NGC 4
Galassia lenticolare
Scoperta
ScopritoreAlbert Marth
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 07m 24,41s[1]
Declinazione+08° 22′ 25,6″[1]
Angolo di posizione31,5[2]
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseS0
Altre designazioni
GC 5081, 2MASX J00072439+0822253, PGC 212468
Mappa di localizzazione
Paperoastro/Sandbox3
Categoria di galassie lenticolari

NGC 4 è una galassia lenticolare visibile nella costellazione dei Pesci.

Storia delle osservazioni

NGC 4 fu scoperta da Albert Marth nel 1864 utilizzando il telescopio riflettore di 48 pollici (121,9 cm) di William Lassell situato sull'isola di Malta. Marth posizionò NGC 4 5,2 arcominuti a nord-est di NGC 3, scoperta da lui la stessa notte e molto più brillante. Nel 1888 John Dreyer la incluse nel catalogo NGC con il nome di NGC 4, descrivendola come una debolissima galassia[3].

La sua bassa luminosità apparente ha portato nel corso degli anni a identificare NGC 4 con un'altra debole galassia presente nel campo: NPM1G +07.0004 che si trova tuttavia circa 15' a sud-est di NGC 3. Questa identificazione è presente nel Revised New General Catalogue (RNGC), edito nel 1973 e contenente molte correzioni al catalogo originale accumulatesi nel corso degli anni[4].

L'attuale identificazione si trova 4,7' a nord-est di NGC 3, ovvero a meno di un minuto d'arco dalla posizione originale data da Marth, ed è frutto di studi effettuati sugli scritti originali dello scopritore[5][6].

Osservazione

NGC 4 si trova a circa 4,7' nord-est di NGC 3 e a circa 2,9' ovest dalla stella di nona magnitudine SAO 109022. Si presenta come un debole fuso elongato in senso NE-SW; per individuarla occorre un telescopio da almeno 250 mm di apertura. Il nucleo è evidente in telescopi di dimensioni maggiori e si presenta come un rigonfiamento al centro della scia luminosa.

Caratteristiche

(INSERIRE UNA DESCRIZIONE DELL'OGGETTO, SPIEGANDO DI CHE SI TRATTA, QUALI SONO LE SUE PARTICOLARITÀ, L'ETÀ, LA STRUTTURA, ETC. SE NON DISPONI DI QUESTI DATI, NON INSERIRE LA SEZIONE, SEBBENE SIA FORTEMENTE CONSIGLIATO REPERIRE QUALCHE DATO.)

Note

  1. ^ a b (EN) NASA/IPAC Extragalactic Database: risultato per NGC 4, su nedwww.ipac.caltech.edu. URL consultato il 12-01-2010.
  2. ^ (EN) HyperLeda, Database for physics of galaxies: risultato per NGC 4, su leda.univ-lyon1.fr. URL consultato il 12-01-2010.
  3. ^ (EN) J.L.E. Dreyer, New general catalogue of nebulæ and clusters of stars (1888) - Index catalogue (1895) - Second index catalogue (1908) (JPG), Londra, Memoirs of the Royal Astronomical Society, 1962 [1888], p. 14. URL consultato il 24 gennaio 2010.
  4. ^ (EN) J.W. Sulentic, Tifft, W.G., The revised new catalogue of nonstellar astronomical objects, Tucson (Arizona), University of Arizona Press, 1973.
  5. ^ Steve Gottlieb, Some Corrections to the RNGC - 2, in Webb Society Quarterly Journal, vol. 72, 1988, p. 1. URL consultato il 24-01-2010.
  6. ^ (EN) R.W. Sinnott, NGC 2000.0, The Complete New General Catalogue and Index Catalogue of Nebulae and Star Clusters by J.L.E. Dreyer, Cambridge, Sky Publishing Corporation and Cambridge University Press, 1988.

Bibliografia

Libri

  • (EN) C. J. Lada, N. D. Kylafits, The Origin of Stars and Planetary Systems, Kluwer Academic Publishers, 1999, ISBN 0-7923-5909-7.
  • A. De Blasi, Le stelle: nascita, evoluzione e morte, Bologna, CLUEB, 2002, ISBN 88-491-1832-5.

Carte celesti

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I & II, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
  • Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.

Voci correlate

Collegamenti esterni