Concerti Sinfonici Russi
I Concerti Sinfonici Russi furono una serie di concerti di musica classica russa, ospitati dal magnate del legname e musicista filantropo Mitrofan Belyayev a San Pietroburgo, come un forum che prevedeva l'esecuzione di musica per orchestra di giovani compositori russi. Sebbene vennero eseguite un certo numero di opere di questi compositori, veniva normalmente eseguiti brani scritti da compositori della generazione precedente come Nikolaj Rimskij-Korsakov e Mily Balakirev.

Storia
L'idea dei Concerti Sinfonici Russi venne a Rimsky-Korsakov. Aveva conosciuto Belyayev al settimanale appuntamento dei "Venerdì quartetto" ("Les Vendredis") tenuti a casa di Belayev, che aveva già preso un vivo interesse per il futuro musicale dell'adolescente Alexander Glazunov,[1] uno dei più promettenti allievi di composizione dello stesso Rimsky-Korsakov. Nel 1884, Belayev prese in affitto una sala ed ingaggiò un'orchestra per l'esecuzione della Sinfonia n. 1 di Glazunov oltre ad una suite orchestrale appena composta dal giovane musicista.[2] Lo stesso Glazunov diresse parte del concerto.[2] Vedendo che l'allievo non era ancora all'altezza, lo stesso Rimsky-Korsakov decise di prendere il suo posto.[2] Questa "prova," come venne chiamata da Rimsky-Korsakov, venne ben accolta sia da Belyayev che dal selezionato uditorio.[3] Incoraggiato dal successo dell'evento, Belayev decise, la stagione successiva, di dare un concerto pubblico di opere di Glazunov e altri compositori.[4] In quell'occasione venne eseguito il Concerto per pianoforte di Rimsky-Korsakov, assieme al poema sinfonico di Glazunov, Stenka Razin.[4]
Sia la prima prova che questo concerto, diedero a Rimsky-Korsakov l'idea di organizzare una serie di concerti di musiche russe.[5] Il numero di composizioni orchestrali stava crescendo, e c'erano sempre maggiori difficoltà a farle eseguire dalla Russian Musical Society e da altre organizzazioni.[5] Rimsky-Korsakov parlò dell'idea a Belayev il quale si trovò con lui d'accordo[5] e si giunse all'inaugurazione dei Concerti Sinfonici Russi nella stagione 1886-1887.[6] Rimsky-Korsakov diresse alcuni dei concerti[5] e Glazunov divenne direttore della stagione 1896. L'anno seguente, diresse la disastrosa prima della Sinfonia n. 1 di Sergei Rachmaninoff. Anche se le capacità di direttore d'orchestra di Glazunov non erano eccelse ed aveva usato male il tempo dedicato alle prove, il suo alcolismo può aver contribuito alla debacle.[7]
Prime esecuzioni
Alcune delle opere di musica russa oggi più famose, vennero eseguite nei Concerti Sinfonici Russi. Rimsky-Korsakov terminò la revisione dell'opera di Modest Mussorgsky, Una notte sul Monte Calvo e la diresse in uno di tali concerti.[8] Egli scrisse anche Scheherazade, Capriccio spagnolo e l'ouverture Grande Pasqua Russa apposta per queste manifestazioni.[9] Vennero anche rappresentate alcune revisioni di opere di autori precedenti. Un concerto comprese la prima esecuzione della versione finale della Sinfonia n. 1 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Un altro concerto vide l'esecuzione della versione revisionata della Sinfonia n. 3 di Rimsky-Korsakov.[10] Nel 1896 venne eseguito il poema sinfonico La roccia di Sergei Rachmaninoff sotto la direzione di Glazunov, seguita, l'anno successivo, dalla prima della Sinfonia n. 1 di Rachmaninoff sempre diretta da Glazunov.[11]
Note
Bibliografia
- David Brown, Tchaikovsky: The Final Years, 1885–1893 (New York: W.W. Norton & Company, 1991). ISBN 0-393-03099-7.
- Orlando Figes, Natasha's Dance: A Cultural History of Russia (New York: Metropolitan Books, 2002). ISBN 0-8050-5783-8 (hc.)
- Max Harrison, Rachmaninoff: Life, Works, Recordings (London and New York: Continnum, 2005). ISBN 0-8264-5344-9.
- Francis Maes, Arnol J. Pomerans e Erica Pomerans, A History of Russian Music: From Kamarinskaya to Babi Yar (Berkeley, Los Angeles and London: University of California Press, 2002). ISBN 0-520-21815-9.
- Nikolay Rimsky-Korsakov, Letoppis Moyey Muzykalnoy Zhizni (St. Petersburg, 1909), published in English as My Musical Life (New York: Knopf, 1925, 3rd ed. 1942). ISBN n/a.
- Solomon Volkov, e Antonina W. Bouis, St. Petersburg: A Cultural History (New York: The Free Press, 1995). ISBN 0-02-874052-1.