Georges Méliès
Maries-Georges-Jean Méliès (Parigi, 8 dicembre 1861 – Parigi, 21 gennaio 1938) è stato un regista e illusionista francese.

Viene riconosciuto come il secondo padre del cinema (dopo i Fratelli Lumière), per l'introduzione e la sperimentazione di numerose novità tecniche e narrative. A lui è attribuita l'invenzione del cinema di finzione (che filma mondi "diversi dalla realtà") e di numerose tecniche cinematografiche, in particolare del montaggio, la caratteristica più peculiare del nascente linguaggio cinematografico. È universalmente riconosciuto come il "padre" degli effetti speciali. Scoprì accidentalmente il trucco della sostituzione nel 1896 e fu uno dei primi registi a usare l'esposizione multipla, la dissolvenza e il colore (dipinto a mano direttamente sulla pellicola).
Biografia
Nacque e morì a Parigi, dove la sua famiglia aveva una piccola impresa manifatturiera di scarpe.
Come prestigiatore e illusionista dirigeva il Teatro Robert-Houdin (già del celebre Eugene Robert-Houdin) a Parigi, dove erano messi in scena spettacoli di magia, intervallati talvolta da proiezioni di lanterna magica e persino del kinetoscopio di Thomas Edison. Presente alla prima rappresentazione cinematografica del 28 dicembre 1895, rimase colpito dall'invenzione dei Fratelli Lumière. Intuendo le potenzialità del nuovo mezzo nell'intrattenimento e nella realizzazione di giochi di prestigio, cercò di farsi vendere un apparecchio, ma al rifiuto degli inventori se ne fece costruire una copia dal suo ingegnere[1]. I suoi primi film imitavano quelli dei Lumière (Partie de cartes), ma presto trovò un proprio stile, trasferendo nel cinema i trucchi del suo mestiere, filmando rappresentazioni di spettacoli d'intrattenimento. Nel film Escamotage d'une dame chez Robert-Houdin si vede per la prima volta un trucco possibile solo con la macchina da presa, cioè una donna che nascosta sotto un telo viene fatta sparire, interrompendo la ripresa, facendola andare e riprendendo a filmare come se non ci fosse stato nessun intervallo: si tratta del più antico esempio di montaggio nel cinema (1896).
Nel 1897 attrezzò uno studio a Montreuil, uno dei primi teatri di posa cinematografici. Si trattava di una superficie enorme (17 metrix66), che univa i pregi di uno studio fotografico (illuminazione di luce naturale grazie al tetto "a serra") a quelli di un grande palcoscenico teatrale. Gli attori (spesso lo stesso Méliès) recitavano di fronte a scenografie appositamente dipinte, secondo la tradizione delle esibizioni di magia e del teatro musicale.
Diresse più di 1500 film tra il 1896 e il 1914, di durata variabile tra uno e quaranta minuti, dei quali ce ne sono pervenuti poco più di cinquecento, alcuni frammentari. Per quanto riguarda il soggetto, i suoi film erano spesso simili agli spettacoli di magia che Méliès usava tenere, con trucchi ed eventi impossibili, come oggetti che scompaiono o cambiano dimensione.
Il suo film più noto è Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune), del 1902. Questo, come altri film, richiamano direttamente o indirettamente l'opera di Jules Verne, e sono considerati i primi film di fantascienza. Il film fu il primo successo cinematografico mondiale e anche uno dei primissimi casi di pirateria: degli agenti di Thomas Edison corruppero il proprietario di un teatro a Londra per ottenere una copia di Viaggio nella Luna, dalla quale Edison stampò centinaia di copie per proiettarle a New York, senza pagare nulla a Méliès.
Nel suo film Le manoir du diable si possono rintracciare le origini del cinema horror. Tra il 1900 e il 1912 il successo di Méliès fu strepitoso, influenzando profondamente gli operatori già attivi (Thomas Edison e gli stessi Lumière) e dando un contributo fondamentale alla genesi del linguaggio cinematografico per gli autori futuri.
Già dopo il 1909 la produzione subì un calo, per via del pubblico divenuto più esigente in fatto di narratività e coerenza.
Nel 1913 la Star Film, la compagnia cinematografica di Méliès, andò in bancarotta a causa delle politiche commerciali: Méliès vendeva le copie dei suoi film una per una, ma non percepiva nessun diritto d'autore per le singole proiezioni; per cui, paradossalmente, mentre i suoi film spopolavano in Europa e in America, era costretto a impegnarsi economicamente per creare continuamente nuove pellicole, che però iniziarono ad essere ripetitive, compassate, ridicole, perdendo l'interesse del mercato[2].
Realizzò alcuni film per la Pathé, ma con l'arrivo della guerra venne definitivamente estromesso dalla produzione cinematografica.
In seguito Méliès tornò a dedicarsi solo agli spettacoli di magia con le repliche dei suoi film al Robert-Houdin, fino a che il teatro non venne demolito per aprire il Boulevard Haussmann.
Nel 1925 ritrovò una delle sue principali attrici, Jeanne d'Alcy che aveva un chiosco di dolci e giocattoli alla stazione di Paris-Montparnasse. I due si sposarono e si occuparono insieme del chiosco. Fu qui che il giornalista Léon Druhot, direttore del Ciné-Journal, lo incontrò, facendolo uscire dall'oblio. La sua opera fu infatti riscoperta dai surrealisti che organizzarono per lui una retrospettiva, la prima retrospettiva cinematografica della storia. Nel 1931 ricevette la Legion d'Onore direttamente dalle mani di Louis Lumière.
Nel 1932 grazie all'interessamento di un sindacato cinematografico, ricevette una pensione e si ritirò in una casa di riposo per artisti a Chateau D'Orly. Morì nel 1938 e fu sepolto al cimitero di Père Lachaise a Parigi.
I film di Méliès
Gli effetti speciali
Secondo la sua autobiografia romanzata, egli avrebbe scoperto il montaggio accidentalmente, mentre stava filmando all'aperto, presso place de l'Opéra a Parigi: a un certo punto la cinepresa si sarebbe accidentalmente inceppata e poco dopo ripartita; nella fase di sviluppo poi Méliès si accorse con stupore che arrivato al punto in cui stava filmando il passaggio di una carrozza, questa improvvisamente scomparve per fare posto a un carro funebre. Per quanto vero o falso, l'aneddoto sintetizza bene quello che sarà di lì a poco il senso del montaggio per Méliès, ovvero un trucco per operare apparizioni, sparizioni, trasformazioni, salti da un luogo all'altro, da un tempo all'altro, ecc. Uno strumento quindi per mostrare metamorfosi "magiche".
In quegli stessi anni, grazie anche al genio di Segundo de Chomón, vennero sperimentati numerosi altri trucchi tipicamente cinematografici, che andarono ad affiancare i trucchi di tipo teatrale (sistemi per far volare le persone, macchinari scenici) e di tipo fotografico (le sovrimpressioni che ricreavano visioni di fantasmi). Tra questi i più importanti sono:
- Il mascherino-contromascherino (l'inquadratura viene divisa in due o più parti, impressionate in momenti diversi)
- Arresto della ripresa (per far apparire/sparire/trasformare oggetti, personaggi, ecc.)
- Scatto singolo (per muovere oggetti inanimati)
- Spostamento della cinepresa avanti e indietro (per ingrandire e rimpicciolire un soggetto: nel film L'homme à la tête en cahoutchouc è abbinato a un mascherino-contromascherino per simulare una testa che si gonfia).
Il tutto era mischiato a numeri di varietà, scherzi e attrazioni di tipo teatrale (macchine sceniche, modellini, scorrevoli, effetti pirotecnici, ecc.).
Méliès fece un ampio uso di queste tecniche per creare quelle che lui chiamava "fantasmagorie". Per lui il montaggio era sinonimo di metamorfosi, in un'apoteosi dell'"arte della meraviglia".
Il realismo della fotografia in movimento dava grande credibilità ai trucchi mostrati, per questo il suo successo fu immediato e grandissimo. Nei film di Méliès le leggi della natura sembrano annullarsi, in un mondo fantastico irreale, dove la libertà è totale e le possibilità infinite. Si può dire che era nato uno di quei "mondi virtuali" dove tutto era possibile, il primo rispetto a quelli ormai comuni dei giorni nostri.
Film-varietà
I film di Méliès non narravano storie nel senso in cui intendiamo nel cinema moderno: certo esisteva quasi sempre una trama, ma lo scopo principale in queste pellicole era quello di fare spettacolo mostrando giochi di prestigio, magari assemblando più episodi autonomi.
Non esisteva inoltre il coinvolgimento dello spettatore nelle storie narrate: egli era invitato a guardare la rappresentazione allegro e divertito. Anche quando si trattavano episodi drammatici, come le decapitazioni o crimini di ogni tipo, tutto aveva un'atmosfera di "gioco" e farsa allegra. Manca l'illusione della realtà ed il cinema era quindi una sorta di grande "giocattolo"[3]. In questo senso anche i drammi di Amleto o Faust sono sempre usati come pretesto per creare effetti speciali.
Per Méliès il mondo cinematografico era il teatro dell'impossibile, dell'anarchia, della sovversione giocosa delle leggi della fisica, della logica e della quotidianità: i poliziotti possono punire i contraffattori, ma anche mettersi a fare le stesse infrazioni poco dopo (Le tripot clandestin, 1905). Per gli inglesi della coeva scuola di Brighton invece, influenzati dalla morale vittoriana, il cinema è sostanzialmente votato all'educazione ed al moralismo, una caratteristica che si trasmetterà al cinema americano classico.
Il racconto a quadri o a stazioni
Quando Méliès aveva acquistato una piena capacità espressiva nell'uso degli effetti speciali nei numerosissimi cortometraggi, iniziò a progettare storie composte da più inquadrature. Esse erano ancora fisse e comprendevano un intero episodio, staccato e autonomo dagli altri. Questo modo di raccontare è stato detto "racconto a quadri" o "racconto a stazioni". Le inquadrature sono dette "autarchiche", perché si esauriscono in sé stesse e ogni "quadro animato" veniva inanellato a quello successivo; ogni nuova inquadratura dava quindi inizio a un differente episodio, con stacchi temporali tra l'uno e l'altro ("ellissi"). Non esisteva ancora un montaggio come lo conosciamo oggi (per mostrare vari aspetti di una scena), ma il punto di vista dello spettatore restava sempre il medesimo, come a teatro e gli stacchi erano usati solo per creare effetti speciali.
Tra i racconti a quadri più famosi c'erano quelli che potevano trattare di temi di attualità (L'affaire Dreyfus, 1899), racconti letterari o storici (Cinderella, Jeanne d'Arc, Barbe-Bleu), o ancora viaggi fantastici: questi ultimi in particolare garantirono a Méliès la fama più duratura (Viaggio nella luna, Viaggio attraverso l'impossibile).
Colorazione
Gli studi di Montreuil erano attrezzati anche per offrire pellicole colorate a mano. Si trattava di un procedimento difficile e certosino, creato spesso da donne, che, dotate di una grossa lente d'ingrandimento, coloravano i fotogrammi uno ad uno con alcune tinte che mantenessero l'effetto della trasparenza. Inevitabili sono alcune sbavature e l'approssimazione un po' forzata dei colori scelti, che creavano l'effetto di macchie di colore, piuttosto che di immagini colorate.
Méliès e Lumière
Jean Luc Godard ha schematizzato la divisione che di solito si fa in due filoni del cinema delle origini: uno dipendente dal cinema dei Lumière, che avevano scoperto "lo straordinario nell'ordinario" e uno derivato da Méliès, che aveva trovato "l'ordinario nello straordinario"[4]
A Méliès è legato quindi il cinema fantastico, ai Lumière quello realistico, ma le due caratteristiche non sono così nettamente separate. Méliès fu il primo a mostrare con le immagini i mondi fantastici già raccontati in letteratura, sfruttando la credibilità della fotografia in movimento per dare credibilità alla rappresentazione.
Filmografia conosciuta
- Partie de cartes (Star Film 1, 1896), "remake" de La partita a carte, dei Lumiére, è una ripresa realistica, priva di trucchi
- Une nuit terrible (Star Film 26, 1896), Méliès interpreta un personaggio in una stanza da letto che non riesce a dormire perché tormentato da un ragno gigante; il film presenta trucchi di tipo teatrale, non ancora cinematografico
- Escamotage d'une dame chez Robert-Houdin (Star Film 70, 1896) primo trucco cinematografico di montaggio
- Le cauchemar (Star Film 82, 1896)
- Le manoir du diable (1896)
- Le château hanté (Star Film 96, 1897)
- La prise de Tournavos (Star Film 106, 1897)
- Entre Calais et Douvres (Star Film 112, 1897)
- L'auberge ensorcellée (Star Film 122-123, 1897)
- Apres le bal (Star Film 128, 1897)
- Visite sus-marine du "Maine" (Star Film 147, 1898)
- Panorama pris d'un train en marche (Star Film 151, 1898)
- Le magicien (Star Film 153, 1898)
- Illusions fantasmagoriques (Star Film 155, 1898)
- Guillame Tell et le clown (Star Film 159, 1898)
- La lune à un mètre (Star Film 160-162, 1898) film di lunghezza tripla, con una scena unica ma che cambia spesso per effetto di sparizioni, apparizioni e mutamenti.
- Un homme de têtes (Star Film 167 1898) primo uso del trucco dell'esposizione multipla (mascherino-contromascherino)
- La tentation de saint Antoine (Star Film 168, 1898)
- L'illusionniste fin-de-siècle (Star Film 183, 1899)
- Le diable au couvent (Star Film 185-187, 1899) 3 minuti
- La danse du feu (Star Film 188, 1899)
- Le portrait mysterieux (Star Film 196, 1899) con la tecnica dell'esposizione multipla
- L'affaire Dreyfus, primo film a quadri, sebbene ancora proiettati separatamente
- La dictee du bordereau (Star Film 206, 1899)
- L'Ile du diable (Star Film 207, 1899)
- Mise au fers de Dreyfus (Star Film 208, 1899)
- Suicide du Colonel Henry (Star Film 209, 1899)
- Debarquement a Quiberon (Star Film 210, 1899)
- Entretien de Dreyfus et de sa femme à Rennes (Star Film 211, 1899)
- Attentat contre Maitre Labori (Star Film 212, 1899)
- Bagarre entre journalistes (Star Film 213, 1899)
- Le Conseil de Guerre en seance à Rennes (Star Film 214-215, 1899)
- Cinderella (Star Film 219-224, 1899) film a quadri unitario
- Le chevalier mystere (Star Film 226-227, 1899)
- Tom Whisky ou L'illusioniste Toque (Star Film 234, 1900)
- La vengeance du gate-sauce (Star Film 243, 1900)
- Infortunes d'un explorateur (frammento, Star Film 234, 1900)
- L'homme-orchestre (Star Film 262-263, 1900) capolavoro per il coordinamento tra i vari effetti speciali
- Jeanne d'Arc (Star Film 264-275, 1900) film a quadri
- La reve du Radjah ou La forey enchantée (Star Film 281-282, 1900) film a due quadri
- Le corcier, le prince et le bon genie (Star Film 285-286, 1900)
- Le livre magique (Star Film 289-291, 1900)
- Spiritisme abracadabrant (Star Film 293, 1900)
- L'illusionniste double et la tete vivante (Star Film 294, 1900)
- Reve de Noel (Star Film 298-305, 1900) filma quadri
- Nouvelles luttes extravagantes (Star Film 309-310, 1900)
- Le repas fantastique (Star Film 311, 1900)
- Deshabillage impossible (Star Film 3112-313, 1900)
- Le tonneau des Danaïdes (Star Film 314, 1900)
- Le savant et le chimpanze (Star Film 317, 1900)
- Le reveil d'un monsieur presse (Star Film 322, 1900)
- La maison tranquille (Star Film 325-326, 1901)
- La chrysalide et le papillon (Star Film 332-333, 1901)
- Dislocation Mysterieuse (Star Film 335-336, 1901)
- L'antre des espirits (Star Film 345-347, 1901)
- Chez la sorciere (Star Film 350-351, 1901)
- Exelsior! (Star Film 357-358, 1901)
- Barbe-Bleu (Star Film 361-370, 1901) film a quadri di 10 minuti
- Le chapeau à surprise (Star Film 371-372, 1901)
- L'homme à la tête en cahoutchouc (Star Film 382-383, 1901) compare l'effetto speciale dell'ingrandimento/rimpiccolimento delle figure
- Le diable geant ou Le miracle de la Madone (Star Film 384-385, 1901)
- Nain et geant (Star Film 386, 1901)
- Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune) (1902)
- Le mélomane (1903)
- Le chaudron infernal (1903)
- Le cake-walk infernal (1903)
- La flamme merveilleuse (1903)
- Le royaume des fées (1903)
- Le monstre (1903)
- L'auberge du bon repos (1903)
- La lanterne magique (1903)
- La rêve du maître de ballet (1903)
- La damnation de Faust (1903)
- Le thaumaturge chinois (1904)
- Le bourreau turc (1904)
- Le roi du maquillage (1904)
- Viaggio attraverso l'impossibile (Voyage à travers l'impossible) (Star Film 641-659, 1904)
- La cascade de feu (Star Film 665-667, 1904)
- Les cartes vivantes (Star Film 678-679, 1905)
- Le diable noir (Star Film 683-685, 1905)
- Le phenix ou le coffret de cristal (Star Film 686-689, 1905) frammento
- Le menuet lilliputien (Star Film 690-692, 1905) frammento
- Le palais des mille et une nuits (Star Film 705-726, 1905) film a quadri
- Le compositeur toque (Star Film 727-731, 1905)
- La chaise a porteur enchantée (Star Film 738-739, 1905)
- Le raid Paris-Monte Carlo en 2 heures (Star Film 740-749, 1905)
- Un feu d'artifice improvise (Star Film 753-755, 1905)
- La legende de Rip van Winckle (Star Film 756-775, 1905) film a quadri
- Les affiches en goguette (1905)
- Le tripot clandestin (Star Film 784-785, 1905)
- Une chute du 5eme étage (Star Film 789-790, 1906)
- Jack le Ramoneur (Star Film 791-806, 1906)
- Le Maestro Do-Mi-Sol-Do (Star Film 807-809, 1906)
- Le cardeuse de matelas (Star Film 818-820, 1906)
- Les affiches en gouguette (Star Film 821-823, 1906)
- Les incendiaires (Star Film 824-837, 1906)
- L'anarchie Chez Guignol (Star Film 839-839, 1906) frammento
- L'hotel des voyageurs de commerce (Star Film 843-845, 1906)
- Les bulles de savon vivantes (Star Film 846-848, 1906)
- Les 400 farces du diable (Star Film 849-870, 1906) racconto a quadri che mischia molti dei temi cari a Méliès: viaggio straordinario, diavoli, giocolieri, ecc.
- L'alchimiste Parafaragamus ou la cornue infernale (Star Film 874-876, 1906)
- Le fée Carabosse ou le poignard fatal (Star Film 877-887, 1906)
- La douche d'eau bouillante (Star Film 909-911, 1907)
- Les fromages automobiles (Star Film 925-928, 1907)
- Le tunnel sous la Manche ou le cauchemar franco-anglais (Star Film 936-950, 1907)
- Éclipse de soleil en pleine lune (Star Film 961-968, 1907)
- Pauvre John ou les aventures d'un buveur de whisky (Star Film 1000-1004, 1907)
- La colle universelle (Star Film 1005-1009, 1907)
- Ali Barbouyou et Ali Bouf à l'huile (Star Film 1014-1017, 1907)
- Ventimila leghe sotto i mari (20000 lieues sous les mers) (1907)
- Le tambourin fantastique (Star Film 1030-1034, 1908)
- La cuisine de l'ogre (Star Film 1035-1039, 1908)
- Il y a un dieu pour les ivrognes (Star Film 1044-1049, 1908) frammento
- Les torches humaines (Star Film 1066-1068, 1908)
- Le genie du feu (Star Film 1069-1072, 1908)
- Why that actor was late (Star Film 1073-1080, 1908)
- Le rêve d'un fumeur d'opium (Star Film 1081-1085, 1908)
- La photographie electrique à distance (Star Film 1091-1095, 1908)
- La prophetesse de Thebes (Star Film 1096-1101, 1908)
- Salon de coiffure (Star Film 1102-1103, 1908)
- Le nouveau seigneur du village (Star Film 1132-1145, 1908)
- L'avare (Star Film 1146-1158, 1908) frammento
- Le conseil du pipelet ou un tour à la foir (Star Film 1159-1165, 1908)
- Lully ou le violon brisé (Star Film 1176-1185, 1908)
- Les patineurs (Star Film 1227-1232, 1908)
- Amour et melasse (Star Film 1246-1249, 1908)
- Les mesaventures d'un photographe (Star Film 1250-1252, 1908)
- Le fakir de Singapour (Star Film 1253-1257, 1908)
- A tricky painter's fate (Star Film 1226-1268, 1908)
- French interpreter policeman (Star Film 1288-1293, 1908)
- Anaic ou le balafre (Star Film 1301-1309, 1908)
- Pour l'Étoile s.v.p. (Star Film 1310-1313, 1908)
- Conte de la grand-mere et reve de l'enfant (Star Film 1314-1325, 1908)
- Hallucinations pharmaceutiques ou le truc du potard (Star Film 1416-1418, 1908)
- La bonne bergere et la mauvais princesse (Star Film 1429-1441, 1908)
- Le locataire diabolique (Star Film 1495-1501, 1909)
- Les illusions fantaisistes (Star Film 1508-1512, 1909)
- Le secret du médécin (1910)
- Les hallucinations du baron de Münchausen (Star Film - Pathé Frères, 1911)
- Á la conquète du Pole (Star Film - Pathé Frères, 1912)
- Candrillon (Star Film - Pathé, 1912)
- Le chevalier des neiges (Star Film - Pathé, 1912)
- Le voyage de la famille Bourrichon (Star Film - Pathé, 1913)
Note
- ^ René Prédal, Cinema: cent'anni di storia, Baldini & Castoldi, Milano 2002, pag. 26.
- ^ René Prédal, Cinema: cent'anni di storia, Baldini & Castoldi, Milano 2002, pag. 27.
- ^ Antonio Costa, George Méliès, la morale del giocattolo, Mozzi, Milano 1980.
- ^ Jean Luc Godard, Il cinema è il cinema, traduzione di Adriano Aprà, Garzanti, Milano, 1981, capitolo 11.
Bibliografia
- Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo, Marsilio Editori, Venezia 2007. ISBN 978-88-317-9297-4
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