Vincenzo Carbonelli
Vincenzo Carbonelli (Secondigliano, 20 aprile 1822 – Roma, 16 ottobre 1901) è stato un patriota e politico italiano.
Biografia
Ancora giovane si distinse nel 1848 sulle barricate di Napoli, insorta contro i Borbone. Nel 1849 fu alla difesa della Repubblica Romana. Nel 1860 prese parte alla spedizione dei Mille inquadrato nella terza compagnia “dei savi” comandata dal barone Francesco Stocco e a fine agosto fu incaricato da Garibaldi di sollevare il Cilento.
Con lo scoppio della terza guerra di indipendenza del 1866 fu nominato dalla Commissione militare colonnello comandante l’8° reggimento del Corpo Volontari Italiani solo dopo l’insistenza di Filippo Mellana e di Agostino Depretis. In quella campagna si distinse il 21 luglio nel contrasto degli austriaci a Condino ed a guerra finita fu insignito della croce di ufficiale dell’Ordine militare di Savoia “per aver bene amministrato il proprio reggimento e ben condotto in faccia al nemico”.
Nel 1867 seguì nuovamente Garibaldi nella spedizione nell’Agro Romano volta a liberare Roma, comandò la piazza di Monterotondo, e partecipò alla battaglia di Mentana coi francesi. Fu deputato al parlamento regio dal 1865 al 1880, dove sostenne la Sinistra. Gli è stata dedicata una piazza a Taranto.
Bibliografia
- Ugo Zaniboni Ferino, Bezzecca 1866. La campagna garibaldina dall’Adda al Garda, Trento 1966.
- Stato Maggiore Esercito italiano, Corpo dei Volontari Italiani (Garibaldi), Fatti d’armi di Valsabbia e Tirolo, 1867.
- Gualtiero Castellini, Pagine garibaldine (1848-1866). Dalle Memorie del Maggiore Nicostrato Castellini, Torino, Ed. Fratelli Bocca, 1909.
Collegamenti esterni
- Sito che illustra gli accadimenti dell'insurrezione del Cilento nel 1860. [1]