Discussione:Grappa
Grassetto[[Nome del link#REDIRECT [[#REDIRECT Inserisci nome della voce]]]]l'autore non è un bevitore... :-)
pino_alpino qual è la differenza fra grappa e acquavite?--Tempiese 14:27, 20 set 2006 (CEST)
questa frase mi pare un po' da controllare: Questo consente a commercianti di poco scrupolo di spacciare colori molto intensi come prodotti di lunghi affinamenti in legno. Un espediente commerciale che pur non essendo illecito è da considerare pubblicità ingannevole. che dite? Uno che se ne intende :)
Consigli & "Definizioni"
la GRAPPA è distillato di vinaccia (quello che rimane dopo la produzione del vino, si potrebbe chiamare quindi acquavite di vinaccia), puo' essere di vari tipi di uve mescolate assieme oppure "monovitigno", ovvero di un unico tipo di uva.
l'ACQUAVITE è il distillato di qualsiasi tipo di frutta, dall'uva intera alle fragole, pere, etc.etc.
Purtroppo in Italia non esiste una legge che tuteli il consumatore, costringendo a scrivere sull'etichetta le caratteristiche precise del prodotto e le modalità di produzione, così si possono fare grappe "invecchiate" quando invece ci si ha aggiunto solo trucioli di legno, coloranti(caramello) e aromi, senza doverlo scrivere sull'etichetta!!
A me pare piuttosto chiaro l'articolo 13 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 luglio 1997, n. 297:
"Art. 13.
Invecchiamento
1. Nella presentazione e nella promozione è consentito l’uso del termine "vecchia" o "invecchiata" per la grappa sottoposta ad invecchiamento, in recipienti di legno non verniciati nè rivestiti, per un periodo non inferiore a dodici mesi in regime di deposito fiscale in pianti ubicati nel territorio nazionale. Sono consentiti i normali trattamenti di conservazione del legno dei recipienti.
2. E’ consentito, altresì, l’uso dei termini "riserva" o "stravecchia" per la grappa invecchiata almeno 18 mesi, alle condizioni di cui al comma 1.
3. Nelle ipotesi di cui ci commi 1 e 2, può essere specificata la durata dell’invecchiamento, espressa in mesi e in anni, o soltanto in mesi.
4. Il trasferimento del prodotto sottoposto ad invecchiamento è consentito alle condizioni previste dall’articolo 3, comma 3."
--Cook15 11:25, 4 ott 2007 (CEST)
si puo' scrivere "distillazione a vapore", che non vuol dire distillazione artigianale con alambicco discontinuo, ma semplicemente è un modo per confondere e ingannare il consumatore, vendendo una grappa prodotta in realtà industrialmente.
oppure è possibile far distillare la propria materia prima da altri, poi cambiarla di un grado e scrivere sull'etichetta "prodotto e imbottigliato da xxxx", cosa spesso fatta dai produttori di vino che fanno anche grappa.
ma vi pare? e questo solo per la grappa, ma si puo' fare un discorso simile per l'olio, e molti alti prodotti italiani.
UN CONSIGLIO QUINDI: leggete sempre bene l'etichetta, se non vengono scritte le cose esplicite, fatevi venire dubbi, andate a vedere le distillerie all'opera, se vi capita (e notate bene che per utilizzare materie fresche bisogna che la distillazione avvenga quasi in contemporanea con quella del vino, quindi da agosto a fine settembre circa: se visitate una distilleria in funzione da novembre in poi, vuol dire che utilizza roba avariata!! e quindi demetilizza! state attenti!) e nel caso delle grappe invecchiate, quando sentite forte sentore come di pesca o di qualcosa di dolciastro, è probabile che ci siano stati aggiunti aromi!!! attenti!!
serve una legge seria che tuteli il consumatore E il prodotto all'estero, come per il cognac.
- Avevo letto anni fa, che le grappe si dividono per qualità in due grandi categorie, nella prima in alto, ci sta la "grappa di moscato", sotto, ci stanno tutte le altre.--80.116.131.184 (msg) 22:27, 20 giu 2008 (CEST)