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Livinallongo del Col di Lana (in ladino Fodom,[1] in tedesco Buchenstein) è un comune di 1.443 abitanti della provincia di Belluno, in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Pieve di Livinallongo.

Fa parte del comprensorio della Ladinia

Vi si sono svolti alcuni degli episodi più cruenti della prima guerra mondiale, tra cui i combattimenti per il possesso della cima del Col di Lana, infatti tra Arabba e Livinallongo, sono situati due forti: il Forte Ruaz e il Forte Corte.

La sua frazione Arabba è oggi uno dei centri turistici invernali di maggior pregio delle Dolomiti, e fa parte del comprensorio Dolomiti Superski.

Fu parte della Contea Principesca del Tirolo (Impero d'Austria) fino alla fine della prima Guerra Mondiale, dopodiché passò all'Italia e venne scorporato dall'ex Tirolo annesso per essere associato alla provincia di Belluno.

Nel suo territorio è presente la località geologica tipo della formazione di Livinallongo.

Clima

Amministrazione

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Storia

L'epoca romana

I Romani raggiunsero le Alpi già nel III secolo a.C., ma ci vollero anni per assoggettare completamente le fiere popolazioni retiche che abitavano in quest'area. Soltanto con Claudio la zona divenne una provincia (Raetia, Vindelicia e Vallis Poenina). Tuttavia non sembra che l'area di Livinallongo fosse particolarmente battuta. Le iscrizioni ritrovate ai piedi del monte Civetta fanno pensare che si trattasse di una zona di confine in cui la presenza umana fosse solo saltuaria o completamente assente. Non è nemmeno certo se l'attuale comune fosse ricompreso nel territorio di Julium Carnicum, e quindi alla Regio X, o appartenesse alla Rezia.

L'alto medioevo

Neppure durante l'alto medioevo la civiltà ha lasciato segni rilevanti. Dopo le invasioni barbariche, il territorio fu soggetto ai Longobardi e quindi ai Franchi, fondatori del Sacro Romano Impero. Con Ottone I la zona dolomitica fu ricompresa nella marca di Verona, a sua volta dipendente dal ducato di Baviera.
Qualcuno sostiene che a questo periodo risalga il Castello di Andraz.

Il basso medioevo

Del 1005 è un documento che definisce i confini della contea della Val Pusteria; forse, per la prima volta, vi sono citate alcune località livinellesi.

Con Corrado il Salico la valle di Livinallongo, probabilmente già compresa nella contea della Valle Norica, venne assegnata al nuovo principato vescovile di Bressanone (istituito il 7 giugno 1027). In questo modo, al clero locale spettava anche il potere temporale, ma per amministrare il territorio ci si appoggiava a famiglie feudatarie (i ministeriali). Nella zona ebbero giurisdizione varie casate, perlopiù di origine tedesca: i Rodank, gli Schoeneck, gli Avoscani, gli Stecconi.

È comunque da questo periodo che viene favorito il popolamento del territorio che avveniva solo dietro il consenso dei vescovi. I coloni provenivano soprattutto dalla valle Isarco e dalla val Pusteria.

Attorno al 1141 fu fondata l'abbazia di Novacella con possedimenti anche su Livinallongo: uno scritto del 1142 documenta la donazione al convento del mansus Puchberc qui dicitur Wersil un maso identificabile con Fursil, nella zona di Colle Santa Lucia. È il primo documento che cita con sicurezza la zona. Interessante notare che per prima viene citata l'area di Colle Santa Lucia, in posizione più marginale rispetto a Livinallongo: è probabile che i vescovi si fossero preoccupati di colonizzare per primi i territori di confine.

La peste nera del XIV secolo colpì gravemente la popolazione locale. La decimazione dei servi della gleba provocò l'affrancamento di molti contadini, ma anche l'abbandono di molti terreni da parte dei signori locali. I fondi furono acquistati da Corrado Stuck che tentò di ristabilire la servitù della gleba ma, già nel 1352, Ludovico di Brandeburgo, in accordo con il vescovo Matthäus Andergassen, la aboliva definitivamente.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Variazioni

La denominazione del comune fino al 1933 era Livinallongo.

La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1923 aggregazione del comune alla provincia di Belluno con distacco dalla provincia di Trento. [3]

Il 28-29 ottobre 2007 si è tenuto un Referendum consultivo per chiedere che il Comune (assieme a quelli di Cortina d'Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana) fosse distaccato dal Veneto ed aggregato alla Provincia autonoma di Bolzano. Il Referendum si è contraddistinto per la netta vittoria dei SI e per il superamento dei due quorum qualificati. Ora il Comune sta seguendo la procedura prevista dalla Costituzione e dalla Legge sui Referendum.

Frazioni

Il comune è suddiviso in 17 vicinie[4]:

Frazione Nome ladino Abitanti Altitudine (m. s. l. m.) Note
Andraz Andrać 84 1.414
Arabba Rèba 275 1.601 nota località sciistica e sede di un centro meteorologico dell'Arpav
Castello Ciastèl 9 1.747 Vi si trova il Castello di Andraz
Cherz Chierz 51 1.651
Contrin Contrin 18 1.697
Corte La Court 33 1.601
Davedino Davedin 7 1.550
Larzonei Larcionèi 20 1.577
Ornella Ornela 67 1.485
Palla-Agai Pala-Daghè 17 1.676-1.723
Pieve di Livinallongo La Plié da Fodóm 245 1.475 sede comunale
Salesei Salejei 133 1.400
Soraruaz Souraruać
Vallazza Valacia
Varda Vèrda 38 1.689
Visinè di Là Visiné de Là
Visinè di Qua Visiné de Qua

Oltre a queste, esistono molte altre località abitate; le principali sono:

Località Nome ladino Abitanti Altitudine (m. s. l. m.) Note
Alfauro Fèver 47 1.488
Brenta Brenta 32 1.468
Cernadoi Cernadou 17 1.512
Col di Ornella Cól de Ornela 13 1.500
Collaz Colàć
Livinè Liviné 43 1.485
Pallua Palua
Passo Pordoi Jouf de Pordou 5 2.239
Pezzei Pecei 17 1.403
Pian di Salesei Plan de Salejei 13 1.193
Pian Falzarego Plan de Fauzare 1 1.935
Renaz Renać 55 1.450
Ruaz Ruać 12 1.342
Roncat Roncat 3 1.425
Sief Sief 9 1.725
Sottinghiazza Sotinglacia 4 1.446
Sottil Sotil

Voci correlate

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Incubatorio Wikipedia in Lingua ladina
  2. ^ Dati tratti da:
  3. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  4. ^ Statuto comunale di Livinallongo.

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