Adolfo Quintieri
Adolfo Quintieri (Cosenza, 22 maggio 1887 – Cosenza, 13 Luglio 1970) è stato un avvocato e giurista italiano, sindaco di Cosenza dal 10 Aprile 1946 al 23 Febbraio 1948.
Biografia
Figlio di Demetrio Quintieri e Maria Barracco, e fratello dell'insigne musicista Maurizio Quintieri, a 22 anni si laureò in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli con il massimo dei voti e la lode. Superati nello stesso anno gli esami di abilitazione si iscrisse giovanissimo all'Albo degli avvocati del foro di Cosenza dove esercitò la professione con impegno, passione e dirittura morale. Entrò in breve tempo nella ristretta cerchia dei più colti ed insigni giuristi italiani.
Militò, sin da giovane, nell'Azione Cattolica dove rivestì la carica di Presidente Diocesano e poi di Delegato Regionale presso la Santa Sede. In tale qualità fece parte del primo Consiglio Nazionale della Federazione Uomini Cattolici. Fu uno dei fondatori del Partito Popolare di Cosenza. Fu investito dell'Onorificenza di Commendatore del Santo Sepolcro. Rivestì l'incarico di Vice Pretore Onorario di Cosenza e di Vice Presidente della Deputazione Provinciale.
Dal 31 marzo 1946 fu il primo sindaco eletto, con voto plebiscitario, dalla sua città. Nello stesso anno fu eletto Deputato all'Assemblea Costituente e, in tale veste, prescelto per far parte del ristretto gruppo di giuristi che elaborò la Carta Costituzionale. Successivamente fu rieletto al primo parlamento repubblicano.
Tra i molteplici impegni parlamentari, si distinse, tra l'altro, come Relatore di numerosi ed importanti disegni di legge in materia di pubblica amministrazione, di finanza pubblica e di organizzazione degli enti locali, per i quali ne sostenne con forza l'autonomia. Fu relatore della legge Vanoni, fece parte della Giunta delle Elezioni, della Commissione Speciale per il disegno di legge sulla Corte Costituzionale e di altri importanti organismi parlamentari. Elaborò e sostenne con fermezza la legge sulle incompatibilità parlamentari che venne approvata e promulgata grazie al suo impegno ed alla sua tenacia.
Fu componente del Consiglio dell'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, autore di innumerevoli pubblicazioni e relatore in moltissimi convegni di rilievo nazionale.
Scomparve a Cosenza il 13 luglio del 1970.