Balduino da Pisa

religioso, cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Template:Cardinale della chiesa cattolica Balduino o Baldovino (Pisa, ... – 26 maggio 1145[1]) è stato un religioso, cardinale e arcivescovo cattolico italiano, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.

Biografia

Nato da una nobile famiglia pisana, venne attratto dalla fama di san Bernardo e divenne suo discepolo a Clairvaux, o Chiaravalle. Molto apprezzato per le sue qualità morali, nel novembre del 1130 il maestro lo portò con sé a Clermont, dove Innocenzo II si era rifugiato in seguito allo scisma di Anacleto II. Qui il papa indisse un concilio per confermare la sua elezione al soglio pontificio ed ebbe modo di conoscere Balduino, di cui si fece senza dubbio una buona impressione, consacrandolo cardinale; fu il primo porporato proveniente dall’Ordine cistercense.

Otto anni dopo, tra l'agosto e l'ottobre del 1137, lo stesso pontefice lo nominò successore del cardinale Uberto Lanfranchi alla guida dell'arcidiocesi di Pisa e suo legato per la Sardegna. Comparve per la prima volta come arcivescovo consacrato il 22 aprile 1138, quando ottenne la dignità di Primate della provincia ecclesiastica di Torres. Famosa restò la sua visita nell’isola sarda nel 1145, durante la quale scomunicò il giudice di Arborea.[2]

Durante il suo mandato arcivescovile, il 19 luglio del 1138, l'Imperatore Corrado III concesse all'arcidiocesi retta da Balduino i diritti di placito e fodro sulle città e le terre di Vada e Rosignano, ponendo le basi di una disputa che coinvolse per circa un secolo il popolo di questi possedimenti e la Chiesa pisana.

Balduino restò a guida dell'arcidiocesi toscana fino alla sua morte, avvenuta nel 1145. I pisani da allora lo venerarono come beato, ricordandolo il 6 ottobre di ogni anno. È raffigurato con il capo cinto di aureola in un quadro[3] nella Cattedrale di Pisa, nell'atto di approdare in Sardegna e di rifiutare l'omaggio del giudice arborense Comita.

Note

  1. ^ Il 6 ottobre per Gams, op. cit., pag. 761.
  2. ^ In una lettera scritta a papa Eugenio III poco dopo la morte di Balduino, Bernardo di Chiaravalle affermò che il provvedimento dell'arcivescovo doveva esser giusto, data la rettitudine morale del pisano, che egli diceva "di santa memoria".
  3. ^ Il dipinto venne realizzato a Roma da Giuseppe Collignon.

Bibliografia

  • Angelo Fabroni, Memorie istoriche di più uomini illustri pisani, Pisa, Ranieri Prosperi, 1790-1792.
  • Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae catholicae quotquot innotuerunt a beato Petro apostolo, Leipzig, Hiersemann, 1931.

Voci correlate

Collegamenti esterni