Il territorio comunale di Reggio Emilia raggruppa le antiche "ville", ossia le suddivisioni della campagna circostante la città, ognuna con al centro la chiesa parrocchiale. Oggi molte di esse sono state inglobate nell'espansione urbana del secondo dopoguerra, in particolare Ospizio, santa Croce, san Pellegrino, san Prospero Strinati, il cui territorio, tutto o in parte, può essere considerato come il limite periferico della città.

Bagno

Villa Bagno (Bâgn in dialetto reggiano) è una frazione del Comune di Reggio Emilia sita lungo la via Emilia in direzione Modena, presso il confine con Rubiera. I più antichi documenti che ricordano una località con il nome di Bagno non precedono di molto l'anno Mille; aveva qui un podere il Monastero di San Prospero di Reggio. La prima Chiesa edificata a Bagno ricevette la sua consacrazione verso l'anno 1160. L'attuale chiesa fu fondata nel 1717 dall'Arciprete Don Francesco Montanari, che la progettò e la fece edificare a sue spese. Fu poi consacrata solennemente il 24 giugno 1738 sotto il nome della Natività di San Giovanni Battista. Presso la chiesa sorge il maestoso campanile, fondato dallo stesso Don Montanari e terminato dall'Arciprete Gagnoli che vi collocò un concerto di cinque grosse campane. La vista interna della chiesa sorprende per l'unica navata a forma esagonale, con colonne di stile ionico. I quattro altari laterali sono tutti dedicati alla Madonna (Madonna del Carmine, della Ghiara, Concezione e Addolorata). Notevole è la tela di Palma il Giovane, raffigurante San Giovanni, posto nell'ancona dell'altare maggiore.

Cadè

Canali

Villa Canali (I Canêl in dialetto reggiano) è una grossa frazione del comune di Reggio nell'Emilia situata a sud del capoluogo, lungo la strada provinciale per Albinea (via Tassoni). La villa si divide in due località, Castello di Canali (Canali basso) e Canali alto.

Castello di Canali, il centro della villa, si può dividere in due parti. A ridosso della provinciale vi è il nucleo originario di Canali, un insieme di vecchie case divise da stretti vicoli, mentre lungo le traverse di via Tassoni sono sorte, negli ultimi 25 anni, una serie di ville e villette. A Castello Canali sorgono oltre che diverse attività economiche anche due scuole, quella Elementare e l'asilo Raimondo Franchetti. Quest'ultimo, di più antica edificazione, deve la sua origine ad un tragico evento. Infatti un giorno, verso la metà dell'ottocento, il barone Franchetti stava attraversando Canali col suo calesse, quando un bambino che stava giocando per la strada venne schiacciato dalle ruote e morì. Il barone allora decise di costruire un asilo affinché nessun bambino trascorresse più le sue giornate in mezzo alla strada. Poc'oltre le scuole Elementari vi è il bivio che conduce a Canali alto ed alla chiesa. Intitolata a San Marco e già ricordata in un documento del 1284, venne ricostruita tra il 1770 ed 1780, mentre la facciata attuale risale al 1851. Al suo interno vi sono alcuni quadri settecenteschi e piccole opre di artisti locali. Accanto alla chiesa sorge un campanile di recente costruzione.

Castellazzo

Villa Castellazzo (Al Castlâs in dialetto reggiano) è una villa del comune di Reggio nell'Emilia situata a nord-est della città. Questa villa prende il nome da un castellazzo conteso già dai signori di San Martino in Rio e Rubiera, di esso non ne rimangono tracce. La chiesa parrocchiale di Villa Castellazzo è intitolata alla Madonna della Neve, ha la ancora forma di oratorio e venne innalzata attorno al 1600.

Cavazzoli

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cavazzoli.

Villa Cavazzoli è una villa del comune di Reggio nell'Emilia situata a nord della città, da cui dista 3,04 chilometri. In questa villa, luogo natio del celebre tenore Ferruccio Tagliavini, la mattina del 20 novembre 1944 avvenne il cosiddetto eccidio di Cavazzoli: un abitante del luogo rinvenne in un fosso, poco fuori del paese, lungo la strada parallela alla statale N. 9 via Emilia, i cadaveri di quattro uomini, evidentemente torturati prima di essere uccisi o morti sotto tortura.

Cella

Codemondo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Codemondo.

Villa Codemondo (Còdmond in dialetto reggiano) è una frazione del comune di Reggio nell'Emilia situata ad ovest della città, in prossimità del confine con il comune di Cavriago. Questa villa ha anche una stazione sulla linea ferroviaria Reggio-Ciano.

Coviolo

Villa Coviolo (Chiviôl in dialetto reggiano) è un quartiere situato ad ovest del centro di Reggio nell'Emilia. Coviolo si sviluppa prevalentemente lungo le vie Carlo e Nello Rosselli e Bartolo da Sassoferrato.

Villa Coviolo è ricordata per una violenta battaglia sostenuta nel 1023 dal marchese Bonifacio e suo figlio Corrado di Canossa, contro alcuni signori lombardi, che li avevano colti in un'imboscata, e se ne trova menzione col nome di Cuvilio in una donazione qui fatta al monastero di San Prospero nel 1046. Nel 1447 divenne un comune a sé ma venne aggregato in seguito a quello di Reggio, poi di Rivalta ed infine nel 1815 a quello di Reggio.

La chiesa parrocchiale di Coviolo venne edificata tra il 1723 al 1745. Dedicata ai Santi Gervasio e Protasio ha nel suo interno da segnalare una statua in marmo di Santa Barbara, attribuita a Prospero Sogari detto il Clemente, e un quadro del Vandi datato 1742. Da segnalare, nello spazio retrostante la chiesa, la presenza di un campo sportivo nel quale gioca la squadra parrocchiale, la Polisportiva Coviolese. Nel 2001 vinse in una storica finale il campionato provinciale CSI "Giovanissimi a 7". Una serata indimenticabile.

Villa Coviolo è attraversata dalla linea 4 dell' ACT. E proprio in questo quartiere la suddetta linea ha due dei suoi tre capolinea , uno davanti alla chiesa e l'altro davanti all'università.

Nonostante le esigue dimensioni, non solo possiede l'università delle Scienze della riproduzione animale, ma offre ai suoi cittadini una scuola materna, una elementare, e nelle primissime vicinanze, due istituti tecnici-agrari: 'Motti' e 'Zanelli'. Coviolo è quindi uno dei più importanti poli della cultura agraria reggiana.

Fogliano

  Lo stesso argomento in dettaglio: Fogliano (Reggio Emilia).

Villa Fogliano (Fùian in dialetto reggiano) è un paese della prima periferia a Sud-Est di Reggio nell'Emilia che si sviluppa prevalentemente lungo la strada denominata Via Enrico Fermi (strada provinciale 467r).

Gaida

Gaida è situata ad 8 km da Reggio Emilia ed a 13 km da Parma.

Gavassa

Gavasseto

Mancasale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mancasale.

Mancasale è un frazione del comune di Reggio Emilia, situato nella zona nord della città.

Marmirolo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Marmirolo (Reggio Emilia).

Villa Marmirolo (Marmirôl in dialetto reggiano) è una villa del comune di Reggio nell'Emilia situata ad est della città. Il territorio fa parte della circoscrizione Nord-Est, ed ospita l'Oasi di Marmirolo.

Masone

Massenzatico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Massenzatico.

Massenzatico (Masinsâdegh in dialetto reggiano) è una frazione di Reggio nell'Emilia situata a nord-est del capoluogo e fa parte della Circoscrizione VII.

Ospizio

Villa Ospizio (L'Uspési in dialetto reggiano) è un popoloso quartiere situato ad est del centro storico di Reggio Emilia. Questa ex villa è cosi denominata per un Ospizio, fondato nel 1688 dai PP. Minimi, dove sorgeva la Casa di Riposo.

Confina a nord con l’Aeroporto "Città del Tricolore", a est con Villa San Maurizio e Villaggio Stranieri, a sud con la zona attorno a via Pier Giacinto Terrachini, e ad ovest con Mirabello e la Zona Stazione F.S.

La chiesa parrocchiale di Villa Ospizio venne edificata nel 1769 su una preesistente cappella intitolata a San Francesco da Paola. Rifatta tra il 1815 e il 1839 nella forma attuale, terminata la facciata nel 1906, venne restaurata nel 1920. All'interno, sopra la porta d'ingresso, vi è una bella copia su tela del Cristo in Croce di Reni.

Sulla via Emilia sorge una villa immersa nel verde già abitazione del tenore reggiano Ferruccio Tagliavini. Fino alla fine della guerra Villa Ospizio aveva la sua casa del fascio. Questo edificio oggigiorno esiste ancora, ampiamente rimaneggiato e modificato nel corso degli anni. È situato all'angolo tra la via Emilia e via Maria Melato. Il cimitero parrocchiale invece fu distrutto nei bombardamenti durante la guerra.

Pieve Modolena

Villa Pieve Modolena (La Pêv in dialetto reggiano) è una villa del comune di Reggio nell'Emilia, situata a ovest della città e prende il suo nome dall'omonimo torrente Modolena che l'attraversa. In passato centro agricolo, oggi conta più di 10.000 abitanti ed è a totale vocazione industriale.

La Chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo, uno dei monumenti più importanti della villa, è una delle chiese più antiche della diocesi reggiana, la sua fondazione viene fatta risalire ai Longobardi.

Pratofontana

Villa Pratofontana (Prêfuntana in dialetto reggiano) è una villa del comune di Reggio nell'Emilia, situata a nord della città presso il confine con il comune di Bagnolo in Piano. Il borgo di Pratofontana sorge a levante della ferrovia fra le due strade dette di Ponte Alto e Ponte del Borghetto, località detta anche Castello. Questa villa ha preso il nome da un prato de fontana prope Castellaro et fluvio Rodano, come ricorda un documento del 1066.

La chiesa parrocchiale di Pratofontana venne consacrata a Maria Vergine nel 1091, nominata parrocchia dopo 1590 e ricostruita nella forma attuale tra 1723 ed il 1750, subì dei restauri nel 1820 e nel 1934. Ha nel suo interno da segnalare un bel quadro raffigurante l'Angelo custode attribuito sia al Besenzi sia al Desani.

Rivalta

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalta (Reggio Emilia).

Rivalta è una frazione del comune di Reggio Emilia, a sud della città ed una delle antiche "ville" in cui si suddivideva il territorio rurale. Molto famosa è la residenza ducale, la Reggia di Rivalta che vi venne costruita nel 1727, ed ancora oggi parzialmente visibile

Roncadella

Villa Roncadella (Runcadèla in dialetto reggiano) è una villa del comune di Reggio nell'Emilia situata ad est della città. I più antichi accenni al luogo si trovano in un documento del 1116 e dagli Estimi del 1315 si sa che era un piccolo comune, il quale rimase indipendente fino al 1798, venne in seguito ripristinato poi unito a quello di Bagno e infine a quello di Reggio nel 1815. La villa deve il suo nome a dei gruppi di sterpaglie che anticamente ricoprivano la zona. Roncadella ha una modesta parrocchiale risalente al 1147 e restaurata nella forma attuale nel 1820.

Roncocesi

Villa Roncocesi (Runsés in dialetto reggiano) è una frazione della provincia di Reggio nell'Emilia. Divisa dall'Autostrada A1 in Roncocesi nord e sud, conta circa 2000 abitanti.

Sabbione

San Bartolomeo

  Lo stesso argomento in dettaglio: San Bartolomeo (Reggio Emilia).

Villa San Bartolomeo in Sassoforte (San Bertlamè in dialetto reggiano) è una quartiere situato a sud-ovest del centro storico di Reggio nell'Emilia. È una delle antiche ville, insediamenti rurali ora inglobati nella città.

San Maurizio

  Lo stesso argomento in dettaglio: San Maurizio (Reggio Emilia).

San Maurizio è un quartiere di Reggio Emilia. Un tempo un paese autonomo, chiamato Villa San Maurizio, ora inglobato nella conurbazione di Reggio, si trova a pochi chilometri dal centro della città, lungo la via Emilia verso Modena.

San Pellegrino

San Pellegrino (San Pelgrèin in dialetto reggiano), antica frazione del comune di Reggio Emilia era una "villa", cioè una circoscrizione rurale, ma è stata progressivamente inglobata dallo sviluppo urbano della città, di cui ora costituisce un quartiere residenziale.

La chiesa parrocchiale venne fondata come oratorio già nell'anno 857. La forma attuale risale al 1776. L'erezione della parrocchia risale al 1791.

Nei locali dell'edificio attiguo alla chiesa avvenne la prima riunione del CLN di Reggio Emilia con la presenza dell'allora parroco Mons. Angelo Cocconcelli.

San Prospero Strinati

La località in origine si chiamava soltanto Strinati: era un Borgo sorto ai margini di un cardine minore della centuriazione romana (attuale via Samoggia) ed è citato fin dal 1113 negli archivi del Monastero benedettino di San Prospero "extra moenia" in quanto territorio di proprietà del monastero. Il toponimo deriva molto probabilmente dal nome di una delle famiglie assegnatarie di terre bonificate e che ritroviamo nel "Liber focorum" del 1315. Quando nel 1551 il Monastero venne definitivemente demolito, il nome di San Prospero passò in aggiunta a quello di Strinati e divenne San Prospero de'Strinati.

L'attuale chiesa parrocchiale, costruita nel 1766 è in stile barocco ed ha all'interno un'opera interessanrte della pittrice bolognese Lucia Casalini Torelli.

Il territorio della frazione, oggi notevolmente antropizzato, comprende anche un bosco planiziale in formazione, ma soprattutto i tre ponti dell'architetto spagnolo Calatrava ed il nuovo casello dell'autostrada del sole.

Note O. Siliprandi - Segni della centruriazione romana in territorio reggiano - Reggio Emilia 1941 pag.6

O.Rombaldi - Il Monastero di San Prospero di Reggio Emilia - Modena 1982 pag. 14

L.Casi - San Prospero Strinati - storia e cronaca di una comunità - Reggio Emilia 1996

Santa Croce

Santa Croce a Reggio Emilia è un quartiere situato a nord del centro storico e prende il nome da una della quattro porte delle mura delle città, Porta Santa Croce. L'area perse il carattere di insediamento rurale dall'inizio del XX secolo, quando vi furono impiantate le Officine Meccaniche Reggiane e il Campo Volo (aeroporto). Da allora il quartiere ha conosciuto uno sviluppo urbano con insediamenti a carattere prevalentemente operaio.

Sesso

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sesso (Reggio Emilia).

Sesso (Sèss in dialetto reggiano) è una "villa", cioè una frazione del comune di Reggio Emilia. La località, a carattere prevalentemente rurale, viene nominata per la prima volta nel 980 in un documento imperiale in cui la chiesa di Sesso, dedicata all'Assunzione della Vergine, è annoverata fra i beni della chiesa di Reggio. Da vedere anche la torre dei Sessi, in via dei Gonzaga, e villa Prampolini-Tirelli, in via F.lli Miselli.