Automotrice FS ALb 25
Le automotrici gruppo ALb 25 sono state un rotabile ferroviario a due assi, con motore a benzina, che le Ferrovie dello Stato acquistarono per la breve linea pugliese Cerignola Città-Cerignola Campagna.
Automotrice ALb 25 | |
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Automotrice | |
Anni di progettazione | 1929 |
Anni di costruzione | 1931 |
Anni di esercizio | 1931 - ?? |
Costruttore | Fiat Ferroviaria |
Dimensioni | 7.560 mm x 2.630 mm x 2.997 mm |
Capacità | 24 posti + 16 in piedi |
Scartamento | 1.435 mm |
Interperno | 3.000 mm |
Massa vuoto | 6,9 t |
Rodiggio | 1'A |
Diametro ruote motrici | 900 mm |
Tipo di trasmissione | Meccanica |
Potenza oraria | 55 kw |
Velocità massima omologata | 60 km/h |
Alimentazione | Benzina |
Numero di cilindri | 6 |
Storia
L'automotrice è stata l'ultimo prodotto di derivazione automobilistica costruito negli anni trenta dalla Fiat. Gli anni trenta sono infatti quelli in cui viene maturando il progetto che darà luogo alla fortunata serie delle Littorine. Le ALb 25 vennero prodotte nel 1931 con motore a benzina, (a quel tempo più conveniente del gasolio), e fornite per l'esercizio della breve linea tra Cerignola e la sua stazione, Cerignola Campagna, posta sulla linea Adriatica. Si trattava di un rotabile da 25 posti a sedere dalle forme tozze monomotore e monodirezionale in grado di trainare un rimorchio. Nello stesso periodo un analogo tipo di rotabile venne fornito dalla stessa Fiat alla rete delle Tranvie Cremonesi.
Caratteristiche
Il rotabile era simile ad un autobus dell'epoca di cui conservava anche l'impostazione meccanica e la motorizzazione. Il motore era il diffuso FIAT 235-A alimentato a benzina, della potenza di 55 kW accoppiato ad un cambio a 4 marce + retromarcia che permetteva una velocità massima di 60 km/h. Il rimorchio accoppiato era della stessa forma. L'arredamento interno era essenziale, senza ritirata. I posti a sedere offerti erano 24 con la possibilità di 16 in piedi. A fine corsa una piattaforma integrata sotto il telaio sollevava il veicolo permettendone la giratura.[1]
Note
- ^ Nico Molino Sergio Pautasso, Le Automotrici della prima generazione, Torino, Edizioni Elledi, 1983.