Gian Burrasca (film 1982)
film del 1982 diretto da Pier Francesco Pingitore
Gian Burrasca è un film del 1982, diretto da Pier Francesco Pingitore ed interpretato dal caratterista comico romano Alvaro Vitali sul canovaccio del racconto Vamba sul popolare bambino irrequieto di inizio 'Novecento. Questa trasposizione con Vitali può essere considerato uno spin-off dei film della serie Pierino, cui era allora attivo.
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Durata | 87 min |
Regia | {{{regista}}} |
Altri progetti
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Trama
Giannino Stoppani (Alvaro Vitali) detto Gian Burrasca è un ragazzo vivace perennemente incline alla burla. Ora vediamo le sue avventure:
- Nel primo episodio è il suo compleanno e mette una miccia nella torta in modo da farla scoppiare quando si accendono le candeline compresa la miccia. Dopo aver fatto scoppiare la torta va in camera sua e scrive nel diario questo giorno.
- Nel secondo episodio è il suo primo giorno di scuola e appena arrivato in classe si fa sequestrare i pattini, mette una puntina nella sedia di Carloni che viene cacciato fuori dal professore (Tuccio Musumeci) per aver dato uno schiaffo al compagno di banco di Stoppani, viene cacciato fuori lui per aver risposto male a una domanda del professore, butta un secchio in testa al signor ispettore credendo che fosse Carloni.
- Nel terzo episodio, all'uscita di scuola Carloni è atteso dall'autista del padre. L'autista avvisa Carloni che si dovrà allontanare dall'automobile per consegnare una lettera indirizzata al preside da parte del padre di Carloni. A quel punto, Stoppani sfida Carloni a fare un giro sull'automobile che lui chiama botomobile. Mentra Carloni guida tra i viali del Pincio, Stoppani si diverte a tirare con la fionda agli ignari clienti di un bar seduti a consumare e ad altri passanti. Quando poi Stoppani si accorge della presenza del clacson a tromba, ne stacca la pompetta e chiede a Carloni di guidare di nuovo verso il bar. A questo punto spruzza uno dei clienti, sporcandolo completamente sul viso e sul petto, evidentemente dopo aver riempito la pompetta con un liquido scuro. Mentra Carloni continua a guidare, Stoppani spruzza prima una donna e poi un gruppo di infermieri tutti vestiti di bianco. I due ragazzi scappano, ma l'automobile si ferma perché finisce la benzina. I due ragazzi sono quindi raggiunti dal gruppo di infermieri, inferociti per essere stati sporcati, ma riescono a scappare aggrappandosi ad una carrozzella trainata da cavalli.
- Nel quarto episodio di sera va nella sua scuola e nelle pagelle della sua classe sostituisce il nome di Carloni con il suo per far sì che Carloni, che era il primo della classe, risulti l’ultimo e Stoppani, che era l’ultimo, risulti il primo. L’indomani il preside (Gigi Reder) guarda le pagelle e constata che i voti di Carloni sono 4 in italiano, 3 in latino, 3 in storia, 2 in geografia, 0 in matematica, -1 in condotta e i voti di Stoppani sono 10 in italiano, 9 in latino, 9 in storia, 9 in geografia, 8 in matematica, 10 in condotta. Quando poi si accorge che le due pagelle sono state invertite, dice a Stoppani di farsi accompagnare da suo padre o da chi ne fa le veci. Visto che le sue sorelle non sono disponibili si fa accompagnare da uno spazzacamino di nome Spezzafè (Toni Ucci).
- Nel quinto episodio appende un pupazzo di cartone al muro per far capire che si è suicidato impiccandosi. Invece poi si fa vedere che se ne va da sua zia Bettina ( Marisa Merlini).
- Nel sesto episodio la zia Bettina ha un vaso con le ceneri di Fernando e Giannino butta il vaso a terra e nasconde le ceneri in diversi posti tra cui nella farina,nel tè e nello zucchero. Dopo aver fatto questo va nel fiume da Cesira portandosi una canna da pesca e senza farsene accorgere alza la gonna a lei per vedergli il sedere. A un certo punto arriva il cavalier Gussoni(Dino Emanuelli), un amico della padrona di Cesira e gli dice di smetterla. Dopo essere tornato dalla zia Bettina con Giannino ed esso le svela che aveva mischiato le ceneri con la farina della torta preparata da lei in questo momento, poi nel tè e infine nello zucchero.
- Nel settimo episodio Giannino ritorna a casa trova tutta la sua famiglia e in più l’avvocato Maralli (Gianfranco Barra) e fa un gioco che consiste nel sbattere le uova dentro un cappello, ma dopo aver fatto questo gli spara nella guancia con una pistola e Virginia, una delle sue sorelle, sviene.
- Qualche giorno dopo fu rinchiuso da suo padre nel collegio Pierpaolo Pierpaoli (il fondatore). Il primo giorno, prima di andare a letto imbroglia al direttore (Enzo Robutti) che la causa che non lo fa andare a letto sono i ranocchi nel letto e lui lo mette in punizione a dormire in ginocchio. La seconda sera fa finta di essere sonnambulo per essere seguito dal direttore fino al pozzo nero in modo che lui quando arriva in esso si ferma e il direttore seguendolo ancora ci finisce lui. L'indomani il cuoco Orazio (Luca Sportelli) prepara la minestra di magro e la da a tutti gli alunni. Stoppani quando la assaggia ci fa schifo e viene cacciato fuori dalla direttrice (Clara Colosimo). Poi va in cucina e di nascosto vede quello che cucina Orazio, se ne accorge che è un minestrone e durante la notte con i suoi compagni prepara un lassativo. Il giorno dopo mentre che è a tavola fa una flatulenza apposta per farsi cacciare dalla direttrice così nel mentre va in cucina e mette il lassativo nella minestra. Appena il cuoco entra per dare la minestra al direttore e alla direttrice Stoppani chiude le porte così quando ci viene di scorreggiare a tutti e tre rimangono chiusi.