Gatto a nove code
Il gatto a nove code era uno strumento di tortura particolarmente doloroso, usato nella flagellazione.
Era costituito da fibbie di cuoio sulla cui sommità c'erano artigli metallici, ossa di pecora o palline di piombo, che al momento dell'impatto con il malcapitato si piantavano nella carne strappandola.
Era in uso presso gli antichi Romani, che con questo strumento molte volte finivano con l'uccidere il condannato.