Ponticelli

quartiere di Napoli

Ponticelli è un grosso quartiere di Napoli situato nella zona est (orientale) abitato da circa 70.000 persone, che forma con i quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio la VI Municipalità della città.

È situato vicino alle autostrade per il nord e per il sud, al raccordo della tangenziale del Corso Malta, e alla superstrada per i paesi vesuviani. Dista 4 km dalla Stazione Centrale di Napoli di p.zza Garibaldi e 4 km dall'Aeroporto di Capodichino.

Il quartiere investe soprattutto gli ambiti urbani, economici, sociali e culturali e presenta un elevato tasso di criminalità. La disoccupazione è infatti molto elevata, anche per l'assenza di politiche mirate e il forte peso della camorra dovuto alla presenza di vari clan camorristici come ad esempio i potentissimi Sarno, protagonisti della famosa Guerra di Ponticelli , De Luca Bossa, ed altri.

Ponticelli, dopo il fascismo restava una sosta di eccezione conservando il suo doppio carattere agricolo ed industriale. I problemi cominciarono a sorgere con la ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale (da cui il quartiere uscì particolarmente danneggiato) e la grande speculazione edilizia che in città si ebbe col sindaco Achille Lauro. Si costruirono centinaia di case popolari che costituirono rioni malsani e sovrappopolati (come ad esempio il famigerato Rione De Gasperi ed il Lotto Zero) che raccolsero la numerosa immigrazione dall'hinterland o gli sfollati di varie zone del centro di NAPOLI dopo il terremoto del 1980. Oltre a questi problemi Ponticelli sconta anche un tasso elevato di evasione scolastica e di disagio culturale. Malgrado ciò il quartiere Ponticelli ha una propria identità sia storica che politica, infatti documenti storici testimoniano la presenza di insediamenti romani e influenze religiose fenicie (venute alla luce durante la ricostruzione post-terremoto). Inoltre Ponticelli ha avuto un ruolo sia durante la rivoluzione partenopea, furono infatti condannati a morte dai Repubblicani elementi filoborbonici (13 impiccagioni, fonte: libro dei morti della Chiesa Maria santissima della Neve) sia durante le quattro giornate di Napoli. Inoltre Ponticelli fu testimone di una strage nazista che vide perire 34 innocenti. Ponticelli, come detto prima, è un quartiere in grave degrado. Sono poche le strade frequentate. Fra le strade più importanti ci sono via Argine,via De Meis, Corso Ponticelli e via Bartolo Longo

Trasporti e viabilità

 

Nel quartiere, su Via Argine, c'è l'uscita Ponticelli-Barra della SS 162 dir., che si imbocca al Corso Malta subito dopo i caselli di uscita della Tangenziale di Napoli.

Ponticelli è raggiungibile dall'uscita Ponticelli-San Giorgio a Cremano dell'Autostrada A3 e dall'uscita Napoli Centro Direzionale - direzione Cercola dell'Autostrada A1 al km 758.


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Il quartiere è collegato con il centro della città tramite la Circumvesuviana, con la storica fermata di:

PONTICELLI (che porta a P.zza Garibaldi in 8 min.).

e poi con le fermate di recente costruzione (LINEA 3 METROPOLITANA) che sono:

VIA BARTOLO LONGO ( COMPLETATA CON PARCHEGGIO DI 200 POSTI AUTO)

PARCO VESUVIO

VIA DE MEIS

VILLA VISCONTI

VIA ARGINE

VIA MADONNELLE (parcheggio in costruzione)

VIA BOTTEGHELLE


 

Le Strade principali del quariere sono:

Corso Ponticelli, Via Sacerdote Agostino Cozzolino (ex Corso Ferrovia), Via Luigi Crisconio,Via Napoli(ex Via Santa Croce),Viale Margherita, Via Argine,Via Ulisse Prota Giurleo, Via Bartolo Longo, Via Botteghelle, Via Angelo Camillo de Meis, , Via Attila Sallustro, Via Mario Palermo, Via Malibran.


 


Il quartiere è servito dalle linee autobus urbane ANM:

con stazionamento in Via Argine

191 Via Argine - Piazza Garibaldi

192 Piazza Garibaldi - Via Argine

195 Piazza Garibaldi - Parco Vesuvio

C93 Via Argine - Via De Meis

C97 San Giovanni a Teduccio - Ponticelli


Sono in atto forti misure delle istituzioni locali dirette soprattutto verso il settore dei trasporti pubblici e del recupero urbanistico di aree depresse, concretizzatesi fra le altre cose con l'allacciamento della zona più a Nord con la Metropolitana (l'attuale linea 3 gestita da CIRCUMVESUVIANA) inaugurata nel 2001, e si stanno per ultimare i lavori nella p.zza antistante la fermata di via Bartolo Longo. L’intera piazza è stata riqualificata con nuove panchine e invece della casetta in legno il Comune ha costruito una struttura a forma di treno molto più spaziosa attrezzata al suo interno. Inoltre nello spazio adiacente alla fermata è stata costruita una nuova pensilina e sono stati potati nuovi alberi e la zona sembra ritrovare un nuovo aspetto, e un’immagine più dignitosa. I lavori termineranno nelle prossime settimane e già alcune parti della piazza possono essere utilizzati. Un tuffo nel passato per gli anziani della zona ma anche un nuovo volto di una periferia che ogni giorno comincia il suo cammino verso l’ammodernamento e la riqualificazione.

Inoltre, ospita uno dei più grandi centri sportivi polifunzionali della periferia di Napoli,il PALAVESUVIO di Via Argine, ha recuperato il Cinema-Teatro "Pierrot", che è uno dei pochi centri culturali della zona Orientale di Napoli ma sta per essere arricchita dalla costruzione dell'Ospedale del Mare, una grande opera architettonica affidata a Renzo Piano. Un investimento di 187,5 milioni di euro per quattro edifici: un ospedale con 450 posti letto, un albergo con 50 posti letto per i familiari, una palazzina amministrativa-direzionale ed un centro commerciale per l'umanizzazione. L'Ospedale del mare è il primo project financing sanitario avviato in Italia. La struttura servirà mezzo milione di cittadini, anche quelli della popolosa fascia dei comuni vesuviani. La costruzione consentirà la nascita di 400 nuovi posti di lavoro e, a regime, nel settore dei servizi, darà lavoro ad altre 600 persone, escluso il personale sanitario. Tutti progetti che - comunque - sono sulla carta da anni e che stentano a trovare una fattiva realizzazione.

In via Argine, sta nascendo un nuovo Centro Commerciale Auchan, vicino agli Uffici della Motorizzazione Civile, dove già sono presenti molte Aziende tra le quali alcune di grande spessore come:

Whirlpool

Ansaldo Breda

Con deliberazione della Giunta comunale n° 2244 del 15 giugno 2007, è stato approvato il progetto preliminare e lo schema di convenzione per il Palponticelli, struttura di scala metropolitana -assoggetata al vincolo di uso pubblico- integrata ad attività commerciali e spazi pubblici. Così nascerà nella zona orientale di Napoli il più grande palaeventi d'Italia, una Casa della Musica, della Cultura e degli Spettacoli che avrà una capienza di circa 12.000 spettatori, con annessi spazi da destinare a funzioni complementari, culturali e sociali, e attività di supporto commerciali e di ristoro. Un'opera di interesse pubblico realizzata con investimenti interamente privati che andrà a colmare la carenza nel capoluogo campano e nel Sud Italia di "luoghi" al coperto per concerti e altre attività legate alla cultura, alla musica e allo spettacolo, consentendo di inserire la città nei tours musicali più significativi a livello internazionale. Il progetto prevede inoltre la riqualificazione urbana della viabilità pubblica a contorno del lotto che si estende su di un'area di 85.000 m2, attrezzature di quartiere per 5.000 m2, una nuova piazza pubblica, e la realizzazione di due livelli di parcheggi interrati per un totale di 3mila posti auto. Il costo complessivo dell'investimento è di circa 200 milione interamente a carico del soggetto promotore. La presentazione del progetto definitivo è prevista entro 90 giorni dall'approvazione del preliminare, di seguito l'inizio dei lavori; il completamente delle opere è stimato in circa 2 anni.

Un problema di carattere sociale, che sembra assumere dimensioni sempre meno controllabili, è quello che riguarda il proliferare degli insediamenti abusivi e fatiscenti dei Rom, che si stanno espandendo su terreni demaniali abbandonati. In questi campi vivono in condizioni sanitarie impossibili centinaia di persone, moltissime delle quali bambini e donne. Nel maggio del 2008, in seguito al tentativo di rapimento di una bimba da parte di una giovane nomade, sono state inscenate proteste clamorose da parte della popolazione contro gli insediamenti rom. Diversi campi, tra cui quelli di Via Malibran e via Virginia Wolf, sono stati bruciati. La Magistratura indaga sull'eventuale regia delle organizzazioni criminali. Un servizio di un noto quotidiano napoletano, solo poche settimane prima, aveva svelato che i rom pagavano tangenti alla camorra per sistemare baracche e bruciare rifiuti dai quali estrarre il rame. Da questo episodio ad oggi, nel quartiere non ci sono più rom, e si stanno bonificando le zone che ospitavano i loro campi.

Il quartiere confina a nord coi comuni di Casoria e Volla, ad est con Cercola e San Sebastiano al Vesuvio; a sud col quartiere Barra e con il comune di San Giorgio a Cremano, e ad ovest col quartiere Poggioreale.

Beni culturali


Chiese principali

Basilica e Santuario di Santa Maria della Neve(http://www.santamariadellaneve.it),

San Rocco(http://www.nonodecanato.com/SRocco/tabid/110/Default.aspx),

Santa Crocehttp://www.nonodecanato.com/SCroce/tabid/100/Default.aspx,

Beata Vergine di Lourdes e Santa Bernadetta(http://www.nonodecanato.com/BeataVerginediLourdeseSantaBernadetta/tabid/90/Default.aspx),

Santa Maria delle Grazie a Porchiano(http://www.nonodecanato.com/SMariadellegrazieaPorchiano/tabid/106/Default.aspx),

SS.Rosario in Santa Maria delle Grazie al Felaco(http://www.nonodecanato.com/SSRosarioeMariadelleGraziealFelaco/tabid/107/Default.aspx),

Santa Maria delle Grazie al rione De Gasperi(http://www.nonodecanato.com/SMariadelleGrazieaPonticelli/tabid/105/Default.aspx),

San Giuseppe(http://www.nonodecanato.com/SMariadellegrazieaPorchiano/tabid/106/Default.aspx),

SS. Pietro e Paolo (http://www.santipietroepaolo.net/),

San Francesco e Santa Chiara(http://www.nonodecanato.com/SantiFrancescoeChiara/tabid/112/Default.aspx).


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