Raggio della morte

ipotetica arma segreta

Il raggio della morte è un'ipotetica arma elettronica di cui si è vociferato nella prima metà del Novecento, in particolare tra gli anni venti e trenta.

Non vi sono prove circa l'esistenza dell'arma, solamente lettere di dubbia autenticità e dichiarazioni di personale militare o civile. Mancando prove e dimostrazioni storico-scientifiche, quest'arma viene generalmente fatta rientrare nell'ambito della propaganda bellica e delle leggende urbane che tuttora circondano le armi segrete sviluppate dall'Asse, come le armi V, gli UFO nazisti e di scoperte leggendarie come il "monopolo magnetico".

Alla base del funzionamento dell'ipotetica arma vi sarebbe l'importante trasferimento di più flussi di energia, presumibilmente magnetica. Secondo le intenzioni si sarebbe dovuto trattare di una potente arma di distruzione di massa, in grado di colpire a grande distanza le truppe nemiche, far esplodere i carri armati e gli aerei nemici in volo.

Le ricerche documentate su progetti di armi di questo tipo si fermarono alla dimostrazione matematica che già dopo pochi metri di distanza la maggior parte dell'energia veniva dispersa e l'efficacia a lunghe distanze ne sarebbe risultata compromessa.[1]

Storia

L'esistenza del "raggio della morte" è una delle più controverse questioni militari e scientifiche della prima metà del Novecento.

Negli anni venti l'Europa fu inondata di voci riguardo al raggio della morte e vi furono numerosi sedicenti inventori che ne rivendicarono la paternità. Tra i più illustri nomi che dichiararono di avere sviluppato - in maniera indipendente - l'ipotetica arma figurarono Nikola Tesla, Edwin R. Scott[2][3] e Harry Grindell Matthews,[2] ma ve ne furono anche altri.[4][5] Altri scienziati invece - come l'italiano Guglielmo Marconi - si videro attribuire l'invenzione, senza che l'avessero mai nemmeno menzionata nei loro studi.

Nel 1957 negli Stati Uniti il National Inventors Council stava ancora compilando una lista di invenzioni militari richieste che comprendevano un raggio della morte.[6]

Il Teleforce di Tesla

La più autorevole voce ad accreditare la possibilità di creare un'arma di questo tipo si deve a Nikola Tesla, che alla metà degli anni trenta fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce"[7] (lett. "forza a distanza") che propose inizialmente al Dipartimento della difesa della sua nazione di adozione, gli Stati Uniti. La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte".[8][9] In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:[10][11]

  1. Un meccanismo per generare una tremenda forza elettrica. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine.
  2. Un dispositivo per intensificare ed amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
  3. Un nuovo metodo per produrre una disastrosa forza elettrica repellente, effettivo proiettore, arma dell'invenzione.

Tesla lavorò al progetto di un'arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937 egli compose un trattato intitolato The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media riguardante fasci di particelle cariche,[12] che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.[13]

Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "magnifying transformer"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del particle gun:

«[l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.[14]Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea

Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,[15] lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[16] ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma (per la quale Tesla aveva richiesto agli USA due milioni di dollari). Tesla aveva fallito[17] e l'arma non poté essere realizzata. Tra i sostenitori dell'esistenza di tale arma è opinione diffusa che dopo la morte dello scienziato la documentazione relativa possa esser stata sequestrata ed etichettata come "Top secret" dall'FBI, anche se nel dossier relativo a Tesla viene più volte ribadito il contrario.

Marconi

Tra i vari ipotetici autori del raggio della morte figura anche lo scienziato italiano più in vista dell'epoca, Guglielmo Marconi, che si vocifera avesse progettato una misteriosa arma negli anni trenta grazie a un finanziamento ad opera di Benito Mussolini. L'unica testimonianza al riguardo si trova in un libro scritto da Rachele Mussolini, consorte del Duce, che afferma di avere assistito ad una dimostrazione in cui venivano improvvisamente bloccati i motori delle automobili da una forza misteriosa. Secondo una delle varie voci (mai dimostrate) Marconi avrebbe realizzato un prototipo del dispositivo ma subito dopo distrutto i progetti, preoccupato per le conseguenze di un suo potenziale sfruttamento bellico, dopo avere avuto un colloquio personale con papa Pio XI.

Le notizie su una tale arma non furono mai ufficialmente confermate né smentite dal governo italiano o dalla stampa, ma si ritiene che contemporaneamente tali voci fossero segretamente propagate dall'OVRA a scopo di propaganda, quale esempio di arma segreta che il regime fascista avrebbe potuto mettere in campo per assicurarsi la vittoria in guerra, cosa che evidentemente non avvenne nella realtà. Il raggio della morte di Marconi è tuttora considerato una leggenda urbana.

Influenza culturale

Il concetto di raggio della morte, benché mai passato alla pratica, alimentò tuttavia l'immaginario dell'età d'oro della fantascienza (anni trenta-quaranta) e condusse in questo tipo di storie alla concezione della pistola a raggi usata da eroi immaginari come Flash Gordon (1934).

Il personaggio della Marvel Comics Barone Zemo (1964), diabolico scienziato pazzo al servizio dei nazisti, utilizza un'arma chiamata appunto raggio della morte. È la sua stessa arma a provocarne la tragica fine: mentre combatte la sua nemesi Capitan America, il suo raggio viene deviato dall'indistruttibile scudo dell'eroe, provocando una frana che lo seppellisce.

In Guerre Stellari è presente un distruttivo superlaser con cui le stazioni da battaglia Morte Nera sono in grado di distruggere un intero pianeta.

Note

  1. ^ Articolo sul raggio della morte pubblicato sulla rivista dell'ENEL
  2. ^ a b Denies British Invented 'Death Ray'. E.R. Scott Asserts He and Other Americans Preceded Grindell-Matthews., New York Times, 5 settembre 1924, Friday.
  3. ^ Death Stroke, Time (magazine), 10 agosto 1925. URL consultato il 21 luglio 2007.
  4. ^ Finds a 'Death Ray' Fatal to Humans. German Scientist Says it Inflames and Destroys Cells, Hence Aids in Disease. Expects to Split Atom. Dr. Graichen Has Device to Make Blind See With Light Sent Through the Skull., New York Times, 4 giugno 1928, Monday.
  5. ^ The 'Death Ray' Rivals., New York Times, 29 maggio 1924, Thursday.
  6. ^ Council Seeking Death Ray and Greaseless Bearing for Armed Forces, New York Times, November 3, 1957, Sunday.
  7. ^ "Tesla's Ray". Time, July 23, 1934.
  8. ^ "Tesla, at 78, Bares New 'Death-Beam"', New York Times, July 11, 1934.
  9. ^ "Tesla Invents Peace Ray". New York Sun, July 10, 1934.
  10. ^ "Death-Ray Machine Described", New York Sun, July 11, 1934.
  11. ^ "A Machine to End War". Feb. 1935.
  12. ^ Seifer, Marc J., "Wizard, the Life and Times of Nikola Tesla". ISBN (HC) pg. 454
  13. ^ Seifer, "Wizard" pg. 454
  14. ^ "Beam to Kill Army at 200 Miles, Tesla's Claim on 78th Birthday". 11 luglio 1934.
  15. ^ "Aerial Defense 'Death-Beam' Offered to U. S. By Tesla" 12 luglio 1940
  16. ^ O'Neill, John J., "Tesla Tries To Prevent World War II". (capitolo 34 mai pubblicato di Prodigal Genius) (PBS)
  17. ^ Velox, Particle beam weapon. everything2.com

Fonti

Bibliografia

Testi utilizzabili come approfondimento:

  • Rachele Mussolini, Mussolini privato, Milano, 1979, Rusconi Editore.
  • Giuseppe Ciampaglia, Una leggenda metropolitana romana: il Raggio della morte di Guglielmo Marconi, in Strenna dei Romanisti 2003, Roma Amor Editrice, Roma 2003.

Voci correlate

Collegamenti esterni