Popolazione

Demografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia d'Italia ed Emigrazione italiana.
 
Evoluzione della demografia dal 1960 al 2006 (numero degli abitanti in migliaia)
 
Tasso di natalità dal 1975 al 2009

Con 60.387.000 di abitanti (al 1° gennaio 2010), l'Italia è il quarto paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito). Il Paese ha, inoltre, una densità demografica di 200,03 persone per chilometro quadrato, più alta della media europea. [1]

La popolazione italiana, concentrata principalmente nelle zone costiere e pianeggianti del paese,[2] è caratterizzata da una grande presenza di anziani oltre i 65 anni (rappresentano 1/5 della popolazione totale), da un costante aumento del numero di stranieri residenti e da un basso tasso di natalità.[3] La speranza di vita, nel 2009, era di 78,9 anni per gli uomini e di 84,2 per le donne.[1]

Alla fine del XIX secolo l'Italia era un paese di emigrazione di massa,[4] fenomeno che si manifestò prima nelle regioni settentrionali e, successivamente, in quelle meridionali. Le mete preferite furono le Americhe (Stati Uniti, Argentina, Brasile) e l'Europa centro-settentrionale (in modo particolare la Germania). Nel XX secolo l'emigrazione divenne anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese.

Etnie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Immigrazione in Italia.

Template:Stranieri in Italia

Il numero di immigrati o di residenti stranieri regolari in Italia è aumentato considerevolmente a partire dagli anni 1990 e, secondo i dati ISTAT, al 1º gennaio 2010 constava di circa 4.279.000 unità, rappresentando il 7,1% della popolazione.[3]

Il dato, però, aumenta sensibilmente calcolando anche gli stranieri che dimorano illegalmente (circa 650.000 nel 2008).[5] Infine, la comunità zingara, che si divide principalmente tra rom (più diffusa al Centro-Sud e con maggiore propensione alla sedentarizzazione) e in minor misura sinti (soprattutto al Nord, ma con forte tendenza al nomadismo), è calcolata approssimativamente in 120.000 unità, di cui 70.000 già con la cittadinanza.[6]

Il numero di Italiani residenti all'estero ancora in possesso della cittadinanza italiana è stimato in circa 4.000.000.[7]

Religione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Italia.

In Italia vige il principio della laicità dello Stato e pertanto non vi è una religione ufficiale. La Costituzione demanda al Concordato i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica e a specifiche intese quelli con le altre confessioni religiose.[8]

I cittadini italiani sono in maggioranza cristiani cattolici: il 97,7% di essi è battezzato[9] e l'87,8% si dichiara cattolico, sebbene i praticanti siano solo il 36,8%[10] per effetto di un crescente processo di secolarizzazione. Il rapporto Eurispes 2010[11] indica che si dichiara agnostico il 10,7% e ateo il 7,8%, per un totale del 18,5% della popolazione di non credenti. La Chiesa cattolica in Italia è organizzata in 227 diocesi[12] e riconosce il Romano Pontefice come proprio Primate.

Fra le religioni minoritarie, sono presenti diverse altre confessioni cristiane (in modo particolare ortodossi e protestanti, questi ultimi in massima parte pentecostale), ebrei (comunità che in Italia ha antiche origini), mormoni, e testimoni di Geova.

Altre minoranze presenti nel paese, invece, sono state causate del fenomeno dell'immigrazione. Tra queste, le più numerose sono: musulmani, buddisti, induisti, sikh e animisti. I movimenti neopagani, infine, contano poco più di 13.000 aderenti.[13][14]

Lingue

Lingua italiana

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua italiana.
 
Alessandro Manzoni

L'italiano è la lingua ufficiale e più parlata in Italia. È inoltre una delle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea. L'italiano è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze orientali della famiglia delle lingue indoeuropee e, in particolare, è la trasformazione dell'antico dialetto fiorentino del Trecento, idioma diffusosi e, in seguito, affermatosi in tutta Italia grazie anche a grandi scrittori (come Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Alessandro Manzoni)[15] che ne hanno fatto uso nelle loro opere. In Italia esiste tuttavia un gran numero di lingue, evoluzioni autonome della varietà di latino parlata nelle diverse regioni, e dialetti. Le diverse lingue non sono varianti locali dell'italiano, ma si sono sviluppate parallelamente.[16]

Altre lingue

 
Raggruppamenti delle lingue e dei dialetti d'Italia.[17]

A livello locale sono riconosciute come co-ufficiali, parificate all'italiano, le seguenti lingue:

In queste regioni gli uffici pubblici e la segnaletica stradale sono bilingui, o trilingui (come nel caso dei comuni ladini dell'Alto Adige e walser dell'alta valle del Lys), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nella lingua straniera.

Altre lingue vengono riconosciute e tutelate dalla legislazione statale[18] e dalle leggi regionali. Diverse parlate regionali, inoltre, sono state censite dall'UNESCO come lingue minoritarie e vengono considerate dalla comunità linguistica come lingue distinte dall'italiano (e non come dialetti di quest'ultimo), tuttavia non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.

La Lingua dei segni Italiana (LIS),[19] la lingua visiva dei cittadini sordi, conta tra le 80 e le 120.000 utilizzatori nelle diverse città italiane. L'Italia non riconosce la lingua dei segni come lingua nazionale dei sordi, né come lingua minoritaria: solamente la regione Valle d'Aosta ha approvato all'unanimità il riconoscimento della Lingua dei Segni nel 2006.

Note

  1. ^ a b Italia: i residenti sono 60.387.000. Il 20% ha più di 65 anni, in Correire della Sera. URL consultato il 19-2-2010.
  2. ^ Ortolani
  3. ^ a b In Italia 60,4 milioni di residenti: gli over 65 sono un quinto, gli stranieri il 7,1%, in IGN. URL consultato il 19-2-2010.
  4. ^ (EN) Cause della emigrazione di massa italiana, su library.thinkquest.org. URL consultato il 30-1-2010.
  5. ^ Fondazione Ismu- Ricerca 1-I-08 (PDF), su ismu.org. URL consultato il 12-7-2009.
  6. ^ UNICEF: Rom in Italia, su unicef.it. URL consultato il 10-1-2008.
  7. ^ "Italiani nel Mondo" dal sito del Ministero degli Affari Esteri, su esteri.it. URL consultato il 12-1-2008.
  8. ^ Costituzione della Repubblica italiana, artt. 7-8.
  9. ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 16-2-2010.
  10. ^ Italia, quasi l'88% si proclama cattolico, in Corriere della Sera. URL consultato il 2-8-2009.
  11. ^ Rapporto Italia 2010, su eurispes.it. URL consultato il 22-2-2010.
  12. ^ XVIII Convegno nazionale dell'Apostolato Biblico - Chiesa Cattolica Italiana, su chiesacattolica.it. URL consultato il 23-2-2010.
  13. ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 27-03-2010.
  14. ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 15-5-2010.
  15. ^ Biografia di Alessandro Manzoni, su gallica.bnf.fr. URL consultato il 13-7-2009.
  16. ^ AA.VV, p. 803.
  17. ^ Studio dell'Università di Padova, su maldura.unipd.it. URL consultato il 6-8-2009.
  18. ^ Legge 482/1999.
  19. ^ Volterra