Storia della Campania
La Campania è una delle regioni italiane con più eredità storica. Infatti vi si possono trovare resti sanniti, romani, greci, normanni e molti altri. Questa regione fu infatti popolata per via della sua importanza nei traffici commerciali.
Anticità
Preistoria
In seguito a alcuni scavi archeologici, si è capito che la regione venne popolata già 70000 anni fa da popolazioni sannitiche. In quell'epoca gli Appennini erano ricoperti di fitte foreste dove gli uomini si recavano per cacciare e raccolgiere i frutti del bosco, siccome non sapevano nè coltivare piante nè allevare animali. Sono stati trovati oggetti come pietre scheggiate che probabilmente erano usate come coltelli o rachiatoi. Infine, sono stati scoperti oggetti dell'età del ferro.
Greci
Nella seconda metà dell'VIII secolo a.C. arrivarono i Greci che vi fondarono fiorenti colonie o, più semplicemente, ampliarono insediamenti già esistenti. A Ischia fondarono Pithecussae, sulla costa della penisola Cuma, Ercolano, Pompei, Partenope (che diventerà Napoli assieme a Neapolis) e Posidonia, che in epoca romana diverrà Paestum.
Nell'antichità, soprattutto tra i Greci, era diffusa l'idea che le Sibille fossero delle donne capaci di leggere i futuro. A Cuma vi era la famosa Sibilla cumana, che, per dare risposta a coloro che volevano sapere il loro futuro, scriveva una parola per volta del suo responso su delle foglie e poi le gettava al vento. Allora colui che aveva fatto la domanda doveva raccoglierle e interpretare il responso della sibilla. L'antro, un nascondiglio di 131 scavato nella roccia, venne costruito dai Greci nel V secolo a.C.