Utente:Franx2552/Sandbox
Popolazione
Demografia
Con 60.387.000 di abitanti (al 1° gennaio 2010), l'Italia è il quarto paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito). Il Paese ha, inoltre, una densità demografica di 200,03 persone per chilometro quadrato, più alta della media europea. [1]
La popolazione italiana, concentrata principalmente nelle zone costiere e pianeggianti del paese,[2] è caratterizzata da una grande presenza di anziani oltre i 65 anni (rappresentano 1/5 della popolazione totale), da un costante aumento del numero di stranieri residenti e da un basso tasso di natalità.[3] La speranza di vita, nel 2009, era di 78,9 anni per gli uomini e di 84,2 per le donne.[1]
Dopo il processo di riunificazione nazionale, alla fine del XIX secolo l'Italia era un paese di emigrazione di massa.[4] L'emorragia si concentrò nelle zone rurali del Mezzogiorno d'Italia: Sicilia, Campania e Puglia, sono le regioni che, in numeri assoluti, hanno conosciuto l'emigrazione più forte.[5] Le mete preferite furono le Americhe (Stati Uniti, Argentina, Brasile) e, nel XX secolo soprattutto l'Europa centro-settentrionale, in particolare in Germania, ma anche in Svizzera, Francia e Belgio. In questo periodo l'emigrazione divenne anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese. Le mete preferenziali sono il Piemonte e la Lombardia, ma anche Emilia-Romagna e Lazio. Oggi invece l'Italia conosce un periodo di forte immigrazione.
Etnie
Il numero di immigrati o di residenti stranieri regolari in Italia è aumentato considerevolmente a partire dagli anni 1990 e, secondo i dati ISTAT, al 1º gennaio 2010 constava di circa 4.279.000 unità, rappresentando il 7,1% della popolazione.[3]
Il dato, però, aumenta sensibilmente calcolando anche gli stranieri che dimorano illegalmente (circa 650.000 nel 2008).[6] Infine, la comunità zingara, che si divide principalmente tra rom (più diffusa al Centro-Sud e con maggiore propensione alla sedentarizzazione) e in minor misura sinti (soprattutto al Nord, ma con forte tendenza al nomadismo), è calcolata approssimativamente in 120.000 unità, di cui 70.000 già con la cittadinanza.[7]
Il numero di Italiani residenti all'estero ancora in possesso della cittadinanza italiana è stimato in circa 4.000.000.[8]
Religione
In Italia vige il principio della laicità dello Stato e pertanto non vi è una religione ufficiale. La Costituzione demanda al Concordato i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica e a specifiche intese quelli con le altre confessioni religiose.[9]
I cittadini italiani sono in maggioranza cristiani cattolici: il 97,7% di essi è battezzato[10] e l'87,8% si dichiara cattolico, sebbene i praticanti siano solo il 36,8%[11] per effetto di un crescente processo di secolarizzazione. Il rapporto Eurispes 2010[12] indica che si dichiara agnostico il 10,7% e ateo il 7,8%, per un totale del 18,5% della popolazione di non credenti. La Chiesa cattolica in Italia è organizzata in 227 diocesi[13] e riconosce il Romano Pontefice come proprio Primate.
Fra le religioni minoritarie, sono presenti diverse altre confessioni cristiane (in modo particolare ortodossi,[14] e protestanti, [15] ,questi ultimi in massima parte pentecostale), ebrei (comunità che in Italia ha antiche origini, [15] mormoni,[16] e testimoni di Geova.[17]
Altre minoranze presenti nel Paese, invece, sono state causate del fenomeno dell'immigrazione. Tra queste, le più numerose sono: musulmani,[18] buddisti,[19] induisti,[14] sikh [20] e animisti.[15] I movimenti neopagani contano poco più di 13.000 aderenti.[15]
Lingue
Lingua italiana
L'italiano è la lingua ufficiale e più parlata in Italia. È inoltre una delle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea. L'italiano è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze orientali della famiglia delle lingue indoeuropee e, in particolare, è la trasformazione dell'antico dialetto fiorentino del Trecento, idioma diffusosi e, in seguito, affermatosi in tutta Italia grazie anche a grandi scrittori (come Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Alessandro Manzoni)[21] che ne hanno fatto uso nelle loro opere. In Italia esiste tuttavia un gran numero di lingue, evoluzioni autonome della varietà di latino parlata nelle diverse regioni, e dialetti. Le diverse lingue non sono varianti locali dell'italiano, nella sua originale natura fiorentina del Trecento, ma si sono sviluppate parallelamente.[22]
Altre lingue
A livello locale sono riconosciute come co-ufficiali, parificate all'italiano, le seguenti lingue:
- Francese: in Valle d'Aosta
- Ladino: nei comuni ladinofoni del Trentino-Alto Adige
- Sloveno: nella Venezia Giulia (province di Trieste e Gorizia)
- Tedesco: in provincia di Bolzano
In queste regioni gli uffici pubblici e la segnaletica stradale sono bilingui, o trilingui (come nel caso dei comuni ladini dell'Alto Adige e walser dell'alta valle del Lys), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nella lingua straniera.
Altre lingue vengono riconosciute e tutelate dalla legislazione statale[26] e dalle leggi regionali. Diverse parlate regionali, inoltre, sono state censite dall'UNESCO come lingue minoritarie e vengono considerate dalla comunità linguistica come lingue distinte dall'italiano (e non come dialetti di quest'ultimo), tuttavia non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.
La Lingua dei segni Italiana (LIS),[27] la lingua visiva dei cittadini sordi, conta tra le 80 e le 120.000 utilizzatori nelle diverse città italiane. L'Italia non riconosce la lingua dei segni come lingua nazionale dei sordi, né come lingua minoritaria: solamente la regione Valle d'Aosta ha approvato all'unanimità il riconoscimento della Lingua dei Segni nel 2006.
- ^ a b Italia: i residenti sono 60.387.000. Il 20% ha più di 65 anni, in Correire della Sera. URL consultato il 19-2-2010.
- ^ Ortolani
- ^ a b In Italia 60,4 milioni di residenti: gli over 65 sono un quinto, gli stranieri il 7,1%, in IGN. URL consultato il 19-2-2010.
- ^ (EN) Cause della emigrazione di massa italiana, su library.thinkquest.org. URL consultato il 30-1-2010.
- ^ Dati ISTAT 2004
- ^ Fondazione Ismu- Ricerca 1-I-08 (PDF), su ismu.org. URL consultato il 12-7-2009.
- ^ UNICEF: Rom in Italia, su unicef.it. URL consultato il 10-1-2008.
- ^ "Italiani nel Mondo" dal sito del Ministero degli Affari Esteri, su esteri.it. URL consultato il 12-1-2008.
- ^ Costituzione della Repubblica italiana, artt. 7-8.
- ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 16-2-2010.
- ^ Italia, quasi l'88% si proclama cattolico, in Corriere della Sera. URL consultato il 2-8-2009.
- ^ Rapporto Italia 2010, su eurispes.it. URL consultato il 22-2-2010.
- ^ XVIII Convegno nazionale dell'Apostolato Biblico - Chiesa Cattolica Italiana, su chiesacattolica.it. URL consultato il 23-2-2010.
- ^ a b Dossier Caritas/Migrantes 2009
- ^ a b c d Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 27-03-2010.
- ^ (EN) Newsroom ufficiale della Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli ultimi giorni, su newsroom.lds.org. URL consultato il 26-3-2010.
- ^ (EN) Rapporto sul numero dei Testimoni di Geova nei vari stati del mondo, nel 2009, su watchtower.org. URL consultato il 27-3-2010.
- ^ Il numero di musulmani in Italia, intervista a Mario Scialoja, della Lega Musulmana Mondiale, su uniurb.it. URL consultato il 26-3-2010.
- ^ Lionel, p.128.
- ^ Flero,provincia del Punjab, su stpauls.it. URL consultato il 6-3-2010.
- ^ Biografia di Alessandro Manzoni, su gallica.bnf.fr. URL consultato il 13-7-2009.
- ^ AA.VV, p. 803.
- ^ Atlante linguistico italiano, su atlantelinguistico.it. URL consultato il 6-8-2009.
- ^ Studio dell'Università di Padova, su maldura.unipd.it. URL consultato il 6-8-2009.
- ^ Carta del Pellegrini, su italica.rai.it. URL consultato il 6-8-2009.
- ^ Legge 482/1999.
- ^ Volterra