Pseudoscienza
Il termine pseudoscienza è utilizzato, per lo più dai sostenitori del metodo scientifico, per indicare talune discipline (o autodefinitesi tali) che studiano alcuni fenomeni non spiegati o non spiegabili dalla scienza ufficiale, che a sua volta le cataloga come finta scienza. Per contro, i sostenitori delle pseudoscienze, che ovviamente ne rinnegano l'attribuzione di falsità, le chiamano "scienze alternative". Lessicalmente, sia la scienza ufficiale che le discipline alternative pretendono la denominazione di scienza, che l'etimo ricorda applicarsi alle "attività del sapere".
Scienza e pseudoscienza
L'argomento delle pseudoscienze è intimamente correlato ad alcune concezioni sulla scienza in genere e sul metodo scientifico in particolare, ed ai confliggenti punti di vista sulle diverse modalità del sapere.
La scienza ufficiale combatte la diffusione delle teorie pseudoscientifiche, che giudica pericolosi attentati alla supremazia dei canoni di "oggettività" e "razionalità" che fondano il pensiero occidentale e sottendono all'intera costruzione teorica della scienza. Ed in effetti, spesso i sostenitori delle scienze alternative sottolineano proprio che il metodo scientifico non è infallibile e non è esente da aberrazioni, frequentemente ricordando che la stessa rivoluzione copernicana era, in sé, antiscientifica poiché metteva in discussione i canoni della scienza ufficiale - almeno quelli sino ad allora seguiti - avendo scoperto nuove inusitate cause per effetti già "scientificamente dimostrati" (la rilevazione empirica sugli assunti tolemaici produceva effetti assai simili a quelli copernicani).
Va detto che la comunità scientifica è stata fatta ripetutamente ed in varie epoche oggetto di accuse di "assolutismo", con ciò intendendo che gli scienziati sarebbero naturalmente inclini a non considerare menomamente possibile alcunché di quanto non elaborato dalla scienza ufficiale, magari anche per la preservazione di privilegi di casta: la detta rivoluzione copernicana effettivamente demolì un plurisecolare e consolidatissimo assetto nel quale la scienza era controllata, organizzata, dominata dalla teologia, e dopo Copernico (ma più ancora dopo Galileo) la scienza poté, o dovette, seguire una sua strada autonoma, rimodulando la linea di confine fra le sue verità e le verità dogmatiche.
Sul punto di quanto non spiegato dalla scienza ufficiale, sia nel senso di quanto "non ancora spiegato", sia in quello di quanto "impossibile da spiegare" (almeno per l'attuale stato dell'arte), sostengono i fautori della pseudoscienza, nulla vieterebbe di ipotizzare ragioni e modalità diverse da quelle che sarebbero da attendersi solo seguendo i canoni ufficiali, e molti pregressi casi di errore particolare o generale consentirebbero o addirittura richiederebbero di ponderare l'eventualità con la massima attenzione.
La scienza di fatto reagisce a simili obiezioni invocando la prova scientifica per le pretese fenomenologie pseudoscientifiche, sebbene questa sia logicamente impossibile proprio perché fondamento delle pseudoscienze è l'astrazione dai canoni ufficiali, la questione riducendosi infine ad una opzione fra la concezione che ammette la sola oggettiva razionalità scientifica e la concezione che invece ammette la spiegabilità degli eventi attraverso altre vie non necessariamente razionali e non necessariamente oggettivate dalla rilevazione empirica o sperimentale. L'argomento attiene a componenti spirituali e talvolta etiche (come ad esempio nel caso di analisi di dogmi religiosi) della mentalità individuale e la sua portata, come si vede, non è affatto esigua: è in discussione infatti la definizione degli ambiti e delle funzioni della scienza, la quale per sua regola non dovrebbe arrestarsi dinanzi a nulla, ma in realtà è comune concezione che non debba prevaricare gli intimi moti dello spirito.
Il miracolo, ad esempio, non è spiegato dalla scienza, ma a, detta di alcuni, esiste (in quanto fenomeno): resta all'individuo se interpretarlo scientificamente o religiosamente, secondo la detta opzione concettuale. Di tali o affini estremizzazioni si valgono coloro che propugnano la validità di scienze alternative per corroborare le loro teorizzazioni. Talvolta, però, si hanno ulteriori estremizzazioni provatamente di malafede, nelle quali si assume che la non dimostrabilità scientifica di un fenomeno sia la ragione stessa della sua "realità" e la "prova" della validità della teoria che lo propugna in opposizione alle dottrine ufficiali.
Le discipline non scientifiche
Tra le pseudoscienze si annoverano l'astrologia (con innumerevoli seguaci in tutto il mondo, benché nulla di quanto affermi sia dimostrabile scientificamente), la chiromanzia, e per taluni sarebbe da annoverarvi anche l'omeopatia (che - si sostiene - potrebbe mettere in pericolo di vita i suoi sostenitori che abbandonano la medicina tradizionale).
Alcuni esempi di fenomeni pseudoscientifici
Le discipline pseudoscientifiche sembrano basarsi su fatti ed eventi apparentemente reali e dimostrati, anche se talvolta si fondano solo su sensazioni, impressioni e desideri dei cosiddetti "ricercatori" che se ne occupano.
- Sensazioni:
- quando una persona "si sente osservata", spesso avverte "una strana sensazione" (alcuni dicono addirittura "uno strano pizzicore sul collo"); questo fenomeno sarebbe dovuto, sempre secondo gli pseudoscienziati, a una capacità telepatica del nostro cervello, che tutte le persone avrebbero, la maggior parte delle quali però senza rendersene conto.
- Impressioni:
- altre pseudoscienze, come l' interpretazione dei sogni (che in realtà possono essere anche interpretati scientificamente, con risultati ben diversi), affermano che durante il sonno le capacità del cervello si amplificano, per cui è possibile avere sogni premonitori attraverso i quali prevedere il futuro.
- Desideri:
- la scienza ufficiale ha provato, a proposito delle pseudoscienze, che esse si basano fondamentalmente sul desiderio innato, più o meno cosciente, che l'uomo ha di spiegare tutti i fenomeni del mondo che lo circonda. Le dottrine delle pseudoscienze, essendo talvolta molto vaghe e approssimative (proprio perché spesso basate su impressioni e sensazioni, in contrasto col metodo scientifico), sono alle volte più semplici di un'equazione matematica, di una legge fisica o di una dimostrazione geometrica, e - si sostiene - verrebbero quindi più facilmente recepite da persone di basso livello culturale, o quantomeno da persone con minore conoscenza della scienza ufficiale. In genere sono i bambini i più portati a credere in telepatia, telecinesi e magia; ma anche molti adulti sono fermamente convinti dell'esistenza di fatture e malocchio.
Anche nell'architettura si hanno alcune teorie discutibili, ed infatti discusse, come quella che vorrebbe indagare presunti benefici effetti dell'opportuna esposizione dell'abitazione rispetto alla rete di Hartmann, secondo il quale tutta la Terra sarebbe percorsa da un "reticolo di energia" (chiamato appunto rete di Hartmann); alcuni nodi di questa rete sarebbero "positivi", mentre altri sarebbero "negativi" e costruire una casa su un nodo "negativo" risulterebbe in effetti disastrosi sugli abitanti.
In realtà, parlare di "reticolo di energia" equivale a parlare di "reticolo di calore" (essendo il calore una delle varie forme in cui l'energia si può presentare), espressione evidentemente priva di senso.
La lotta alle pseudoscienze
Al fine di provare la non veridicità delle pseudoscienze, è stato istituito il " Premio Randi ": da diversi anni è in palio la cifra di un milione di dollari che verrà consegnata a chiunque sia in grado di dimostrare l'esistenza di poteri paranormali (come, ad esempio, prevedere il futuro con l'oroscopo). Nessuno ha ancora vinto il premio.
In Italia opera il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che, sulle orme dell'omologo CSICOP (Committee for the Scientific Investigation of Claims Of the Paranormal) cerca di diffondere la pratica della sperimentazione e dell'osservazione oggettiva di fronte a presunti fenomeni paranormali.
Le pseudoscienze truffaldine
Vi sono alcune pseudoscienze che, alla luce soprattutto dei flussi di denaro che provocano, non riescono a tenersi al di sopra di un generalizzato sospetto di malafede, spesso suffragato da coerenti esiti giudiziari.
Ad esempio, si hanno alcune discipline autodichiarate che si occuperebbero degli influssi negativi che ammanterebbero i destini delle persone: si parla in concreto di alcune correnti (non tutte) dell'occultismo, dello spiritismo, della magia bianca e della magia nera, che avrebbero come funzione precipua quella di rimuovere fastidiosi inconvenienti della quotidianità come il malocchio ovvero di superare inopportuni ostacoli pratici alla comunicazione con i propri defunti. Su tali materie operano infatti un numero ingente di sedicenti maghi e medium, pochi dei quali invero rifiutano congrua remunerazione, il ché legittima il dubbio sulla reale finalità d'azienda.
Se da un lato tali attività sono sospette di frode in danno della buona fede dei (paganti) clienti, va però rilevato che a un così vasto numero di operatori necessariamente debba corrispondere un ben più vasto uditorio di potenziali clienti che ne vanno a costituire un vero e proprio mercato a causa della diffusione della loro credenza in simili materie. Coloro, cioé, che "tolgono il malocchio" esisterebbero poiché vi sono coloro (e non son pochi) che credono che in primo luogo il malocchio esista e, in subordine, che possa esser tolto così come sarebbe stato applicato; una delle linee difensive più comuni di tali operatori è infatti che essi andrebbero a soddisfare un fabbisogno da essi non creato (sebbene spesso si astengano da azioni che tale fabbisogno potrebbero sopprimere).