Ipotermia
L'ipotermia o assideramento è una condizione clinica in cui la temperatura corporea di un individuo scende significativamente al di sotto del suo valore normale al punto da ostacolare il metabolismo. Si inizia a parlare di ipotermia quando la temperatura scende al di sotto dei 35 °C (95 °F): scendendo ancora, al di sotto dei 32 °C (90 °F) le condizioni metaboliche diventano critiche e, se non si interviene per alzare la temperatura, mortali. Una temperatura corporea sotto i 27 °C (80 °F) è quasi sempre letale, ma esistono casi riportati in letteratura medica di individui (in genere bambini molto piccoli) sopravvissuti anche a temperature corporee di 14 °C (57,5 °F).
Per motivi sconosciuti, in rari casi è possibile che persone in stato di grave incoscienza cadute in acqua molto fredda (e dati per morti, affogati o assiderati) vengano rianimate con successo: vedere riflesso di immersione dei mammiferi.
Esistono due forme di ipotermia: acuta e cronica. La forma acuta, quando la temperatura corporea scende bruscamente (cadute in acque gelate, con temperature dell'aria sottozero) è la più pericolosa; l'ipotermia cronica invece vede la temperatura scendere gradualmente durante un lungo periodo di tempo.
Sintomi
- Brividi (solo nello stadio iniziale)
- Pelle secca, fredda
- Battito cardiaco rallentato
- Respirazione rallentata
- Forte sonnolenza (può talvolta essere scambiata per ubriachezza)
Mai supporre che un individuo in ipotermia sia morto: in questo stato il corpo umano può resistere molto a lungo.
Trattamento
Fondamentalmente, la prima cosa da fare è cercare di innalzare la temperatura corporea della vittima; questo però deve essere fatto senza richiamare il sangue lontano dagli organi interni, per non peggiorare ulteriormente il metabolismo già in crisi. Una volta riportata la temperatura a valori normali, nei casi più gravi è necessario tenere il paziente sotto osservazione per alcuni giorni, perché il metabolismo può cedere improvvisamente.
Trattamento di primo soccorso
Il primo soccorso ad una vittima in ipotermia deve essere prestato con molta cautela.
Cose da NON FARE:
- Strofinare o massaggiare il paziente
- Darle da bere alcolici
- usare borse di acqua calda o fare alla vittima un bagno caldo
- trattare geloni o parti in stato di congelamento
Tutte queste azioni richiamano la circolazione del sangue verso la pelle, privandone gli organi interni: devono perciò essere evitate.
Cose da FARE:
- Chiamare il servizio di emergenza ospedaliera
- Portare la vittima in un rifugio riparato
- Se si può fare rapidamente, togliere eventuali vestiti bagnati e sostituirli con vestiti asciutti
- Dividere il calore corporeo con la vittima ponendosi insieme in un letto, o un sacco a pelo
- Fornirle cibo e bevande calde non alcoliche
- Tenere la vittima sotto osservazione ed essere pronti a praticarle la rianimazione cardiopolmonare
- È imperativo se la vittima viene estratta da acque con una temperatura media tra i 5 °C - 10 °C tentare di sollevare l'individuo in posizione supina dato che se l'individuo si solleva con le proprie forze sulle sue gambe il cuore ne risulta gravemente leso ed esposto ad uno sforzo eccessivo che può e frequentemente conduce alla morte
Se l'ipotermia è grave, cioè se la vittima è incosciente o in stato confusionale, il riscaldamento corporeo DEVE esserle praticato in un ospedale e sotto sorveglianza medica: i soccorritori dovrebbero limitarsi a portare la vittima in un ambiente più caldo, cambiare i vestiti con altri asciutti e portarla in ospedale il più rapidamente possibile.
Durante l'ipotermia, il cuore diventa molto "suscettibile": un riscaldamento corporeo troppo rapido può provocare improvvise aritmie cardiache. I soccorritori dovrebbero trattare una vittima in grave ipotermia molto dolcemente, senza scossoni, colpi o rumori forti, per non stimolare il cuore e provocare crisi cardiache.
Terapia ospedaliera
La terapia ospedaliera consiste essenzialmente nella somministrazione di fluidi caldi (fleboclisi di soluzione fisiologica riscaldata) e nei casi più gravi in lavaggi peritoneali con liquido riscaldato. Nel caso compaiano delle aritmie, il personale medico è pronto a intervenire per regolarizzare il battito.
Prevenzione
Gran parte del calore corporeo si disperde attraverso la testa; quindi l'ipotermia si può prevenire con efficacia con un cappello. I vestiti di cotone o di altri materiali igroscopici sono un rischio per l'ipotermia, perché se la persona che li indossa suda, l'umidità che evapora attraverso i vestiti può portare via molto calore. È molto meglio usare vestiti in tessuti sintetici o comunque in grado di allontanare l'umidità dalla pelle.
Induzione medica dell'ipotermia
A volte, i medici possono indurre artificialmente una condizione di ipotermia, come preparazione per particolari interventi chirurgici o per mantenere un paziente in un coma artificiale, per aumentare le sue possibilità di superare gravi ferite.