Confederazione Generale Italiana del Lavoro

sindacato italiano fondato nel 1944

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è il sindacato italiano con il maggior numero di iscritti: oltre 5 milioni e mezzo.

L'origine della CGIL, costituitasi come Confederazione Generale del Lavoro (CGL) nel 1906 può essere fatta ulteriormente risalire agli anni precedenti, dal momento che le prime Camere del lavoro risalgono al 1891, mentre le principali federazioni nazionali di categoria (es. FIOM e Federterra) nascono nel 1901. I primi segretari furono i socialisti riformisti Rinaldo Rigola (1906-1918) e Ludovico D'Aragona (1918-1925). Durante il regime fascista il sindacato sopravvisse clandestinamente sotto la guida dell'esule Bruno Buozzi.

Dopo la forzata sospensione, il sindacalismo viene ricostituito con il Patto di Roma, del 3 giugno 1944), che costituisce un solo organismo su tutto il territorio nazionale, la Cgil (Confederazione generale italiana del lavoro). Sarà l'attentato a Palmiro Togliatti, nel 1948 a costituire l'occasione per una scissione e per la nascita di CISL e UIL. La scissione, promossa da sindacalisti cattolici democratici guidati da Pastore, futuro leader della CISL, era dovuta al fatto che nella CGIL, sin dai primi mesi dopo la sua ricostituzione, avevano iniziato a prevalere orientamenti politici di carattere socialista e comunista, orientati più verso il PCI ed il PSI, che verso gli altri partiti politici. La CGIL iniziò anche a ricevere da parte dell'URSS considerevoli finanziamenti per promuovere le sue iniziative sindacali (i versamenti di denaro sono ora riportati da Victor Zaslavsky nel saggio Lo stalinismo e la sinistra italiana, Mondadori, Milano, 2004).

Durante il IV Governo De Gasperi, la tensione tra la CGIL e il governo si accentuò, in particolare con la presentazione, da parte del sindacato filo-marxista, del c.d. "Programma Minimo", un piano di massiccio intervento statale nell'economia che avrebbe dovuto condurre a impressionanti distribuzioni di beni a tutta la popolazione. Il Programma fu tuttavia rigettato recisamente dal Governo, sulla base dei calcoli analitici della Ragioneria Generale dello Stato che stimavano, per quell'intervento, la necessità di risorse finanziari superiori alla metà del reddito nazionale totale.

Un'altra spaccatura nella storia del sindacato si ebbe nel 1984, allorchè in occasione del "Decreto di San Valentino" del governo Craxi la componente legata al PSI (il cui segretario era capo del governo) decise di sostenere la decisione del taglio dei punti di contingenza contenuta nel decreto, insieme a CISL e UIL. L'area del sindacato vicina al PCI, nonostante il suo segretario Luciano Lama fosse favorevole al decreto, si oppose al provvedimento schierandosi a favore del referendum sullo stesso decreto. Alcuni fanno risalire alla strategia moderata della maggior parte dei comunisti della CGIL il fallimento dello stesso referendum.

Nei documenti della CGIL, i beni richiesti allo stato sono correntemente chiamati diritti o diritti sociali.

Segretari Nazionali

Federazioni di Categoria

Fiom Federazione Operai Impiegati Metallurgici
Spi Sindacato Pensionati Italiani
Flai Federazione Lavoratiri dell'Agro-Industria
Fillea Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell'Edilizia, Industrie affini ed Estrattive
Filt Federazione Italiana Lavoratori Trasporti
Filtea Federazione Italiana Lavoratori Tessili e Abbigliamento
Filcem Federazione dei Lavoratori della Chimica, dell’Energia e delle Manifatture
Filcams Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Albergo, Mensa e Servizi
Fisac Federazione Italiana Sindacale Lavoratori Assicurazione e Credito
Nidil Nuove Identità di Lavoro
Slc Sindacato Nazionale della Comunicazione
Flc Federazione dei Lavoratori della Conoscenza
Fp Federazione dei Lavoratori della Funzione Pubblica

Collegamenti esterni