Discussione:Fastweb
2010: operazione Phuncards-Broker e richiesta di commissariamento
Il 23 febbraio 2010, la procura di Roma ha fatto richiesta formale di commissariamento di Fastweb e Telecom Italia Sparkle. La richiesta di commissariamento è motivata dalla "mancata vigilanza" ed è stata fatta sulla base della legge 231 del 2001 che prevede sanzioni per quelle società che non predispongono misure idonee ad evitare danni all'intero assetto societario.
Tale richiesta è strettamente correlata all'operazione Phuncards-Broker, che avrebbe portata alla scoperta di una rete internazionale di riciclaggio legata alla 'ndrangheta, tra gli indagati risulta Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb a partire dal primo novembre 2004[5].
I fatti sarebbero stati commessi tra il 2004 e il 2007 e riguardano un giro di false fatturazioni da 2 miliardi di Euro (1600 Telecomc e 400 FASTWEB)che ha determinato mancati versamenti IVA per 365 mln di € attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Le operazioni illecite sarebbero state realizzate con la compiacenza degli ex vertici di Fastweb e TELECOM Sparkle attraverso società di comodo di diritto italiano, inglese, panamense, finlandese, lussemburghese e off-shore controllate dall'organizzazione che aveva ideato la truffa nei confronti del fisco italiano. Il riciclaggio avveniva attraverso false fatturazioni per servizi telefonici e telematici inesistenti. Questi venivano poi venduti a Fastweb e Telecom Italia Sparkle dalle società italiane Cmc, Web Wizzard, I-Globe e Planetarium le quali evadevano il pagamento dell'IVA trasferendo i fondi all'estero.[6][7]
Fastweb si difende affermando che "La vicenda giudiziaria riguarda fatti accaduti anni fa (relativi ai periodi d'esercizio 2005-2006), già oggetto di contestazione agli allora indagati, e rispetto ai quali la società si ritiene estranea e parte lesa."[8].
Inoltre, Parisi spiega che la responsabilita' del mancato pagamento dell'Iva non è di Fastweb. "Noi - ha spiegato - abbiamo versato nel tempo 38milioni di euro a queste aziende, le quali a loro volta hanno evaso l'Iva. La responsabilita' non e' nostra, noi non ne abbiamo tratto nessun vantaggio. Anzi, ora stiamo pagando uno svantaggio di immagine".[9].
Inoltre lo stesso paragrafo va inserito anche sul profilo di TELECOM
Sponsorizzato (corretto)
Correggetemi se sbaglio : dire che Valentino Rossi ha sponsorizzato la pubblicità di Fastweb è un errore : che io sappia chi sponsorizza è chi paga la pubblicità, cioè Fastweb. --Govoch 15:49, 12 mar 2007 (CET)
- In effetti dovrebbe essere così, tuttavia credo che chi abbia scritto quella parte (non io) volesse intendere, con "sponsorizzato", quel qualcosa con cui si intende quella persona o prodotto secondaria rispetto all'argomento in questione. Sicuramente il termine è sbagliato, ma più che affermare il contrario, che anche se corretto sarebbe soggetto a ragionamenti contorti (e cioè che Fastweb sponsorizza sé stessa, il che in uno spot pubblicitario non ha molto senso), io proverei a cercare un verbo più appropriato al contesto. Ora l'ho corretta, secondo me ora va meglio.--Mc also known as Massi cadenti 05:40, 13 mar 2007 (CET)
Paragrafo incomprensibile
Quoto:
E' lecito ricordare che Fastweb è una rete a se stante e NON libera. Non è possibile infatti raggiungere molti nodi che Fastweb stessa marchia come "Hot" (nodi ad altro traffico e maggiormente costosi). Evitando così un alto traffico però ovviamente a discapito della libertà dell'utente di navigare ove esso preferisce.
I router che vengono assegnati sono per altro chiusi nella maggior parte delle porte e NON sono programmabili dagli utenti finali dando così un enorme limitazione a chi tenta di utilizzarla come una linea internet normale (vedi P2P).
Secondo me questo paragrafo va completamente riscritto. A parte che si scrive "sé stante", che vuol dire non è una rete libera? Cos'è un nodo hot? Quali nodi non è possibile raggiungere? I nodi esterni alla rete? Quindi un utente che vuol connettersi ad un host fuori dalla rete non può? Inoltre è inesatto dire che un router è chiuso; semplicemente, essendo una grande rete nattata, non si hanno le porte aperte in quanto più utenti condividono lo stesso indirizzo IP (correggetemi se sbaglio, ma soprattutto correggete la voce!). E poi, cos'è una linea internet normale? Non mi pare assolutamente una definizione degna di un'enciclopedia! Purtroppo non ho conoscenze approfondite sulla rete fastweb per modificare di persona la voce, ma intendendomi abbastanza di informatica e parlando italiano mi pare proprio che debba essere sistemata...--carobeppe 22:09, 1 lug 2007 (CEST)
- Ho tolto il paragrafo, è semplicemente ridicolo. Nessun operatore permette agli utenti di "giocare" con le infrastrutture di rete. La prima affermazione è senza fonti e non mi risulta che fastweb faccia censura di nodi internet a meno che questi non siano illegali. Hellis 15:54, 5 ago 2007 (CEST)
- Nessun sito è del tutto irraggiungibile.
- Bisogna distinguere tra i nodi volontariamente censurati e quelli non facilmente raggiungibili. I primi sono censurati per le leggi in vigore in Italia e sono censurati da TUTTI i provider, un esempio ben conosciuto è quello dei siti di scommesse online. Questi sono siti volontariamente censurati da Fastweb e da tutti gli ISP italiani, anche perché se non lo facessero subirebbero pesantissime sanzioni di svariate migliaia di euro.
- Un caso a parte è invece quello dei siti che hanno gli stessi indirizzi IP utilizzati anche all'interno della rete Fastweb. Il problema verrà definitivamente risolto solo con l'adozione definitiva di IPv6 (che non dipende certo solo da Fastweb ma dall'adeguamento della rete, che sarà inesorabile e in tempi relativamente brevi per poter continuare ad espanderla e soprattutto ad utilizzarla); ma in ogni caso è possibile raggiungere già ora questi siti utilizzando un proxy, un anonymizer o, nella peggiore delle ipotesi, utilizzando TOR.
- Non esiste quindi, a livello client, nulla che non si possa fare. Qualche limitazione sussiste per quanto riguarda alcuni p2p. Tali limitazioni consistono più nella lentezza delle connessioni che non nell'impossibilità di utilizzo.
- Ovviamente le limitazioni maggiori esistono a livello server. Se si vuole installare un server FTP, HTTP, IRC, VPN, Shoutcast o di altro tipo, è necessario essere raggiungibili dall'esterno. Le alternative (a parte cambiare provider o pagare per l'IP pubblico -che Fastweb dà a caro prezzo, anche se per alcuni abbonamenti esiste un monte di 20 ore mensili gratuite-) sono le solite tecniche di tunneling, ad esempio per le VPN usando Hamachi. In quest'ultimo caso ovviamente si rinuncia all'alta velocità (specie se si è fibra) ma per funzionare funziona e anche bene, tranne che se si è utenti della MAN di Genova (per via del fatto che gli IP di Genova iniziano col 5 come quelli di Hamachi).--Mc also known as Massi cadenti 17:05, 5 ago 2007 (CEST)
- Interessante disquisizione tecnica ma che non mi sembra centrare con il paragrafo. Hellis 02:38, 6 ago 2007 (CEST)
- C'entra nel senso che l'ho scritta per cercare di dimostrare l'infondatezza del paragrafo di cui stiamo trattando...--Mc also known as Massi cadenti 04:18, 6 ago 2007 (CEST)
- Ok, ora mi è chiaro. Hellis 16:50, 6 ago 2007 (CEST)
Detrattori e forum
Ho eliminato il paragrafo, senza fonti e si potrebbe scrivere di ogni operatore. O si portano fonti, tipo articoli di giornale o altro oppure un paragrafo così non può stare. Hellis 12:38, 14 ott 2007 (CEST)
ma quando la fonte siamo noi stessi in persona come dobbiamo fare?
- Ognuno può avercela con una società per esempio io ho come gestore Tele2 e potrei rivolgergli delle accuse peggiori di quelle rivolte a fastweb ma non le scrivo per il semplice motivo che potrei essere un caso isolato. Se le accuse sono diffuse i giornali dovrebbero parlarne, per esempio punto informatico potrebbe essersi occupato della cosa. Per quanto riguarda la velocità dell'ADSL questa dipende da come sono costruite le linee e quindi che sia Fastwab, Tele2, Tiscali o altri a fornire la connessione poco cambia, se li doppino porta un segnale "sporco" dipende da come è fatta la linea non dal fornitore del servizio. La proprietà della linee se te lo domandi è normalmente di Telecom che comunque sistema le linee solo se non funzionano, se funzionano "male" per loro è sufficiente. Hellis 14:20, 14 ott 2007 (CEST)
- Inoltre, il forum e tutta Internet sono pieni di critiche verso tutti gli operatori, ed il motivo è molto semplice: scrivono solo gli utenti che hanno avuto problemi! Le migliaia (o centinaia di migliaia) di clienti di un operatore che invece pagano soddisfatti un servizio in linea con le aspettative non hanno certo motivazione di scrivere messaggi dicendo "a me va tutto bene". Il paragrafo rimosso era ovviamente generalizzato e circostanziale.
Link a FAQ
Avevo proposto questi due link: http://fastweb.wikidot.com http://plany.fasthosting.it/docs/FAQ16pdf.zip Sono due FAQ sul mondo Fastweb che integrano molte informazioni contenute sul wiki che non potrebbero certo trovarvi posto, e sono un utile punto di partenza per approfondire l'argomento. Perché sono stati rimossi? -- 11 Jan 2008 00:42
- Ho rimosso io i link per i seguenti motivi:
- Il primo è sostanzialmente un forum di discusione di utenti, che dichiara espressamente che le informazioni contenute in questo sito possono essere inesatte, incomplete e/o non più valide e che Fastweb s.p.a. non revisiona, sponsorizza, gestisce, corregge o approva in alcun modo questo sito, ergo l'affidabilità delle informazioni resta da dimostrare
- Nel secondo caso, oltre a restare valido quanto detto per il primo (le parole del disclaimer sono diverse, ma la sostanza è quella) linka ad un file zip con tutte le possibili conseguenze di ciò (in parole povere, io non posso sapere che cosa c'è in quello zip finché non lo apro e qui non mi sembra il caso).
- In conclusione, visto che stiamo facendo un'enciclopedia, non mi sembra che questi link approfondiscano l'argomento oggetto della voce. Se poi qualcuno la pensa diversamente da me, possono sempre essere recuperati anche se, ripeto, a me non sembra il caso.--Frazzone (Scrivimi) 00:49, 11 gen 2008 (CET)
- Il primo link non è proprio un forum perché contiene un sacco di documentazione; anzi, il forum è l'unica parte vuota...
- Sul discorso della "correttezza" dei dati riportati da entrambi, al di là di disclaimer che mi sembrano semplicemente modi per evitare problemi legali, mi sembrano entrambi documentazioni di ottimo livello. Il fatto che le "informazioni possono essere inesatte" o "Fastweb non corregge e approva" si può dire anche di questa pagina di wikipedia, del resto.
- Una volta c'era una versione HTML online consultabile di quel file zippato, ma non la trovo più. Provo a ricercarla.
- Sul fatto invece dell'"enciclopedia" non discuto, io come vedi sono un principiante di wikipedia, quindi se link del genere vanno contro lo "spirito" di wikipedia, allora ok, non c'è problema. -- 11 Jan 2008, 01:27
Affermazione errata in "Offerte Internet (fibra, ADSL, HDSL)"
Ho eliminato la frase con la quale si affermava che Fastweb garantiva la velocità della banda ADSL al 100%. Questa informazione (tra l'altro citata senza fonte) è assolutamente falsa in quanto non esistono prodotti riguardanti la connesione Internet che forniscano una tale garanzia. Alcuni internet service provider forniscono una banda MINIMA garantita, cioè assicurano il consumatore che la velocità di connessione sarà sempre superiore/uguale a un valore prestabilito che tra l'altro non supera mai il 25% della velocità nominale della linea. Inoltre tali offerte comportano canoni mensili molto superiori ai prodotti tradizionali senza banda garantita.
Ho modificato la sezione in quanto al pari di altri internet service provider, anche Fastweb Business offre una banda MINIMA garantita.
L’offerta è disponibile in diversi profili di connettività con banda di picco e banda minima garantita adatte alle esigenze di accesso ad Internet
Classi di indirizzi IP (numero di IP)
Quanti IP ha Fastweb? A quanto ho capito questa lista dovrebbe essere ragionevolmente completa, e riporta 708 IP per utenze residenziali (come minimo non è aggiornata; ad esempio non c'è il mio). Si può quindi stimare che ogni IP sia usato da un numero di utenti nell'ordine di 10³ (1000 o anche 2000)? --Nemo 22:38, 20 gen 2010 (CET)
- Per varie ragioni (anche legalesi) fastweb non usa più ip condivisi fra i residenziali (ora sono NAT 1:1 con leasing brevi in realtà) e ne ha molti molti di più, dovremmo pure aver levato le subnet dei residenziali fastweb dall'autoblock whitelist (se qualcuno s'è ricordato di farlo), tutto questo da meno di un anno comunque. Ad esempio 93.32.0.0/12 dovrebbe essere suo (mi è passato ora fra i blocchi). --Vito (msg) 22:53, 20 gen 2010 (CET)
- Confermo, anche dati CU alla mano, che i fastweb non sono più condivisi. Per quanto riguarda le classi in possesso dovrebbe averne a sufficenza (vado a memoria ma ricordo bene di averne analizzate un paio). --Melos (msg) 09:09, 22 gen 2010 (CET)
Scusatemi ma temo di non capire questa domanda: ogni provider ha quantità elevate di indirizzi IP, che comunque non sono praticamente mai fisse dato che vengono acquistate "on demand". In particolare Fastweb è proprietaria dell'Autonomous System 12874: questa pagina http://www.cidr-report.org/cgi-bin/as-report?as=AS12874 vi riporta tutte le network pubbliche (ovviamente summarizzate) che sono annunciate dall'AS. Tenete presente comunque che siamo abbondantemente oltre il milione di indirizzi IP. --NoneSoKind (msg) 15:07, 23 feb 2010 (CET)