Pace di Tilsit

accordi del 1807

Col nome di pace di Tilsit sono noti due trattati di pace siglati nel 1807 da Napoleone, rispettivamente il 7 luglio con lo zar Alessandro I di Russia ed il 9 luglio con il re Federico Guglielmo III di Prussia.

La firma del trattato di pace franco-russo sul pontone galleggiante in mezzo al fiume Memel
I tre imperatori Divinità fluviale che rappresenta il fiume Niemen
Medaglia napoleonica che commemora l'evento.

La firma dei trattati avvenne in Prussia Orientale, nella città di Tilsit (l'attuale Sovetsk nell'oblast' di Kaliningrad). Il trattato del 7 luglio fu firmato in particolare su un pontone galleggiante nel mezzo del fiume Memel che segnava la linea di demarcazione tra le zone di influenza francese e russa.

Il trattato franco-russo

La pace franco-russa segnò la fine della guerra della quarta coalizione in seguito alla battaglia di Friedland e sancì la divisione dell'Europa orientale in due sfere di influenza tra le due potenze firmatarie, ora non più belligeranti ma alleate.

Le due potenze siglarono inoltre un patto segreto di mutua assistenza in chiave antibritannica: la Francia si obbligò ad aiutare la Russia contro l'Impero Ottomano, mentre Napoleone convinse lo zar ad iniziare le ostilità contro l'Inghilterra ed a provocare la guerra tra la Svezia e la Finlandia, quest'ultima attribuita alla Russia dal trattato stesso.

Il trattato penalizzò leggermente la Russia, in quanto lo zar acconsentì ad evacuare la Valacchia e la Moldavia, occupate durante la guerra russo-turca, ed a cedere le Isole Ionie e Cattaro (prese dagli ammiragli russi Ušakov e Senjavin) alla Francia ed infine aderì al Blocco Continentale. In compenso, Napoleone garantì la sovranità del ducato di Oldenburgo e quella di molti altri piccoli stati governati da parenti tedeschi dello zar.

Il trattato franco-prussiano

La pace di Tilsit comportò per la Prussia conseguenze sfavorevoli, in quanto dovette rinunciare ad ampie porzioni del proprio territorio (circa la metà) a favore dei neocostituiti stati vassalli di Napoleone. In particolare, la Prussia perse tutte le terre al di là dell'Elba, che furono assegnati al neonato Regno di Westfalia, e gran parte dei possedimenti in terra polacca, che andarono a formare il semi-indipendente Ducato di Varsavia. Cottbus passò inoltre alla Sassonia, mentre Bialystok fu assegnato alla Russia.

La Prussia accettò inoltre di entrare a far parte del cosiddetto "Sistema Continentale" e si obbligò infine a ridurre il proprio esercito a 40.000 effettivi nonché a pagare un'indennità di 100 milioni in franchi francesi.

Conseguenze

L'afflato franco-russo ebbe tuttavia vita breve. Dopo la pace di Tilsit, vista non solo dai prussiani ma anche dai russi come un'umiliazione, i piani di Napoleone di legarsi in vincolo matrimoniale con la sorella dello zar furono ostacolati dall'aristocrazia zarista. La cooperazione tra Francia e Russia si interruppe il 13 dicembre 1810, quando lo zar autorizzò l'attracco di navi neutrali nei porti russi. Nel 1812, Napoleone varcò il fiume Memel ed invase la Russia, ponendo fine alla fragile alleanza.

La pace di Tilsit in letteratura

Lev Nikolaevic Tolstoj descrive in modo particolareggiato nel suo capolavoro Guerra e pace, questo incontro anche se la località viene chiamata Tilsitt e le date sono un poco diverse. Infatti i due imperatori si incontrano il 13 giugno e i preliminari della pace furono firmati il 27 giugno. I due imperatori si scambiarono anche le loro più alte onorificenze, Alessandro I di Russia ricevette la Legion d'Onore mentre Napoleone l'ordine di S. Andrea di prima classe.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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