Plurali irregolari
Nella lingua italiana sono presenti parole che non ubbidiscono alle regole comuni di formazione del plurale, presentando invece quindi cambi di genere (da maschile a femminile e viceversa), doppi plurali (plurali sovrabbondanti, o anche semplicemente impredicibili.
Plurali maschili irregolari
- bue - buoi (probabile apocope dall'antico buovi plurale di buove[1])
- dio - dei (dal plurale latino dĕi; antico il plurale regolare dii sempre dal latino)
- uomo - uomini (dal latino homines)
- ampio - ampi/ampli
- tempio - tempi/templi
- I plurali irregolari derivano dalle varianti latineggianti amplo e templo, fedeli agli etimi amplus e templus; alla medesima maniera avrebbe potuto attestarsi il plurale di "esempio": esempli (da esemplo, exemplus) anticamente attestato [2].
- mio - miei
- tuo - tuoi
- suo - suoi
Plurali femminili irregolari
- mano - mani
- Anticamente anche le mano; e oggi in alcuni dialetti le mane, da la mana[3].
- ala - ali
- arma - armi
- anticamente e poeticamente però erano anche presenti i plurali regolari ale e arme, quest'ultima oggi ancora presente in alcune locuzioni cristallizzate uomo d'arme, piazza d'arme
Plurali con cambio di genere
- (la) eco - (gli) echi
- Al singolare può essere anche maschile (oggi è considerato un uso popolare, ma non mancano comunque anche attestazioni letterarie), ma è caldeggiato il genere al femminile per rispetto dell'etimo, derivando dal nome della ninfa greca Eco
- centinaio - centinaia
- migliaio - migliaia
- miglio - miglia
- mille - mila
- paio - paia
- riso - risa
- uovo - uova
Plurali sovrabbondanti
Alcune parole d'uso comune posseggono un doppio plurale, uno maschile in -i e una femminile in -a il cui uso non è sempre intercambiabile, poiché la maggior parte delle volte presentano una specializzazione del significato che pur rimanendo in continuità semantica tende, al femminile, a slittare verso una sfumatura di significato più collettiva o astratta.
- braccio - bracci/braccia
- ciglio - cigli/ciglia
- dito - diti/dita
- ginocchio - ginocchi/ginocchia
- labbro - labbri/labbra
- osso - ossi/ossa
I plurali femminili vengono usati per indicare esclusivamente le parti anatomiche (unica eccezione braccia come unità di misura) considerandole nella loro collettività, anche quando sono usate in senso figurativo; i plurali maschili, invece, vengono usati sia nell'accezione precedente ma evidenziando l'aspetto plurale di parti singole (ad es. i diti indici, i labbri inferiori ecc.), sia nelle accezioni estensive per analogia (i bracci della bilancia, i cigli della strada, i labbri di una ferita ecc.).
- corno - corni/corna
- lenzuolo - lenzuoli/lenzuola
- budello - budelli/budella
- cervello - cervelli/cervella
- intestino - intestini/(arc.)intestina
- (interiore) - interiori/interiora
- anello - anello/anella
- carro - carri/*carra
- castello - castelli/castella
- calcagno - calcagni/calcagna
- cuoio - cuoi/cuoia
- ferramento - ferramenti/ferramenta
- filamento - filamenti/filamenta
- filo - fili/fila
- fondamento - fondamenti/fondamenta
- fuso - fusi/fusa
- gesto - gesti/gesta
- giumento - giumenti/giumenta
- grido - gridi/grida
- istrumento - istrumenti/istrumenta
- membro - membri/membra
- muro - muri/mura
- serramento - serramenti/serramenta
- staio - stai/staia
- strido - stridi/strida
- urlo - urli/urla
- vestigio - vestigi/vestigia
- vestimento - vestimenti/vestimenta
- viscere - visceri/vescere
- cerchio - cerchi/cerchia
- pugno - pugni/pugna
- frutto/frutta - frutti/frutte
- legno/legna - legni/legne
- orecchio/orecchia - orecchi/orecchie
- palmo/palma - palmi/palme
- strofa/strofe - strofe/strofi
- sterpaio/sterpaia - sterpai/sterpaie
- tomaio/tomaia - tomai/tomaie
- rene - i reni/le reni
- carcere - -i carceri/le carceri