Sesostris III è considerato essere uno dei più importanti sovrani egizi e sicuramente quello di maggior spicco nel Regno Medio.
Figlio di Sesostris II e della regina Khnemt-nefer-hedjet uret (l'anziana), per distinguerla da Khnemt-nefer-hedjet sheri (la giovane), moglie di Sesostris III, ebbe un regno della durata di 33 anni secondo i dati archeologici, lunghezza che bene si accorda con quella riportata nel Canone Reale 30+x. Per contro Manetone gli attribuisce un regno di 48 anni come al suo omonimo precessore.
Il regno di Sesotris III è uno degli avvenimenti storici che può essere correttamente datato grazie alla corrispondenza della levata eliaca della stella Sopdu (la Sothis dei greci, Sirio in italiano). I calcoli astronomici riportano tale fenomeno, registrato appunto durante il regno di questo sovrano, per l'anno 1872 a.C. che quindi può venire usato come punto di riferimento per il calcolo delle cronologie.
La tradizione elenistica, tramandata da Manetone, Erodoto e Diodoro Siculo attribisce ad un sovrano di nome Sesostris imprese mirabolanti : ... in nove anni sottomise tutta l'Asia e l'Europa fino alla Tracia, innalzando ovunque monumenti a memoria della condizione dei popoli.... così che fu stimato dagli egizi il primo dopo Osiride.
Le esagerazioni manetoniane nascono, in parte, acnhe dalla sovrapposizione delle figure dei tre Sesostris, tutti appartenenti alla stessa dinastia.
Il principale contributo di questo sovrano alla stabilità dello stato fu la profonda riforma interna che portò all'abilizione dei distretti provinciali (nomos) . Le tendenze centrifughe dei governatori provinciali (di cui nel Primo Periodo Intermedio è possibile seguire, talvolta, le dinastie) furono una delle cause dello sfaldamento del primo stato egiziano unitario. Sesostris III ridusse i distretti a tre soli: Nord, Sud e Testa del sud, sottoponendoli al controllo di sovraintendenti di nomina regia.
In politica estera Sesostris III si mosse in direzione sud, dove il confine con la Nubia venne spostato oltre la 2a cateratta grazie ad una serie di campagne che non ebbero più la caratteristica di semplici razzie ma che invece prevevano la costruzione di piazzeforti atte a controllare ile popolazioni locali ed i traffici commerciali.
Anche verso l'est le operazioni militari giunsero alla presa di Sekmen (Sichem) sul fiume Litani (Libano) con lo scopo di colpire i nomadi Mentiju e Setjetiu e di rafforzare i rapporti con le piccole dinastie locali, spesso egizianizzate.
Sesostris III eresse il suo complesso funebre a Dahshur