Brigate Rosse
Le Brigate Rosse (spesso abbreviato in BR) sono una organizzazione eversiva di estrema sinistra di ispirazione marxista-leninista, comunemente considerate un gruppo terroristico.
simbolo delle Brigate Rosse
Hanno avuto attività in Italia a partire dagli anni '70, costituendo una struttura paramilitare compartimentata e organizzata per cellule ed operando azioni di guerriglia urbana ed isolati attacchi contro persone in qualche modo rappresentative dello Stato e delle istituzioni.
Ideali
La dichiarata concezione ispiratrice del movimento è quella di un'avanguardia di massa che dovesse "indicare il cammino per il raggiungimento del potere e l'instaurazione della Dittatura del Proletariato". L’espressione della Direzione strategica erano le cosiddette "Risoluzioni strategiche", documenti di analisi politica, che di volta in volta indicavano gli obiettivi primari ed il modo (azioni armate) attraverso i quali raggiungerli. Le "operazioni" erano poste in essere sulla base delle decisioni di un'autodefinita "Direzione strategica", che definiva azioni mirate alla disarticolazione dell’avversario: il potere politico statale e lo Stato Imperialista delle Multinazionali.
Storia
Nella storia delle Brigate Rosse si distinguono sostanzialmente tre fasi:
- la propaganda armata (1970-1974)
- l’attacco al cuore dello Stato (1974-1980)
- la divisione e la dissoluzione (1981-1988).
Particolare rilevanza riveste la seconda fase, il cui culmine è l'eccidio di via Fani, il rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro ed il suo successivo assassinio dopo un presunto "processo popolare".
A posteriori, e dall'analisi svolta in anni successivi sull’affaire Moro, taluni affermano che le Brigate Rosse non sarebbero state l'unico attore di quel tragico evento: sarebbe stato ben difficile per un'organizzazione feroce, ma pur sempre numericamente scarna, progettare, mettere in atto e infine procedere ad un'azione che andava a colpire uno dei principali protagonisti della politica italiana ed estera.
- Sempre secondo queste teorie, "se non ci fosse stato un corposo e differenziato aiuto da parte di molteplici attori oscuri della strategia della tensione e/o da parte di Servizi Segreti italiani ed esteri che in nome dell'anticomunismo non esitavano a eliminare fisicamente chi si contrapponesse a tale direttiva, riconducibile alla fortissima ingerenza in chiave anti-U.R.S.S. degli apparati U.S.A. nella politica italiana, le Brigate Rosse avrebbero avuto un ciclo di vita estremamente breve, come ad esempio i G.A.P. di Gian Giacomo Feltrinelli o il Circolo XXII ottobre di Genova".
Ciò sintetizza alcuni dei principali elementi dialettici e polemici emersi dalla pubblica discussione che, comunque, è seguita al fenomeno brigatista. Del fenomeno, infatti, si è supposta una concatenazione con altre vicende non meno oscure della Repubblica (il noto giornalista Sergio Zavoli definì questa fase come "la notte della Repubblica").
Va detto però che il dibattito politico usò talune di queste affermazioni come arma propagandistica, e che da un punto di vista strettamente formale, non risultano conferme oggettive di tali deduzioni, sebbene le conclusioni tutto siano fuorché improbabili.
Attualmente
Alcuni capi brigatisti arrestati e condannati sono attualmente inseriti in programmi di reinserimento sociale; molti di essi tuttora rilasciano interviste giornalistiche, pur senza mai aggiungere granché alle verità processualmente accertate. NEgli ultimi anni le Brigate Rosse sono tornate nella cronaca a causa della sparatoria sul treno tra due esponenti delle Nuove Brigate Rosse - Nuclei Comunisti Combattenti Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce e degli agenti di Polizia Ferroviaria. Galesi e un agente, Emanuele Petri, moriranno per i colpi di arma da fuoco. Da qui prosegue un nuovo capitolo della storia di questa organizazione terrorista, che negli ultimi anni ha ucciso due tecnici che lavoravano alle dipendenze di due Primi Ministri (Massimo D'Antona sotto l'on. Massimo D'alema e Marco Biagi sotto l'on. Silvio Berlusconi). In seguito ai files trovati nel notebook della Lioce, sono stati arrestati altri componenti del gruppo armato e dalla fine del 2004, una pentita sta collaborando con le forze dell'ordine.
"Colpiscine uno per educarne cento" - (motto rivendicato dalle Brigate Rosse)