Diboscamento illegale
Il diboscamento illegale, o taglio illegale (dalla definizione internazionale illegal logging) si riferisce all'abbattimento illegale di alberi in foreste naturali.
Secondo la definizione fornita dal Royal Institute of International Affairs, "l'illegal logging si verifica quando il legname è estratto, trasportato, acquistato o venduto in violazione alle leggi nazionali. La procedura di estrazione è da considerarsi illegale quando fa uso della corruzione per ottenere l'accesso alla foresta, e comprende il taglio senza autorizzazione, il taglio in aree protette, il taglio di specie protette, estrazione di legname in eccesso rispetto ai limiti previsti. L'illegalità può verificarsi nel trasporto, per esempio in procedure illegali di lavorazione ed esportazione, nel caso di dichiarazioni false o fuorvianti fornite alle autorità doganali, l’evasione delle tasse e di altri pagamenti previsti"[1].
In molti paesi produttori, soprattutto quelli in cui le verifiche sul campo in foresta sono rese episodiche al massimo dalle distanze e dall'inaccessibilità, i controlli sul trasporto sono uno strumento essenziale per l'individuazione di illegalità forestali[2]. Secondo l'OCSE il giro d'affari legato ai traffici internazionali di legno illegale si aggira intorno ai 150 miliardi di dollari annui[3]. Il fenomeno dell’illegalità non rappresenta solo una perdita economica per il paese esportatore (il mancato pagamento delle tasse) ed un inquinamento del mercato internazionale (come nel caso di riciclaggio di denaro sporco), ma minaccia direttamente l’integrità delle foreste e le condizioni di vita dei popoli e delle comunità che le abitano. Inoltre, abbassando i costi di produzione, crea un effetto dumping e rende poco competitiva la gestione responsabile delle foreste e la Certificazione Ambientale delle operazioni forestali. Difatti, mentre le attività illegali distruggono preziosi ecosistemi, la presenza sul mercato di stock di legname a basso prezzo contrasta lo sfruttamento responsabile delle foreste perché il legname prodotto risulta troppo caro sui mercati internazionali.
Principali pratiche illegali nel settore forestale[4]
Taglio illegale di alberi
- Taglio di specie protette dalle legislazioni nazionali o internazionali, come ad esempio la Convenzione sul Commercio Internazionale di Specie di Fauna Selvatica o di Flora in Pericolo (CITES).
- Esportazione o importazione illegale di legname in violazione di bandi nazionali e/o di specie vietate da norme nazionali o internazionali.
- Taglio di alberi in violazione di norme nazionali.
- Taglio di alberi in misura eccedente le autorizzazioni concesse o in violazioni dei previsti termini contrattuali.
- Riutilizzo improprio di documenti per l'autorizzazione al trasporto di legname.
- Ottenimento illegale di concessioni per il taglio.
- Taglio di alberi al di fuori dei confini previsti dalle concessioni, acquisto di legno proveniente da aree protette o taglio di alberi eseguito su suolo pubblico anziché su terreni privati.
- Taglio di alberi in aree protette o in aree abitate da indigeni, in riserve forestali o in zone proibite come le sponde dei fiumi o i pendii.
- Taglio di alberi in eccesso o difetto delle misure prefissate.
- Taglio di specie non comprese nelle autorizzazioni concesse.
Pratiche contabili illegittime
- Dichiarare vendite di legname a prezzi inferiori a quelli di mercato; così facendo si indicano profitti inferiori al reale e si pagano meno tasse.
- Sottoclassificazione, sottomisurazione e sottovalutazione del legno.
- Dichiarazione d'acquisto di prodotti a prezzi superiori a quelli di mercato.
- Dichiarazione di specie esportate a prezzi inferiori.
- Manipolazione del reale flusso debitorio; ad esempio trasferendo denaro a persone di comodo in paesi dove il rimborso dei debiti è più facile del trasferimento di profitti, gonfiando gli stessi rimborsi per permettere un maggior rientro nel paese di origine di profitti non tassati, con gli evidenti vantaggi economici che ne derivano.
- Aggiramento del pagamento di diritti (royalties) e dazi falsificando i dati sulla qualità e la quantità di legno proveniente dalla concessione accordata.
Spesso il diboscamento illegale (illegal logging) si affianca al legno di conflitto (conflict timber), ossia l'abbattimento di alberi e il commercio di legname finalizzato a finanziare conflitti armati.
Soluzioni
Per contrastare efficacemente il fenomeno del diboscamento illegale, i governi dovrebbero concordare procedure volte a identificare e mantenere segregato il legno proveniente da fonti certe e legali, da quello proveniente da fonti illegali o comunque non documentabili (identificazione, segregazione, documentazione). A tal fine si rendono necessari accordi con i paesi di maggiore importazione di legno grezzo o semilavorato (Camerun, Gabon, Congo ecc.), ma anche di cellulosa o altri derivati (Indonesia, Russia). Un modello da studiare potrebbe essere la legislazione europea e internazionale volta ad evitare l’importazione di diamanti provenienti dal conflitto armato in Sierra Leone (Kimberly process)[5].
Un altro modello in fase di assestamento è il processo europeo FLEGT (Forest Law Enforcement, Governance and Trade, una sigla quasi intraducibile, che significa pressappoco "rispetto della legislazione forestale e della buona gestione nel commercio") volto a combattere l'illegalità nel commercio internazionale di legname[6], benché diverse associazioni ambientaliste ritengano tale processo ancora troppo debole e perfino controproducente[7]. Diverso l'approccio individuato negli Stati Uniti con l'adozione del "Lacey Act", riformato nel maggio 2008 allo scopo di vietare l'importazione e il commercio in territorio americano di elementi della flora e della fauna e i loro derivati, provenienti da siti naturali non autorizzati di tutto il mondo (tra cui legname)[8]
Note
- ^ Duncan Brack, Gavin Hayman (RIIA) Intergovernmental Action on Illegal Logging - Options for intergovernmental action to help combat illegal logging and illegal trade in timber and forest products, pag 5
- ^ William M. Rhodes, Ph.D. ; Elizabeth P. Allen ; Myfanwy Callahan, Illegal Logging: A Market-Based Analysis of Trafficking in Illegal Timber, pag 3-5
- ^ OECD Environmental Outlook, Parigi: OCSE, 2001, p. 122.
- ^ Duncan Brack, Gavin Hayman (RIIA) Intergovernmental Action on Illegal Logging - Options for intergovernmental action to help combat illegal logging and illegal trade in timber and forest products, Allegato 1: Illegal activities associated with the timber trade Per una descrizione più esaustiva, vedi: D. J. Callister, Corrupt and Illegal Activities in the Forest Sector: Current Understandings and Implications for World Bank Forest Policy: Draft for Discussion (World Bank Forest Policy Implementation and Strategy Development Group, maggio 1999).
- ^ Kimberly Process
- ^ Il processo FLEGT
- ^ Salva le Foreste: Nasce monco il piano europeo contro il legno illegale
- ^ New Lacey Act Provisions Covering Illegal Timber