Ritratto di principessa estense
Template:Opera pittorica Ritratto di principessa estense è un dipinto, tempera su tavola (43x30 cm), attribuito a Pisanello, databile tra il 1435 e il 1449 e conservato nel Museo del Louvre a Parigi.
Storia
Si ritiene che il personaggio raffigurato nel dipinto sia Ginevra d'Este anche se quando il quadro venne catalogato, si era ritenuto in un primo tempo che la persona in questione potesse essere Margherita Gonzaga, moglie di Leonello d'Este, il principe umanista per cui Pisanello fece anche un ritratto e ben cinque medaglie commemorative.
L'identificazione
Inizialmente l'opera era ritenuta il quadro di fidanzamento della moglie di Lionello, quel ritratto cioè inviato nelle corti per siglare i patti di matrimonio, facendo conoscere l'aspetto degli interessati. Nella botanica rappresentata però non è presente alcun simbolo della casata dei Gonzaga, mentre è raffigurato invece il vaso simbolo della casata d'Este, inoltre la presenza dell'aquilegia (simbolo del matrimonio, dell'amore e soprattutto di decesso) fa pensare a una persona morta nell'età ritratta, e la Gonzaga era vissuta fino a quasi cent'anni di età.
Dopo vari studi si riuscì a capire che molto probabilmente si trattava di Ginevra d'Este, che sposò Sigismondo Malatesta all'età di quattordici anni e che morì a ventuno, uccisa dal marito geloso che aveva capito di essere tradito dalla moglie. Quindi, considerati i presagi di morte ravvisabili nell'opera, si intende come Pisanello volesse far capire che l'opera fu realizzata dopo la morte di Ginevra, avvenuta nel 1440, che coincide con un soggiorno dell'artista a Ferrara.
Descrizione e stile
L aprotagonista del dipinto è ritratta di profilo, come nelle medaglie celebrative che si rifacevano alla tradizione imperiale romana, con una figura allungata che richiama la moda dell'epoca, culminate nell'elaborata acconciatura con nastro bianco. Essa è vestita con un tessuto pregiato per l'epoca, di colore rosso e bianco, integrato da un mantello, dove si trova il simbolo della casata degli Este impreziosito da perle e ricami preziosi.
Specie botaniche
La minuzia nella resa dei dettagli floreali dello sfondo e la serena atmosfera cortese sono elementi tipici dello stile tardogotico, del quale Pisanello fu il più grande maestro del nord-Italia.
Come si è detto, in quest'opera Pisanello annuncia i presagi di morte, riscontrabili in ciò che è rappresentato sullo sfondo. I simboli sono numerosi:
- Farfalla = simbolo dell'anima.
- Siepe di aquilege = simbolo del matrimonio, simbolo di fertilità e di morte.
- Garofano = simbolo di matrimonio, di fertilità e del fidanzamento.
- Vaso biansato con le ancore = si trova effigiato sul mantello di Ginevra; è il simbolo della famiglia d'Este. Grazie a esso si comprende che non è un'opera che ritrae due fidanzati, considerato che vi è solo lo stemma di una casata mentre, in caso di futuro matrimonio, sarebbero stati riportati gli stemmi di entrambe le casate.
- Rametto di ginepro = richiamo al nome Ginevra, e rimanda alla morte di Ginevra, visto che il rametto di ginepro è presagio di morte.
- Catenella = simbolo di unione, matrimonio.
Bibliografia
- Leandro Ventura, Art dossier n° 113 Pisanello, 1996, Torino, Giunti.