Oscar Luigi Scalfaro

politico e magistrato italiano (1918-2012), 9º Presidente della Repubblica Italiana (1992-1999)
Versione del 29 apr 2006 alle 06:38 di Marius~itwiki (discussione | contributi) (Attività recente: coalizione di Silvio Berlusconi --> coalizione di Centro Destra)
Oscar Luigi Scalfaro
Bandiera italiana

IX Presidente della Repubblica Italiana

Stemma Italia

Mandato Presidenziale: dal 25 maggio 1992 al 15 maggio 1999 quando si dimette
Elezione: al sedicesimo scrutinio con 672 voti su 1.002
Predecessore: Francesco Cossiga (Giovanni Spadolini ad interim)
Successore: Carlo Azeglio Ciampi (Nicola Mancino ad interim)
Data di Nascita: 9 settembre 1918
Luogo di Nascita: Novara
Moglie: Maria Inzitari (1924-1944)
Professione: Politico - Magistrato
Partito politico: Democrazia Cristiana

Oscar Luigi Scalfaro (Novara, 9 settembre 1918) è un uomo politico italiano.

Cresciuto in ambienti cattolici, sin da giovanissimo partecipò all'attività dell'Azione Cattolica, in un età in cui veniva perseguitata dal Fascismo, esperienza che tuttora richiama indossandone la spilla distintiva. Durante la lotta partigiana, ebbe contatti con il mondo degli antifascisti.

Si laureò in Giurisprudenza nel 1941 all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed entrò in magistratura l'anno successivo. Durante tale periodo ebbe a richiedere da pubblico ministero una condanna a morte, che in seguito sarebbe stata rievocata suscitando un'animata polemica politica.

Lasciò la toga per la politica nel 1946: a Torino per la Democrazia Cristiana fu eletto, fra i più giovani, nell'Assemblea Costituente per la definizione di una nuova Carta Costituzionale, in seguito sarebbe stato eletto deputato ininterrottamente fino al 1992, quando, durante la sua presidenza della Camera dei Deputati, fu eletto Presidente della Repubblica.

Egli è stato l'unico Capo dello Stato della storia d'Italia a non aver nominato nessun senatore a vita.

Le cariche

L'attività di magistrato

Alla fine della guerra, nel 1945 a Novara le Corti di Assise speciali avevano una quantità insufficiente di magistrati, per questo Oscar Luigi Scalfaro si trovò a rivestire il ruolo di pubblico ministero, nonostante non fosse stata questa la sua nomina originaria, per un processo che riguardava un assassinio compiuto dalla polizia della Repubblica di Salò. Si trattava di un crimine per il quale, secondo il codice penale di guerra allora in vigore, veniva richiesta la pena capitale.

La richiesta di condanna a morte, contraria ai principi cattolici professati da chi doveva rappresentare l'accusa, era ritenuta un atto dovuto. Scalfaro racconta che, verificate le informazioni legate al processo, turbato all'idea dell'azione che doveva compiere, si consultò con un sacerdote laureato in diritto civile e canonico, il quale cercò di sollevare dalle sue spalle la responsabilità, considerando che la Chiesa riconosce allo Stato il diritto di comminare la pena di morte in casi eccezionalmente gravi.

Al dibattimento il pubblico ministero, quindi, espose i fatti ed indicò i colpevoli, la pena stabilita per i reati fece presente che era la morte, ma aggiunse che s'opponeva personalmente a questa soluzione. Disse che si sarebbe dimesso dalla magistratura se avesse trovato un conflitto tra gli imperativi della sua religione e la pena di morte, ma siccome la religione l'autorizzava a prestare comunque il suo servizio allo Stato, si appellava alla Corte affinché non venisse applicata quella pena. La sua domanda di grazia non servì a salvare le vite di tutti gli imputati.

Come membro dell'Assemblea Costituente Scalfaro si impegnò affinché fosse eliminata la pena di morte dalle leggi del nuovo Stato italiano.

Attività recente

Terminato il suo mandato da Capo dello Stato, Scalfaro divenne Senatore a vita in quanto ex Presidente della Repubblica, aderendo al gruppo misto. Nel corso della XIV legislatura ha presentato numerosi disegni di legge riguardanti l'emigrazione e ha manifestato il dissenso per la proposta di riforma costituzionale avanzata dalla coalizione di Centro Destra. Diviene presidente del coordinamento nazionale che ne promuove la sua bocciatura per mezzo del referendum confermativo, composto dai partiti del centrosinistra, dalle principali organizzazioni sindacali, dai Comitati Dossetti, dalle associazioni ASTRID, Libertà e Giustizia, ANPI, ACLI e altre.

Personalità

Viene considerato persona di rigide vedute in tema di morale. A tale proposito è stato spesso riferito, a titolo di curiosità, un episodio che lo ebbe come protagonista nel 1950, in occasione del quale in un ristorante ebbe un vivace alterco con una signora da lui pubblicamente ripresa in quanto vestita, a suo parere, in modo sconveniente.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Template:PresidenteRepubblicaItaliana Template:PresidentedellaCamera Template:MinistroInternoItaliano Template:Presidenti della Repubblica italiani