Rete 4

canale televisivo italiano
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Introduzione

Rete 4, altresì scritto Retequattro, è un canale televisivo nazionale italiano privato, il terzo, per dati d'ascolto, del gruppo Mediaset, il precipuo operatore televisivo privato italiano.

Diretto da Giuseppe Feyles, la rete si presenta come canale generalista proclive preponderantemente ad un pubblico adulto in quanto offre soprattutto cultura, soap opera, cinema, telefilm, informazione e sport. La raccolta pubblicitaria è curata da Publitalia '80.

Storia

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Logo di Retequattro usato dal 1982 al 1999

La gestione Mondadori (1982)

Preannunciata già nell'ottobre 1981, Retequattro inaugurò le sue trasmissioni il 4 gennaio 1982 come società a responsabilità limitata. Il network è di proprietà della Mondadori (64%), dell'editore Perrone (25%) e di Carlo Caracciolo (11%) e si articola in 23 emittenti, alcune delle quali di proprietà Mondadori (attraverso la controllata Telemond) o Perrone, altre semplicemente affiliate. In effetti, in deficienza di una direttiva che consenta la trasmissione dei programmi su scala nazionale da parte dell'emittenza privata, anche Retequattro si serve dell'interconnessione come escamotage per trasmettere gli stessi programmi, alla stessa ora, su tutto il territorio italiano, e dunque è necessario appoggiarsi a una serie di televisioni locali. Presidente è Mario Formenton, i circuiti pubblicitari cui poggia sono GPE e Manzoni, emittente capofila è la capitolina La Uomo Tv, ma riveste grande importanza anche la rete lombarda Video Delta. La rete nasce dalle ceneri del circuito GPE-Telemond, di proprietà mondadoriana e presieduto da Piero Ottone (attivo sin dall' 8 Settembre 1979 nella produzione e distribuzione di programmi), ma ne arricchisce la struttura e la programmazione secondo un assetto da network nazionale. Per lanciare il nuovo canale televisivo, Mondadori ingaggia come direttore artistico il presentatore Enzo Tortora che qui presenta la trasmissione Cipria e acquista i diritti dei serial americani Venti di guerra, Novecento e Dynasty. Lancia con La schiava Isaura e Dancin' Days la lunga stagione delle telenovelas sudamericane che ne segnano l'identità per circa un quindicennio dapprima grazie all'accordo stipulato con il network brasiliano Rede Globo, in seguito grazie a precise scelte editoriali. La programmazione del canale inizialmente copre 8 ore al giorno, iniziando alle 14 con il contenitore Storie di vita all'interno del quale vanno in onda soap operas e telenovelas (tra le quali Agua viva e Marina), alle 15 vengono trasmessi film, telefilm e cartoni animati fino alle 20,15 (orario d'inizio della prima serata composta prevalentemente da telefilm, tra i quali Quincy), alle 21,15 la scommessa della rete con il programma d'informazione Novanta secondi, le opinioni che contano con Giorgio Bocca e altri personaggi di spicco che commentano fatti di cronaca, infine il cinema notturno. Arriva sulle frequenze del canale anche Maurizio Costanzo, che lancia nel 1982 il fortunatissimo Maurizio Costanzo Show. Numerosi volti noti collaborano con l'emittente mondadoriana sin dalla sua fondazione, ad esempio quello di Enzo Biagi, curatore di una rubrica di interviste, di Sandro Mazzola, con la rubrica sportiva Bomber e quello di Pippo Baudo, conduttore del game show Un milione al secondo nella stagione 1983-84. La rete, grazie ad accordi stipulati con il network americano ABC dispone inoltre dei diritti di trasmissione dei cartoni animati della Walt Disney, trasmessi all'interno del contenitore per ragazzi Topolino show condotto da Patricia Pilchard che è anche stata la prima annunciatrice del canale. Alcuni tra gli anime più seguiti negli anni '80 vengono proposti dal canale. Nel 1982 vengono trasmesse le serie a cartoni animati di Flo, la piccola Robinson, Cuore, Rocky Joe, Gordian, Jenny la tennista, Bem il mostro umano, L'Uomo Tigre, Conan il ragazzo del futuro, Fantaman, I Super Globetrotters, L'Uomo Ragno; nel 1983 Dr. Slump & Arale, Il magico mondo di Gigì, Yattaman. Alcune famosissime serie di telefilm vengono trasmesse dal circuito, tra queste La famiglia Bradford, CHiPs, Charlie's Angels, Barnaby Jones, A-team. Tra i successi storici della rete di questo periodo annoveriamo soprattutto il game show M'ama non m'ama, in onda a partire dal 1983 in fascia preserale, condotto da Marco Predolin e Sabina Ciuffini (poi sostituita da Ramona Dell'Abate) e ideato da Paolo Limiti, e il programma calcistico Caccia al 13 in onda il venerdì sera. Tra i curatori della programmazione del canale figurano Carlo Freccero e Marco Bassetti. In questa fase il canale si contrappone spesso al berlusconiano Canale 5, tra le prime querelle con il network concorrente, la messa in onda nel 1984 del programma del sabato sera Stupidissima contro Risatissima di Canale 5. Il programma di Retequattro è un collage di spezzoni cinematografici tratti dalle pellicole di Lino Banfi, Renato Pozzetto e Massimo Boldi di cui il canale detiene i diritti di trasmissione. Canale 5 accusa Mondadori di concorrenza sleale poiché nello show prodotto dal Biscione compaiono gli stessi volti dei comici presenti nel programma di Retequattro. La diatriba si risove con il divieto da parte della rete mondadoriana di trasmettere spot televisivi con il volto di Lino Banfi, conduttore dello show concorrente. Nonostante le buone premesse e l'ingaggio di volti popolari, in pochi mesi Retequattro è oberata di debiti e già dal 1983 si pensa a come venirne fuori. Nel 1984 Leonardo Mondadori subentra a Mario Formenton per cercare di risollevare il destino della rete. Generalmente l'origine del tracollo finanziario del canale viene fatto risalire al flop del 1983 Venti di guerra, miniserie americana acquistata a suon di miliardi dal network ABC e pubblicizzata in modo eclatante che venne sistematicamente battuta negli ascolti dalla fiction Uccelli di rovo in onda su Canale 5 (il costosissimo battage pubblicitario della Mondadori prevedeva persino l'ingaggio di aeroplani che sorvolassero le spiagge italiane con gli striscioni pubblicitari del serial di Retequattro). In realtà la concorrenza delle reti commerciali di Silvio Berlusconi, che dopo aver fondato Canale 5 e acquisito dall'editore Rusconi il network di Italia 1 iniziava a delinearsi come leader del mercato pubblicitario, se non monopolista, aveva costretto il canale ad accontentarsi di una fetta pubblicitaria più limitata, in virtù dei ridotti mezzi di trasmissione e della politica pubblicitaria ai limiti del dumping[1] delle reti del Biscione.

La gestione Fininvest (1984)

Dopo alterne vicende, il 27 agosto 1984 la Fininvest di Silvio Berlusconi acquisisce il 50% di Retequattro, all'epoca valutata in 30 miliardi di lire, ed il magazzino programmi per 105 miliardi di lire in quattro anni senza interessi[2], facendone il suo terzo canale.

Alla ricerca di un'identità, direzione Franceschelli (1990)

Sotto la gestione Berlusconi la programmazione del canale inizialmente sembra seguire una linea editoriale piuttosto sfuocata. Ad esempio alcune punte di diamante della programmazione della rete vengono subito spostate sugli altri due canali del gruppo, Dynasty, A-Team, Maurizio Costanzo Show, Nonsolomoda e i film del magazzino mondadoriano vanno a rinfoltire i palinsesti di Canale 5 e Italia 1, esautorando le risorse della rete. Oltre a proporre telenovelas, telefilm e cartoni (anche i più piccoli ottengono il loro spazio grazie al contenitore di cartoni animati Ciao ciao curato come il suo omologo di Italia 1 Bim Bum Bam da Alessandra Valeri Manera, con Giorgia Passeri, in onda all'ora di pranzo dal 1985 con le serie Evelyn e la magia di un sogno d'amore, He-Man e i dominatori dell'universo, Le avventure della dolce Katy, She-Ra, la principessa del potere, Lo strano mondo di Minù), vengono prodotti alcuni show. La prima produzione di un varietà targato Fininvest è quella di Quo Vadis (1984), in onda il martedì sera e diretto da un giovane Gabriele Salvatores. Il programma è ambientato nell'antica Roma e tra i protagonisti annovera Maurizio Nichetti e Sydne Rome. Intanto, il 16 ottobre 1984 in tre regioni italiane, i pretori di Roma, Torino e Pescara oscurano le frequenze della rete (insieme a quelle delle consorelle Fininvest), misura in seguito annullata da un decreto legge voluto da Bettino Craxi e denominato Decreto Berlusconi consentendo nuovamente la trasmissione dei programmi delle tv commerciali. Il più grande successo della rete in questa fase è W le donne, in onda prima al venerdì e in seguito alla domenica sera, condotto dalla coppia Andrea Giordana e Amanda Lear. Il programma, che vede dieci donne contendersi il titolo di "Donna più della settimana", raggiunge punte di oltre 7 milioni di spettatori, battendo persino gli ascolti di Canale 5. Tuttavia a partire dal 1988 i vertici Fininvest, tra cui il proprietario Silvio Berlusconi e il direttore della programmazione Roberto Giovalli, decidono di destinare la rete ad una programmazione più smaccatamente "rosa", rivolta alle casalinghe e più in generale al pubblico femminile. In virtù di una segmentazione più razionale del pubblico e degli ascolti, le tre reti del Biscione vengono tarate su differenti target pubblicitari e commerciali. Secondo tale logica di programmazione volta all'integrazione piuttosto che alla concorrenza, Canale 5, la rete ammiraglia, viene rivolta al pubblico universale delle famiglie, Italia 1, la rete spregiudicata, viene tarata sul pubblico giovane, Retequattro infine viene dedicata al pubblico femminile e generalmente più adulto. Durante i primi anni di gestione Fininvest, e soprattutto a cavallo tra il 1986 e il 1987, il gruppo di Berlusconi formula alcune ipotesi di cessione al gruppo Parmalat di Calisto Tanzi (già proprietario della syndication Euro Tv) qualora la Democrazia Cristiana avesse fatto pressioni in parlamento per una regolamentazione (allora assente) del sistema radio-televisivo che, secondo un'ipotesi molto quotata di legge antitrust, avrebbe consentito a un editore di possedere non più di due reti di carattere nazionale. Tale ipotesi di legge avrebbe spinto Berlusconi a cedere il canale meno remunerativo dal punto di vista pubblicitario, ovvero Retequattro[3] . Da questo momento in poi infatti il dibattito politico sulla legittimità di detenere ben tre reti di carattere nazionale è più o meno al centro dell'agenda politica di tutte le legislature successive, senza tuttavia mutare sostanzialmente il panorama in essere sia in mancanza che in presenza di leggi. Grande successo, in questa fase della sua esistenza, hanno le telenovelas e le soap operas trasmesse all'interno del contenitore Buon Pomeriggio condotto da Patrizia Rossetti. Tanti volti di star sudamericane, come quelli di Veronica Castro, Grecia Colmenares, Luisa Kuliok, Andrea Del Boca, trovano popolarità sulle frequenze del canale. Sono di questi anni i successi delle serie Topazio, La donna del mistero, Manuela, coproduzione italo-argentina, fino a Cuore selvaggio con Eduardo Palomo, vincitrice del Telegatto nel 1995. Da ricordare il telefilm del tenente Colombo interpretato da Peter Falk, da sempre successo del canale, e il programma C'eravamo tanto amati condotto da Luca Barbareschi in onda in fascia preserale, antesignano del genere reality show. Un importante fattore di ascolti della rete è il cinema, a partire dal ciclo dei cosiddetti Bellissimi di Retequattro, film trasmessi in seconda serata. Tra i volti più celebri della rete vi sono Rita Dalla Chiesa, conduttrice nel 1990-91 del primo esperimento di programma in diretta-differita su una rete privata, costruito sulla falsariga di Chi l'ha visto? di Lio Beghin in onda su Raitre e intitolato Linea continua, la trasgressiva Amanda Lear, conduttrice dello show di seconda serata Buonasera nella stagione 1991-92, Gianfranco Funari con i suoi contestati Funari news e Punto di svolta a partire dal 1993, ed Enrica Bonaccorti, padrona di casa del talk show Cuori d'oro. Il direttore di rete nella prima metà degli anni novanta è Michele Franceschelli, attivo soprattutto sul fronte "rosa" con la valorizzazione di telenovelas, soap e programmi d'intrattenimento femminili; è sua ad esempio, nel 1990, l'idea di coprodurre, insieme agli argentini, la telenovela Manuela interpretata da Grecia Colmenares; nel 1991 dopo il successo di Manuela viene realizzata una seconda coproduzione intitolata Micaela che però, differentemente dalla serie precedente, non ha successo, motivo per cui viene interrotta la coproduzione di telenovelas con l'Argentina. Il periodo della direzione di Michele Franceschelli è stato senza dubbio fino ad ora il migliore (in termini d'ascolto) della storia del canale; infatti proprio durante questa fase (1990-1995) Rete 4 è la rete leader (tra le commerciali) degli ascolti della fascia pomeridiana (risultato mai più raggiunto in nessuna fascia oraria).[senza fonte]

La nascita del Tg4

Nel 1992, in seguito alla Legge Mammì che finalmente consente alle televisioni commerciali l'utilizzo della diretta oltre ad obbligare l'allestimento di un telegiornale, il giornalista Emilio Fede, già fondatore del primo notiziario commerciale dell'etere TgA (su Rete A) e del primo tg delle reti Fininvest Studio Aperto, viene incaricato di lanciare il Tg4.

Tale programma, fin dal 1994 (anno della discesa in politica di Silvio Berlusconi), viene tacciato su più fronti di essere completamente sbilanciato nei confronti del proprietario Silvio Berlusconi e delle fazioni politiche che questi rappresenta[4][5][6][7], e per ciò di scarsa obbiettività ed affidabilità, come anche l'Authority ha stabilito[8], da ultimo a seguito della campagna elettorale del 2004[9] (nel 2006 il telegiornale e le reti Mediaset vennero definiti "organi di partito" da Massimo D'Alema[10], rendendo palese l'incongruenza ed il conflitto d'interessi insiti nel fatto di possedere delle reti televisive e nel qual tempo dedicarsi alla politica).

La conduzione di Emilio Fede, oltre ad essere sovente considerata sbilanciata ed imparziale, lontana quindi dal concetto di giornalismo e dai suoi canoni classici[11][12], è spesso soggetta a critiche qualitative inerenti il "taglio non convenzionale"[13][14][15]che il direttore impone con la sua conduzione alla testata e per il suo modo spesso sgarbato e violento di trattare i propri collaboratori, come risulta da numerosi video fuori onda[16][17][18][19][20].

Per quanto la conduzione del telegiornale e l'atteggiamento di Fede possano essere facile bersaglio di umorismi, come sovente capitato sul programma di Canale 5 "Striscia la notizia", va considerato che, da un'analisi effettuata dal Censis, "i Tg restano il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%)"[21].

Direzione Giovannelli (1996)

Dopo la breve parentesi della direzione ad interim di Carlo Vetrugno (già direttore di Italia 1), nel 1996 con l'insediamento del nuovo direttore Vittorio Giovannelli, i vertici del gruppo Fininvest, nel frattempo trasformato in Mediaset, ridisegnano la mission della rete e decidono di posizionarla su un target più generalista e dunque anche maschile e più istruito, senza tralasciare tuttavia in alcune fasce di programmazione quella connotazione femminile e più adulta, che aveva caratterizzato per anni il canale. In effetti una coloritura più "culturale" del palinsesto, retaggio della gestione Mondadori, era stata a più riprese annunciata (basti ricordare che il primo timido tentativo di proporre un simil-telegiornale in casa Fininvest, in assenza della diretta, era stato Dentro la notizia, trasmesso su Retequattro nel 1988). In questo periodo viene lanciato il programma di divulgazione scientifica La macchina del tempo di Alessandro Cecchi Paone e trovano collocazione nel palinsesto giornaliero alcuni quiz storici di Canale 5 come La ruota della fortuna di Mike Bongiorno (migrato con tutti i suoi programmi, tra cui Bravo Bravissimo, sul terzo canale del gruppo milanese) e Ok, il prezzo è giusto di Iva Zanicchi ed approda nella fascia meridiana lo storico Forum, affidato alle cure di Paola Perego, dove resterà fino al 2008, anni del ritorno del programma sulla prima rete del gruppo, con la rinnovata conduzione di Rita Dalla Chiesa e dove tuttora va in onda col titolo "Sessione pomeridiana" nel primo pomeriggio. Anche la fiction autoprodotta arriva sul canale, nel frattempo rinfoltito di programmi e produzioni, tra i titoli più seguiti La dottoressa Giò, miniserie interpretata da Barbara D'Urso. Di particolare spicco è anche il personaggio di Emanuela Folliero, volto della rete dal 1990 quando subentra alla storica annunciatrice Cinzia Lenzi e attualmente unica annunciatrice di rete dei canali Mediaset. Secondo la logica, già citata, di riposizionamento del canale su un pubblico più trasversale, a partire dal 1996 tornano sulla rete anche i cartoni animati in fascia preserale, all'interno del contenitore Game Boat condotto da Pietro Ubaldi e in seguito anche da Cristina D'Avena, vengono infatti proposte numerose serie giapponesi tra cui Sailor Moon e Calimero. Nel 2000 approda sul canale la telenovela brasiliana Terra Nostra, ultima serie sudamericana trasmessa in prima serata.

Direzione Scheri (2001)

Il successivo direttore Giancarlo Scheri, nel 2001, decide di marcare quella connotazione più maschile e culturale (già voluta dalla dirigenza precedente) con la trasmissione di eventi sportivi quali le partite di calcio della Champions League, con programmi di approfondimento giornalistico come Appuntamento con la storia e serie televisive di genere giallo o poliziesco come 24, Il commissario Cordier, Law & order - Special victims unit, Bones, Siska, Monk, Poirot, West wings e tante altre. Nel 2003 viene proposta la miniserie prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks Band of Brothers. Obiettivo dichiarato di questa fase è quello di trasformare il canale in una sorta di Rai vecchia maniera, capace di sottrarre pubblico alle tv di stato, pur mantenendo una fisionomia di tv commerciale. Intanto alcuni programmi storici della tv commerciale chiudono i battenti; dopo diciotto anni di onorata carriera, nel 2001 vengono spenti i riflettori di Ok, il prezzo è giusto, nel frattempo passato di mano alla conduzione di Maria Teresa Ruta, mentre nel 2003 Mike Bongiorno gira per l'ultima volta La ruota della fortuna cedendo il passo al nuovo quiz Genius, sempre in onda nel primo pomeriggio dopo un breve collaudo in prima serata. Tra i programmi lanciati sotto la direzione di Scheri il one man show di Al Bano, quello di Iva Zanicchi Testarda io il talk show Sembra ieri condotto anche questo dalla Zanicchi e Tempi moderni con Irene Pivetti.

Direzione Feyles (2007)

Attualmente il canale è diretto da Giuseppe Feyles. Tra i programmi di punta, nel 2008 da Italia 1 è passato sugli schermi del terzo canale del Biscione il talk show sportivo Controcampo con Alberto Brandi, trasmesso la domenica sera al termine delle partite di calcio del campionato italiano. La soap opera più seguita è la tedesca Tempesta d'amore, mentre continua ad ottenere buon successo il ciclo cinematografico de I bellissimi di Retequattro, in onda nella seconda serata del canale. Ultimamente però la rete sta subendo molto sia la concorrenza delle reti generaliste tradizionali sia quella dei nuovi canali satellitari; gli scarsi ascolti ed i conseguenti scarsi introiti hanno fatto in modo di ridurre all'osso il numero di programmi autoprodotti dalla rete. In effetti se si escludono il Forum del pomeriggio (la parte mattutina del programma è stata spostata su Canale 5), il TG4 (e relative rubriche), lo show Stranamore (in onda nella stagione invernale in prima serata) e alcuni programmi mattutini del week-end, per il resto il palinsesto attuale della rete si compone prevalentemente di soap opera, televendite, film e telefilm (molti dei quali trasmessi già più volte sia dalla rete stessa sia dalle altre emittenti Mediaset o Rai).

Digitale terrestre

A partire dal 2003 il canale è visibile gratuitamente anche in digitale terrestre nelle zone coperte dal mux Mediaset 2, mentre dal 5 maggio 2009 anche nelle zone coperte dal mux Mediaset 4.

E' inoltre disponibile in alta definizione nelle regioni in cui è avvenuta la transizione al digitale terrestre e raggiunte dal mux Mediaset 6.

Chi possiede un set-top box o un televisore con tecnologia MHP (Multimedia Home Platform) può fruire delle funzionalità interattive incluse nel segnale dell'emittente (TV interattiva).

Dal 23 febbraio 2009 è disponibile anche il canale Rete 4 +1, che replica le trasmissioni di Rete 4 in differita di un'ora.

Il 13 maggio 2009 con il film AI - Intelligenza Artificiale, per la prima volta, fu trasmesso su Rete 4 un evento interamente in 16:9 anamorfico. Le trasmissioni nel nuovo formato avvengono esclusivamente sul digitale terrestre. Dal 1° novembre vengono trasmessi in 16:9 anamorfico anche gli spazi pubblicitari, i promo e i bumper delle reti Mediaset.

Sulla frequenza satellitare disponibile anche per lo SKYBOX e sull'analogico, invece, gli eventi sono trasmessi in 4:3 letterbox. Inoltre, in entrambi i casi, non risulta possibile la fruizione della lingua originale, funzionalità prevista sulla seconda traccia audio del digitale terrestre.


Loghi

Loghi normali

  • 1982 - 1983: Il logo di Rete 4 era costituito da una R bianca, e ad essa veniva inbucato un 4 dritto e reso cavo. Sotto il logo c'era la scritta RETEQUATTRO.
  • 1983 - 1986: Il logo e la scritta RETEQUATTRO diventano gialli.
  • Dal 1987: La scritta RETEQUATTRO sotto il logo viene eliminata.
    • Le ombreggiature vennero aggiunte al logo dal 1991
  • Dal 4 dicembre 1996: Sotto il logo viene introdotta la scritta MEDIASET.
    • 25 maggio 1998 - 17 settembre 1999: Il logo subisce una leggera modifica riguardante le dimensioni e la sparizione delle ombre,e la scritta MEDIASET diventa identica a quella attuale.
  • 18 settembre 1999 - 7 gennaio 2001: Il logo ritorna bianco, ma anche la scritta MEDIASET diventa dello stesso colore. La forma del logo è diventata dritta.
  • Dall'8 gennaio 2001: Il logo e la scritta MEDIASET diventano trasparenti.

Colore

Loghi di Rete 4 per la prima visione TV

  • 1994 - 1997: Il logo di rete 4 era di color oro, e a sinistra, c'erano l'1 e la a dello stesso colore, e a destra del logo, c'era una scritta TV, sempre dello stesso colore.
  • 1997 - 1999: Sotto il logo, vi appare una pellicola cinematografica nera con inciso una scritta PRIMA sempre di colore oro.
  • 18 settembre 1999 - 7 gennaio 2001: Il logo e la scritta PRIMA diventano di un bianco semitrasparente . La pellicola cinematografica viene tolta dal logo.

Dall'8 gennaio 2001: Il logo e la scritta PRIMA diventano trasparenti.

Loghi speciali

Rete 4 è l'unico canale nazionale che adatta i propri loghi a seconda dei cicli di film che vengono proposti nelle seconde serate.

Durante i film di seconda serata del ciclo I bellissimi di Rete4, appare, sotto il logo, la scritta BELLISSIMI, mentre più raramente, in occasione del ciclo Cinema Festival, compare la scritta CINEFESTIVAL. Stessa cosa anche per il ciclo estivo Cinema d'estate, durante il quale la scritta che appare sotto al logo è CINESTATE.

Le caratteristiche e le modalità d'introduzione dei loghi speciali citati finora è uguale a quella dei loghi utilizzati per i film e i telefilm in prima visione televisiva.

Durante la trasmissione "Sipario del TG4", viene invece apposto il logo di Rete 4 più grande e più grosso, reso trasparente, con una faccia a forma di sipario di colore blu*. La scritta MEDIASET viene in questo caso rimossa dallo schermo.

N.B. *= Dal 2003 al 2009 la scritta è arancione. Dal 2009 è blu.

Processo sulla legittimità a trasmettere

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lodo Retequattro.

È tuttora in corso un ampio dibattito giuridico, iniziato a partire dai primi anni novanta, sulla legittimità della trasmissione analogica del canale.

Questo dibattito sorse nel 1994, quando la Corte costituzionale ribadì che i privati, secondo la costituzione, non possono possedere più di due reti televisive attive sull'analogico terrestre, e che quindi Rete 4, per poter continuare a trasmettere, o doveva essere venduta, o trasmessa al di fuori dell'analogico terrestre, ovvero su satellite. I vari governi, negli anni seguenti, ignorarono questo ordinamento, fino a quando la Corte Costituzionale lo reclamò nuovamente nel 2002. Secondo quanto imposto, e a seguito dell'applicazione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, questa manovra avrebbe dovuto essere completata entro il 31 dicembre 2003.

Tale dibattito è mantenuto vivo dalle richieste nei confronti dello Stato dell'editore Di Stefano e la sua Europa 7 che nel 1999 ottenne, al contrario di Retequattro, la concessione di trasmissione.

Il 31 maggio 2008 il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Europa 7 contro il Ministero delle Comunicazioni e R.T.I. in cui si chiedeva la sospensione dell'autorizzazione a trasmettere per Rete 4, in quanto tardivo. Questo però non risolve la questione di legittimità a trasmettere. La Suprema magistratura amministrativa ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico (erede del Ministero delle comunicazioni) di pronunciarsi nuovamente sulla richiesta di frequenze di Europa 7, sulla base della sentenza ad essa favorevole, e ha rinviato a dicembre una sua decisione su un possibile risarcimento dei danni.

In precedenza però, il 31 gennaio 2008 la Corte di Giustizia Europea stabilisce che i regimi transitori susseguitisi con la legge Maccanico, il decreto legge del 22 dicembre 2003 e la legge Gasparri non rispettano le direttive europee.

Secondo tale sentenza il regime di assegnazione delle frequenze non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati.

Il testo della corte spiega che L'applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa a favore delle reti esistenti ha avuto l'effetto di impedire l'accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze. Questo effetto restrittivo è stato consolidato dall'autorizzazione generale, a favore delle sole reti esistenti, ad operare sul mercato dei servizi radiotrasmessi. Tali regimi hanno avuto l'effetto di cristallizzare le strutture del mercato nazionale e di proteggere la posizione degli operatori nazionali già attivi su questo mercato. Inoltre sottolinea in Italia il piano nazionale di assegnazione per le frequenze non è mai stato attuato per ragioni essenzialmente normative, che hanno consentito agli occupanti di fatto delle frequenze di continuare le loro trasmissioni nonostante i diritti dei nuovi titolari di concessioni. Le leggi succedutesi, che hanno perpetuato un regime transitorio, hanno avuto l'effetto di non liberare le frequenze destinate ad essere assegnate ai titolari di concessioni in tecnica analogica e di impedire ad altri operatori di partecipare alla sperimentazione della televisione digitale.

Tale ritardo nell'applicazione della direttiva europea poteva comportare una pena pecuniaria a partire dal 1 gennaio 2009 (circa 350 mila euro al giorno). La sanzione sarebbe stata calcolata con effetto retroattivo fino al 1 gennaio 2006, ma la procedura di infrazione è stata congelata successivamente a seguito della decisione del Governo di mettere a gara 5 reti nazionali. [22][23]

Personalità e programmi

Tra i personaggi attualmente di punta dell'emittente vanno citati:

Tra il 1982 e il 1984 tra i volti più popolari ricordiamo:

Tra il 1985 e il 1994 collaborarono con la rete:

Tra il 1995 e il 2006 si ricordino:

Inoltre trasmette la soap opera più longeva della tv, Sentieri. Da qualche anno è stata trasferita sul canale anche la sit-com più longeva della televisione italiana, Casa Vianello, con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

Rete 4 in alta definizione

Dal 1º marzo 2007, e progressivamente nelle aree interessate dallo switch-over dove è presente il multiplex Mediaset 6, la rete Mediaset ha iniziato a trasmettere dei test in alta definizione utilizzando il digitale terrestre. Per il momento, tuttavia, si tratta di un segnale a definizione standard soggetto ad upscaling fino a 1920×1080 pixel.

Il canale risulta sintonizzabile con un decoder digitale terrestre MPEG 4 capace di decodificare il flusso HD oppure utilizzando un sintonizzatore DVB-T per pc.

Curiosità

  • Dal 1982 al 1989, in alcune grafiche, la scritta Retequattro veniva eliminata.
  • Nel 1982 avviene il clamoroso sequestro da parte della magistratura della videocassetta registrata dai brigatisti rossi con il processo e la condanna a morte di Roberto Peci alla vigilia della messa in onda nel programma di interviste curato da Enzo Biagi.
  • Nel 1984 Retequattro diventa sponsor ufficiale della squadra di calcio del Milan, in realtà i giocatori non scenderanno mai in campo con il logo del canale sulle maglie (già realizzate) perché poco dopo l'accordo con la società calcistica, la rete viene acquistata da Berlusconi che volendo rivolgere la programmazione del network a un pubblico femminile ritenne inadatto che una squadra di calcio fosse sponsorizzata da un canale "rosa". In luogo del logo Retequattro le maglie riportarono quello degli Oscar Mondadori.
  • La mascotte di Retequattro era Four, orsacchiotto antropomorfo ideato dal Gruppo 80 che a partire dal 1985 appariva all'interno della trasmissione-contenitore "Ciao Ciao", fra un cartone animato e l'altro. Al contrario di Uan, il cane rosa di Bim Bum Bam Four era caratterizzato non come un bambino pestifero ma come un teen-ager appassionato di musica e seguace delle mode "tipiche" degli anni ottanta, dai Duran Duran ai Paninari. Sua 'spalla' in carne e ossa era Giorgia Passeri.
  • La voce ufficiale dei promo della rete è del doppiatore Andrea Piovan.
  • Lo share del canale, sulle 24 ore, e in tutti questi anni, si è sempre mantenuto su valori oscillanti tra il 7% e il 9%, ponendosi sempre dietro le consorelle Canale 5 e Italia 1 e relegando la rete al ruolo di "Cenerentola di casa Mediaset", con conseguenti limitazioni di budget per la realizzazione e l'acquisto dei programmi.

Programmi

Notiziari

Programmi storici gestione Mondadori

Programmi storici gestione Fininvest

Programmi gestione Mediaset

Serie TV

Tra i programmi più seguiti della rete, vi è la serie "Walker Texas Ranger", il quale è stato spostato a metà maggio 2007 su Italia 1, per poi tornare.

Tra le altre:

Cartoni animati

Anni 80

Anni 90

Soap e telenovele

Dalla nascita della rete (1982) e fino al 1995 Retequattro è stato il canale delle telenovelas e soap opera per antonomasia essendo che per anni questa è stata la rete dedicata al pubblico femminile perciò praticamente la maggior parte delle telenovelas sudamericane degli anni 80 e dei primi anni 90 ,in Italia, sono andate in onda su questo canale.Da luglio 2007 sbarca su Rete 4 Tempesta d'amore, la soap tedesca, che su Canale 5 aveva riscosso già ampio successo. Attualmente è la trasmissione più seguita della stagione televisiva 2008 della rete. Ottengono anche ottimi risultati le soap della mattina soprattutto Bianca. Sentieri alle 16.00 consegue risultati al di poco sotto la media di rete, anche a causa degli orari variabili, ma resta uno dei programmi più amati. Dal 6 ottobre 2008 ritorna su Rete 4 My Life. Questa soap era partita su questa rete nell maggio 2007 per poi essere sospesa. Durante l' estate 2008 viene trasmessa su Canale 5 ma, con l' arrivo della nuova stagione televisiva, la soap è ritornata alle sue origini per essere trammessa alle 11:40, ma dall' aprile 2009 è stata sospesa per il mancato acquisto delle nuove puntate, ora in fase di doppiaggio.

'Innamorata

Programmi sportivi

Altro

Note

  1. ^ larepubblica.it, Caso Mondadori, Confalonieri attacca Scalfari: "Bugie dalle gambe cortissime", su repubblica.it, La Repubblica, 13-10-2009. URL consultato il 13-10-2009.
  2. ^ Glauco Benigni, L'INDICE D'ASCOLTO ADESSO È ALLA PARI 11 MILIONI A TESTA, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 29-08-1984. URL consultato l'08-03-2009.
  3. ^ Daniela Brancati, L' ACCORDO TRA BERLUSCONI E TANZI PER RETEQUATTRO, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 17-12-1986. URL consultato il 20-08-2009.
  4. ^ http://www.youtube.com/watch?v=c3Kt2VppoHo
  5. ^ http://www.difesadellinformazione.com/ultime_notizie/81/informazione-e-tg4-analisi-giuridica-della-conduzione-di-emilio-fede/
  6. ^ http://www.odg.mi.it/node/31301
  7. ^ http://www.youtube.com/watch?v=Lr0eHqx2ibY
  8. ^ dati febbraio 2006 del pluralismo politico in televisione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (PDF), su agcom.it.
  9. ^ http://www.odg.mi.it/node/31301
  10. ^ http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/27/mediaset.shtml
  11. ^ http://www.youtube.com/watch?v=8AzH74OxdEk&feature=player_embedded
  12. ^ http://www.youtube.com/watch?v=Lr0eHqx2ibY
  13. ^ http://www.manilanet.net/meteorine-emilio-fede.htm
  14. ^ http://www.youtube.com/watch?v=8AzH74OxdEk&feature=player_embedded
  15. ^ http://www.youtube.com/watch?v=wQ0wgT_IynQ&feature=related
  16. ^ http://www.youtube.com/watch?v=GvSqG23E4po&feature=related
  17. ^ http://www.youtube.com/watch?v=LrkE43iGIFo
  18. ^ http://www.youtube.com/watch?v=wQ0wgT_IynQ&feature=related
  19. ^ http://www.youtube.com/watch?v=WoF_kIerkWA&feature=related
  20. ^ http://www.youtube.com/watch?v=P9hnOeCz74w&feature=related
  21. ^ http://www.censis.it/277/372/6697/6837/6838/6839/content.ASP
  22. ^ Nuovi euroguai per la legge Gasparri, in La Stampa, 09 ottobre 2008. URL consultato il 22-06-2009.
  23. ^ Giovanni Valentini, La nemesi storica del Cavaliere, in la Repubblica, 31 gennaio 2008. URL consultato il 22-06-2009.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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