I promessi sposi (miniserie televisiva 1967)
I promessi sposi è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla RAI e andato in onda nel 1967, basato sull'omonimo romanzo di Alessandro Manzoni e diretto da Sandro Bolchi, che ne scrisse la sceneggiatura insieme a Riccardo Bacchelli.
Anno | |
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Episodi | 8 |
Crediti | |
Prima visione | |
È stato uno degli sceneggiati RAI di maggior successo in termini di audience e di critica, anche per l'estrema fedeltà al testo letterario cui è ispirato.
Altri personaggi ed interpreti
- Carlo Cattaneo (Il Conte Attilio)
- Franco Parenti (Azzeccagarbugli)
- Massimo Girotti (Fra Cristoforo)
- Lea Massari (Gertrude - La Monaca di Monza)
- Fosco Giachetti (Il principe, padre di Gertrude)
- Germana Paolieri (La principessa, madre di Gertrude)
- Salvo Randone (L'Innominato)
- Cesare Polacco (Il conte zio)
- Aldo Soligoj (Egidio)
- Mario Feliciani (Cardinale Federigo Borromeo)
- Gianni Bonagura (Tonio)
- Ennio Groggia (Gervaso)
- Mario Pisu (Il Podestà di Lecco)
- Carlo Sabatini (Fra Galdino)
- Gabriella Giacobbe (Donna Prassede)
- Sergio Tofano (Don Ferrante)
- Antonio Battistella (Sarto)
- Bianca Toccafondi (La moglie del sarto)
- Edoardo Toniolo (Il gran cancelliere Ferrer)
- Augusto Mastrantoni (Padre provinciale)
- Raffaele Giangrande (Don Gonzalo)
- Mauro Di Francesco (Menico)
- Guido Lazzarini (Padre Felice)
- Elio Crovetto (Uno sfaccendato)
- Dino Peretti (Grigna Poco)
Casting
Il casting fu particolarmente accurato, sicché ogni interprete appare perfettamente adeguato al ruolo che interpreta, tanto nell'aspetto fisico quanto nello stile di recitazione. Il cast include grandi attori di teatro come Salvo Randone, Luigi Vannucchi e Tino Carraro, e star del cinema come Massimo Girotti, Lea Massari e Neda Naldi.
Per i ruoli di Renzo e Lucia furono scelti i giovani e allora sconosciuti Nino Castelnuovo e Paola Pitagora, ai quali lo sceneggiato diede una improvvisa notorietà, rappresentando un importante punto di partenza per la successiva carriera artistica.
Ogni puntata è preceduta da un'introduzione letta da Giancarlo Sbragia, che è anche il Narratore.
Gli autori usufruirono della consulenza storica di Claudio Cesare Secchi, che al tempo era direttore del Centro Nazionale di Studi Manzoniani.