Guerra russo-polacca del 1792
La Guerra in difesa della Costituzione o Guerra russo-polacca del 1792 ebbe luogo nel 1792 con la Confederazione Polacco-Lituana da un lato e la Confederazione di Targowica e l'Impero russo dall'altro.
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Il 18 maggio 1792 un esercito di oltre 97.000 veterani russi attraversò il confine della Polonia. Il Re polacco Stanislao II e i riformisti poterono stanziare solo 70.000 uomini, molti dei quali non preparati alla battaglia.
Le forze della Confederazione Polacco-Lituana, leali al Re e al Sejm, difesero la Costituzione Polacca di Maggio del 1791 contro la Confederazione di Targowica degli oppositori alla Costituzione e contro l'invasore russo alleato con Targowica. L'alleato della Polonia, il Regno di Prussia, ruppe l'alleanza con la Polonia e il comandante prussiano dell'esercito dell'ex Granducato di Lituania tradì la causa polacco-lituana. L'esercito polacco, guidato dal nipote del Re, il Principe Józef Antoni Poniatowski combatté un nemico che poteva contare su molte più risorse, ma tuttavia riuscì a vincere la battaglia di Zieleńce il 18 giugno. Si ritirò in seguito al fiume Bug, dove Tadeusz Kościuszko combatté la battaglia di Dubienka. L'esercito russo, tuttavia, poteva contare sul libero passaggio sul territorio austriaco.
Infine le truppe polacche leali furono tradite dal loro stesso re, quando Stanislao si unì al confederati di Targowica. Questo avvenimento precipitò la seconda spartizione della Polonia (21 gennaio 1793), che dopo il Sejm di Grodno ridusse la popolazione polacca a solo un terzo di quella che c'era prima della spartizione del 1772. Lo stato distrutto era controllato da truppe straniere e la sua indipendenza fu diminuita drasticamente. L'ultima occasione per mantenere l'indipendenza della Polonia fu la rivolta di Kościuszko del 1794. Una delle battaglie avvenute in questa rivolta fu la battaglia di Raclawice (4 aprile 1794), vinta da Kosciuszko. La battaglia di Maciejowice fu combattuta il 10 ottobre 1794 tra Polonia e Russia; i polacchi erano condotti da Tadeusz Kosciuszko, con 6.200 soldati per impedire l'unione dei due eserciti russi, cke contavano 12.000 uomini sotto Iwan Fersen e 12.500 sotto Alexander Suvorov. Kosciuszko però richiese troppo tardi il sostegno di Adam Poniński (che contava su 4.000 soldati), e questi non riuscì ad arrivare sul campo di battaglia in tempo. I russi ebbero la vittoria, e Kosciuszko fu ferito e infine catturato. La rivolta fallì, e causò anche la terza spartizione della Polonia del 1795, in seguito alla quale la Polonia perse tutti i suoi restanti territori e cessò di esistere come stato.