Sasso Pisano

frazione del comune italiano di Castelnuovo di Val di Cecina

{{{1}}}{{{2}}} Sasso Pisano è una frazione di Castelnuovo di Val di Cecina, in provincia di Pisa.

Situato vicino a Larderello, luogo celebre per lo sfruttamento dei soffioni e dei lagoni boraciferi, Sasso Pisano è un luogo in cui queste manifestazioni sono ancora visibili in maniera naturale.

Clima

 
Veduta del borgo medievale di Sasso Pisano

Clima asciutto temperato che risente dei benefici della valle del fiume Cornia e del polmone verde della "generosa" natura circostante.

La stazione meteorologica più vicina è quella di Pomarance-Larderello di cui riportiamo le medie climatiche:

POMARANCE LARDERELLO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 9,310,413,016,721,425,428,728,624,519,013,59,89,817,027,619,018,4
T. min. media (°C) 2,93,34,66,910,513,816,516,714,110,36,73,33,27,315,710,49,1
Precipitazioni (mm) 76837661705242517011411879238207145302892
Giorni di pioggia 99988644681082625142489
Vento (direzione-m/s) E
4,4
E
4,3
E
4,4
E
4,5
E
4,0
E
3,8
E
4,0
E
4,0
E
3,8
E
4,0
E
4,6
E
4,5
4,44,33,94,14,2

Storia

 
Sasso Pisano inizio 1900

Sasso Pisano è stato nel passato un importante castello che veniva conteso fra il comune ed i vescovi di Volterra (notizie sul castello risalgono a periodi molto precedenti all'anno 1000 d.c.). Nel XV secolo erano numerose e ricche le miniere di allume presenti nel territorio, tanto ricche che diventavano oggetto di contesa addirittura con Firenze. Dal 1472 Sasso Pisano entrò nel vicariato della Val di Cecina. Oggi il borgo mantiene tutti i caratteri dell'antica rocca medievale, con delle possenti mura perimetrali.

Sasso Pisano nell'antichità era individuato con il nome di Saxo.

Monumenti e luoghi di interesse

Borgo medievale di Sasso Pisano

 
Entrata al Castello di Sasso Pisano
 
Esterno borgo di Sasso Pisano
 
Entrata nel centro storico di Sasso Pisano
 
Entrata al Castello di Sasso Pisano

Il centro abitato antico, oggi in ottimo stato conservativo, si trova su uno sperone di roccia in posizione dominante sulla valle. Nel centro del paese si trova la chiesa di San Bartolomeo. L'abitato di Sasso Pisano comprende anche una parte di recente edificazione opera di Giovanni Michelucci e conosciuta come il quartiere ENEL all'interno del quale si trova un'altra cappella: la cappella dei Lagoni.

Chiesa San Bartolomeo Sasso Pisano

Nel castello di Sasso Pisano si erge una grande chiesa dedicata a San Bartolomeo, una struttura con pavimentazione esagonale in cotto originale, una volta entrati nella navata centrale si ha l'idea della importanza della struttura, nei tempi passati arcipretura. Nella piccola cappella sul fianco sinistro della chiesa dedicata a San Bartolomeo, di età molto meno recente, vi è conservato un dipinto degli anni 1500, di un artista sconosciuto, in ottimo stato. Degna di nota in questa cappella, anche il sottotetto a vista con travi in legno castagno originali.

Pieve di Commissano

Di fronte al borgo, pare che in antichità sorgesse un tempio dedicato al culto di divinità pagane, trasformato in seguito nella pieve di Commissano. Il fonte battesimale di questa antica pieve fu ricavato da un manufatto di epoca etrusca e pare sia conservato nella piccola cappella a fianco della chiesa dedicata a San Bartolomeo.

Castel Volterrano

Importante castello nell'antichità di cui oggi possiamo ammirare ben poco della imponente struttura.

Fattoria di Bruciano

È una fattoria della zona, con l'annessa Cappella di Sant'Ottaviano.

Altra fattoria della zona è la fattoria di Vecchienne.

Complesso sacro termale etrusco e romano di Sasso Pisano - "Il Bagnone"

Complesso etrusco e romano, ad oggi solo parzialmente riportato alla luce, situato a circa 3 chilometri dal paese, in località podere Il Bagno.

Le terme sono state identificate come le antiche Aquae Populanie delle quali si era persa ogni traccia. Sono state scoperte e scavata a partire dagli anni ottanta. Le terme erano citate anche nella Tabula Itineraria Peuntingeriana risalente al III secolo insieme ad un'altra stazione termale: l'Aquas Volaternas, identificata con i Bagni al Morbo situati nei pressi di Larderello. Passata l'epoca romana l'edificio delle terme andò in rovina ma le sorgenti furono sempre utilizzate dalla popolazione locale. Nel corso del tempo è stata chiamata in vari modi Bagno della Leccia, Bagno San Quilico, Bagnone ecc. La sorgente venne visitata nel 1745 da Giovanni Targioni Tozzetti che la descrive come:

«bagno caldo che ha due sorgenti d'acqua, con abitazione molto magnifica per uso de' Bagnaiuoli, ma presentemente ridotta a Case de'Contadini, e con i rimasugli, o fondamenti di un'altra vasca e grandiosa fabbrica d'intorno[1]»

Museo etrusco e romano di Sasso Pisano

Recentemente è stato realizzato un museo etrusco e romano nel borgo di Sasso Pisano, nel quale sono stati collocati alcuni dei molti ritrovamenti dell'area archeologica "Il Bagno".

Lavatoi medievali alimentati con acqua termale di Sasso Pisano

 
Sorgente di acqua termale, Sasso Pisano
 
Lavatoio alimentato con acqua termale, Sasso Pisano

Le molte sorgenti di acqua termale nei pressi del piccolo borgo di Sasso Pisano, alimentano anche dei vecchi lavatoi, fra i quali uno recentemente restaurato posizionato nelle immediate vicinanze del cimitero; un secondo non restaurato è presso il villaggio Enel dei Lagoni di Sasso Pisano.

Edificio del "Bagno del Lagoncino": si tratta di una semplice costruzione che fino alla fine degli anni cinquanta è stato utilizzata per i bagni termali, e per usi igenici e curativi usando l'acqua dell'omonima sorgente. Sorge appena fuori dall'abitato nei presi del campo sportivo e oggi l'edificio è stato trasformato in privata abitazione. Degli antichi camerini da bagno, oggi, solo uno è stato mantenuto integro e usato privatamente. All'esterno dell'edificio sgorga la "Sorgente del Lagoncino" all'interno di una vasca di circa 2 metri di lato per poi defluire in un lavatoio esterno ed usata per irrigare i sottostanti orti. L'acqua esce a 44 °C, ha una portata di 0,17 l/sec, un'acidità 6.6 pH e una salinità di 0,558 g/l.[2] Qualche metro più in alto di questa sorgente se ne trova un'altra la cui temperatura di uscita è più alta (52 °C) e dalla salinità più elevata [3]; accanto alla sorgente c'è un piccolo soffione di vapore e alcune modeste emissioni gassose composte da idrogeno solforato e attorno ad esse non nasce alcuna vegetazione.

Sempre nei pressi del campo sportivo si trova , la "Sorgente del Campo Sportivo", l'acqua che qui sgorga ha una temperatura di circa 40 °C e una mineralizzazione molto scarsa (0,186 g/l)[3] da essere classificata come oligominerale.

Poco oltre il cimitero del paese si trova un edifico ad un piano al cui interno si trovano i "Lavatoi del Cimitero". Al centro dell'edificio si trova una grande vasca alimentata da due cannelle da cui sgorga acqua alla temperatura di 36 °C, poco mineralizzata (0,431 g/l) e alcalinizzata[4]. È possibile farvi un bagno.

Il "Lavatoio dei Lagoni" è costituto da una vasca coperta in cui sgorga acqua oligominerale con una temperatura di 36 °C, leggermente acida. In una scarpata situata infondo a via Collodi si trova un'altra sorgente: la "Sorgente I Pelaghi" che sgorga direttamente dal terreno formando un fossetto utilizzato per irrigare gli orti.

Parco pubblico delle fumarole (manifestazioni geotermiche) di Sasso Pisano

 
Fumarole a Sasso Pisano

Nelle immediate vicinanze dell'abitato dei Lagoni di Sasso Pisano è possibile osservare, a debita distanza, alcune manifestazioni geotermiche quali le fumarole, le putizze, i fanghi termali, i vapori endogeni.

Il sentiero C.A.I. con una lunghezza di circa 3,5 km che partendo dal borgo di Sasso Pisano, attraversa castagneti secolari, conduce fino al parco “le Biancane” di Monterotondo Marittimo, lungo il suo percorso è possibile osservare scoiattoli, ricci, cerbiatti ed in periodi particolari la fioritura di orchidee selvatiche autoctone, nonché raccogliere (con l'apposito permesso) i funghi nei periodi autunnali.

Madonna del Latte di Sasso Pisano

Nei tempi passati nei pressi della frazione La Leccia, sorgeva un santuario dedicato alla Madonna del Latte, tale santuario oggi è completamente distrutto.

Altra importante raffigurazione mariana è la immagine della Madonna del Libro, ad opera del pittore Matteo di Pierantonio de' Gondi da Leccia (1540 - 1632), un tempo conservata nel Santuario della Madonna del Libro e attualmente conservata nella Pieve di San Bartolomeo a Leccia.

Chiesa Andina presso "La Leccia"

Rappresenta la prima struttura di origine andina da noi conosciuta, venne realizzata e studiata dal pittore Matteo di Pierantonio de' Gondi da Leccia , al ritorno in patria dal suo soggiorno a Lima, nei primi anni del secolo seicento.

Aree naturali

Vasche naturali con acqua termale

 
Vasca con acqua termale, Sasso Pisano

Le molte sorgenti termali di Sasso Pisano, fin dal tempo degli Etruschi vengono utilizzare per curare i dolori ed i reumatismi. Ogni sorgente, a seconda di dove sgorga, possiede delle proprietà differenti. Sorgenti Il Bagno, situate nei pressi delle antiche terme del Bagnone. Qui vi sono tre sorgenti, due delle quali utilizzate quali bevande e per le abluzioni mentre la terza defluisce nel sottostante torrente. Due di queste sono in assoluto le sorgenti più calde della Toscana raggiungendo la temperatura di ben 65 °C mentre la terza sgorga a circa 40 °C in un lavatoio ormai inutilizzato. Presentano tutte un contenuto minerale abbastanza modesto (0,447 g/l) e contengono ferro e potassio. Localmente si è sempre ritenuto che fossero indicate per la cura dello stomaco ma forse sono più adatte contro l'artrite[5].

Poco più in alto si trova la Sorgente Le Lumiere. Abbandonata da tempo è di difficile accesso. Sgorga a una temperatura di 30 °C e ha un contenuto minerale nettamente superiore alle precedenti, inoltre è leggermente acida.

Castagneti di Sasso Pisano

 
Castagneti di Sasso Pisano
 
Castagneti di Sasso Pisano

Il borgo di Sasso Pisano è avvolto da castagneti secolari emillenari[senza fonte], che sono percorribili in sentieri naturalistici.

 
Castagneti di Sasso Pisano

Grotta di "San Rocco" di Sasso Pisano

 
Grotte sotto al borgo di Sasso Pisano

Situata esattamente sotto al borgo medievale di Sasso Pisano, al suo interno troviamo stalagmiti e stalattiti, attualmente non è accessibile.

Fiume Cornia

 
Fiume Cornia - Pozze naturali - Sasso Pisano

Si viene completamente avvolti dalla natura circostante, nei percorsi lungo le sponde del fiume Cornia nei pressi del borgo di Sasso Pisano.

Leggende

Molte sono le Leggende e dicerie popolari tramandate per via orale. Una degna di nota e molto importante narra che Dante Alighieri durante una visita a questi luoghi avesse preso spunto dalle manifestazioni endogeni di Sasso Pisano per concepire l'immagine dell'inferno della Divina Commedia.

Infatti fin dai tempi antichi il parco delle fumarole di Sasso Pisano è definito «l'aia del diavolo» per i vapori sprigionati che rendono il paesaggio molto suggestivo, oltre che unico.

Sagre e feste paesane

Molte sono le sagre che durante l'arco di tutto l'anno vengono realizzate dalle molte associazioni locali. Degne di nota sono: la sagra del fungo prugnolo, la festa dell'olio "sasserino", la festa paesana, la festa del Bugno, la festa etrusca.

Attività agricole

Negli ultimi anni, nella zona di Sasso Pisano, nei pressi del confine con Monterotondo Marittimo è stato realizzato un allevamento di maiali, tenuti allo stato brado di razza "Cinta Senese". Degno di nota anche un allevamento della pecora Pomarancina, razza in estinzione, allevamento reso possibile grazie alla determinazione di alcuni cittadini elvetici, trasferitesi in loco. Caratteristica la produzione di formaggi tipici locali come il "Rovaggiolo" avvolto in foglie di castagno e felci fresche, il pecorino ed altri formaggi tipici, realizzati utilizzando come fonte di calore il vapore endogeno. Importante, ma essenzialmente per i locali anche l'agricoltura che sfrutta l'acqua termale e il calore endogeno, che permettono una buona crescita delle piante. L'apicoltura con il miele al castagno e millefiori. Importante, nel periodo, la raccolta delle castagne e dei funghi presenti in abbondanza.

Piatti tipici - Gastronomia

 
Fungo porcino, Sasso Pisano
 
Piatto tipico - Tortelli conditi con salsa ai funghi Prugnoli, Sasso Pisano

Maccheroni, tortelli]] ripieni di ricotta e bietola, castagnaccio, bruschetta ai funghi e all'olio locale, formaggi, salse ai funghi ed alla cacciagione, miele, frittelle, migliacci, borragine fritta con formaggi fusi, cenci (in altre località conosciuti anche come chiacchere), bomboloni, frittelle, cacciagione e pollame ruspante cotto alla brace condito con erbe locali, dolci tipici locali.

Turismo

Molti sono i turisti stranieri che apprezzano il luogo, con prevalenza di cittadini tedeschi, inglesi, olandesi, svizzeri e russi.

Attività

Industria

Quasi completamente assente, se non per la presenza di centrali ENEL nella zona per produzione di energia geotermica.

Impianti sportivi

Il borgo dispone di un campo da calcio e di un campo da tennis. Attualmente sono due le squadre calcistiche con sede nel paese.

Cimiteri

Il borgo dispone di un cimitero comunale recentemente ampliato e ristrutturato

Minerali e fossili

La Sasserellite, è una variante molto simile del noto minerale Larderellite, un borato di calcio molto raro, riscontrabile esclusivamente in alcuni dintorni del paese. Questi minerali risultano essere molto ambiti per le collezioni mineralogiche importanti.

Nei territori attorno a Sasso Pisano sono rinvenibili anche altri minerali, tra cui cristalli di gesso.

Vari sono i luoghi nella vallata che avvolge il borgo dove trovare dei resti fossili dai Trilobiti alle ostriche fossili.

 
Sorgente di acqua termale, Sasso Pisano

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

Bibliografia

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