Nettuno (Italia)

comune italiano

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Il borgo di Nettuno, visto dal Lungomare Matteotti
Il litorale di ponente di Nettuno visto dal borgo
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Piazza Mazzini

Nettuno è un comune italiano di 46.849 abitanti. Si trova a 60 km da Roma ed è l'ultimo comune a sud della provincia di Roma. Si trova al confine tra l'agro romano e l'agro pontino. È una città del litorale laziale ed infatti è bagnata dal Mar Tirreno. Confina a nord e ad ovest con il comune limitrofo Anzio, ad est con Aprilia (Italia), a sud con la provincia di Latina mediante l'omonimo comune capoluogo.

Clima

NETTUNO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,813,315,818,621,726,028,428,325,822,517,113,712,918,727,621,820,3
T. min. media (°C) 4,35,26,39,011,915,718,418,216,313,19,15,95,19,117,412,811,1

Dalla Stazione meteorologica di Ardea

Storia

Le origini

Le origini di Nettuno sono accomunate a quelle della gloriosa Antium, odierna Anzio e Nettuno, città popolata dagli antichi Volsci. È assai probabile che i Volsci abbiano occupato questa regione tra il IX e l'VIII secolo a.C. L'Antium volsca occupava gran parte del territorio di Nettuno: nella parte più alta della riviera nettunese, oggi Villa Borghese, sorgeva l'acropoli. C'era anche un porto, con funzioni anche di foro per il mercato e di deposito dei viveri, chiamato Cenone (c'era anche un quartiere chiamato cenone che ere il più antico della città ed attualmente corrisponde al borgo di Nettuno), sito nell'attuale Borgo Medievale. Nell'anno 285, il console Numicio marciò contro Antium, attaccando, con il suo esercito, il porto, ed incendiando case. Presso l'attuale Nettuno, fu rinvenuta un'iscrizione marmorea, risalente, forse, al II secolo dopo Cristo, nella quale si accenna all'esistenza di un tempio di Apollo, di una sorgente di acqua, di un foro per il mercato di erbe e di bestiame, di depositi di grano e di vestigia del porto di Nettuno. Del resto l'esistenza in Nettuno, di un grandioso tempio al dio del mare fa supporre che vi fosse pure un porto. Anche Nerone fece erigere un piccolo tempio al dio Nettuno sul ripiano che dominava il suo splendido porto in Antium.
Tito Livio scrive che il pretore romano Caio Lucrezio, nel 583, si fece costruire una villa, nei pressi del fiume Loracina, oggi Loricina, che scorre a levante del borgo. Il questore di Antium Lucio Verazio Afro, abitava, invece, nell'antica zona chiamata San Biagio, poco distante dall'attuale centralissima Piazza Mazzini.
L'antica strada che univa Roma ad Antium, via Romana, sbocca tra le vecchie mura dell'attuale Nettuno. Antium aveva molti templi, molti dei quali erano situati in varie località dell'attuale Nettuno: il tempio della dea Fortuna sorgeva quasi certamente nell'area della Chiesa di San Francesco; il tempio di Ercole, nei pressi dell'attuale Forte Sangallo, dove nel 1863 fu rinvenuta una statua di questo dio, mancante della gamba che pochi anni prima era stata trovata più a ponente; il grandioso tempio del dio Nettuno si levava nell'area ora occupata dal castello medioevale. Essendo destinata allo svago e al riposo dei nobili romani, Antium si estese ad occidente e ad oriente fino ad Astura, su tutto il territorio ora occupato dalle due cittadine di Nettuno e di Anzio.
L'Antium romana era già quasi tutta in rovina meno di dieci anni dopo la morte di Nerone, avvenuta il 9 giugno dell'anno 68. All'inizio del VI secolo, la città di Antium, come tante altre, fu saccheggiata e distrutta dai Goti, che scorrazzavano per il Lazio e per il litorale romano seminando distruzione e morte. Fu così il quartiere di Nettuno a continuare la storia dell'antica Antium. Antium, prima volsca, poi romana: il porto di Antium venne abbandonato, e tutti i sopravissuti si spostarono in un piccolo gruppo di case intorno al Tempio del Dio Nettuno, che dopo poco tempo sarebbe diventato l'attuale Borgo medioevale di Nettuno. Il nome di Antium (italianizzato Anzio) riaffiorò dall'oblio solo nel 1827 con la nascita del Comune di Nettuno e del Porto d'Anzio. Nel 1857 papa Pio IX istituì il Comune di Anzio, cedendogli circa 1/3 di Nettuno. Anche se non è corretto affermare che Antium riaffiorò dall'oblio con la nascità del Comune di Anzio, in quanto l'unica cosa che Anzio ha in comune più di Nettuno con Antium è solo il nome; difatti come affermato prima fu Nettuno a continuare la storia di Antium (infatti secondo gli storici l'attuale Borgo di Nettuno era il quartiere più antico di Antium chiamato Cenone come il porto vicino è lui e fu l'unico quartiere sopravvissuto di Antium), ed Anzio è nata solo nel 1857, dal punto di vista storico e di reperti l'attuale Nettuno possiede la maggior parte dell'antico territorio di Antium;dunque Nettuno è la discendente diretta dell'antica Antium.

Il Medioevo

Nel Medioevo Nettuno era il quartiere sopèravvisuto dell'antica Antium,ridotta dagli invasori ad una piccola borgata oggi il Borgo Di Nettuno.Infatti secondo gli storici il borgo di Nettuno era il quartiere cenone, il più antico di Antium, con lo stesso nome del porto vicino, molti ritrovamenti di iscrizioni marmoree recitano " Neptunum olim Antium" ovvero "Nettuno una volta Antium"oppure Neptuno in Antium ecc.Infatti i sopravvissuti non fecero altro che cambiare il nome della città da Antium a Nettuno in onore del Dio del Mare.I Nettunesi hanno sempre saputo ed hanno sempre avuto la consapevolezza di non essere nient'altro che Antium con un altro nome,infatti Nettuno è meta di immigrazione quindi di molti popoli diversi ma i veri Nettunesi più o meno 20.000 ci tengono ad essere chiamati Nettunesi Antiatis ovvero Nettunesi Anziati,mentre ad Anzio, potendola definire come parte nuova di Nettuno non c'è alcuna discendenza con gli antichi abitanti di Antium. Furono i conti Tuscolo i feudatari di Nettuno, prima, i monaci di Grottaferrata ed i Frangipane, poi. Nel IX secolo, il paese subì l'occupazione da parte dei Saraceni, arrivati con centotrenta navi, tredicimila uomini, cinquecento cavalli: gli abitanti scapparono verso i monti, nelle foreste, e le truppe di papa Benedetto VIII, decimarono i Saraceni, salvando donne e bambini, che formarono il nuovo nucleo di Nettuno. Le nettunesi per praticità o per civetteria adottarono subito il vestito saraceno corto al ginocchio (alla saracena), accaparrandosi la fama di donne dalle cosce come colonne. Il Papa scaccia i Tuscolo, fortifica un castello, fortificato con torri e bastioni, l'attuale borgo medievale. Nel 1427 Antonio Colonna divenne signore di Nettuno e di Astura, grazie a papa Martino V, dopo la morte di Rinaldo Orsini, viceré degli Abruzzi. In questo periodo a Nettuno vennero costruite molte ville medioevali come villa Borghese o Bell'Aspetto, Villa Albani(oggi nel Territorio comunale di Anzio); in questo periodo è stata costruita anche la Fortezza San Gallo e Torre Astura.

L'età moderna

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Una delle porte d'accesso alla città medievale

Nel XVI secolo Nettuno non era altro che un piccolo centro abitato, circondato di mura e di torri. Al suo centro sorgeva la chiesa Collegiata di San Giovanni, poco più avanti del castello c'era la fortezza, fatta costruire proprio all'inizio del secolo, tra 1501 e 1503, dal papa Alessandro VI Borgia, per difendere lo Stato Pontificio dagli assalti di predoni, corsari, pirati arabi e africani. Di fronte alla fortezza c'era il convento di San Francesco. E poi una vasta campagna di circa 70 chilometri quadrati.

Poche centinaia i residenti. Molti altri migravano a Nettuno, dall'Abruzzo e dal napoletano per la coltivazione del grano, la raccolta dell'uva, il taglio della legna, la produzione del carbone e la pesca. C'era una discreta economia, tale da assicurare ai suoi feudatari rendite ragguardevoli: grano, vino, orzo, legna e carbone, minerali, pelli conciate, lana, che venivano imbarcati dal porto di Astura, per andare verso Napoli o Pisa. Le vicende del feudo di Nettuno durante il XVI secolo riflettono da vicino quelle dello Stato Pontificio: per la sua vicinanza a Roma; per la sua collocazione geografica e per le postazioni difensive poste a guardia sul mare; per la sua appartenenza alla potente famiglia dei Colonna durante quasi tutti i cento anni di questo secolo.
Nel 1501 subentrano i Borgia, con papa Alessandro VI, dopo che quest'ultimo confiscò il feudo ai Colonna per la loro amicizia con i francesi. I Borgia in quell'anno affidano ad Antonio da Sangallo la costruzione della fortezza, ma i Colonna se ne riappropriano nel 1503, anno della morte del papa. e grazie all'ascesa al soglio pontificio di Giulio II Della Rovere, alleato dei Colonna. Giulio II Della Rovere, d'intesa con i Colonna, ordinò di esplorare il territorio nettunese, asportando immensi tesori d'arte, quali la statua di Apollo, ora nel Museo Vaticano; il gladiatore combattente che portava scolpito il nome dello scultore Agasia; il Dositheo da Efeso, che si trova nel museo del Louvre, a Parigi; il gladiatore moribondo, ora al museo capitolino; Nettuno, si trova al museo Laterano; Cibale, nella villa Panphilj al Gianicolo, ed altre opere d'arte pregevolissime. Nel 1535 nasce Marcantonio Colonna, che nel 1571, al comando della flotta pontificia, sconfigge i Turchi nella battaglia di Lepanto. Secondo la tradizione, nel 1550 approda alla foce del fiume Loracina la statua di legno della Madonna col Bambino, la Madonna delle Grazie, che veniva trasportata dall'Inghilterra a Napoli, per sottrarla alle persecuzioni di Enrico VIII contro i cattolici, in seguito allo Scisma anglicano. Nel 1575 papa Gregorio XII, in occasione del Giubileo, notati gli sguardi dei pellegrini alle vesti saracene delle ragazze di Nettuno, ordinò loro d'indossare delle vesti più lunghe: la Camera Apostolica pagò di suo pugno le modifiche alle vesti delle nettunesi, e le minacciò per fargliele indossare. Nel 1584 la vedova di Marcantonio Colonna, Felicia Orsini vende il feudo a papa Clemente VIII Aldobrandini.
Nel 1594 Marcantonio Colonna III vendette Nettuno, Astura e tutte le terre, alla Camera Apostolica per quattrocentomila scudi. Papa Clemente VIII informò i nettunesi di questo acquisto tramite una lettera, nella quale promise anche di disboscare e ridurre a cultura tutto il territorio. Nel biennio 1625/26 lo Stato Pontificio restaurò il borgo e ricostruì il baluardo S. Rocco. Nel 1656 l'epidemia della peste decimò più di mille nettunesi. Viene istituito il Monte Frumentario, per la distribuzione del grano, per i più poveri. Nel 1661, il vescovo di Albano Laziale dà il via alla tradizione della solenne processione della Madonna delle Grazie, inizialmente la prima domenica di maggio (ora è il sabato). Tra il 1697 e il 1700 il pontefice Innocenzo XII fa costruire il nuovo Porto di Anzio, abbandonando quello che restava del Porto Neroniano. Nel 1700 il Papa acquista dal principe Giovanni Pamphilj tutta la valle intorno al nuovo porto, allo scopo di consentire ai nettunesi di costruirvi le loro abitazioni ed agevolarli nei loro commerci marittimi. Ma alla fine dopo l'inaugurazione del porto, i beneficiari ovvero i nettunesi, furono esclusi dalle attività marittime. Nel 1857 per astii interni gli abitanti della zona dietro il porto d'Anzio si vollero dividere da Nettuno così il Papa cedette loro un terzo del vecchio territorio di Nettuno: questa è la data formale della nascita di Anzio

Un problema molto grave per Nettuno e la pianura pontina era l'endemia malarica. Pertanto nel 1918 a Nettuno fu fondata la Scuola di malariologia, diretta da Bartolomeo Gosio, per il perfezionamento dei medici e degli infermieri e la preparazione del personale ausiliario nella lotta contro la malaria[1].

L'età contemporanea

 
Il Grattacielo di Nettuno, in Piazzale Michelangelo a Scacciapensieri

Nel 1900 arrivò nelle strade del centro cittadino la corrente elettrica, che solo negli anni successivi andrà via via estendendosi anche alle zone periferiche del paese.

Un incendio nella chiesa di san Rocco distrusse il trono della statua di Nostra Signora delle Grazie e lo stesso anno venne benedetta la prima pietra per il nuovo santuario. Venne costruito l'attuale Palazzo del Municipio, sito in via San Rocco, ora viale Matteotti. Ma allora si trovava in aperta campagna. Nel 1901 il ministro dell'Interno Giovanni Giolitti concesse al comune di Nettuno l'uso della bandiera: un telo quadrato di seta celeste e verdemare, con l'asta blu, sormontata dal dio Nettuno. Il 6 luglio 1902 morì nell'Ospedale Fatebenefratelli la piccola Maria Goretti, colpita a morte il giorno prima da Alessandro Serenelli, nella masseria di Conca. Nell'estate-autunno del 1903, Gabriele D'Annunzio fu ospite dei Borghese nella villa di Bell'Aspetto. La città si stava sviluppando verso levante, con la ricostruzione del Santuario a San Rocco ed il Municipio, poiché verso ponente c'erano l'immensa Villa Borghese ed Anzio. Il 15 luglio 1904 morì fra Orsenigo, e l'ospedale Fatebenefratelli entrò in un periodo di crisi: il Sanatorium finì con il cessare delle attività, sopravvisse però come Casa della Salute. Padre Benedetto Menni, fondatore delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore, continuò l'attività di accoglienza. Nel 1921 l'ospedale fu venduto al Vaticano. Da allora si chiamò Casa della Divina Provvidenza e della sua gestione si occupò il Comitato Romano di Previdenza e Assistenza Sanitaria, che lo affidò alle suore del Piccolo Cottolengo. Il 2 giugno 1943 papa Pio XII deciderà di ripristinare l'ospedale, ma ciò non avvenne in realtà. In Piazza San Francesco venne istituito un pronto soccorso, proprio dove oggi si trova il poliambulatorio Barberini. La Divina Provvidenza, verrà poi abbandonata dal Vaticano e acquistata dal Comune di Nettuno nel 1975/76, per alloggiarvi scuole, uffici sanitari e associazioni locali. Nel 1910 entrò in funzione una linea di tram elettrici, che collegava Anzio e Nettuno, e la costa si andava popolando di villini eleganti, con vista sul mare e le pinete alle spalle. Nel 1939 sarà sostituita dalla filovia.
Nel 1914 i nettunesi inaugurarono il nuovo Santuario di Nostra Signora delle Grazie, riedificato dai Padri Passionisti. Cuore della cittadina era ancora il borgo, intessuto di palazzi signorili e di case semplici, intreccio di vicoli e piazzette, tutto intorno alla Chiesa Collegiata, dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista. A un lato della Collegiata c'era l'Oratorio del Carmine, all'altro la chiesa del SS. Sacramento, di fronte il palazzo baronale già Colonna, ora proprietà Borghese. Da una parte del borgo il bel palazzo dei Segneri, dall'altra parte il maestoso palazzo Pamphilj-Doria, anch'esso di proprietà Borghese, con gli affreschi di Pier Francesco Mola, nelle sale e specialmente nel salone delle feste. II 20 luglio 1925, nel Forte Sangallo, Mussolini firmò con i ministri della Jugoslavia, la convenzione di Nettuno, una serie di accordi economici e giuridici che interessavano specialmente le condizioni degli italiani in Dalmazia e le relazioni fra Zara e il retroterra dalmata. Dal 1901 al 1931 la popolazione di Nettuno passò da 4.707 a oltre 9.000 abitanti. Molti erano i nettunesi che vivevano nelle frazioni: Poligono, Armellino, Tre Cancelli, Valmontorio, Conca e Ferriere. Nel 1931 Conca e Ferriere furono trasferite nella nuova provincia di Littoria, ora Latina. Tra il 1939 ed il 1945, durante la guerra, Anzio e Nettuno vennero riunite sotto lo stesso nome e comune: Nettunia. Nel tratto di spiaggia a levante del paese dove ora sorge un poligono di tiro delle Forze Armate, il 22 gennaio del 1944 mezzi da sbarco anglo-americani diedero vita a quello che viene ricordato come lo Sbarco di Anzio(Operazione Shingle). A ricordo dell'accaduto venne edificato un monumento commemorativo all'interno del bosco di Foglino nei pressi dell'entrata prospiciente appunto il sopracitato poligono.

Oggi

Il Presidente della Repubblica (1999-2006) Carlo Azeglio Ciampi, il 24 febbraio 2003 ha proclamato Nettuno città. Oggi, è una città in via di espansione: il numero dei suoi abitanti cresce di anno in anno, anche per via degli esosi costi delle case della vicina capitale. Il consiglio comunale presieduto da Vittorio Marzoli è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, dal governo Berlusconi il 28 novembre 2005 e messo nelle mani dei tre commissari, Mario Licciardello, Renata Castrucci e Maurizio Alicandro. Nell'aprile 2008, è stato eletto un nuovo sindaco del PD, il giovane Alessio Chiavetta. Attualmente la città sta affrontando una triste crisi economica, essendo indebitata di parecchi milioni di euro: a soffrirne sono i cittadini ed i turisti, che si imbattono quotidianamente in strade malridotte, sporcizia e assenza di decoro urbano, e servizi ridotti all'osso. Con la nascita del nuovo consiglio comunale, la città sta lentamente risorgendo: grazie ad un progetto a costo zero per le casse del comune, è stata avviata la raccolta differenziata, anche con la raccolta porta a porta nel centro storico. Per poter continuare a crescere la città avrà bisogno degli aiuti economici di regione, stato e dell'Unione Europea, e del continuo aiuto dei cittadini e dei privati, coinvolgendoli soprattutto nel decoro urbano.

Onorificenze

«Città strategicamente fondamentale per il comando tedesco, impegnato a bloccare lo sbarco degli anglo-americani, fu sottoposta, all'indomani dell'armistizio, a dure evacuazioni e a feroci rastrellamenti e rappresaglie, dando prova di numerosi episodi di resistenza all'oppressore. Oggetto di continui e violentissimi bombardamenti, subiva numerosissime vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato e del patrimonio agrario. I sopravvissuti seppero resistere, con fierissimo contegno, alle più dure sofferenze della guerra ed affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale.»
— 1943 - 1944/Nettuno (RM)

Amministrazione

 
Il Municipio sul Lungomare Matteotti, visto dal borgo

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Collegamenti e Viabilità

Nettuno è a 57 km da Roma; 37 km da Pomezia; 20 km da Aprilia; 45 km da Ostia; 30 km da Torvajanica; 18 km da Ardea; 40 km da Albano Laziale; 33 km da Velletri; 23 km da Cisterna di Latina; 23 km da Latina; 64 km da Terracina. Nettuno è a 70 km dall'Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino ed a 68 km dall'Aeroporto Internazionale Giovan Battista Pastine di Ciampino.

Collegamenti stradali

Da Roma sud, Pomezia

Da Roma est, Castelli romani e Aprilia

  • Strada Statale 207 Nettunense: per Zucchetti uscita in via della Fonderia (Lavinio) o via del Cinema (Villa Claudia); per Pocacqua, Cioccati e San Giacomo uscita in via Piccola Cannuccia; per Santa Barbara e centro uscita in via Casal di Claudia

Da Ostia, Torvajanica e Ardea

Da Latina, Terracina

  • Strada Provinciale 106b Acciarella
  • Strada Statale 148 Pontina: uscite a Latina-B.go Piave, Cisterna-B.go Montello, Nettuno-Campo Verde nord-Velletri

Da Cisterna di Latina

  • Strada Provinciale 12d Nettuno-Cisterna

Da Velletri

  • Strada Provinciale 87b Nettuno-Velletri o via dei 5 Archi

Collegamenti ferroviari

Nettuno è dotata di stazione omonima, capolinea della ferrovia Campoleone-Nettuno a sua volta tronco sopravvissuto della Albano-Nettuno. La linea ferroviaria è utilizzata dalla ferrovia metropolitana FR8 che collega la città alla capitale e, con le sue fermate intermedie, permette di giungere anche a Torricola, Pomezia, Campoleone, Aprilia, Campo Di Carne, Padiglione, Lido di Lavinio, Villa Claudia, Marechiaro, Anzio Colonia e Anzio.

Quartieri

Borgo, Centro, Cretarossa, Scacciapensieri, Eschieto, Seccia, Santa Barbara, San Giacomo, Zucchetti, Cioccati, Cadolino, Piscina Cardillo, Canala, Tre Cancelli, Conca, Acciarella.

Turismo

L'attività turistica è di fondamentale importanza per Nettuno. Durante la stagione estiva le vie e le piazze del centro si affollano di turisti e persone di tutte le età, provenienti da tutte le città vicine. Di giorno è il mare ad attirare, la sera il vivo centro storico. La storia ed i luoghi di interesse invitano molte persone ad ammirarne le bellezze. Parte della città è cinta da mura medievali, al di fuori delle quali si trova il Forte San Gallo costruito da Antonio da San Gallo; il Cimitero dei caduti americani della Seconda Guerra Mondiale; Torre Astura; Villa Bell'Aspetto conosciuta come Villa Borgese o villa Costaguti e il Porto Turistico. La città è anche meta di turismo religioso grazie al Santuario di "Nostra Signora delle Grazie" e Santa Maria Goretti. Da non dimenticare il turismo legato allo sport del Baseball.

Luoghi di interesse

Torre Astura

  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Astura.
 
Torre Astura

Nel territorio del comune, all'interno di un poligono militare, situata a circa 5 km a sud dalla città, si trova Torre Astura. Edificata su un antico porto romano ancora visibile, nel 1193 dai Frangipane, signori del posto, che costruirono una fortezza marittima con una torre a pianta pentagonale circondata dalle acque e collegata alla terraferma da un ponte ad arcate in laterizio. Nella zona che la circonda si trova una pineta dove scorre il fiume Astura.

Villa Bell'Aspetto, conosciuta come Villa Borghese o Villa Costaguti

La Villa cardinalizia facente parte di un sistema costiero di ville, quali quelle di Anzio come villa Adele, Villa Sarsina e Villa Albani, tutte edificate da Cardinali come dimore di rappresentanza e di svago, fu fatta costruire nel 1648 dal Cardinale Vincenzo Costaguti, appartenente ad una ricca famiglia di banchieri genovesi stabilitisi a Roma alla fine del '500. I Costaguti rimasero proprietari dell'edificio fino al 1818, anno in cui, per debiti, lo vendettero a Don Giovanni Torlonia. Nel 1832 la proprietà fu acquistata dal principe Camillo Borghese, marito dì Paolina Bonaparte, la sorella di Napoleone I. La Villa Bell'Aspetto, questo il nome con cui era chiamata, da allora è sempre appartenuta ai Borghese che tuttora la possiedono. La Villa è stata eretta in posizione dominante su un colle prospiciente il mare, circondata da un ampio parco-giardino, disegnato nel 1840, con giardino all'italiana, giardino degli aranci e bosco. Interessanti le gallerie scavate sotto la villa ed utilizzate durante lo sbarco degli alleati nel corso della seconda guerra mondiale. Il parco presenta una rigogliosa macchia mediterranea con numerose piante di essenze tipiche autoctone di Farnia, Leccio, Sughera e Pino domestico. Oggi la villa è conosciuta come Villa Borghese. La zona in cui oggi sorge la villa con tutto il suo immenso giardino nell'antichità era la perte più importante più popolata e più sviluppata dell'antica Antium,infatti sotto di essa sono presenti centinaia di rovine.

Cimitero dei caduti americani

 
Vista del cimitero americano

Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne stanziato per i caduti americani, nella periferia di Nettuno, un vasto parco in cui i soldati periti durante le operazioni vennero sepolti in corrispondenza delle caratteristiche croci bianche (senza lapidi) e delle Stelle di David. Riposano 7862 caduti. Al fondo del parco vi è un monumento e uno spazio suddiviso in due parti: la zona ovest in cui vi sono i nomi dei caduti e la zona est in cui viene mostrato l'arrivo degli alleati in Italia. Sono giunti a commemorare i loro caduti, due presidenti degli Stati Uniti d'America, George H. W. Bush, nel 1989, in occasione del Memorial Day, e Bill Clinton, nel 1994, per il 50°anniversario dello sbarco.

 
Il Santuario

Santuario di Nostra signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti

Il Santuario sorge alla fine del Lungomare Giacomo Matteotti, sulla costa, in prossimità della foce del fiume Loricina. È situato dove una volta c'era la piccola chiesa dell'Annunziata. Fu costruito per volere dei padri passionisti nel 1914, grazie all'aiuto del Papa Pio X. Il santuario che ospita, soprattutto, la cripta della Santa Maria Goretti, ha anche l'onore di avere esposta la statua lignea della Nostra Signora delle Grazie: la tradizione vuole che la statua lignea, approdò sulle coste di Nettuno, nel 1550 dall'Inghilterra, dopo lo scisma anglicano. In Inghilterra in quel periodo le chiese vennero confiscate e le statue dei santi distrutte. Così dei marinai imbarcarono le statue della Madonna delle grazie e di altri santi su una nave diretta a Napoli; la nave però, a causa di un violento temporale, approdò a Nettuno. Così le statue della Madonna delle Grazie, San Rocco, e San Sebastiano, vennero riposte nell'allora piccola chiesa dell'Annunziata. Questo approdo fu interpretato come un gesto della Madonna, così le tre statue rimasero lì, dove sono tutt'ora conservate.

Altre chiese:

  • San Giovanni
  • San Francesco
  • Sant'Anna
  • Sacro Cuore
  • Chiesa della Divina Provvidenza
  • Chiesa del Perdono

Forte Sangallo

 
Il Forte Sangallo

Fortezza costruita tra il 1501 ed il 1503 da Antonio da Sangallo, per volere di Cesare Borgia. Fu edificata per proteggere la città, definita il granaio del Lazio, dagli attacchi del mare. Il forte è a picco sul mare di Nettuno, ha una struttura quadrangolare di 320 metri quadrati, ed ha quattro baluardi, con mura dallo spessore di 5 metri. Al centro sorge un imponente mastio, ampliato successivamente con nuovi piani. Dopo i Borgia, il forte passa ai Colonna, fino al 1594, quando venne ceduto alla Camera Apostolica. Nel 1831, è il turno dei Borghese. il 20 luglio 1925, venne stipulata qui la convenzione di Nettuno, tra Italia e Jugoslavia. Oggi l'edificio ospita il bellissimo Museo dello sbarco alleato e l'Antiquarium, museo che contiene materiale archeologico, storico ed artistico del territorio nettunese.

Borgo medievale

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Uno scorcio del borgo

A picco sul mare, si trova la parte vecchia di Nettuno, il vero centro storico della città. Costruito all'interno delle mura con torrioni cilindrici. Le torri sono del 1300, quando Nettuno era sotto la Signoria degli Orsini. Oltre alle case di molti residenti, tra i vicoletti e le piazze suggestive si trovano anche palazzi storici, come il Palazzo Baronale, il cui ingresso è in Piazza Marconi; il palazzo, un tempo della famiglia Colonna, fu il simbolo del potere feudale; il Palazzo Doria-Pamphilj, del 1600; la chiesa colleggiata di San Giovanni Battista, di origine medievale (anche se costruita sulle antiche rovine del tempio del Dio Nettuno), ma completamente ricostruita tra il 1738 ed il 1748. Il borgo medievale è attualmente il centro della vita notturna, dove si concentra la maggior parte dei pub e dei locali. Nell'antichità il Borgo Medioevale era la parte più antica di Antium ed unica sopravvissuta alla distruzione, infatti passeggiando per il borgo si può notare che le case a piano terra sono molto più antiche delle case ai piani superiori.

Porto turistico

Tra il borgo, ed il Lungomare, si trova il porto di Nettuno. Inaugurato nel 1986, con i suoi 800 posti barca, 14 pontili e 3000 metri di molo, ha raggiunto l'obiettivo di essere uno dei maggiori porti del Tirreno.

 
Il porto turistico di Nettuno, visto dal borgo, con sullo sfondo il Monte Circeo.

Monumenti e fontane

 
Fontana del Dio Nettuno
 
Monumento dei caduti
  • Fontana del Dio Nettuno, in P.zza Mazzini
  • Monumento per i Caduti, in P.zza Battisti
  • Statua di Paolo Segneri, in P.zza San Giovanni
  • Busto di Paolo Segneri, in P.zza Segneri, davanti la sua casa natale
  • Statua di Santa Maria Goretti, in P.zza San Francesco
  • Statua della Madonna, in P.le Michelangelo
  • Monumento della Pace in P.zza Mazzini

Stadio Steno Borghese

Lo stadio Steno Borghese è uno stadio di baseball di Nettuno, che ospita la partite casalinghe del Nettuno Baseball Club; è attualmente lo stadio di baseball più grande d'Italia, con capienza di circa 8000 posti. Lo stadio Steno Borghese, per via del Nettuno Baseball Club la squadra più titolata d'Italia , e della sua ubicazione a Nettuno "La Città del Baseball", è considerato da sempre il "tempio del Baseball Italiano". Nella sua storia ha ospitato numerose manifestazioni di carattere internazionale, tra cui molte partite dei mondiali ed europei. Nel 2008 ha ospitato quattro gare dell'Italian Baseball series contro il T&A San Marino, e sarà uno degli stadi italiani ad ospitare le fasi iniziali del prossimo campionato europeo, che prenderà il via a Nettuno il 31 Marzo 2009; ospiterà le partite casalinghe del Nettuno nell'Italian Baseball League 2009, e la fase finalissima del Mondiale a settembre 2009; saranno spesi circa mezzo milione di euro per l'ampliamento e la ristrutturazione dello stadio e per il decoro urbano nell'area circostante.

Istituto di Polizia per ispettori I.P.I. Nettuno

L'istituto di polizia si estende su un'area di 15 ettari, nel quartiere Santa Barbara è il fiore all'occhiello della Polizia di Stato ed una delle più grandi caserme d'Europa. In passato è stata scuola di Tiro dell'Artiglieria, scuola allievi p.s., scuola per sottufficiali p.s. Nel 1985 è stato dato all'istituto il nuovo titolo e ruolo ovvero Istituto per Sovrintendenti e di perfezionamento per Ispettori,dal 2004 l'Istituto ha assunto una nuova ed attuale denominazione ovvero Istituto per Ispettori. È un importantissimo Centro di Addestramento dei Cani della Polizia di Stato e addestramento all'Ordine Publico,inoltre ospita anche la scuola di specializzazione al tiro. La scuola è dotata di aula magna,utilizzata anche dai nettunesi come teatro,di una cappella,sala eventi,sala maxi-schermo,bar,mensa,poligono di tiro, piscina,campi da calcio e calcetto,campi da tennis e palestra pesi e palestra arti marziali tra cui spiccano gli atleti pluridecorati nella disciplina del Taekwondo.

Scuola Centrale di Tiro d'Artiglieria

A Nettuno dal 1888, la scuola che fa parte dell'Esercito Italiano, si estende fino alla provincia di Latina, sul mare. Il tratto di spiaggia che va da Scacciapensieri a Torre Astura è territorio dell'E.I.

Cittadini celebri

è una santa italiana venerata come Martire della Chiesa Cattolica. Vittima di omicidio a seguito di tentato stupro, fu canonizzata nel 1950 da papa Pio XII

Aree verdi

  • Importante dal profilo naturalistico e storico è Villa Borghese, che separa Nettuno dalla vicina Anzio.
  • Poco fuori il comune c'è una grande macchia mediterranea, che si estende fino al confine con la provincia di Latina, il bosco del Foglino con una superficie di 550 ettari è un lembo residuo dell'antica selva del Circeo e di Terracina, in passato si estendeva da Roma a Napoli. Nel bosco sono presenti numerose specie vegetali e animali. Qui nasce un fungo porcino il boletus aestivalis.
  • Nella frazione di Cadolino, c'è un importante sughereto.
  • In direzione di Aprilia è presente un altro grande bosco, la Campana, situato su una vecchia strada romana.
  • Intorno a Torre Astura, si estende una grande pineta e non solo e presente anche una parte del bosco del foglino ed un'area costituita da siepi e arbusti bassi selvaggi , è pullulante di specie animali e vegetali come cinghiali, conigli e molte specie di funghi , appartenente all'Esercito italiano.
  • Tra i parchi cittadini, il più famoso è il parco Loricina, (prende il nome dall'omonimo fiume che sfocia nel mare di Nettuno), intitolato a Giovanni Palatucci.
  • Rivalutato e di nuovo amato dai nettunesi è il Laghetto Granieri. Oasi ricca di vegetazione, il tutto si snoda intorno al lago. Vi sono punti di ristoro, e c'è la possibilità di affittare dei barbecue. Per il giro del lago si possono affittare canoe, pattini. Il lago è ricco di cigni, papere, germani reali.

Ricorrenze e Folklore

Festa della Madonna delle Grazie

La solenne processione, che si svolge il primo sabato di Maggio, per le vie centrali di Nettuno. La Madonna delle Grazie viene portata e accompagnata dai Nettunesi dal Santuario di Santa Maria Goretti e Nostra Signora delle Grazie alla Chiesa di San Giovanni, nel borgo medioevale. Sfilano tutte le confraternite delle parrocchie della città, e anche rappresentanti dei comuni limitrofi, i bambini vestiti da pargoletti e le bambine da angeli, le associazioni educative, come gli scout, la banda di Nettuno, le priore, l'amministrazione comunale, e i cittadini. Come tutte le feste, c'è anche il lato profano: infatti durante la settimana, ci sono i festeggiamenti del Maggio Nettunese, con concerti, sagre, e la città da così il via all'estate, accogliendo migliaia di persone, che accorrono da tutti i comuni vicini.

La Priora

La Priora era anticamente una donna nettunese appartenente al clero, aristocratica e nubile. Il costume della donna nettunese è molto sfarzoso ed elegante: prima di arrivare alla decadenza alla fine dell'800, il costume era con camicie aperte sul petto, orlate con un merletto; la veste senza maniche, chiamata guarnaccia, è lunga, stretta ai fianchi, e ricca di pieghe sulla gonna; sopra la veste, indossavano un corsaletto anch'esso aperto sul petto, e chiuso con una pezza di drappo ricamato con due file di trine d'oro per le maritate, ed una per le nubili. Il costume ora è possibile ammirarlo durante la solenne processione della Madonna delle Grazie, nel mese di maggio, dove delle ragazze nettunesi, secondo la tradizione illibate, sfilano con il costume da priora. La tradizione vuole anche che la capo priora, prepari un grande buffet per tutti i concittadini che vogliano unirsi ai festeggiamenti, presso la sua dimora.

Le feste dei quartieri e frazioni

  • Festa di Sant'Anna (Cretarossa, Scacciapensieri): il 26 luglio
  • Festa di Santa Lucia (Cadolino): prima settimana di Luglio
  • Festa di San Giuseppe (Piscina Cardillo): prima settimana di Agosto
  • Festa di Tre Cancelli
  • Festa dell'Immacolata: prime settimane di Agosto

Il bagno di capodanno

A mezzogiorno del primo dell'anno, è ormai consuetudine per i nettunesi, giovani e anziani, uomini e donne, tuffarsi e nuotare nelle acque fredde del Belvedere, spiaggia Pro Loco . Tradizione che si sta affermando negli ultimi anni, e che sta riscuotendo sempre più successo, decretando di anno in anno un nuovo record di presenze. Fu il Professor Alberto Rosini, a fare il primo bagno di capodanno, lo iniziò nel lontano 1987, nel 2009 le presenze sono salite ad 82.

La sagra del fungo porcino

Ogni anno, le prime due settimane di settembre, chiudono la stagione estiva, con la sagra dei funghi porcini. Nel Parco Palatucci, decine di persone si impegnano a cucinare chili e chili di funghi, per allietare il palato fine dei nettunesi e non.

Istruzione

Oltre alle scuole dell'infanzia, elementari e medie, vi sono diversi istituti quali, l'Istituto Tecnico Commerciale Emanuela Loi con possibilità di scelta per l'indirizzo di Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere, l'Istituto Tecnologico Industriale Luigi Trafelli con possibilità di scelta per il Liceo Scientifico Tecnologico, l'Istituto di Moda e Turismo Colonna-Gatti. Vi sono anche diversi istituti privati o paritari: Istituto per geometri, Istituto Sociopadagogico, Istituto per le Arti dello Spattacolo. Presso il comune di Anzio, si trovano il Liceo Classico, Scientifico e Artistico.

  • Università Civica Andrea Sacchi
  • UPTER, Università Popolare di Roma: sede decentrata di Roma:(Anzio/Nettuno).

Sanità

  • Ospedale Riuniti Anzio Nettuno
  • Poliambulatorio Barberini

Media

Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Nettuno:

 
newspaper
Quotidiani
 
television
TV
 
radio
Radio

Giornali

  • Teleobiettivo
  • Radio Enea

Sport

 
Lo Stadio Steno Borghese del Nettuno Baseball

Impianti sportivi

[2]

  • Stadio "Celestino Masin"
  • Palazzetto dello sport dove si giocano partite di pallavolo e numerosi altri incontri come Basket e manifestazioni sportive e culturali. È situato nel centro sportivo di Santa barbara.
  • Sempre nel centro di Santa Barbara è presente la sede di tre squadre minori di Baseball Nettunese: I Lions baseball club che vanta molti successi a livello giovanile come l'ultimo scudetto 2008 vinto dalla categoria allievi di questa squadra e molti altri;

il Nettuno 2 vanta molti scudetti in molte categorie e la prima squadra milita in serie A2; e gli Indians Nettuno squadra minore del Nettuno 2

  • Sede di un'altra squadra di Baseball è lo stadio sportivo di San Giacomo sede del San Giacomo Nettuno
  • Un altro campo di Baseball con palestra è situato all'interno della scuola media Andrea Sacchi

sede dei Lions yenkees Nettuno e in passato di un'altra squadra i New Tigers Nettuno

  • Inoltre sono presenti altri impianti sportivi calcistici come l'impianto del Cretarossa Nettuno calcio o del Tre Cancelli Nettuno calcio.
  • Centri di equitazione e tiri con l'arco presso il bosco "La Campana".

Discipline

Baseball

Lo sport principale di Nettuno è il baseball. Non a caso Nettuno è considerata la "Città del baseball", definizione riportata anche dai cartelli all'ingresso della città. La squadra di baseball di Nettuno è di massimo prestigio, essendo stata diciassette volte campione d'Italia, sei volte campione d'Europa. Nel 1958 addirittura al Nettuno venne impedito di partecipare al campionato per manifesta superiorità, vincendo senza mai perdere una partita un successivo torneo con le migliori squadre d'Italia. Inoltre nell'albo d'oro della società nettunese figurano anche due Supercoppe Europee, tre Coppe Ceb e 4 Coppe Italia. Il baseball è stato importato a Nettuno dai militari americani sbarcati nel 1944 sulle coste di Anzio e Nettuno. Persino Bruno Conti, prima di diventare un calciatore, era considerato una giovane promessa del baseball non solo italiano ma anche internazionale. A Nettuno ci sono squadre anche giovanili che ogni anno si confermano campioni in molte categorie.

Calcio

In ambito calcistico la città è famosa per aver dato i Natali al calciatore Campione del Mondo Bruno Conti. La squadra nettunese non milita in importanti categorie, in quanto molti bravi calciatori Nettunesi preferiscono giocare nell'AnzioLavinio in quanto una squadra più affermata; tuttavia una squadra nettunese le Falasche si sta affermando molto.inoltre a Nettuno ci sono molte squadre di calcio come il Cretarossa il Nettuno calcio ecc.

Tiro a Volo

La città è la patria di Francesco D'Aniello medaglia d'argento alla XXIX olimpiade di Pechino nel Tiro a Volo nella spacialità Double Trap.

Classificazione climatica

Classificazione climatica di Nettuno zona C, 1255 GR/G

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Città gemellate

Galleria fotografica

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Bartolomeo Gosio, Alberto Missiroli e Arcangelo Ilvento, Organizzazioni antimalariche alla luce delle nuove dottrine. Roma : Provveditorato Generale Dello Stato, 1925
  2. ^ Nettunia AirSoft
  3. ^ Dati tratti da:

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Collegamenti esterni

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