Jan Weenix

pittore e disegnatore olandese

Jan Weenix (Amsterdam, giugno 1642Amsterdam, 19 settembre 1719) è stato un pittore e disegnatore olandese del secolo d'oro olandese.

Il pavone bianco (1692)

Biografia

Figlio del pittore Jan Baptist Weenix, fu inizialmente istruito da questi nell'ambito della pittura[1], assieme al cugino Melchior d'Hondecoeter[2]. Probabilmente terminò anche alcune opere iniziate dal padre[1].

Dopo la morte di questi, rimase ad Utrecht e dal 1664 divenne membro della Corporazione di San Luca, senza peraltro presentare il dipinto richiesto per l'accesso, che fu fornito solo nel 1668[1].

Nel 1667 ereditò un lascito assieme allo zio, il pittore Barent Micker e ad altri membri della famiglia. Ricevette un altro lascito nel 1668, anno del suo matrimonio e nel 1669 fece da testimone per l'inventario del pittore Jacob de Hennin (16291688 c.) a L'Aia. Nel 1675 ricevette la cittadinanza ad Amsterdam, città in cui viveva con la moglie[1].

Jan Weenix seguì lo stile del padre dedicandosi alla pittura di nature morte particolarmente dettagliate, paesaggi e ritratti[3]. Non visitò mai l'Italia, ma dipinse paesaggi italiani come il padre. Si specializzò nella pittura di nature morte con fiori, animali e cacciagione morta[2]. In particolare nei suoi dipinti con cacciagione (dead game), era solito ritrarre vari trofei di caccia nella luminosità rosea del crepuscolo, di solito situati in un parco con sculture classiche o pseudo-classiche, antiche urne e sullo sfondo la veduta di una sontuosa abitazione[2].

Lavorò principalmente ad Amsterdam, ma anche a Bensberg e Düsseldorf per Giovanni Guglielmo del Palatinato, per il quale eseguì un'enorme serie di nature morte (1702-1712)[2].

Sue opere sono presenti ad Amsterdam (Rijksmuseum), Augusta, Barnsley, Città del Capo, Dresda, L'Aia, Londra, Monaco di Baviera, New York (Metropolitan Museum), Oxford, Parigi (Petit Palais), Toronto[2].

I dipinti di Jan Weenix, caratterizzati spesso da una mescolanza di generi (vedi i dead game con natura morta immersa in un paesaggio con parchi, antichità e sontuosi edifici oppure il Porto del Sud con venditrice di ninnoli, dove il paesaggio italianeggiante immerso nella luce calda meridionale con antiche sculture, presenta in primo piano una natura morta con frutta e cacciagione e varie figure), anticipano l'avvento del Rococò[4].

Opere

Note

Bibliografia

Voci correlate

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