Filippo Timi

scrittore, attore e regista italiano (1974-)
Versione del 15 mag 2010 alle 18:18 di Pracchia-78 (discussione | contributi) (propia -> propria)

Filippo Timi (Perugia, 25 giugno 1974) è uno scrittore e attore italiano di teatro e cinema.

Filippo Timi

Ha lavorato, al Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, con Dario Marconcini, in "Paolo di Tarso", con Cesare Ronconi del Teatro Valdoca di Cesena in “Fuoco Centrale”; con Robert Wilson in "G.A. Story" ed ha partecipato allo studio preparatorio condotto da Pippo Del Bono per lo spettacolo “La Rabbia”. Nel 1996 inizia la collaborazione con Giorgio Barberio Corsetti nella sua Compagnia Teatrale.

Nel 2004 ha vinto il Premio Ubu come miglior attore dell’anno under-30 per le interpretazioni dei suoi ultimi spettacoli, fra cui "Metafisco Cabaret".

Nel 2006 è uscito il suo primo romanzo, Tuttalpiù muoio, da cui ha tratto e interpretato l’adattamento teatrale "La vita Bestia" , diretto da Corsetti, che ha debuttato al Teatro India di Roma.

Nel 2009 ha ricevuto il premio "Francesco Pasinetti", assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani]] (SNGCI), come miglior attore per la sua interpretazione nel film La doppia ora di Giuseppe Capotondi.

A teatro ha interpretato Orfeo, Danton, Perceval, Satana, Odino, Woyzeck, Amleto.

Nel 2009 è autore con Stefania De Santis de Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche, prosa teatrale nella quale interpreta la parte di Amleto. Nello stesso anno interpreta Benito Mussolini nel film Vincere di Marco Bellocchio, per il quale ottiene la candidatura al David di Donatello per il miglior attore protagonista.

Scritti

Filmografia

Altri progetti

Citazioni da Tuttalpiù muoio

  • Ogni spettacolo dovrebbe essere dedicato segretamente a qualcuno
  • ogni mostro è costretto a rincorrere la propria morte. E più la morte è spettacolare, più il mostro ha ragione di esistere.
  • se avessi un amore... Se avessi un amore, starei senza mangiare e dormirei anche con sua sorella, non avrei freni di nessun tipo, ma allora non capisco Dio perché mi fai provare in cuore questi desideri devastanti e fai sì che nulla accada. Spero che questa ferita, questa impotenza non siano altro che la meravigliosa e dolorosa preparazione per il giorno, il più presto possibile, in cui potrò riunirmi e stringermi a lui con gioia.
  • Godo a traviare gli altri
  • Il rispetto è un sentimento orribile come l’umiltà. L’arroganza forse è l’unico colore a non aver paura della vita.
  • Ho sempre detto la verità. Certo all’inizio fa paura dirla, è una scarica elettrica, come parlare con un microfono davanti alla bocca e essere sentito da tutti.
  • Nessuno dovrebbe avere confidenza con se stesso, vengono fuori certe cose...
  • Quando parli con qualcun altro, io mi volto e tu sorridi e mi lasci nel dubbio che stia sorridendo a me, perché ti sei accorto che ti stò guardando, oppure lo fai inconsciamente e io non c’entro nulla, oppure se sorridi è per non lasciar trapelare che ti faccio schifo. Anche se fosse così per me è bello lo stesso.

Collegamenti esterni