Sandon

frazione del comune italiano di Fossò

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Sandon, frazione di Fossò, è un piccolo paese in provincia di Venezia (1500 abitanti circa) nella zona denominata Riviera del Brenta.


Geografia

Si stende in una fertilissima area pianeggiante (7 metri sul livello del mare) nella zona della "Riviera del Brenta" tra Padova e Venezia. E' attraversata dal fiume Brenta e dista 2,45 Km da Fossò. Confina ad est con Premaore e Bojon; a sud con Campolongo e Liettoli; a ovest con Sant'Angelo di Piove di Sacco e Vigonovo; a Nord con Fossò. E' composta da 6 contrade: Molinetto, Celestia, Padova, Cartile, Chiesa e Provinciale.


Storia & Origini

Creato come comune nel 1806, con l'avvento del Regno d'Italia, venne poi unito a Fossò nel 1815, quando il Veneto passò sotto l'Austria.


Incerta è l'origine del nome di Sandon: generalmente viene fatto derivare da una imbarcazione a fondo piatto, il sandone o sandoni, che approdavano in questo luogo per caricare granaglie e altri prodotti e che li portavano giovandosi del fiume, allora "CORNIO" fino alla laguna e fino a Venezia. Ma la cartografia più antica riporta la località come "San Don", facendo pensare anche ad un'origine diversa.

L'origine di Sandon si deve cercare in due monasteri: quello delle "Celestine" che era appunta in via Celestia (ora distrutto) e quello delle Monache di San Giovanni del Torcello. Di questo esiste anche oggi la fattoria, ora posseduta da Anna Saggiori. Attorno a questi due monasteri e sotto la loro dipendenza, si formò lentamente la parrocchia.

La chiesa era dove ora scorre il Brenta (la cunetta del Brenta, scavata dal 1847 al 1858) presso all'incirca dove ora ci sono le case dei Maniero (Pignataro). Questa chiesa dedicata a S.Agata venne distrutta quando venne fatto il nuovo alveo del Brenta, e dal governo austriaco venne ceduta alla Parrocchia la piccola chiesa delle Monache del Torcello, dedicata a S. Giacomo Maggiore Apostolo. Tanto più che il paese si era spostato ad est, questa chiesa risultava al centro dell'abitato.

Nel cuore di tutti gli abitanti di Sandon rimane il ricordo della "castagnara" che dominava Piazza San Giacomo, prima danneggiata da un fulmine e poi estirpata in occasione dei lavori per la nuova piazza e di Suon Filippina Bevacqua, la madre superiora francescana mancata il 4 giugno 2009.


Cenni cronologici

• nel 1759 la chiesetta di San Giacomo viene ampliata e assume la forma attuale. Nello stesso anno si inizia la costruzione del campanile che termina qualche anno dopo.

• nel 1858 viene costruito il primo ponte tra Sandon e Liettoli; questo ponte viene distrutto dalla piena del Brenta del 16 settembre 1882. Venne allora costruito in ferro e durò fino ai bombardamenti del 1944-45 e fu sostituito con l'attuale nel 1962.

• nel 1862 viene costruito il capitello dell'Immacolata sul crocevia con la Strada Provinciale.

• nel 1864 un fulmine colpì la cella campanaria cosicchè si dovette sospendere il suono delle campane; venne ricostruita nel 1870.

• fatto doloroso: nel 1873 scoppia il colera che fece molte vittime. Cominiciò il 29 luglio e terminò solo nel mese di dicembre.

• nel 1952 venne costruito l'asilo parrocchiale.

• da allora non ci sono più stati fatti notevoli storicamente che riguardavano la parrocchia, ma solo cose abbastanza ordinarie come nuovi piccoli lavori per la chiesa e il cimitero.

• nell'estate 2009 vennero terminati i lavori di restauro della Chiesa di San Giacomo.


Cultura & attualità

Di fascino storico è Villa Celestia-Saggiori. Dotata di uno splendido porticato, la villa fu costruita nel XVII secolo in luogo di un convento medievale e domina l'antica corte, oggi malandata ma ricca di piante, luci, colori, angoli ombrosi e riposanti. Delimitata da un antico fossato, ha conservato un'atmosfera d'altri tempi ed è oggi in fase di ristrutturazione.

Vicino alla villa si trova la chiesa settecentesca dedicata a San Giacomo, terminata di restaurare nell'estate 2009.

Nel 2008 era anche in progetto una ristrutturazione e restauro conservativo della Fornace Saggiori per un utilizzo a scopi commerciali, come piccolo centro, e per attività direzionali ed eventuale residenza. Sarebbe stata destinata anche ad ospitare un piccolo museo su Sandon con materiale fotografico di Giovanni Saggiori. Il complesso è un ottimo esempio di archeologia industriale con la sua fornace e essicatoio.

Degna di nota è anche Villa Caffredo o Caffrè (1670), ceduta al Comune di Fossò e che sarebbe dovuta essere anch'essa ristrutturata e restaurata. Oggi essa appare ricoperta di edera rampicante ma è pur sempre molto suggestiva sull'ansa del Cornio, ramo del fiume Brenta dal quale fu sommerso nel XI secolo a.C. per poi essere recuperato in epoca romana. Di questo rimangono numerose testimonianze (molte raccolte all'Antiquarium di Bojon), e dalla Serenissima che, con una serie di "tagli" e deviazioni dei canali, cercava di arginare il problema dell'interramento della laguna e dei continui allagamenti che colpivano queste zone fino al secolo scorso.

La crescita demografica della popolazione della frazione e dei bambini che frequentano l'asilo parrocchiale integrato e la scuola elementare “Alessandro Volta” ha reso insufficienti gli spazi vocati al servizio scolastico quindi era in programma l'individuazione di una nuova soluzione. Era anche in fase di studio un accordo pubblico - privato per il trasferimento della scuola elementare - proprio nell'area attigua a Villa Caffredo, previa idonea sistemazione e potenziamento della relativa viabilità.

Oltre alla tradizionale sagra parrocchiale che si tiene la 3a settimana di luglio, ogni anno si tiene anche la "Festa della trebbiatura".

Online

Comune di Fossò

SANDON RIDER CREW


Fonti

http://www.comune.fosso.ve.it/

http://www.riviera-brenta.it/