Euno
Euno (... – 132 a.C.) fu lo schiavo siriano che guidò la guerra di liberazione che scoppiò in Sicilia - nella città di Enna - nel 139 a.C..

A quel tempo nell'isola i proprietari romani chiedevano ai contadini il pagamento di quote così alte del raccolto che questi non riuscivano a pagare il dovuto finendo schiavi per debiti dei loro stessi usurai, questo creò una massa tale di schiavi difficile da controllare e si erano formate bande di siciliani liberi che arrivarono anche ad assaltare i mercanti.
La rivolta esplose nelle terre del possidente Damofilo che favorendo i romani cercava di ottenere la doppia nazionalità per sfruttare meglio i siciliani, Euno era ridotto in schiavitù nei suoi possedimenti, nei pressi di Enna. Damofilo fu ucciso e Euno fu proclamato re: organizzò la sua corte sul modello di quelle delle monarchie ellenistiche, si fece chiamare Antioco, nome comune nella dinastia siriana dei Seleucidi e coniò anche monete con la sua effigie e altre figure.
L'insurrezione si estese e il mandriano Cleone, dopo aver sollevato i siciliani ridotti in schiavitù nella zona di Agrigento, riconobbe Euno come re. L'esercito ribelle espugnò Morgantina (presso Aidone) e Taormina e continuò ad aumentare, arrivando, sembra, a contare un esercito di 200.000 siciliani. La guerra di liberazione dei siciliani fu totale, sconfissero più volte le legioni romane, fino al 133/132 a.C. e buttarono a mare gli eserciti inviati da Roma, quando la guerra in Portogallo fu sospesa il console Publio Rupilio fu inviato in Sicilia. I siciliani accorsero a Messina per difendere la porta della Sicilia. 8.000 siciliani morirono per impedire l'ingresso in città dei romani. Quando entrarono in città altri 8.000 cittadini furono messi in croce. A Taormina Pisone non riuscì a superare le difese naturali della Città, Rupilio dopo aver assediato la popolazione sino alla fame promise loro la salvezza dopo la resa. Non fu di parola, dopo essere entrato fece precipitare tutti i cittadini dalla rupe. Ad Enna fu compiuta la più grande strage che la Sicilia ricordi, 20.000 cittadini furono trucidati dentro il castello dopo una strenua resistenza. Euno fu catturato e rinchiuso in carcere a Morgantina. Morì in prigionia.
Fonti
Bibliografia
- Eunus in William Smith, Dictionary of Greek and Roman Antiquities, 1870.
- Angioletta Giuffrè, Enna in tasca, Comune di Enna, febbraio 1988.