Nāsadīya sūkta
Il Nāsadīya sūkta (sanscrito: नासदीय सूक्तः , titolo derivato dai primi termini dell'incipit: nāsat-, "non [c'era] l'essere"), noto anche come Inno della creazione, è il centoventinovesimo inno del decimo libro (maṇḍala) del Ṛgveda. Di argomento cosmogonico (come il successivo 130), è uno degli inni vedici più noti e studiati in occidente.
La composizione si colloca in epoca tarda, rispetto all'insieme del Ṛgveda. La modalità di esposizione è apofatica (caratterizzata dalla descrizione di cosa non fosse presente all'inizio dei tempi) e il genere di questioni filosofiche sollevate suggeriscono come l'origine dell'universo sia incomprensibile: le stesse divinità, apparse in un tempo successivo alla creazione, probabilmente non ne conoscono le cause e non sono in grado di comprenderne il mistero. Questa modalità di narrazione negativa diventerà in seguito molto diffusa negli insegnamenti filosofici e religiosi dei secoli successivi[1].
Stile
L'inno si compone di sette quartine (tristubh) composte ognuna da 44 sillabe, con l'eccezione dell'ultima, nella quale sono omesse due sillabe. Il terzultimo versetto (pāda) recita infatti
- yadi vā dadhe yadi vā na
- "se lo ha creato, oppure no [...]"
terminando in nove sillabe, diversamente dagli altri pāda, tutti endecasillabi.
Ricorrono nel testo alcuni temi sonori inter-vocalici, il primo e più rilevante dei quali è costituito dal fonema na, espressione della negazione. Con funzione simile, è riscontrabile la sillaba inversa an o am[1].
Un altrettanto ricorrente tema sonoro è costituito dalla radice verbale as- (essere, esistere), nelle sue declinazioni positive o negative tra cui āsīt (impf., "esisteva"), sat- (part., "esistente"), a-sat- ("non esistente")[1].
Un terzo tema è il suono correlato all'interrogazione, k-, in posizione iniziale nei pronomi kim ("cosa?"), kuha ("dove?"), kutas ("quando?") e in posizione intermedia in altri termini composti presenti nel testo.[1].
Una esemplificazione è la prima quartina dell'inno, nella quale tutti i fonemi e significati sono presenti e interconnessi.
- nāsadāsīn no sadāsīt tadānīṃ
- nāsīd rajo no vyomāparo yat
- kimāvarīvaḥ kuha kasya śarmann-
- ambhaḥ kimāsīd ghahanaṃ ghabhīram
Note
Bibliografia
- Language and style of the Vedic Ṛṣis, di T. Elizarenkova, Wendy Doniger, Ed. Albany - State University of New York, 1995.