Georgios Panagulis
nell'infinito del tempo un attimo nell'abisso dello spazio un punto. E continuo il viaggio sebbene io sia oscurità e intorno a me sia buio e la tempesta lo renda più fondo. E continuo il viaggio e mi basta che io oscurità abbia amato la luce...»
Giorgios Panagulis (... – Pireo, novembre 1967) è stato un militare greco, resistente alla dittatura dei colonnelli.
Cenni biografici
Fratello di Alekos Panagulis, resistente greco, entrò nell'esercito della repubblica ellenica assurgendo al grado di tenente. Con l'avvento della dittatura dei colonnelli del 21 aprile 1967, rifiutò di appoggiare il regime militare e aderì al movimento di resistenza.[1] Congedato con disonore, nel mese di agosto Giorgios Panagulis fuggì in Turchia cercando invano rifugio presso l'ambasciata italiana, poi in Siria, in Libano e infine in Israele con l'intento di raggiungere l'Italia imbarcandosi ad Haifa.
Arrestato dalla polizia israeliana fu riconsegnato alle autorità greche nel novembre 1967. Ne parla Oriana Fallaci, quando intervista il fratello: "Un albero era morto quasi sei anni prima: Giorgio" [1] Secondo la Fallaci, Alekos diceva che il fratello era scomparso nella nave diretta da Haifa al Pireo, (dove le autorità israeliane lo stavano restituendo ai greci) e il corpo non era più stato trovato.[1]
Note
Bibliografia
- Oriana Fallaci, Un uomo: romanzo, pubblicato da Rizzoli Editore, 1979
- Pietro Lezzi, Pagine socialiste, 2002
Collegamenti esterni
- A mio fratello, tenente Giorgio Panagulis di Alekos Panagulis, su alekospanagulis.altervista.org