Lazio

regione italiana a statuto ordinario
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Template:Regione Il Lazio è una regione amministrativa dell'Italia centrale di oltre 5,6 milioni di abitanti (ultime stime ISTAT), con capoluogo Roma. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche, a est con l'Abruzzo ed il Molise, a sud-est con la Campania, a sud-ovest con il mar Tirreno. Al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano.

In epoca antica, si intendeva per Latium il territorio compreso tra il basso corso del fiume Tevere e i Monti Ausoni, nei pressi di Terracina, e gli Appennini come limite orientale[1].

Etimologia del nome

Il nome della regione richiama l'antico nome Latium dato alla regione dai Latini, progenitori degli antichi romani, piuttosto che la voce accadica illatum, ellatum, che significa "confederati". Secondo questo uso, l'etimologia farebbe pertanto riferimento non tanto alla pianura laziale, ma alla confederazione albana dei popoli latini.

Geografia

 
Il Lazio per zone altimetriche

Il Lazio, regione del centro Italia, si colloca sul versante medio-tirrenico e occupa 17.203 km² di territorio italiano, estendendosi dagli Appennini al mar Tirreno.

Il territorio non presenta caratteristiche fisiche omogenee, anzi si caratterizza per la sua eterogeneità, con prevalenza di zone montuose e collinari; le pianure si trovano per lo più in prossimità della costa.

È regione prevalentemente collinare: il 54% del suo territorio è occupato da zone collinari, il 26,1% da zone montuose ed il restante 20% da pianure.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Zone altimetriche d'Italia.

Partendo dal nord ovest della regione, troviamo tre distinti gruppi montuosi di modeste dimensioni: i Monti Volsini, i Monti Cimini e i Monti Sabatini. Caratteristica comune di questi gruppi montuosi è la loro origine vulcanica, testimoniata, oltre che dagli elementi geologici, dalla presenza, in ciascuno di questi, di un lago; il Lago di Bolsena sui Volsini, il Lago di Vico sui Cimini ed il Lago di Bracciano sui Sabatini.

Questi gruppi montuosi degradano dolcemente verso la pianura maremmana ad ovest, e verso la valle del Tevere ad est, le due pianure laziali più settentrionali. La Maremma trova qui il suo limite meridionale, nei Monti della Tolfa.

Nella parte orientale del Lazio si trovano i rilievi più alti della regione, che raggiungono con i Monti della Laga nei 2458 m. del Monte Gorzano il loro punto più alto. Si tratta, questa, di una piccola porzione degli Appennini, che corre diagonalmente da nord a sud. Qui troviamo anche i gruppi montuosi dei Monti Reatini, dei Monti Sabini, dei Monti Simbruini e dei Monti Ernici.

Nel medio Lazio meridionale, partendo dai Colli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi che corrono paralleli agli Appennini, da cui sono separati dalla valle della Ciociaria dove scorrono il Sacco ed il Liri-Garigliano, che finisce la sua corsa nel Tirreno in prossimità del confine con la Campania; si tratta dei Monti Lepini, dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci.

 
Il Golfo di Gaeta.

Anche i Colli Albani, alture di modeste dimensioni, sono di origine vulcanica, e anche qui i laghi di origine vulcanica sono numerosi: i laghi di Albano e di Nemi, il bacino lacustre ormai prosciugato di Ariccia ed i laghetti fossili di Giuturna (nel Foro romano, presso il Tempio di Vesta), Valle Marciana (Grottaferrata) e, verso Nord, di Pantano Secco (Monte Compatri), Prata Porci (Tuscolo) e Castiglione (o lago di Gabii).

La zona di Roma è occupata dall'Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell'Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal 1930 al 1940, era ricoperto da paludi.

 
Cala fonte a Ponza e Palmarola sullo sfondo.

La costa laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle "sporgenze", come il Capo Linaro a sud di Civitavecchia, la foce del Tevere tra i comuni di Roma e Fiumicino; a sud del fiume troviamo in successione il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo che si erge isolato tra mare e terra, ed il promontorio di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania.

Proprio davanti a Gaeta si trova l'Arcipelago Pontino, composto da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica.

Il Tevere è il maggiore fiume della regione; vi arriva dall'Umbria, prima con un andamento verso sud-est, ma che poi piega, verso sud-ovest, per attraversare tutto l'agro romano fino al mare. I principali tributari del Tevere sono il Paglia ed il Treia, dalla parte destra, ed il Nera e l'Aniene dalla parte sinistra.

Più a sud, con un andamento che ricorda quello del Tevere troviamo il Sacco e il Liri-Garigliano, mentre nella parte settentrionale della regione si trovano altri fiumi minori come la Fiora, la Marta e l'Arrone, che scendono direttamente al mare con un corso relativamente breve.

Clima

 
Il Lago di Bolsena al tramonto.

Il Clima della regione, monitorato da oltre 40 stazioni meteorologiche, presenta una notevole variabilità da zona a zona. In generale, lungo la fascia costiera, i valori di temperatura variano tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di luglio; le precipitazioni sono piuttosto scarse lungo il tratto costiero settentrionale (i valori minimi inferiori ai 600 mm annui si registrano nella Maremma, nel comune di Montalto di Castro, in prossimità del confine con la Toscana) mentre raggiungono valori attorno ai 1000 mm annui nella zona tra Formia e il confine con la Campania.

Procedendo verso l'interno il clima si fa via via più continentale e, sui rilievi più alti, di montagna: gli inverni risultano freddi e, specie nelle ore notturne, si possono registrare temperature piuttosto rigide e prossime allo zero e, talvolta, anche inferiori. La provincia più fredda e continentale risulta essere quella di Rieti, seguita da quelle di Frosinone, Viterbo, Roma e Latina.

Le precipitazioni aumentano in genere con la quota e sono mediamente distribuite nelle stagioni intermedie e in quella invernale, con un'unica stagione secca, quella estiva: i massimi pluviometrici si registrano nei massicci montuosi posti al confine con l'Abruzzo, maggiormente esposti alle perturbazioni atlantiche (Monti Simbruini, Monti Cantari, Monti Ernici), raggiungendo valori anche superiori ai 2000 mm annui. D'inverno le precipitazioni sono in genere nevose dalle quote medie in su; sporadiche nevicate possono raggiungere i Castelli Romani e, in alcune rare occasioni, interessare anche la 'città di Roma'.

Con particolare riguardo all'eliofania, va inoltre segnalato che, tra le città capoluogo di regione, Roma risulta essere quella con il maggior numero di ore di sole e di giornate con cielo sereno nel corso dell'anno. Il 26% è montoso,il 54% è collinare ed il 20% è pianeggiante

Storia

 
L'Acropoli di Alatri (FR)
 
Il tempio di Ercole a Cori.

La storia del Lazio è profondamente segnata dalla Storia di Roma, sia per quello che questa rappresentò per la regione nel suo millenario svolgersi, sia per ciò che questa storia determinò con il consolidarsi del potere temporale della Chiesa Cattolica, anche questo millenario, sia per il significato fortemente simbolico ed ideologico che Roma venne ad esercitare per il Regno d'Italia e il Fascismo, ma anche per la moderna Repubblica Italiana.

La fase storica è testimoniata dalla presenza di diverse popolazioni indo-europee che si stanziarono nell'area laziale sin dal II millennio a.C., tra cui i Latini (da cui secondo alcuni la regione prese il nome). Non solo Latini però, ma anche Sabini, Volsci, Ernici, Equi e Aurunci che in epoche diverse si stanziarono nella zone centro-meridionali del Lazio, mentre nella parte più settentrionale si affermò la presenza degli Etruschi, la cui influenza risultò preponderante almeno fino al V secolo a.C.

Dal V secolo a.C. fino al I secolo a.C. la storia del Lazio si identifica sempre più con quella della lotta per il predominio di Roma nei confronti delle altre popolazioni, che piano, piano, verranno assoggettate, ed assimilate all'elemento latino. L'ultimo sussulto di autonomia di queste genti si ebbe con la guerra sociale.

Per tutta la durata dell'epoca imperiale romana, il Lazio godette di una situazione di generale tranquillità, interrotta solo da episodiche guerre intestine per la conquista della porpora imperiale. Il suo ruolo di centro dell'impero venne però sempre più ridimensionato, marginalizzato, a favore di altre regioni dell'impero, fino ad arrivare all'episodio della deposizione dell'ultimo imperatore d'occidente, Romolo Augustolo da parte di Odoacre nel 476, a cui si fa riferimento per segnare la fine dell'impero.

Il vuoto di potere nel Lazio, dopo alterne vicende seguenti alla caduta dell'impero, fu riempito dalla presenza della Chiesa Cattolica, le cui vicende determinarono la storia di Roma e della regione fino alla presa di Roma nel 1870.

Da questo momento la storia del Lazio si identifica quasi totalmente con la storia di Roma capitale del Regno d'Italia, con l'eccezione del periodo della grande bonifica delle paludi pontine, una epopea durate un decennio che segnerà la nascita di nuove città, prima tra tutte Littoria, l'odierna Latina, e l'acquisizione di nuove terre produttive alla regione.

La Seconda guerra mondiale attraversò la regione, facendole pagare un elevato conto in termini di vite umane, sia militari che civili. Rilevanti, in quest'ottica, furono i feroci combattimenti che si svolsero nelle campagne di Cassino e lo sbarco alleato ad Anzio.

Natura

 
Laghi costieri del Parco Nazionale del Circeo.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Parchi e riserve naturali nel Lazio.

Il Lazio presenta numerosi parchi, riserve e altre aree naturali protette.

Tra questi sicuramente importanti e conosciuti sono i Parchi Nazionali, come il Parco Nazionale d'Abruzzo, il Parco Nazionale del Circeo, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e la Riserva naturale regionale Tor Caldara.

Accanto a questi, sono state istituite molte aree protette nella Regione, specialmente negli ultimi anni, assecondando e favorendo lo sviluppo di una maggior sensibilità alle problematiche relative alla conservazione del territorio, tra i cittadini.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Siti di interesse comunitario del Lazio.

Tra questi i SIC, Siti di Interesse Comunitario, siti di rilevante importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea.

Le località sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 92/43/CEE [2].

Demografia

 
Veduta di Tarquinia.
 
Il porto di Formia.
 
Arco a sesto acuto ad Arpino.

Nel 2008[3] i nati sono stati 56.755 (10,0‰), i morti 51.703(9,1‰) con un incremento naturale di 5.052 unità rispetto al 2007 (0,9‰). Le famiglie contano in media 2,4 componenti. Il 31 dicembre 2008 la popolazione ammontava a 5.626.710 abitanti.

La popolazione del Lazio è così suddivisa tra le sue cinque province[4]:

Pos. Provincia Abitanti capoluogo Abitanti provincia
1 Provincia di Roma 2.732.591 4.139.648
2 Provincia di Latina 117.149 545.217
3 Provincia di Frosinone 48.215 496.917
4 Provincia di Viterbo 62.441 315.523
5 Provincia di Rieti 47.654 159.018

Città principali

Di seguito la tabella riporta la popolazione risiedente nei principali comuni del Lazio[4], evidenziando in grassetto i comuni capoluoghi di provincia.

Pos. Comune Prov. Abitanti
1 Roma RM 2.732.591
2 Latina LT 117.781
3 Guidonia Montecelio RM 81.424
4 Aprilia LT 69.271
5 Fiumicino RM 66.510
6 Viterbo VT 62.441
7 Pomezia RM 58.621
8 Tivoli RM 55.629
9 Velletri RM 52.647
10 Civitavecchia RM 52.196
11 Anzio RM 52.192
12 Frosinone FR 48.215
13 Rieti RI 47.819

Economia

In termini assoluti, facendo riferimento al 2005, il Lazio è la seconda regione d'Italia per PIL prodotto dopo la Lombardia[5], mentre in termini di PIL per abitanti, il Lazio è la quarta regione secondo i dati del 2007, la quinta regione secondo i dati del 2008.

Peraltro il PIL laziale non è prodotto omogeneamente sia dal punto di vista territoriale, vista la preponderanza dell'economa romana rispetto a quella degli altri territori provinciali, sia dal punto di vista dei settori produttivi, visto che gran parte del PIL è prodotto dal settore dei servizi, in proporzione maggiore rispetto al dato nazionale.

Dati economici

Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite[6], prodotto nel Lazio dal 2000 al 2006:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Prodotto Interno Lordo
(Milioni di Euro)
123.291,8 129.439,2 137.176,4 140.884,9 150.613,1 155.264,7 160.517,5
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
24.096,0 25.297,4 26.732,7 27.221,5 28.756,1 29.365,0 29.731,0

Di seguito la tabella che riporta il PIL[6], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 1.709,3 1,06% 1,84%
Industria in senso stretto € 14.208,2 8,85% 18,30%
Costruzioni € 6.872,1 4,28% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 37.305,5 23,24% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 45.100,7 28,10% 24,17%
Altre attività di servizi € 39.411,8 24,55% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 15.909,9 9,91%% 10,76%
PIL Lazio ai prezzi di mercato € 160.517,5

Agricoltura

Il settore agricolo laziale ha perso l'importanza che ha tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la produzione proveniva essenzialmente da grandi latifondi agricoli.

Con riferimento alle coltivazioni legnose, preponderante nel Lazio è quella dell'olivo (86.151 ha coltivati nel 2003 [7] soprattutto in provincia di Roma e di Viterbo), rispetto alla vite (32.605 ha coltivati) e al nocciolo (18.777 ha), diffuso nel viterbese ed in particolare nella zona dei Monti Cimini. Dopo queste tre colture tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella provincia di Latina, tanto che la superficie coltiva è di 6.881 ettari, di poco superiore a quella destinata alla coltura del castagno (6.409 ha).

Per quanto riguarda le altre coltivazioni tra i cereali si coltiva soprattutto il frumento duro (87.015 ha di cui oltre 50.000 ha nel viterbese), mais (31.080 ha) e frumento tenero (20.700 ha). Tra le altre colture si producono l'orzo (12.700 ha), le barbabietole da zucchero (5.122 ha soprattutto in provincia di Latina) e l'avena (4.725 ha).

Nonostante il fenomeno della transumanza sia molto ridotto rispetto al passato, nel Lazio è ancora presente una forte presenza di allevamenti di ovini (817.092 capi nel 2003 dei quali quasi il 40% nel viterbese) che pongono la regione dietro alla Sardegna e alla Sicilia nell'allevamento di questo capo di bestiame. A seguire si contano circa 380.000 capi di bovini e oltre 100.000 capi di suini. Nel sud della Regione infine, si sta sviluppando fortemente l'allevamento di bufali, che nel 2003 superavano le 70.000 unità.

Industria

Il settore industriale laziale, in rapporto alle regioni maggiormente industrializzate, non ha quasi mai assunto a rilevanza nazionale, caratterizzandosi per la formazione di industrie di medio-piccole dimensioni. Le eccezioni si sono registrate in quelle zone del Lazio dove ha agito la Cassa del Mezzogiorno, dove hanno stabilito impianti anche le grandi imprese multinazionali, presenza che però nell'ultimo periodo è andata regredendo.

Secondo i dati ISTAT[6], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche relativi al 2006, nel Lazio i settori industriali più sviluppati sono quello relativo alla produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua (vale 2.839,6 milioni di euro), quello alle cokerie, raffinerie, chimiche, farmaceutiche (2.766,7 milioni di euro) e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, elettrici ed ottici; mezzi di trasporto (2.418,6 milioni di euro).

Servizi

Il peso dei servizi nella composizione del PIL della regione, risulta superiore nel Lazio rispetto a quanto si verifica in media, globalmente, nelle altre regioni italiane; infatti se i servizi pesano nella produzione del PIL nazionale per 65,6% (dati 2005), nella regione pesano per il 77,5. In pratica oltre 3/4 del PIL del Lazio è prodotto dal settore dei servizi.

Tra questi, oltre il 27% è prodotto dal settore dell'intermediazione finanziaria e dalle attività immobiliari, il 26% dalle attività legate ai trasporti, commercio, alberghi e turismo. L'economia dei servizi legati alla Pubblica Amministrazione pesa per circa l'8%, circa il doppio della media nazionale.[8]

Cultura

Luoghi di interesse culturale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Musei del Lazio.
 
Il Colosseo

Il Lazio è una delle regioni più importanti per cultura italiana, europea e mondiale, per i suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici, religiosi e culturali. L'immenso straordinario patrimonio ospitato dalla città di Roma è solo uno fra i centinaia di punti di interesse tra paesi, chiese, monasteri, monumenti e siti vari della regione. Roma da sola possiede il 16% dei beni artistico-culturali presenti nel mondo.[senza fonte]

Patrimoni dell'umanità nel Lazio

Il Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura rientrano tra i beni protetti dall'UNESCO perché patrimonio culturale della città.

Nel Lazio anche Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli e le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia rientrano tra i siti protetti.

Altri siti di interesse culturale

 
La Cattedrale di Anagni.
 
Villa Adriana.
 
La Basilica di San Barnaba (Marino).
 
L' Abbazia di Casamari (Veroli).

I siti di interesse turistico a Roma, spaziano del tempo e nelle forme; dalle aree archeologiche, prima fra tutte il Foro Romano, ai monumenti, come il Colosseo con cui la città si identifica, alle chiese, che con la Basilica di San Pietro in Vaticano ne fanno il centro del Cattolicesimo, gli archi, i ponti, le fontane, le mura e le loro porte, gli obelischi, le piazze e le vie.

A tutto quanto è possibile ammirare andando semplicemente in giro per la città è possibile aggiungere ancora molto altro, grazie all'importante offerta culturale data dai musei romani.

Oltre a Roma, sono molti i siti archeologici visitabili nel Lazio.

Da quelli romani della vicina Ostia antica, al tempio di Ercole a Cori, e poi il tempio di Giove Anxur a Terracina, il sito di Forum Appii vicino a Sezze, di Lavinium a Pomezia, a quelli etruschi di Vulci, la Necropoli di Tuscania, l'area archeologica di Corviano a Soriano nel Cimino o quella del Colle dei Monterozzi a Tarquinia, quella di Fregellae, città del Latium adjectum, situata sulla Via Latina fra Aquinum (Aquino) e Frusino (Frosinone), presso il fiume Liri, la quale occupava un territorio vastissimo e prosperò dal 328 al 125 a.C., fu senz'altro la città più importante tra L'Urbe e Capua. Degno di nota è anche il Giardino di Ninfa presso Sermoneta.

Siti importanti sono quelli delle città fortificate preromane: l'acropoli di Alatri, molto ben conservata, quella di Ferentino con il mercato romano, e inoltre Atina e Arpino; universalmente conosciute le antiche abbazie di Montecassino, Subiaco e Casamari, Trisulti, Fossanova. Molto importante e conosciuto è la città di Tivoli con la presenza di due ville molto belle: Villa d'Este e la Villa dell'imperatore Adriano a Villa Adriana, seconda meta turistica del Lazio dopo la città di Roma.

Grande flusso turistico richiamano inoltre le fonti termali di Fiuggi e Viterbo, famosa anche per il quartiere medievale di San Pellegrino e per il Palazzo Papale, in fatto di Papi, poi, non va dimenticata Anagni (la Città dei Papi ha dato i natali a diversi pontefici), con la sua splendida Cattedrale, il Palazzo di papa Bonifacio VIII, il Palazzo della Ragione e Casa Barnekow (si ritiene possa aver ospitato Dante Alighieri durante la sua permanenza nella città), e poi le località marittime di Gaeta, Sperlonga, Sabaudia, Terracina, Ponza e San Felice Circeo.

Non vanno inoltre dimenticati i celebri Castello Orsini e Palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino ed il celeberrimo Palazzo Farnese di Caprarola.

Sono degni di nota i famosi Castelli Romani, gruppo di paesi al sud di Roma, a ridosso dei laghi vulcanici di Albano e di Nemi, spesso citati sia per la storia che per i gustosi prodotti gastronomici (come la porchetta di Ariccia).

Università

Roma rappresenta il maggior polo universitario della regione, avendo qui la sede diverse università, sia pubbliche che private. La più nota, e la più grande per numero di iscritti è la Sapienza Università di Roma, che oltre alle tantissime sedi periferiche a Roma, conta un polo succursale a Latina, uno a Rieti e uno a Viterbo. La seconda università pubblica della capitale, per data di fondazione, è la l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", fondata nel 1982, mentre al 1992 risale la fondazione dell' Università degli Studi Roma Tre. Altri poli universitari a Roma sono l'Università Europea di Roma, la Luiss, la Lumsa, San Pio V, e l'IUSM.

Fuori da Roma troviamo l' Università degli studi di Cassino, fondata nel 1979, sulla tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'abbazia di Montecassino, e l'Università degli Studi della Tuscia a Viterbo, fondata nel 1979.

Ricorrenze

Il Natale di Roma, il giorno in cui Romolo avrebbe fondato la città nel 753 a.C., viene festeggiato, il 21 aprile, con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.

Durante la Festa della Repubblica, il 2 giugno sempre a Roma, si svolge la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia presso l'Altare della Patria al Vittoriano;

Per la festa religiosa del Corpus Domini a Genzano di Roma si svolge la tradizionale infiorata di Genzano, una manifestazione caratterizzata dall'allestimento di un tappeto floreale lungo il percorso della processione religiosa.

Il primo sabato dopo il 16 luglio, in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo, a Trastevere a Roma si svolge la Festa de' Noantri.

Il 4 settembre, a Viterbo, si festeggia Santa Rosa, co-patrona della Città, ma l'evento si ha la sera precedente, il 3 settembre, quando si può assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa, un'imponente costruzione votiva trasportata dai Facchini di Santa Rosa.

Nei primi due week-end di ottobre, a Soriano nel Cimino si celebra la Sagra delle Castagne, manifestazione storico-rievocativa di carattere medioevale tra le più importanti d'Italia, durante la quale si possono ammirare le esibizioni dei gruppi storici delle 4 Contrade, il corteo storico, il palio dell'anello e si possono gustare piatti tipici nelle taverne medioevali delle 4 contrade.

Musica

Nel campo musicale, tradizionale è l'appuntamento per la festa del primo maggio a piazza San Giovanni, dove le organizzazioni sindacali organizzano un concerto musicale dal vivo, a cui partecipano i più popolari interpreti musicali del momento. Dal 2003 si è sempre più andato affermando il Telecomcerto, anche se è mancata l'edizione del 2008.

Un piccolo paese della provincia di Rieti, Poggio Bustone, ha dato i natali al più grande artista della musica leggera italiana: Lucio Battisti.

Nei mesi di Luglio e Agosto, a Soriano nel Cimino si svolge il Tuscia in Jazz Festival, il più importante evento italiano dedicato al jazz, secondo solo all'Umbria jazz Festival di Perugia. Al Tuscia in Jazz partecipano ogni anno jazzisti provenienti da tutto il mondo, ed in particolare dagli U.S.A..

Cinematografia

Dal 2006 si tiene a Roma Il Festival Internazionale del Film di Roma (fino al 2008 CINEMA. Festa Internazionale di Roma), un festival cinematografico internazionale, che si tiene presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma in autunno.

Sport

Tra le manifestazioni sportive una delle più attese è la Maratona di Roma, la più partecipata d'Italia.

A Rieti si tiene annualmente il Meeting Internazionale di Atletica Leggera, uno dei più antichi e prestigiosi d'Italia, a cui partecipano atleti di levatura internazionale, come Asafa Powell che qui vi ha stabilito il record mondiale nei 100 metri, il 9 settembre 2007.

Rieti nel 2007 e nel 2008 ha ospitato, presso il piccolo aeroporto Ciuffelli, i Campionati Mondiali di Volo a Vela. L'ambiente della città laziale è considerato dagli esperti il migliore al mondo per questo sport.

Altro

Dal 1999 a Latina viene organizzato il Festival internazionale del circo città di Latina, una delle più importanti e seguite rassegne circensi del mondo per quanto riguarda gli artisti under 21.

Dialetti laziali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti del Lazio.
 
Dialetti meridionali nel Lazio.[9]

L'uso vivo dei dialetti nel Lazio è sempre più in rarefazione, per quanto riguarda in particolare l'area della provincia di Roma. Al loro posto si sostituisce una variante regionale dell'italiano, caratterizzata dall'affricazione della s davanti a consonante nasale (insomma [ĩn.ˈʦõm.ma]), e dal raddoppiamento della b e della g (abile [ˈab.bi.le], regina [reʤ.ˈʤiː.na]). Diffusissima è l'apocope della sillabe finale della parola (ma' per "mamma", anda' per "andare" ecc.). Nella sintassi si registra l'uso dell'indicativo in dipendenza dei verba putandi ("credo che torna"), nel lessico parole come "pupo", "caciara", "pedalini" "annamo" "giocamo". I dialetti resistono invece nell'uso nelle altre provincie della regione, e in generale dove è meno forte l'influsso linguistico della capitale.

Gruppi dialettali

I dialetti della regione Lazio sono classificati, tenendo conto la città di Roma che rappresenta una sorta di isola linguistica a se stante, entro cinque aree fondamentali:

Infine, va ricordato che nei capoluoghi di Provincia si sta comunque diffondendo la varietà romana di Italiano.

Politica

File:Roma palazzo regione.jpg
La sede della Giunta della Regione Lazio

Presidente

Dalla primavera 2010 la Presidentessa della regione Lazio è Renata Polverini, del Popolo delle Libertà, che ha battuto alle elezioni regionali 2010 la candidata del Partito Democratico, Emma Bonino. L' UdC è alleato con la Polverini.

Vice Presidente

Assessori

Presidente del Consiglio Regionale

Trasporti e mobilità

Trasporto su strada

Inevitabilmente Roma rappresenta il punto gravitazionale del trasporto stradale regionale, con pesanti conseguenze per il traffico stradale della capitale. Solo con la costruzione della bretella autostradale, è possibile per i viaggiatori diretti verso sud, evitare di arrivare a Roma.

La principale direttrice del traffico sono due: una legata all'Autostrada del Sole e una al traffico in direzione di Roma, che viene smistato dal Grande Raccordo Anulare, che si sviluppa tutto intorno alla città.

Nella regione sono comunque presenti altre autostrade: la Roma-Civitavecchia (questa nei piani originari doveva collegare Roma a Genova), la Roma-Fiumicino, la Roma-Teramo e successivamente al km 72 di quest'ultima nasce la Autostrada A25 che collega la Capitale anche con Pescara molto utilizzate dai lavoratori pendolari per i loro spostamenti verso e da Roma.

Altre direttrici importanti per il traffico laziale sono la via Aurelia verso la Toscana, la via Cassia per il traffico in direzione del viterbese, la via Salaria per quello in direzione del Reatino, la via Appia come direttrice verso i Castelli Romani e la via Pontina in direzione Latina.

Trasporto su ferro

Essendo posta al centro della penisola, Roma è anche il principale nodo ferroviario dell'Italia centrale. Le direttrici di traffico sono 4 e ricalcano - almeno nella parte iniziale del percorso - il tracciato delle principali consolari: quella tirrenica (Roma-Genova, lungo la via Aurelia), quella verso nord (Roma-Firenze-Bologna, lungo la via Salaria), quella adriatica (Roma-Pescara, lungo la via Tiburtina) e quella meridionale (Roma-Napoli, lungo la via Appia).

Importante anche perché legato al traffico aereo, è il collegamento tra Roma e l'aeroporto di Fiumicino, realizzato tramite la linea ferroviaria appositamente progettata e costruita.

Trasporto aereo

 
Aeroporto di Fiumicino

Tutto il trasporto aereo regionale civile, gravita sugli aeroporti di Fiumicino e Ciampino a ridosso della Capitale.

Gli aeroporti per il traffico civile presenti nel Lazio sono:

Trasporto navale

Nella regione è presente uno dei maggiori porti per il trasporto passeggeri d'Italia: il porto di Civitavecchia, in provincia di Roma, rappresenta il maggiore porto d'imbarco nazionale per la Sardegna. Il porto si è arricchito di nuove linee passeggeri per Sicilia, Spagna, Francia, Malta e Tunisia.

Mentre per raggiungere le isole pontine da porti laziali, ci si imbarca dai porti di Anzio, ma soprattutto da Formia, Terracina e San Felice Circeo.

Trasporto fluviale

Da alcuni anni il comune di Roma ha ripristinato il trasporto fluviale lungo il tratto urbano del Tevere.

Suddivisione Amministrativa

 
Le province laziali

La sede principale della Giunta della Regione Lazio si trova a Roma in via Cristoforo Colombo, mentre la sede del Consiglio della Regione si trova in via della Pisana, sempre a Roma.

Il Lazio è amministrativamente suddiviso in 5 provincie che, in ordine alfabetico sono:

Questa suddivisone amministrativa è ripresa dal simbolo della regione, rappresentato da un ottagono con iscritti i cinque stemmi delle 5 province laziali.

Nel Lazio sono poi presenti 378 comuni, così suddivisi tra le 5 amministrazioni provinciali:

Nel Lazio sono poi presenti 22 comunità montane istituite con legge regionale del 1999[10].

Sport

Principali impianti sportivi

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Lo stadio Olimpico dove giocano la S.S. Lazio e l'A.S. Roma

Nel Lazio sono presenti diversi impianti sportivi di livello internazionale, costruiti in occasione di eventi di rilevanza mondiale come le Olimpiadi di Roma del 1960, e di livello nazionale. Tra i vari impianti c'è lo Stadio Olimpico all'interno del complesso sportivo del Foro Italico. Patrimonio del CONI, nella struttura vi si svolgono le gare interne di Lazio e Roma ed è la sede della finale di Coppa Italia, e all'atletica leggera, ma occasionalmente ospita concerti di musica leggera ed eventi di vario genere. Il Palalottomatica, situato a Roma nella zona dell'Eur, è invece il più grande palazzo dello sport in Italia ed ospita le gare della Virtus Pallacanestro Roma.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Impianti sportivi nel Lazio.

Principali società sportive

Il Lazio può contare su una numerosa presenza di società operanti nei più diversi ambiti sportivi.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Società sportive del Lazio.

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Filippo Cassola, Storia di Roma. Dalle origini a Cesare, Roma, Jouvence, 2001.
  2. ^ Fonte: Minambiente
  3. ^ Fonte: ISTAT
  4. ^ a b Dati ISTAT riferiti alle stime del 31 dicembre 2008
  5. ^ Regional GDP per inhabitant in the EU27
  6. ^ a b c Dati Istat - Tavole regionali
  7. ^ Statistiche 2003 agricoltura nel Lazio
  8. ^ Rapporto socio-economico sul Lazio 2006
  9. ^ Pellegrini G. B, Carta dei dialetti d'Italia, Pacini ed., Pisa 1977.
  10. ^ Regione Lazio - Affari Istituzionali

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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