Menadi
Le Menadi, dette anche Baccanti, Tiadi o Mimallonidi, erano donne in preda alla frenesia estatica e invasate da Dioniso, il dio della forza vitale.

Vestite con pelli animali, con in testa una corona di edera o quercia o abete, esse celebravano il dio cantando, danzando e vagando come animali per monti e foreste. Solitamente agitano il tirso, cioè una picca avviluppata dall'edera sulla sommità (vedi, ad esempio il verso "danzar, vibrar, squassare il tirso bacchico" delle Le Baccanti di Euripide).
La mitologia greca racconta che le Menadi accompagnavano il dio Dioniso nei suoi viaggi, costituendo anche un reparto del suo esercito nel suo viaggio in India.
Il culto praticato dalle Menadi fa da sfondo ad una delle più importanti tragedie di Euripide intitolata Le Baccanti.
Una menade è anche il soggetto di una delle più importanti opere artistiche dello scultore Skopas, la Menade danzante, alta 45 centimentri ed esposta all'Albertium Museum di Dresda. In questa opera notiamo un contrasto acceso di luci-ombre e il corpo è spinto in due direttrici divergenti.
Nell'iconografia classica le menadi vengono raffigurate come l'oggetto del desiderio dei satiri tra le braccia dei quali vengono spesso raffigurate.
Le Baccanti vengono anche nominate nella leggenda di Orfeo ed Euridice: Orfeo, dopo aver perso per la seconda volta Euridice, vaga per i boschi, dove incontra proprio un gruppo di Baccanti, che invitano Orfeo a festeggiare insieme a loro. Ma Orfeo, dopo la morte di Euridice non vuole più compagnie femminili, e le Baccanti, offese, lo uccidono. Così Orfeo può scendere agli Inferi e riunirsi alla sua amata Euridice.
Opere teatrali
Opere cinematografiche
- Le baccanti, film di Giorgio Ferroni (1961)
- Maryann Forrester,a partire dalla fine della prima stagione fino alla fine della seconda stagione della nota serie True Blood, è una menade antagonista.
Voci correlate
Bibliografia
- George Hanfmann. Menadi, in Nicholas G. L. Hammond, Howard H. Scullard, Dizionario di antichità classiche. Milano, Edizioni San Paolo, 1995. ISBN 8821530248.
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