Raimbaut d'Aurenga

trovatore provenzale

Raimbaut (o Rimbaud) d'Aurenga (o d'Orange) (c. 11471173) è stato un trovatore provenzale.

Sua sorella fu Tibors, anche lei importante trobairitz: scrisse molte opere, che nel XVII secolo erano ancora conosciute. Morì nel 1181.

Tibors fu la di lui tutrice, quando la madre morì. Lo portò a Les Baux, la sede della corte sua e di suo marito Bertrand, dove poté entrare in contatto con la cultura cortese.

Les Baux, che era centro culturale rinomato, aveva legami con un'altra importante corte, quella di Dia (Die o Dieulefit? Entrambi nella dipartimento Drôme), di per cui Rimbaud avrebbe potuto aver conosciuto la Contessa di Dia, tale Beatrix.

Raimbaut d'Aurenga, il cui senhal è Linhaure, partecipa al dibattito trobadorico intorno al 1170 prendendo le parti della poesia chiusa e aristocratica, che disdegna il facile successo presso un pubblico incolto, in opposizione a Giraut de Bornelh, fautore invece di un trobar leu. Egli lavora quindi per un'elite che è in grado di comprendere ed apprezzare l'ermeticità dei suoi versi, intrisi di allusioni ad altri componimenti ed alla tradizione religiosa, oltre che il suo lavoro di sperimentazione lessicale e stilistica, la quale culmina in "Escoutatz, ma non sai que s'es", ove la ricerca provocatoria giunge sino ad una struttura metrica che si risolve nella prosa.

Con Raimbaut d'Aurenga il lavoro poetico viene assimilato alle tecniche del limar e del roire, diventando metafora di una ricerca della perfezione e della bellezza, ovvero della Verità. Inizialmente il poeta dispone solo di parole oscure ed opache, da cui deve eliminare ogni difetto al fine di portare il componimento al massimo splendore. La metafora dell'artefice che estrae dalla materia grezza un oggetto perfettamente levigato si può accostare a quella della lotta del cristiano contro la ruggine del peccato o a quella del clerc contro la patina letteraria della scrittura sacra.

Bibliografia

  • Milone, Luigi, El "trobar envers" de Raimbaut d'Aurenga, Barcelona, Columna editore, 1998.

Collegamenti esterni

Poesia di Raimbaut d'Aurenga

Voci correlate