La serie di test nucleari denominati Operation Crossroads si riferisce alle detonazioni nucleari condotte dagli Stati Uniti d'America nell'Atollo di Bikini nell'estate del 1946. Lo scopo era quello di indagare l'effetto delle bombe nucleari sul mare e su isole, su navi militari e civili, e di determinare la possibilità di ripararle e decontaminarle.

Nuvola-fungo e colonna d'acqua prodotta dall'esplosione nucleare sottomarina del 25 luglio 1946. Foto presa da una torre posta sull'Isola Bikini, distante 5,6 km).
La foto più famosa della detonazione Baker. Si è formata una nuvola di Wilson rivelando la colonna d'acqua nebulizzata. L'area in nero a destra della colonna segna la posizione della corazzata Arkansas (e forse corrisponde alla stessa nave).

La serie di esplosioni è stata di due detonazioni, ognuna con una potenza di 23 kilotoni: [1] Able è stata detonata ad un altezza di 158 m il primo luglio del 1946; Baker venne detonata sotto l'acqua a 27 m di profondità il 25 luglio del 1946. Il terzo scoppio, denominato Charlie, pianificato per il 1947 venne cancellato a causa dell'impossibilità della US-Navy di decontaminare le navi bersaglio dopo il test Baker.

I test Crossroads sono stati la 4° e la 5° esplosioni nucleari nella storia, condotte dagli Stati Uniti dopo il Trinity test e i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Sono stati il primo dei molti test nucleari nelle Isole Marshall, e sono stati i primi ad essere annunciati in anticipo ai mezzi informativi, osservati da un pubblico di invitati, tra questi giornalisti di molti paesi.

Il risultato più importante di Crossroads, anche se non ampiamente capito e divulgato al momento, è stata l'enorme contaminazione radioattiva di tutte le navi bersaglio causate dall'esplosione subacquea Baker. Si trattava del primo caso di fallout radioattivo immediato e concentrato, causato da un'esplosione nucleare. (Do solito il fallout di un'esplosione atmosferica ad alta quota (air burst) è globale, trattenuto nella stratosfera per giorni e viene ampiamente disperso.)[2] Il chimico Glenn Seaborg, direttore della Atomic Energy Commission, dichiarò che Baker era stato "il primo disastro nucleare del mondo."[3]

Per preparare l'atollo alla Operation Crossroads, i residenti delle Bikini vennero deportati su isole disabitate, molto più piccole, prive della laguna centrale, protetta da barriera coralline, dove non poterono sviluppare la loro pesca tradizionale.[4] Negli anni cinquanta potentissime bombe termonucleari giunsero a obliterare alcune isole delle Bikini, oltre a rendere l'atollo del tutto inadatto all'agricoltura di sussistenza e alla pesca. A causa della contaminazione radioattiva, le isole Bikini rimangono inabitabili ancora nel 2010, anche se vengono visitate sporadicamente da subacquei. Fonti governative USA dichiarano che il personale partecipante ai test Crossroads è stato protetto efficacemente contro la malattia da radiazione acuta, e che la loro aspettativa di vita è stata ridotta di circa 3 mesi.[5]

Mappa che mostra la poszione delle navi durante l'esplosione nucleare del 1 luglio del 1946. La posizione delle 19 navi elencate nelle tabelle più sotto sono identificate con simboli e numeri.
La disposizione delle navi bersaglio nella laguna di Bikini per la detonazione Able della "Operation Crossroads". Metà delle navi bersaglio si trovavano fuori l'area di questa mappa. Le cinque X rosse marcano le navi affondate. Le tabelle sottostanti contengono la connessione al nome delle navi. Il cerchio, con un raggio di 1000 yarde (914 m) dal punto di detonazione, evidenzia l'area di grave danno alle navi. Il centro del bersaglio per la bomba aviolanciata "Able" era la nave #32, la corazzata Nevada, che era stata dipinta di rosso per aiutare la mira del bombardiere. La bomba esplose più vicino alla nave #5, il trasporto d'attacco Gilliam. Tutti i sommergibili si trovavano sulla superficie.

Precedenti

La prima proposta per collaudare armi nucleari contro le navi da guerra venne presentata il 16 agosto 1945 da Lewis Strauss, futuro presidente della Atomic Energy Commission. In un appunto interno a James Forrestal, Secretario dell'US-Navy, Strauss argomentava: "Se una prova di questo genere non venisse effettuata, ci saranno interminabili discussioni sul fatto che la flotta di superficie è obsoleta di fronte a questa nuova arma e questo costituirà un ostacolo per l'assegnazione di stanziamenti adeguati a conservare nel dopoguerra, una marina delle dimensioni che abbiamo pianificato." Strauss,  pp. 208,9. Dal momento che all'epoca erano disponibili poche bombe nucleari, lui suggeriva di disporre un gran numero di navi disperse in una vasta area, in modo di simulare sia gli effetti di una esplosione portuale che quelli su di una flotta in mare aperto. Un quarto di secolo prima, nel 1921, la United States Navy aveva sofferto un grave smacco nelle pubbliche relazioni quando alcuni bombardieri (tra questi i biplani italiani Caproni Ca.33) del generale Billy Mitchell (che riprendeva teorie del generale della Regia Aeronautica Giulio Douhet) riuscirono ad affondare ogni nave fornita dalla US-Navy nel corso dell'esercitazione "Project B". Il test di Strauss pretendeva dimostrare la capacità di sopravvivenza delle navi, almeno teoricamente; in effetti, l'intera flotta venne affondata o resa inerme dalle atomiche, le navi fortemente danneggiate o immobilizzate persero la capacità di combattere, e divennero così radioattive da diventare delle bare galleggianti in soli quattro giorni.

La marina vinse il concorso per progettare e controllare i test e l'11 gennaio del 1946, l'ammiraglio William H.P. Blandy venne nominato a capo dell'unità operativa congiunta (JTF-1) Navy/Army, appena creata, con lo scopo di effettuare le prove che vennero denominate Operazione Crossroads. Weisgall,  p. 31. Il candidato proposto dall'esercito per dirigere le prove, generale Leslie Groves, già a capo del Progetto Manhattan che aveva diretto la costruzione delle prime bombe atomiche, non ottenne l'incarico. Weisgall,  p. 30.

Sotto pressione dall'esercito, l'ammiraglio Blandy acconsentiva ad aggiungere più navi nella zona dell'obiettivo rispetto ai desideri della US-Navy, ma rifiutava la richiesta fatta dal maresciallo dell'aria Curtis LeMay riguardo al fatto che "ogni nave deve avere il suo carico completo di petrolio, munizioni e carburante avio. " Weisgall,  p. 126. L'argomento portato avanti da Blandy era che gli incendi e le esplosioni interne potevano affondare le navi che al contrario dovevano rimanere galleggianti in modo di poter eseguire un'accurata valutazione del danno. Quando Blandy propose una commissione formata soltanto da ammiragli della Navy per valutare i risultati, il senatore McMahon inviò un esposto al presidente Harry Truman lamentandosi che non era possibile che la US-Navy "fosse l'unico responsabile della conduzione di test che potevano effettivamente determinare la fine della sua stessa esistenza."; Weisgall,  p. 67. Truman riconobbe che "I rapporti stavano dimostrando che i test progettati non sarebbero stati del tutto bilanciati nello stabilire la vulnerabilità della flotta." Infine Truman impose una commissione civile di revisione che indagasse l'esecuzione della "Operazione Crossroads" "per convincere il pubblico che era una prova condotta con obiettività." [6]

Opposizione ai test

 
Tutti i 167 residenti vennero spostati nell'atollo disabitato Rongrik 206 km ad est di Bikini.

La pressione per cancellare la Operazione Crossroads veniva principalmente da scienziati e diplomatici. Gli scienziati del Progetto Manhattan che in precedenza propugnavano un test pubblico della bomba invece del suo lancio su di una città giapponese, ora sostenevano che ulteriori prove erano inutili e costituivano un pericolo per l'ambiente. Uno studio dei laboratori di Los Alamos avvertiva che "l'acqua vicino ad un'esplosione di superficie recente sarebbe diventata una birra delle streghe radioattiva". [7] Quando osservarono che le prove potevano dimostrare la capacità di sopravvivenza delle navi, pur rimanendo all'oscuro sull'effetto potenzialmente letale delle radiazioni sui marinai, [8] L'ammiraglio Blandy decise di aggiungere alcuni animali sopra e sotto coperta in aalcune delle navi, cosa che generò proteste tra gli animalisti. [9]

Secretary of State James Byrnes, who a year earlier had told physicist Leo Szilard that a public demonstration of the bomb might make Russia "more manageable" in Europe,[10] now argued the opposite: that further display of U.S. nuclear power could harden Russia's position against acceptance of the Acheson-Lilienthal Plan. At a March 22 cabinet meeting he said, "from the standpoint of international relations it would be very helpful if the test could be postponed or never held at all." [11]


Preparazione

Macchine da presa automatiche

Soprannomi

Il reattore al plutonio usato per la bomba Gilda era stato soprannominato "en:Demon core" dagli scienziati di Los Alamos, dopo che ben due volte divenne critico in esperimenti del 1945 e del 1946. In entrambi incidente uccise uno scienziato, i morti sono stati Harry K. Daghlian, Jr. e Louis Slotin.

Test Able – 1 luglio 1946

 
Crossroads Able, a 23-kiloton air-deployed nuclear weapon detonated on July 1, 1946. This bomb used, and consumed, the infamous Demon core that took the lives of two scientists in two separate criticality accidents.

Able target array

Ships sunk[12] – Yards from surface zero
# Name Type Distance
5 Gilliam Transport 50
9 Sakawa Japanese Cruiser 420
4 Carlisle Transport 430
1 Anderson Destroyer 600
6 Lamson Destroyer 760
Serious damage – Yards from zero
# Name Type Distance
40 Skate Submarine 400
12 YO-160 Yard Oiler 520
28 Independence A/C Carrier 560
22 Crittenden Transport 595
32 Nevada Battleship 615
3 Arkansas Battleship 620
35 Pensacola Cruiser 710
11 ARDC-13 Drydock 825
23 Dawson Transport 855
38 Salt Lake City Cruiser 895
27 Hughes Destroyer 920
37 Rhind Destroyer 1,012
49 LST-52 LST 1,530
10 Saratoga A/C Carrier 2,265

Radiazione

 
Test animals were deliberately confined to the ships of Operation Crossroads. Goat #53, penned like this on the Nevada deck, died of radiation exposure two days after Able.[13]

Test Baker – 25 Luglio 1946

 
"Battleship Arkansas Being Tossed in Giant Pillar," watercolor by Grant Powers, U.S.M.C, 1946

Baker target array

 
The array of target ships in Bikini lagoon for the Baker shot of Operation Crossroads. Half of the target ships were outside the area of this map. The ten red X's mark the ten ships that sank. The table (left) contains the key to ship numbers. The black circle, with a radius of 1,000 yards from the point of detonation, outlines the area of serious ship damage. The blue circle, 330-yard radius, marks the rim of the shallow underwater crater created by the blast, as well as the outer circumference of the hollow water column which enveloped the Arkansas. The submarines were submerged, the Pilotfish, ship #8, to a keel depth of 56 feet, and the Apogon, ship # 2, to a keel depth of 100 feet.
Ships sunk[12] – Yards from surface zero
# Name Type Distance
50 LSM-60 Amphibious 0
3 Arkansas Battleship 170
8 Pilotfish Submarine 363
10 Saratoga A/C Carrier 450
12 YO-160 Yard Oiler 520
7 Nagato Battleship 770
41 Skipjack Submarine 800
2 Apogon Submarine 850
11 ARDC-13 Drydock 1,150
36 Prinz Eugen Cruiser 1,800

Sequenza degli eventi esplosivi

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Corazzata Arkansas

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Portaerei

 
Diver's sketch of Saratoga on the bottom of Bikini Lagoon. Starboard torpedo blister is crumpled.
 
Independence, ship #28, showing blast damage from Able, before Baker made her radioactive.

Radioattività derivata da sottoprodotti della fissione

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Radioattività indotta e plutonio

Animali usati nei test

Test Charlie

Crossroads follow-up

Esposizione del personale

Tutte le operazioni di Crossroads erano state progettate per mantenere il personale sotto un'esposizione di 0,1 röntgen (R) per giorno. All'epoca, questa era considerata una dose di radiazioni tollerabile per lunghi periodi senza alcun effetto dannoso per la salute. Dal momento che non era disponibile alcun tipo di tuta, scudo o protezione dalle radiazioni, il piano di protezione cercava di gestire chi andava lì, quando, e per quanto a lungo. Della massa totale di particelle radioattive disseminate da ogni esplosione, attorno al 85% era plutonio non fissionato, che produce radiazione alfa non rilevabile da i badges o dal contatore Geiger. All'epoca non esisteva un metodo pratico per rilevare il plutonio in modo veloce, e il personale coinvolto non è stato monitorato per l'ingestione di esso.

Nel 1996, il governo sponsorizzò uno studio della mortalità dei veterani della Operazione Crossroads[14] che mostrava che nel 1992, 46 anni dopo il test, i veterani avevano una mortalità superiore del 4,6% rispetto al gruppo di controllo formato da non-veterani. Vi furono 200 morti in più tra i veterani di Crossroads rispetto a un gruppo di controllo simile (12.520 vs. 12.320), cosa che implicava una riduzione della durata della vita di circa tre mesi per i veterani di Crossroads.

Destino degli abitanti di Bikini dopo Crossroads

Lascito di Crossroads

Crossroads nella cultura popolare

Note

  1. ^ Daly. Note: the bomb yields are often reported as 21 kilotons, but the figure of 23 kilotons is used consistently throughout this article.
  2. ^ The height-of-burst for the first nuclear explosion Trinity, in New Mexico on July 16, 1945, was 100 feet; the device was atop a tower. It made a crater 6 feet deep and 500 feet wide, and there was some local fallout, Hansen,  p. 154, Vol 8, Table A-1. and Glasstone e Dolan,  pp. 409, 622. To be a true air burst with no local fallout, the Trinity height-of-burst needed to be 580 feet, Fletcher However, the test was conducted in secret, and the world at large learned nothing about radioactive fallout at the time.
  3. ^ Weisgall,  p. ix.
  4. ^ See: "Bikini after Crossroads" section in this article.
  5. ^ See: "Exposure to personnel" section in this article.
  6. ^ Weisgall,  pp. 68,69.
  7. ^ Newson,  p. 4, citato da Weisgall,  p. 216.
  8. ^ Bulletin Editors,  p. 1.
  9. ^ Delgado,  p. Ch 2.
  10. ^ Szilard,  p. 184.
  11. ^ Weisgall,  p. 90.
  12. ^ a b Data in the table and the map come from Delgado. The Able map is on p 16, the Baker map on p 17, and ship damage and distances on pp 86–136. The full text of this reference is posted on the Internet (see link in Sources, below).
  13. ^ Life Editors,  p. 77. These two goats, on the attack transport Niagara, may have been far enough away to survive. Delgado,  p. 22.
  14. ^ Institute of Medicine

Bibliografia e altre fonti

Voci correlate

Collegamenti esterni