Utente:Franx2552/Sandbox
Geografia
L'Italia è unita al tronco centrale del continente europeo dalla catena delle Alpi. Grazie alla sua posizione, costituisce un ponte di passaggio tra l'Europa, l'Asia e l'Africa.
L'Italia separa, inoltre, il bacino occidentale del Mar Mediterraneo da quello centrale: cioè il Mar Tirreno dallo Ionio, che nell'Istmo di Catanzaro il punto più stretto della penisola distano solo 28 km, prolungandosi verso occidente con la Calabria e la Sicilia, che insieme formano geologicamente un'estensione peninsulare. Tra quest'ultima e l'Africa (Tunisia) intercorrono solo 140 km: tanti ne misura il canale di Sicilia (o canale di Tunisi).
Ad oriente la penisola salentina (Puglia) dista dalla costa albanese, nel punto più stretto del canale d'Otranto, 70 km. Si tratta di Punta Palascìa, situata a 40° 7' di latitudine nord e 18° 31' di longitudine est. A settentrione del Salento si spinge l'insenatura lunga e stretta del mare Adriatico.
Le isole di Sardegna e di Corsica dividono poi il mar Tirreno dal mar di Sardegna.
Lo sviluppo costiero della penisola è notevole: 7.456 km; molto più esteso di quello della penisola iberica, molto meno di quello della penisola balcanica.
Il suolo italiano è oggi il risultato dell'antropizzazione ed è in parte montuoso, in parte collinare, in parte vulcanico (Colli Euganei) in parte endolagunare con dossi, polesine, isole, prosciugate dalle bonifiche (Bonifiche Circeo, Ferraresi, Comacchio, Ostiense, Pisana e così via) con sempre maggiori innalzamenti di argini.
L'Italia presenta una prevalenza di zone collinari rispetto a zone montuose o a zone pianeggianti. L'altitudine media del territorio italiano è di circa 337 metri sul livello del mare.
Le catene montuose si estendono per buona parte della nazione. Del sistema alpino appartiene all'Italia tutto il versante meridionale per una lunghezza di circa 1.000 km. Le vette più elevate si trovano nelle Alpi Occidentali, dove numerose sono le cime che superano i 4.000 m tra cui il Monte Rosa (4.634 m), il Cervino (4.478 m) e il Monte Bianco che con i suoi 4.810 m è la montagna più alta d'Europa. La catena degli Appennini percorre tutta la lunghezza della penisola, dalla Liguria alla Sicilia, concludendosi nelle Madonìe. La vetta più alta di questa catena montuosa è rappresentata dal Gran Sasso (2.912 m), in Abruzzo.
L'Italia è nota anche per la presenza di numerosi vulcani: i più famosi sono il Vesuvio vicino a Napoli, l'Etna vicino a Catania che con i suoi 3.343 m è il vulcano più alto d'Europa, e lo Stromboli in provincia di Messina.
Solo un quarto della superficie della regione italiana è occupato da pianure. La Pianura Padana è la più grande di tutte. Essa è una distesa alluvionale formata dal fiume Po e dai suoi affluenti. Seguono, per dimensioni, il Tavoliere delle Puglie, una pianura di sollevamento e il Campidano, un'altra pianura alluvionale. Il punto meno elevato d'Italia è situato nel comune di Contane (-3,44 m).
Il comune più a nord d'Italia è Predoi,[1] il più a sud Lampedusa e Linosa, il più a est Otranto e il più a ovest Bardonecchia.[2]
- Ripartizioni
La regione fisica italiana risulta distribuita in tre parti:
- Italia continentale: comprendente il versante meridionale della catena delle Alpi, la pianura padano-veneta e l'Appennino ligure fino alla linea convenzionale che congiunge La Spezia a Rimini;
- Italia peninsulare: tutta la parte a sud della linea sopra ricordata, fino alla punta Melito in Calabria (che è il punto più a sud della penisola) ed al Capo Santa Maria di Leuca in Puglia;
- Italia insulare: comprendente la Sardegna, la Sicilia, la Corsica (politicamente della Francia) e numerose isole minori, disseminate o raggruppate in arcipelaghi nei mari che bagnano le coste della penisola.
Terremoti
In quanto stretta tra la placca africana e la placca euroasiatica, l'Italia è territorio soggetto a terremoti. I fenomeni sismici costituiscono un primato dell'Italia in Europa; essi sono per lo più connessi a fenomeni vulcanici. Non tutte le regioni italiane vanno però egualmente soggette ai moti sismici; ma anche là dove il fenomeno si manifesta più volte in un anno, i danni non sono in genere gravi.[3]
Le zone meno soggette a fenomeni sismici sono la Sardegna, la Maremma grossetana, la penisola salentina e la regione alpina occidentale, eccettuate le zone di Belluno, della Carnia e delle Alpi Marittime. Dovuti spesso a movimenti rapidi di enormi masse rocciose situate in profondità sotto la superficie terrestre, sono invece i frequenti e spesso disastrosi terremoti che avvengono nella zona degli Appennini.[4]
Isole
Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna, quest'ultima geologicamente parte della micro zolla sardo-corsa assieme alla Corsica.
Vi sono poi numerose isole minori, la maggior parte delle quali è raccolta in arcipelaghi.[5]
Idrografia
L'Italia, grazie alla presenza di diversi rilievi montuosi, acque sorgive e ghiacciai è una terra ricca di corsi d'acqua. In genere i fiumi che nascono nell'Appennino non sono molto lunghi ed hanno carattere torrentizio, al contrario di quelli che hanno origine nelle Alpi.
Il maggiore fiume, come lunghezza e portata, è il Po (lungo 652 km)[6] che attraversa la Pianura padana, sfociando nel mare Adriatico.
I primi dieci fiumi d'Italia in ordine di lunghezza sono: Po, Adige, Tevere, Adda, Oglio, Tanaro, Ticino, Arno, Piave, Reno.[6]
I maggiori laghi italiani in ordine di superficie sono il lago di Garda, il lago Maggiore ed il lago di Como. Quest'ultimo detiene il primato italiano per quanto riguarda la profondità, che ammonta a 410 metri.[7]
Clima
La regione italiana (compresa tra il 47º ed il 35º parallelo nord) si trova quasi al centro della zona temperata dell'emisfero boreale.[8]
Dal punto di vista climatico è, inoltre, favorita dalla grande massa d'acqua dei mari mediterranei che la circondano quasi da ogni lato. Tali mari costituiscono, soprattutto per la penisola italiana (meno per quelle ellenica, iberica ed anatolica), un benefico serbatoio di calore e di umidità. Determinano infatti, nell'ambito della zona temperata, un clima particolare detto temperato mediterraneo.[9]
Secondo la classificazione di Koppen,[10] l'Italia è suddivisa in nove tipi di clima:
- Clima temperato subtropicale (CS): aree costiere della Sicilia, della Sardegna meridionale e della Calabria centrale e meridionale.
- Clima temperato caldo (Csa): gran parte della Sardegna, della Sicilia, della Calabria e della Puglia, intera fascia costiera occidentale dalla Riviera ligure di ponente alla Calabria, intero litorale jonico e coste adriatiche dall'Abruzzo alla Puglia.
- Clima temperato sublitoraneo (Csb): fascia costiera delle Marche a sud di Ancona, aree collinari di Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
- Clima temperato subcontinentale (Cfa): gran parte della Pianura veneto-friulana, coste dell'Adriatico a nord di Ancona, le aree montane di Sardegna e Sicilia e le aree interne di alta collina dell'Italia centrale e meridionale.
- Clima temperato continentale (Cfb): Pianura Padana, con precipitazioni in autunno e primavera e con l'inverno più siccitoso dell'estate.
- Clima temperato fresco (Cfc): zone prealpine e gran parte delle aree montuose appenniniche.
- Clima temperato freddo (Dw): vette più elevate della dorsale appenninica e monti dell'arco alpino con cime inferiori ai 2.000 metri s.l.m.
- Clima freddo di altitudine (H): arco alpino a quote superiori ai 2.000 metri s.l.m., caratterizzato da rigide temperature notturne ed invernali e da precipitazioni soprattutto estive.
- Clima nivale (Ef): vette più elevate delle Alpi ricoperte da neve perenne, con quote generalmente superiori ai 3.500 metri s.l.m.
- ^ Suedtirol-it: Predoi., su suedtirol-it.com. URL consultato l'11-7-2009.
- ^ Estense.com: Pedesina, su estense.com. URL consultato l'11-7-2009.
- ^ AA.VV, pp. 782-783.
- ^ Milo
- ^ AA.VV
- ^ a b AA.VV, p. 779.
- ^ AA.VV, p. 781.
- ^ Carta climatica d'Italia, su i-h-g.it. URL consultato il 12-7-2009.
- ^ Clima d'Italia, su ilpolline.it. URL consultato il 12-7-2009.
- ^ Classificazione dei climi della terra secondo il climatologo Koppen, su meteogiornale.it. URL consultato il 12-7-2009.