Farmaci antiaggreganti

farmaco in grado di interagire negativamente con la funzione di aggregazione piastrinica, prevenendo così la formazione di trombi ed emboli di origine trombotica

Template:Disclaimer soccorso I farmaci antipiastrinici sono una categoria di farmaci in grado di interagire negativamente con la funzione piastrinica prevenendo così la formazione di trombi ed emboli di origine trombotica.

Meccanismo d'azione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Coagulazione e Piastrine.

I farmaci antipiastrinici possono agire attraverso tre meccanismi:

Principali farmaci

I farmaci maggiormente utilizzati sono:

La dose di aspirina approvata dalla FDA è di 325 mg/die. A tali dosaggi, l'aspirina inibisce la produzione di trombossano A2 per inibizione irreversibile della ciclossigenasi-1 piastrinica. Tale inibizione avviene per cessione del gruppo acetifico dall'acido acetilsalicilico alla ciclossigenasi. Il clopidogrel e la ticlodipina agiscono invece inibendo la via innescata dal legame ADP-recettore. Il dipiridamolo (un vasodilatatore) inibisce la captazione di adenosina e l'attività delle fosfodiesterasi del cGMP. Il cilostazoso inibisce le fosfodiesterasi e possiede un'attività vasodilatatrice analoga al dipiridamolo. Entrambi questi farmaci possiedono effetti avversi come:

In taluni casi è stata documentata la comparsa di porpora trombotica trombocitopenica. L'abciximab è un anticorpo monoclonale chimerico anti recettore piastrinico GP IIB/IIIA. l'integrelina e tirofiban sono analoghi della sequenza carbossi-terminale del collageno.

Indicazioni terapeutiche

L'abciximab è approvato per l'impiego in corso di intervento coronarico percutaneo in corso di sindromi coronariche acute. L'aspirina a dosi di 325 mg/die viene utilizzata nella prevenzione secondaria in soggetti con una storia di accidenti vascolari. Il clopidogrel e la ticlodipina vengono utilizzati soprattutto in unità coronariche in pazienti con esiti di infarto acuto del miocardio e angina instabile. Il dipiridamolo può essere associato all'aspirina per la prevenzione di eventi vascolari secondari. Il cilostazolo è invece approvato nella terapia della claudicatio intermittens.

Bibliografia

  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 788838639111.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  • British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.

Voci correlate