Energia nucleare in Germania
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Nel 2008 l'energia nucleare in Germania ha generato il 28,29% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese[1].
A marzo 2010, sono presenti in questa nazione 12 centrali elettronucleari in funzione che dispongono complessivamente di 17 reattori operativi e 1 dismesso.
Non si stanno edificando nuove centrali elettronucleari.
Vi sono anche altre 14 centrali elettronucleari chiuse, 13 con un reattore ciascuna e 1 con cinque reattori (Greifswald nell'omonima località).
Situazione
Nel 2000, il governo tedesco, comprendente Alleanza '90 - I Verdi ed il SPD ha annunciato ufficialmente l'intenzione di abbandonare l'uso dell'energia nucleare. Jürgen Trittin (membro dei Verdi), come assessore all'ambiente, della conservazione della natura e della sicurezza nucleare, ha raggiunto un accordo con le aziende di energia sulla graduale interruzione del funzionamento delle diciannove centrali nucleari del paese e sulla cessazione dell'uso civile dell'energia nucleare entro il 2020. Tale decisione è stata promulgata nella legge sull'uscita dal nucleare. Sulla base della valutazione in 32 anni del periodo medio di funzionamento per una centrale nucleare, l'accordo fissa in modo preciso la quantità di energia che una centrale elettronucleare può produrre prima di essere chiusa.
Le centrali elettriche di Stade e di Obrigheim sono state spente rispettivamente il 14 novembre 2003 e 11 maggio 2005, e il loro smantellamento è previsto per il 2007.[senza fonte]
Una legge sulle fonti d'energia rinnovabili ha istituito un'imposta a favore dell'energia rinnovabile. Sostenendo che la tutela del clima è un tema centrale della sua politica, il governo tedesco ha annunciato l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 25% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2005. Nel 1998 in Germania l'uso di energie rinnovabili ha raggiunto la quota di 284 PJ del fabbisogno energetico primario, che equivale al 5% della domanda elettrica totale. Il governo tedesco vuole raggiungere il 10% entro il 2010.
Gli attivisti antinucleari criticano l'accordo: pensano che esso sia una garanzia sul funzionamento piuttosto che un'uscita dall'energia nucleare. Inoltre hanno contestato la scadenza del piano ritenendola troppo estesa ed hanno criticato il fatto che il divieto di costruzione di nuove centrali nucleari di uso commerciale usate non si sia applicato agli impianti per scopi scientifici: alcuni di questi sono stati messi in funzione (per esempio München II). Inoltre non è stato applicato un divieto agli impianti per l'arricchimento dell'uranio e alla stazione di arricchimento di Gronau in seguito è stato esteso il permesso di funzionamento. Successivamente, il ritrattamento del combustibile nucleare non è stato vietato con effetto immediato, ma bensì permesso fino a metà 2005.
Anche se i reattori in Obrigheim sono stati chiusi, lo smantellamento di tali impianti comincerà soltanto nel 2007. Di conseguenza, potrebbe essere possibile decidere di rimetterli in funzione dopo la successiva elezione federale di settembre (questo provvedimento era stato proposto dalla CDU, allora forza di opposizione).[senza fonte]
Gli attivisti antinucleari hanno contestato il governo tedesco, che non avrebbe fatto altro che sostenere l'energia nucleare fornendo le garanzie finanziarie per i produttori di energia. Inoltre è stato precisato che non esistono, finora, programmi per il deposito finale delle scorie radioattive. Rendendo più restrittive le norme di sicurezza e incrementando la tassazione, si potrebbe forzare un più rapido abbandono dell'energia nucleare. La chiusura graduale delle centrali nucleare è stata accompagnata da concessioni in materia di sicurezza per la popolazione dei trasporti di scorie nucleari attraverso la Germania. Quest'ultimo punto non è stato applicato dal ministro dell'ambiente, della conservazione della natura e della sicurezza nucleare.
A causa dei prezzi in aumento dei combustibili fossili, sono ancora riprese con vigore le discussioni sull'"abbandono dell'abbandono". Nella campagna per l'elezione federale nel 2002, Edmund Stoiber, il candidato per la carica di cancelliere del CDU/CSU, ha promesso, nel caso di vittoria, di annullare l'uscita dall'energia nucleare. Il suo successore e attuale cancelliere, Angela Merkel, ha annunciato di voler negoziare con le aziende di energia la scadenza per la interruzione delle centrali nucleari.
Chi critica l'abbandono dell'energia nucleare in Germania sostiene che le centrali nucleari potrebbero non essere adeguatamente rimpiazzate e predice una crisi energetica, oppure sostiene che soltanto il carbone potrebbe sostituire l'energia nucleare. Le emissioni di CO2 aumenterebbero enormemente (con l'uso del petrolio e dei combustibili fossili); altrimenti, si dovrebbe importare elettricità dalle centrali nucleari francesi o gas naturale della Russia, vista come un alleato di cui non ci si può ancora fidare.
Il 25 gennaio 2010 il nuovo governo tedesco ha sospeso la decisione del 2002 di spegnere gradualmente (entro il 2027) tutti gli impianti nucleari e ha stabilito di prolungare di 25 anni l'esercizio dei 17 reattori ancora in funzione.
La decisione finale sulla nuova politica in merito all'energia nucleare sarà presa a fine 2010[2].
Il deposito di Asse
Nel deposito di Asse in Bassa Sassonia, ricavato in una miniera di potassa (sale di potassio) aperta agli inizi del 1900 e dismessa nel 1964[3], furono stoccati (dal 1967 al 1978) a scopo sperimentale dal Centro di ricerca sulla salute e sull’ambiente (GSF) tedesco circa 124 700 fusti contenenti scorie radioattive a bassa attività e circa 1 300 fusti di rifiuti a media attività (sono stati condotti in esso anche studi volti a verificare l'idoneità delle miniere di potassio per il deposito geologico di rifiuti ad alta attività ma il deposito non è mai stato utilizzato a questo scopo).
Nonostante si ritenga generalmente che le miniere di sale siano immuni a questo fenomeno (gli studi preliminari effettuati negli anni sessanta consideravano Asse una locazione adatta per lo stoccaggio di scorie radioattive di prima e seconda categoria), nel caso in questione, a partire dal 1906 (ossia più di sessant'anni prima dell'ultimazione del deposito), si sono evidenziate 61 piccole infiltrazioni d’acqua, pari complessivamente a 11,4 m3 al giorno, che sono state sigillate o che sono intercettate dal sistema di drenaggio.
In seguito allo scavo di ulteriore camere per lo stoccaggio dei rifiuti[3], venne raggiunta la parte più esterna della miniera[4].
Data la conformazione delle rocce e dell'uso abbastanza intensivo della miniera, oltre che dell'uso di materiale di riempimento, nel corso degli anni si è avuto un deciso aumento delle infiltrazioni d'acqua[senza fonte] che sono venute a contatto (intaccandone la tenuta[senza fonte]) con alcuni fusti contenenti radioisotopi quali cesio 137, uranio 233 e 235 nonchè plutonio 239[5]: le perdite di sostanze radioattive sono state rilevate per la prima volta nel 1988.[senza fonte]
Secondo uno studio pubblicato nel 2008 dal Ministero dell'Ambiente del Lander, le suddette infiltrazioni sono "prive di significato per la sicurezza operativa del deposito"[6].
In ogni caso, per eliminarle definitivamente, si stanno studiando vari metodi per la stabilizzazione delle rocce che formano il deposito[4].
Seppur al livello di bozza, vi è anche la possibilità che i rifiuti vengano recuperati senza che questo comporti rischi maggiori per la popolazione e per il personale che dovrà maneggiarli[7][8].
Sono stati inoltre rilevati rischi di crollo dei tunnel, con il conseguente pericolo di una dispersione delle scorie.[senza fonte]
Centrali elettronucleari in Germania
Tutti i dati della tabella sono aggiornati a marzo 2010
IMPIANTI IN FUNZIONE[9] | ||||||
NOTA: La normativa in vigore non prevede la possibilità di sostituzione e/o aumento del parco reattori al termine del ciclo vitale degli impianti ancora in funzione. Da una prima volontà di dismettere tutto il parco reattori, si sta procedendo a prolungarne la vita operativa oltre quanto preventivato. | ||||||
Impianto | Potenza netta (MW) | Tipologia reattore | Costruzione | Allacciamento alla rete | Dismissione (prevista) |
Costo |
Centrale nucleare di Biblis (Reattore A) | 1167 | PWR | 1970-1974 | 1975 | 2010[10] | |
Centrale nucleare di Biblis (Reattore B) | 1240 | PWR | 1972-1976 | 1977 | 2011 | |
Centrale nucleare di Brokdorf | 1410 | PWR | 1976-1986 | 1986 | 2021 | |
Centrale nucleare di Brunsbuttel | 771 | BWR | 1970-1976 | 1977 | 2012 | |
Centrale nucleare di Emsland | 1329 | PWR | 1982-1988 | 1988 | 2021 | |
Centrale nucleare di Grafenrheinfeld | 1275 | PWR | 1975-1981 | 1982 | 2015 | |
Centrale nucleare di Grohnde | 1360 | PWR | 1976-1984 | 1985 | 2018 | |
Centrale nucleare di Brokdorf | 1410 | PWR | 1976-1986 | 1986 | 2021 | |
Centrale nucleare di Gundremmingen (Reattore B) | 1284 | BWR | 1976-1984 | 1984 | 2016 | |
Centrale nucleare di Gundremmingen (Reattore C) | 1288 | BWR | 1976-1984 | 1985 | 2018 | |
Centrale nucleare di Isar (Reattore 1) | 878 | BWR | 1972-1977 | 1979 | 2011 | |
Centrale nucleare di Isar (Reattore 2) | 1410 | PWR | 1982-1988 | 1988 | 2020 | |
Centrale nucleare di Kruemmel | 1410 | BWR | 1974-1983 | 1984 | 2020 | |
Centrale nucleare di Neckarwestheim (Reattore 1) | 785 | PWR | 1972-1976 | 1976 | 2010[10] | |
Centrale nucleare di Neckarwestheim (Reattore 2) | 1310 | PWR | 1982-1989 | 1989 | 2022 | |
Centrale nucleare di Philippsburg (Reattore 1) | 1410 | BWR | 1970-1979 | 1980 | 2012 | |
Centrale nucleare di Philippsburg (Reattore 2) | 1392 | PWR | 1977-1984 | 1985 | 2019 | |
Centrale nucleare di Unterweser | 1345 | PWR | 1972-1978 | 1979 | 2012 | |
Totale: 17 reattori per complessivi 20.480 MW | ||||||
IMPIANTI IN COSTRUZIONE[9][11] | ||||||
Impianto | Potenza netta (MW) | Tipologia reattore | Inizio costruzione | Fine costruzione (prevista) |
Allacciamento alla rete (prevista) |
Costo (stimato) |
Totale: 0 reattori per complessivi 0 MW | ||||||
IMPIANTI PROGRAMMATI E PROPOSTI[11] | ||||||
Totale programmati: 0 reattori per complessivi 0 MW Totale proposti: 0 reattori per oltre 0 MW complessivi | ||||||
IMPIANTI DISMESSI[9] | ||||||
Impianto | Potenza netta (MW) | Tipologia reattore | Costruzione | Allacciamento alla rete | Dismissione | Costo |
Centrale nucleare AVR Juelich | 13 | HTGR | 1961-1967 | 1969 | 1988 | |
Centrale nucleare di Greifswald (Reattori 1-5) | 5x408 | VVER | 1970-1989 | 1974-1989 | 1989[12] | |
Centrale nucleare di Gundremmingen (Reattore A) | 237 | BWR | 1962-1966 | 1967 | 1977 | |
Centrale nucleare di HDR Grosswelzheim | 25 | BWR | 1965-1969 | 1970 | 1971 | |
Centrale nucleare KNK | 17 | FBR | 1974-1978 | 1979 | 1991 | |
Centrale nucleare di Lingen | 183 | BWR | 1964-1968 | 1968 | 1979 | |
Centrale nucleare di Muelheim-Kaerlich | 1219 | BWR | 1975-1986 | 1987 | 1988 | |
Centrale nucleare di MZFR Karlsruhe | 52 | PHWR | 1961-1966 | 1966 | 1984 | |
Centrale nucleare di HDR Grosswelzheim | 25 | BWR | 1965-1969 | 1970 | 1971 | |
Centrale nucleare di Neideraichbach | 100 | HWGCR | 1966-1973 | 1973 | 1974 | |
Centrale nucleare di Obrigheim | 340 | PWR | 1965-1968 | 1969 | 2005 | |
Centrale nucleare di Rheinsberg | 62 | PWR | 1960-1966 | 1966 | 1990 | |
Centrale nucleare di Stade | 640 | BWR | 1967-1962 | 1972 | 2003 | |
Centrale nucleare di THTR-300 | 296 | HTGR | 1971-1985 | 1987 | 1988 | |
Centrale nucleare di Kahl | 296 | BWR | 1958-1961 | 1962 | 1985 | |
Centrale nucleare di Wuergassen | 640 | BWR | 1968-1971 | 1975 | 1994 | |
Totale: 19 reattori per complessivi 5.879 MW |
Note
- ^ (EN) IAEA - PRIS database - Nuclear Power Plant Information - Nuclear Share in Electricity Generation in 2008.
- ^ http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/25/news/germania_nucleare-2074175/
- ^ a b http://www.bfs.de/en/endlager/asse/grundlagen/geschichte.html
- ^ a b http://www.bfs.de/en/endlager/asse/grundlagen/geologie.html
- ^ Die Asse Chronik – Vom Umgang mit Atommüll in Niedersachsen. Fraktion von Bündnis 90/Die Grünen im Niedersächsischen Landtag, 2008.
- ^ http://cdl.niedersachsen.de/blob/images/C49474425_L20.pdf
- ^ http://www.bfs.de/en/endlager/asse/grundlagen/hintergrund_asse.html
- ^ http://www.bfs.de/en/endlager/asse/Studien/maw_Rueckfuehrung.html
- ^ a b c AIEA: Nuclear Power Reactors in Germany
- ^ a b Per il momento rimandato, in attesa di decisione definitiva
- ^ a b http://www.world-nuclear.org/info/inf45.html
- ^ Chiusi tutti alla riunificazione delle germanie, fu valutato l'ammodernamento dei sistemi di sicurezza ai parametri occidentali e fu visto non economicamente conveniente