^ http://www.repubblica.it/online/cronaca/ordigno/perquisizioni/perquisizioni.html
  12. ^ http://www.libero-news.it/adnkronos/view/244417
  13. ^ http://www.repubblica.it/online/fatti/islam/10giu/10giu.html
  14. ^ http://www.repubblica.it/online/fatti/islam/islam/islam.html
  15. ^ a b http://www.repubblica.it/online/cronaca/allarmeroma/allarmeroma/allarmeroma.html
  16. ^ http://www.repubblica.it/online/cronaca/allarmeusa/firenzevenezia/firenzevenezia.html
  17. ^ http://www.repubblica.it/online/cronaca/allarmeusa/finito/finito.html
  18. ^ http://ilgiorno.ilsole24ore.com/monza/2009/01/16/136765-bombe_piazzare_passi_casa.shtml
  19. ^ http://roma.repubblica.it/dettaglio/terrorismo-arrestato-algerino-collegato-a-gruppo-islamico/1727563
  20. ^ http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200910articoli/48159girata.asp#
  21. ^ Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n.136 del 28/3/2007
  22. ^ legge 24 ottobre 1977, n. 801 denominata "Istituzione e ordinamento dei servizi per le informazioni e la sicurezza e disciplina del segreto di Stato".
  23. ^ Articolo del Corriere della Sera del 13 aprile 2008
  24. ^ Articolo del Corriere della Sera del 5 agosto 2005
  25. ^ ibidem [1]
  26. ^ ibidem [2]
  27. ^ Articolo della Repubblica del 3 agosto 1998
  28. ^ Le deposizioni che spiegavano i legami tra questi ambienti della criminalità emersero al maxiprocesso dell'8 novembre 1985, di fronte al giudice istruttore Giovanni Falcone

Voci correlate

Bibliografia

  • Giovanni Fasanella - Giovanni Pellegrino : La guerra Civile - (L'Italia dal 1943 al 2005)
  • Maurizio Calvi, Alessandro Ceci, Angelo Sessa, Guilio Vasaturo. Le date del terrore. La genesi del terrorismo italiano e il microclima dell'eversione dal 1945 al 2003. Roma, Luca Sossella Editore, 2003. ISBN 88-87995-58-3.
  • Antonella Beccaria, Pentiti di niente - Il sequestro Saronio, la banda Fioroni e le menzogne di un presunto collaboratore di giustizia, ISBN 9788862220491.

Collegamenti esterni